VOLTARE PAGINA: bene il gioco, ma adesso servono gol e punti. Testa al campionato

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Catanzaro-Catania vede, come da pronostico, le aquile accedere al turno successivo di Coppa Italia Serie C trovando la via delle rete solo nei minuti di recupero. Gli etnei se la sono giocata a viso aperto al “Ceravolo”, costruendo diversi validi presupposti in avanti malgrado i tanti giovani in campo. Ancora una volta, però, gli episodi condannano il Catania. Si riparte dalla bontà della prestazione offerta collettivamente e dai singoli che, finora, avevano trovato poco spazio sul rettangolo verde o non giocato affatto. E’ il caso di Sala, portiere che ha trasmesso sicurezza ai compagni all’esordio stagionale effettuando 2-3 interventi di spessore. Anche Albertini, che ha vissuto un’estate terribile per via del Covid saltando praticamente il ritiro, si è messo in evidenza. Cataldi è un play con prospettive interessanti, Greco una mezzala di qualità che ha dimostrato di sapere ricoprire più ruoli giocando con personalità e grinta. Piccolo ha messo importanti minuti nelle gambe, nella speranza che riesca a trovare continuità e non incappi in nuovi problemi fisici. Tutto sommato l’esordiente Ropolo in difesa non ha sfigurato, passi indietro invece per Sipos.

Nel complesso un pò tutta la squadra ha risposto presente, ma va risolto il problema gol. Il rigore di Reginaldo a Vibo Valentia e la doppietta di Sipos contro la Fidelis Andria sono, ad oggi, le uniche reti siglate dal Catania in questa stagione. Troppo poco, anche se va detto che siamo solo all’inizio ed i valori di qualsiasi squadra non emergono del tutto in un lasso di tempo così breve. Il Catania dimostra di produrre un quantitativo di occasioni di rilevante entità, tuttavia in assenza della stoccata vincente è impossibile vincere le partite. Le lacune in fase realizzativa ci sono, difensivamente i rossazzurri commettono pochi errori ma pagati spesso a caro prezzo, un pò per ingenuità e un pò per sfortuna. La rosa presenta dei limiti strutturali, serve pazienza affinchè i giovani riescano a mettere a fuoco il potenziale di cui dispongono. Non dimenticando che il gruppo presenta tante novità e necessita di amalgamarsi con gli elementi della passata stagione rimasti.

Mister Baldini sostiene che manchi “un centimetro al Catania per diventare realmente competitivo”. In effetti la squadra non lesina sforzi, esprime un gioco fluido e gradevole, adotta una mentalità propositiva ma pecca in termini di finalizzazione, lacuna che non è di poco conto. L’unica ricetta per migliorare è il lavoro quotidiano. E questo Catania, pur con i suoi difetti, possiede la cultura del lavoro. L’uscita dalla Coppa Italia è un peccato perchè fare bene in questa competizione garantisce un accesso privilegiato nella griglia playoff. Al tempo stesso il Catania potrà ora concentrare tutte le attenzioni sul campionato e su una classifica al momento deficitaria, in attesa dei punti di penalizzazione per il mancato rispetto della scadenza federale del 2 agosto. Ok la bontà del gioco espresso ma adesso più che mai servono i risultati. Senza fare calcoli. A cominciare da domenica, quando al “Massimino” arriverà la corazzata Bari.

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