CORONAVIRUS NEL CALCIO – Rustu, ex portiere turco: “Ho vinto una delle partite più dure di tutta la mia vita”

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Rüştü Reçber, 46enne storico ex portiere simbolo del calcio turco, racconta la vittoria della sua battaglia contro il Coronavirus ai microfoni di tuttomercatoweb.com:

“Il mio corpo era un po’ debilitato, ho dovuto affrontare un trattamento molto pesante, ma sono sulla via del recupero e posso solo ringraziare Dio. Adesso dovrò restare in quarantena a casa per circa altri 15 giorni. Il primo giorno avevo solo un leggero mal di gola, il secondo mi è salita la febbre, ma non superavo i 37,5 gradi. Ho contattato il mio medico di famiglia e ho iniziato a prendere antipiretici e antidolorifici, ma nel frattempo avevo perso anche appetito, olfatto e gusto, oltre ad avere sempre una strana tosse”.

“Devo ammetterlo, all’inizio ho un po’ sottovalutato la cosa perché pensavo fosse una semplice influenza. E invece… era COVID-19. La febbre mi risaliva di continuo, il settimo giorno era molto alta. Dopo altre 48 ore senza che la mia temperatura corporea diminuisse, ho cominciato a preoccuparmi davvero e, su indicazione del medico, sono andato in ospedale. Mi hanno fatto degli accertamenti, avevo una brutta polmonite ed ero positivo al tampone. Ho passato ore difficili, è stata una delle partite più dure di tutta la mia vita, ma il peggio ora è passato e finalmente sono potuto tornare a casa. Meno male ho smesso di fumare cinque anni fa… Questo virus è una cosa seria, non ci si può scherzare o prenderlo sotto gamba. Il COVID-19 sta minacciando l’intera umanità, restiamo a casa ed evitiamo i contatti non necessari con gli altri. Ascoltate me, che l’ho vissuto in prima persona”.

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