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FORTE: lavoro differenziato, da valutare la disponibilità per domenica

Francesco Forte sarà disponibile per il confronto casalingo con il Siracusa oppure lo staff medico suggerirà, a scopo precauzionale, di tenerlo fermo ai box consentendogli di recuperare serenamente in vista del successivo impegno di Giugliano? Riflessioni che proseguiranno nelle prossime ore, decisive per capire l’effettiva disponibilità dell’attaccante, uscito malconcio dal rettangolo verde settimana scorsa a Cerignola. Le sensazioni, in ogni caso, restano positive. Sembra proprio che il calciatore romano si sia fermato in tempo al “Monterisi” dopo il problema fisico riportato, capendo subito che sarebbe stato meglio abbandonare il terreno di gioco anticipatamente, evitando il rischio di peggiorare la situazione. L’ex attaccante del Catania, intanto, svolge lavoro differenziato in sede e le sue condizioni non destano alcun tipo di preoccupazione.

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QUI CATANIA: ufficializzato lo staff medico-sanitario per la stagione 2025/2026

Attraverso la diffusione di una nota ufficiale, il Catania Football Club rende noto di aver ridisegnato lo staff medico-sanitario della prima squadra per la stagione sportiva 2025/2026, nominando capo dell’equipe medica il professor Giovanni Ciampi, direttore del dipartimento delle emergenze/urgenze dell’ARNAS Garibaldi.

Il professor Ciampi sarà  coadiuvato da tre specialisti: il professor Gianfranco Longo, ortopedico e direttore del dipartimento delle chirurgie presso l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro; il dottor Gianluca Galvano, radiologo e direttore dell’Unità Operativa Complessa di radiologia presso ARNAS Garibaldi; il dottor Giuseppe Arcidiacono, cardiologo e responsabile dell’Unità Operativa di cardiologia riabilitativa presso ARNAS Garibaldi. I quattro professionisti opereranno sinergicamente con il responsabile sanitario  del nostro club, Carmelo Giorgio Amato, e con il first team doctor, Francesco Riso. Completano la struttura il massaggiatore Giuseppe Bruzzo, i fisioterapisti Gianpiero Gulisano e Alberto Palumbo, il massofisioterapista Daniele Torrisi, l’osteopata Angelo Fangano e il nutrizionista dottor Antonio Sedita.

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STOPPA-JIMENEZ: digiuno di gol da interrompere, lecito attendersi un salto di qualità nelle prestazioni

Scorrono le settimane, aumentano gli incontri disputati. Più il tempo passa e più prosegue il digiuno di gol di Matteo Stoppa e Kaleb Jimenez. L’italo-spagnolo è finito nel mirino delle critiche, perchè da quando ha avuto inizio la nuova stagione le sue prestazioni sono state costellate da fasi di alti e bassi (più bassi che alti, per la verità). Il primo gol in questo campionato lo aveva anche trovato, in quel di Cava de’ Tirreni, ma il direttore di gara lo ha annullato dopo cervellotica revisione al FVS. Finora Jimenez si è acceso solo a sprazzi, tirando fuori una minima parte del potenziale di cui dispone. Alla ricerca di una rete che manca dal mese di Aprile, proprio sul campo della Cavese, lo 0-1 risalente allo scorso campionato. A questo aggiungiamoci il nodo contrattuale non ancora risolto, avendo per il momento rifiutato la proposta del Catania di rinnovo del contratto in scadenza.

Per quanto riguarda Stoppa, invece, l’ex calciatore della Sampdoria è a secco di gol dal lontano 22 dicembre 2024. Contribuendo alla rotonda affermazione del Catania contro il Sorrento – con una rete e un assist – in occasione dell’ultimo impegno dell’anno solare 2024. Era un periodo abbastanza favorevole per il ragazzo classe 2000, che veniva da una serie di prestazioni incoraggianti condite da altre reti e assist. Poi, a gennaio, un infortunio muscolare lo ha messo ko e non si è mai più rivisto lo Stoppa dei tempi migliori. Il Catania gli ha dato fiducia, confermandolo nella rosa di mister Toscano. E’ lecito attendersi un salto di qualità nelle performance di Stoppa e Jimenez. A cominciare dal derby con il Siracusa di domenica pomeriggio al “Massimino”.

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BREVE: “Lunetta ragazzo intelligente, Caturano può alzare il livello. Catania, serve anche un piano B”

Riportiamo alcune considerazioni su Telecolor di Carlo Breve, allenatore ed opinionista con trascorsi anche da calciatore del Catania dopo il recente pareggio sul campo dell’Audace Cerignola ed in vista del derby casalingo col Siracusa:

“Caturano è arrivato a Catania avendo giocato pochi spiccioli con il Potenza, dove ha messo a segno anche un gol. Non era al top della condzione fisica, non sappiamo il motivo. Una volta approdato a Catania magari c’era grande voglia di rientrare quanto prima, vista anche l’attesa su di lui, ed ha forzato un attimino il ritorno in campo riportando questi problemi muscolari che comunque non sono stati così gravi, tant’è che domenica sarà a disposizione per l’esordio in rossazzurro. Per adrenalina e voglia di fare, solitamente la prima partita è sempre fatta bene”.

Gli errori individuali hanno spaventato il collettivo a Cerignola, portando ad avere paura e a non osare più, a non cercare di essere dominanti nel gioco. Secondo me anche questa è una chiave di lettura della partita di Cerignola. Ci sono stati 15 minuti del secondo tempo dove la squadra ha alzato un pò il baricentro, dall’ingresso di Cicerelli, riuscendo a creare anche delle buone situazioni di gioco che hanno portato al gol annullato di Lunetta. Poi c’è stato un nuovo errore in disimpegno e lì la squadra ha abbassato di nuovo i giri del motore“.

“Salernitana e Benevento più forti del Catania? Hanno lo stesso potenziale organico, al di là dell’attuale distacco in classifica, tenendo conto che siamo agli inizi del campionato”.

Lunetta è un ragazzo intelligente, ha capito perfettamente che il momento del Catania non è tra i più positivi. Tutt’altro. E’ il momento più negativo in questo avvio di stagione e Lunetta sa che bisogna svoltare, ricominciare ad accelerare. Mi sono piaciute le sue affermazioni, anche quando sottolinea che sul piano personale che non gli interessa fare gol ma piuttosto realizzare una buona prestazione per aiutare la squadra. Lunetta è inamovibile secondo me in questo momento, tra gli attaccanti del Catania è quello avente la condizione migliore e non mi aspetto che Toscano lo tiri fuori dall’undici titolare”.

“Caturano e Forte? Forte ha bisogno che la squadra giochi bene per esprimersi e dare degli input importanti in zona realizzativa, Caturano invece è un calciatore che fa giocare bene la squadra. Hanno caratteristiche diverse. Caturano calcia benissimo anche col destro, possiede una tecnica di base superiore, sa uscire fuori dai 16 metri, nei 20-25 diventa un giocatore che sa dialogare, dribblare, creare superiorità numerica. Secondo me può alzare la qualità della squadra“.

“Il Siracusa? Mister Turati verrà a Catania con le sue idee cercando di fare la partita. Pratica un calcio dominante e propositivo, ha una filosofia figlia del lavoro svolto con mister Italiano. Preferisce prendersi dei rischi nonostante abbia preso spesso gol in fotocopia in queste partite”.

“Se Toscano cambierà modulo? Sarà lui a ritenere eventualmente necessario che il Catania giochi in altro modo, soprattutto a gara in corso. Se ci sono le condizioni deve poter cambiare sistema di gioco e avere un piano B per mettere le avversarie in dificoltà. Tutti gli allenatori ce l’hanno e credo anche Toscano. L’anno scorso qualche volta ha forzato, schierando il Catania con un 4-4-2 in determinate situazioni quando ha affiancato Montalto a Inglese”.

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VERSO CATANIA-SIRACUSA: quote 1 X 2, cosa dicono le agenzie di scommesse

Dopo tre pareggi di fila, per il Catania arriva il momento del ritorno alla vittoria? Appuntamento domenica pomeriggio allo stadio “Angelo Massimino” contro il Siracusa, in occasione di un match valevole per l’ottava giornata del girone C di Serie C. Le previsioni delle principali agenzie di scommesse sportive internazionali con riferimento alle quote 1 X 2 dell’evento indicano che il segno “1” oscilla tra i valori di 1.30 e 1.31; la “X” tra 4.60 e 5.00; il “2” tra 7.75 e 8.00.

Scenario che vede gli etnei ampiamente favoriti per la vittoria finale, al cospetto di un avversario che occupa attualmente l’ultimo posto in classifica. Fiducia, quindi, da parte dei bookmaker nei confronti del Catania, ma è bene ricordare che in questo campionato le sorprese sono sempre dietro l’angolo, ogni partita va affrontata con concentrazione ed il giusto piglio. Anche contro il Sorrento, in casa, i rossazzurri avevano il pronostico largamente a favore ma poi la gara si è conclusa a reti bianche con gli ospiti che hanno persino fallito il rigore del possibile 0-1. Gara tutt’altro che da sottovalutare, dunque, per la formazione di Mimmo Toscano.

I rossazzurri arrivano all’appuntamento con un ruolino di marcia di 6 punti nelle ultime 5 partite frutto di 6 reti all’attivo e 5 subite, rendimento tra i peggiori nel raggruppamento meridionale e nel periodo considerato. Peggio ancora il Siracusa, che nello stesso lasso di tempo ha raccolto 3 punti con soli 3 gol realizzati e 7 al passivo. La squadra allenata da Marco Turati, però, ha fatto registrare prestazioni in crescendo non riuscendo a concretizzare a dovere la mole di gioco prodotta.

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GIUGLIANO-CATANIA: trasferta “libera” per i tifosi etnei?

Sabato 11 ottobre, Catania di scena allo stadio “Alberto De Cristofaro”, teatro della sfida col Giugliano valevole per la nona giornata del girone C di Serie C. Secondo quanto appreso in queste ore, a meno di sorprese la trasferta sarà consentita ai tifosi rossazzurri senza alcun tipo di restrizione da parte degli organi competenti. Sarebbe la prima volta in questo campionato per la tifoseria etnea, visto che nelle precedenti gare esterne del girone C le autorità di pubblica sicurezza hanno vietato ai residenti nella provincia di Catania le trasferte di Cava de’ Tirreni, Cosenza e Trapani consentendo, invece, ai soli tesserati l’accesso al ‘Monterisi’ di Cerignola. Unica trasferta “libera” stagionale, l’esordio in Coppa Italia Serie C a Crotone.

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QUI SIRACUSA: riserva di Dini a Catania, Farroni ritrova i colori rossazzurri e Toscano

A giugno ha concluso il rapporto contrattuale con il Catania. Parliamo dell’estremo difensore Alessandro Farroni, che una volta scaduto i termini dell’accordo con la società etnea ha deciso di rimanere nelle vicinanze, dicendo sì alla proposta del Siracusa. Classe 1997, l’estremo difensore nativo di Spoleto domenica è un altro ex che torna al “Massimino” da avversario. Ritrovando mister Toscano, che lo ha allenato tre volte in carriera: inizialmente nel periodo di militanza alla Reggina nel 2019/20, coinciso con la promozione diretta degli amaranto in Serie B, poi durante la stagione 2020/21, nel corso della quale Toscano venne esonerato, infine i mesi scorsi totalizzando appena tre presenze in maglia rossazzurra prima che Andrea Dini – prelevato a titolo definitivo dal Catanzaro – difendesse con regolarità i pali del Catania.

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EX ROSSAZZURRI: meteora a Catania, Dubickas riparte bene con la Ternana e torna in Nazionale

17 presenze, una rete, un assist e qualche imprecisione di troppo sotto porta. Questo il bilancio di Edgaras Dubickas con la maglia del Catania. La società rossazzurra lo prelevò dal Pisa due anni fa, quando Antonello Laneri – attuale dirigente del Siracusa – operava alle pendici dell’Etna. L’attaccante classe 1998 non è riuscito a dare il meglio di sè sotto il vulcano, interrompendo alla riapertura del calciomercato il contratto di prestito. In seguito il calciatore lituano ha proseguito la carriera tra Serie B e C vestendo le casacche di Feralpisalò e Juve Stabia. In questa stagione ha definito l’accordo per il trasferimento alla Ternana. E proprio alla corte di mister Liverani ha avuto un impatto molto positivo, firmando 3 gol e 2 assist nelle prime 5 gare disputate con le Fere.

Inizio incoraggiante dell’avventura di Dubickas in Umbria, al punto che nelle ultime ore il ragazzo ha ricevuto la lieta notizia della convocazione in Nazionale maggiore, quattro anni dopo l’ultima volta. L’ottimo avvio di stagione ha convinto il Commissario Tecnico lituano a dargli fiducia, inserendolo nella lista delle convocazioni per i match con Finlandia e Polonia, validi per le qualificazioni ai Mondiali 2026 rispettivamente in programma il 9 e 12 ottobre.

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VERSO CATANIA-SIRACUSA: alla scoperta degli aretusei, Turati cerca rilancio nel derby

Il Siracusa vuole rilanciarsi in campionato provando a lasciarsi alle spalle le difficoltà iniziali. Il ritorno tra i professionisti dopo sei anni d’assenza sin qui è stato avaro di soddisfazioni per i colori azzurri. L’unica gioia stagionale è legata al successo interno sul Potenza risalente alla 6ª giornata. Una vittoria per 2-1 tra le mura amiche in un cammino costellato da tante sconfitte, l’ultima in ordine di tempo quella di domenica scorsa contro il Cosenza. Il sentito derby con il Catania rappresenta quindi una ghiotta occasione di rilancio per una squadra che sin qui ha pagato duramente lo scotto del noviziato.

Il rilancio del sodalizio aretuseo porta la firma di Alessandro Ricci, imprenditore toscano attivo nel settore delle energie rinnovabili il quale è riuscito nel giro di tre stagioni a riportare il Siracusa tra i professionisti partendo dal torneo regionale di Eccellenza. L’artefice tecnico della promozione in Serie C dello scorso anno invece è mister Marco Turati, già bandiera aretusea da calciatore e collaboratore di Vincenzo Italiano sulle panchine di Spezia e Fiorentina. La grande sfida del quarantatreenne tecnico nativo di Lecco è quella di condurre la nave in acque sicure attraverso un’idea di calcio moderna e propositiva che al momento non sta trovando piena attuazione.

Il sistema di gioco standard adottato da Turati è il 4-2-3-1, modulo che prevede l’impiego di due interditori in mezzo e tre giocatori con caratteristiche più offensive liberi di giostrare alle spalle della prima punta. Lo schieramento di partenza da opporre al Catania vedrebbe Farroni a protezione dei legni, Puzone, Sapola, Pacciardi e Iob dietro con Gudelevicius-Candiano coppia mediana e Guadagni, Limonelli e Valente dietro Contini. Tra le alternative a disposizione di Turati potrebbe esserci Frisenna il quale, smaltiti i guai fisici, tornerebbe arruolabile per il match di domenica.

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LUNETTA: “Il mio obiettivo è vincere col Catania. Non ci sentiamo inferiori a Salernitana e Benevento ma dobbiamo dimostrarlo”

Il jolly rossazzurro Gabriel Lunetta concede un’intervista a Telecolor quando si avvicina il derby col Siracusa. L’obiettivo del Catania è quello di tornare alla vittoria, dimostrando con i fatti di essere competitivi per le zone di vertice della classifica:

“L’obiettivo è vincere, siamo pronti e mentalizzati per la partita di domenica. Sarà una partita difficile, tosta. Gli aretusei giocano bene, hanno personalità, sono una squadra che non ha raccolto secondo me quanto meritava. Viene dalla vittoria di un campionato di Serie D. Hanno un gruppo solido, conosco qualche ragazzo del Siracusa che possiede qualità. Verranno a Catania con l’intento di portare a casa un buon risultato ma noi siamo il Catania e dobbiamo assolutamente fare la partita che dobbiamo fare. La mentalità e l’atteggiamento devono essere quelli del primo tempo di Trapani. Anche questo è un derby, in più davanti ai nostri tifosi dobbiamo dare tutto, lottare sulle seconde palle, spingere. Tutte cose che già sappiamo e dobbiamo mettere in atto”.

“Cerignola? Partita diversa rispetto a Trapani, in Puglia abbiamo fatto sicuramente più fatica ma è positivo il punto che siamo riusciti a portare a casa grazie anche ad Andrea (Dini, ndr) che ci ha salvato in più occasioni. Abbiamo fatto un passo indietro rispetto al match di Trapani, sappiamo di dovere alzare il livello. Ci sono state finora partite fatte meglio e peggio, ma i punti raccolti ultimamente sono pochi. Non ci sentiamo inferiori a Benevento e Salernitana ma dobbiamo dimostrarlo con i fatti, non le parole. Le partite con giallorossi e granata? Saranno importanti, poichè affronteremo le squadre di livello più alto del girone. Sono queste le gare più belle da giocare e non vedo l’ora di metterci alla prova, anche per vedere a che punto siamo nel nostro percorso. Adesso però c’è da pensare ai prossimi impegni con Siracusa e Giugliano che sono difficili e tosti“.

“Il mio obiettivo è vincere col Catania, non mi interessa essere il calciatore più prolifico della squadra. Come diceva il direttore Zarbano, qua non c’è nessun ‘one man show’ e conta vincere. Poi se riesco a portare gol alla squadra per vincere, bene. Non baratterei mai un gol con un punto. Il mio ruolo preferito? Il campo, l’ho sempre detto. Il mister ormai mi conosce, mi adatto in tanti ruoli e mi trovo bene ugualmente, non ho l’esigenza di giocare in una zona piuttosto che un’altra”.

“Rientro degli infortunati? E’ importante avere piu frecce nel nostro arco. Sono giocatori importanti che aspettiamo a braccia aperte. Caturano dovrebbe essere della partita, domenica sarà il suo esordio al ‘Massimino’ e sono contento per lui, ma soprattutto per la squadra se riusciamo a vincere. I tifosi? Sono fondamentali, ogni domenica ci dimostrano passione e amore per la maglia rossazzurra, devono solo starci vicino e continuare a fare quello che fanno e starò a noi dare quel qualcosa in più per trascinarli dalla nostra parte”.

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