Qual è la mission del Direttore Generale Alessandro Zarbano? L’ex dirigente del Genoa ha illustrato a 360 gradi in sala stampa quelli che saranno gli obiettivi del Catania e le indicazioni da seguire lungo il percorso. Queste le parole di Zarbano:
“Con Grella c’è una conoscenza ed un rapporto d’amiciza di lunga data, ma poi tendo personalmente a distinguere questo dal business e dal lavoro, perchè sono due cose che non devono influenzare l’altra. Siamo professionisti e cerchiamo di fare le cose per l’interesse in questo caso del Catania. Quando lui ha iniziato quest’avventura tre anni fa ci eravamo parlati, ma non era il momento di entrare a far parte del progetto perchè venivo da un’esperienza intensa e aveva bisogno di staccare. Spesso, però, abbiamo continuato a sentirci e adesso sono qua”.
“Abbiamo già iniziato a lavorare con Pastore da alcuni mesi, questo periodo è stato utile per capire meglio il contesto in cui mi trovo. Avverto una forte responsabilità nei confronti della stampa, della città, dei tifosi in quello che rappresenta un luogo di prestigio. Giusto porsi dei dubbi sulle esigenze da soddisfare, tutti noi ci mettiamo quotidianamente in gioco. La nostra idea è quella di ragionare tutti insieme, di darci un’impostazione di club forte condividendo gli obiettivi. Così anche quando ci saranno delle difficoltà forse se ne potrà uscire meglio”.
“Ho trovato un bellissimo ambiente lavorativo, persone molto preparate che hanno voglia e forse solamente il bisogno di essere aiutate un minimo per lavorare al meglio delle loro possibilità, andando tutti nella stessa direzione. Ci sono professionisti molto validi e la mia non vuole essere una sviolinata. Io ormai sono un pò vecchio, vorrei semplicemente adoperarmi per aiutarli nella crescita. Cito l’esempio di Carmelo Milazzo che potrebbe fare benissimo il DG. Vedo potenzialità elevate, ciascuno nel proprio settore può svolgere un buon lavoro. Non deve spiccare il singolo ma tutto il Catania, questo concetto è una buona base di partenza. Dobbiamo stare attenti anche alle nostre osservazioni, facendo i tifosi solo durante la partita nei 95 minuti”.
“Con Grella e Pastore abbiamo pensato di affrontare questa nuova stagione provando a dare un senso di continuità a quello che di buono è stato fatto nella stagione passata. Purtroppo siamo stati eliminati dai playoff, succede, però analizzando l’andamento complessivo di una stagione travagliata alla fine si è registrato un miglioramento. Ecco, vorremmo partire da quello che di buono ha lasciato la scorsa stagione”.
“Con Pastore ci conoscevamo indirettamente per amicizie comuni, sono convinto che sia un professionista molto serio e preparato. Catania vanta una tifoseria con numeri da Serie A ma non dimentichiamoci di essere in C. Se vogliamo uscire da questa categoria dobbiamo sapere dove siamo, e Ivano secondo noi possiede tutte le caratteristiche per aiutarci a crescere. Come obiettivo vorremmo che Catania sia un punto di partenza, non di arrivo. Deve essere uno stimolo per tutti lavorare qui, condividendo la nostra idea ed impostazione. Pastore ha un ruolo anche molto importante in sinergia con lo staff, si è già mosso con le relazioni che servono nella creazione di una squadra. A volte più di avere un calciatore top in squadra conta creare un buon ambiente e gruppo di lavoro, Pastore è stato molto bravo in questo e potrà fare ancora meglio”.
“La società ha messo risorse in abbondanza in questi anni, sta a noi utilizzarle nel migliore dei modi, poi non è obbligatorio spendere tanto per vincere, magari riusciamo a trovare il giusto equilibrio. La proprietà ha voglia di far bene e una mentalità vincente, da quello che ho potuto constatare non ha lesinato spese, sono stati fatti investimenti davvero molto, molto importanti se li rapportiamo anche alla storia del Catania negli ultimi 30 anni. Questa proprietà non ha fatto mancare nulla e ha tutto l’interesse per far bene”.
“Ci muoveremo sul mercato con obiettivi funzionali all’idea di calcio del Catania e del mister. Ci sono giocatori non funzionali al progetto, le dinamiche del mercato cambiano quotidianamente e mi hanno insegnato che aiuta privarsi innanzitutto di chi non è funzionale per poi inserire chi lo è. A prescindere dalle esigenze di tipo economico-finanzario c’è da organizzare il ritiro, lavorando non dico con una base di calciatori pronta al 100% in vista della prossima stagione ma più vicina possibile alla squadra che, poi, affronterà il campionato. Devi fare uscire giocatori e prendere quelli che servono, seguendo il giusto mix. Se vuoi rafforzarti, prima inizia a togliere… me lo disse un mister che oggi allena a Roma”.
“Il passato? Acqua passata non macina più. Io guardo al passato per capire gli errori commessi e adoperarmi per porre rimedio, costruendo il futuro. Adesso siamo proiettati sul futuro e, se faremo bene, lo diranno i risultati. Non chiediamo fiducia a scatola vuota ma lasciateci provare a lavorare facendo le cose nel modo che riteniamo possa essere funzionale per raggiungere il nostro obiettivo. Questa città ha delle grandissime potenzialità, un’effervescenza molto bella. Sappiamo anche di dovere curare i rapporti istituzionali tipici della nostra attività. E’ ovvio avere relazioni migliorabili con Lega, federazione e Coni. Non mancheranno interlocuzioni con questi soggetti istituzionali“.
“A proposito di sostenibilità, va precisato che la C è un campionato a perdere, io non conosco società che hanno vinto in questa categoria avendo poi un conto economico in positivo. E difficilissimo perchè non ci sono le entrate necessarie, la sostenibilità potrà avvenire in serie superiori impostando il lavoro in un certo modo. La mia mission è di aiutare gli altri a lavorare bene, creando un gruppo di lavoro nell’area tecnica e societaria che condivida i nostri intenti. Nella quotidianità ci sarà un confronto continuo tra parte sportiva e societaria. E’ un nuovo modo di stare assieme senza stravolgere nulla, coinvolgendo tutti a partire dal magazziniere fino al vice presidente comprendendo tutte le aree del club. L’importante è che ognuno faccia il suo e non si creino dei fraintendimenti seguendo la stessa strada”.
“Ho sempre creduto nell’importanza del settore giovanile, mi ci sono dedicato tantissimo nella mia precedente esperienza e mi confronto spesso con la società. Io distinguo tra attività di base, under 16, 17 e Primavera. Nella mia idea di calcio prediligo guardare al ragazzino nella crescita evolutiva per poi andare sulla parte tattica, perchè si gioca a calcio e poi si costruisce il resto. Ci concentreremo tantissimo sulla prima squdra ma non tralasciando il settore giovanile, che non deve vincere le partite ma produrre giocatori. Il successo è quando a fine anno porti un calciatore delle giovanili in prima squadra, questo aspetto in prospettiva si potrebbe sposare con la sostenibilità econimica. Sappiamo di avere ragazzi di valore nel settore giovanile, ci adopereremo per farne crescere altri e portarne sempre di nuovi in prima squadra, avviando anche attività di scouting e ricerca sul territorio”.
“Castellini? Ad oggi è un giocatore del Catania, poi nel mercato può succedere di tutto, ha richieste, le valuteremo sulla base anche della volontà del giocatore in primis, perchè noi pensiamo che chi farà parte della nuova stagione debba essere motivato. Ripeto, per tutti Catania deve rappresentare un punto di partenza. Guai a tenere qualcuno controvoglia, sarebbe l’errore più grosso da fare”.
“Non conosco persone che hanno l’obiettivo di perdere, tutti vogliamo vincere. Poi c’è l’avversario, il rispetto dell’avversario, paura di nessuno e l’essere consci di dove siamo e del campionato che andiamo ad affrontare. Sentiamo questa responsabilità e voglia di raggiungere un obiettivo importante. Cercheremo di fare meno errori possibili. In Serie C si vince con giocatori di Serie C. Vogliamo creare una squadra che rispecchi le esigenze del mister e cercheremo di prendere il meglio. Tendenzialmente non si cerca di realizzare il colpo ad effetto, poi magari lo diventerà dopo. Evitando di prendere le figurine“.
“Area medico-sanitaria? Interverremo dove necessario. La scorsa stagione ci sono state delle tematiche con problemi, sugli infortuni ho visto anche che ad un certo punto della stagione l’andamento è cambiato perchè sono stati fatti dei correttivi che evidentemente hanno ridotto il numero di infortunati. Ora cercheremo di non disperdere quel che di buono è stato fatto riducendo il più possibile gli infortuni, che poi possono dipendere da tante situazioni. Apporteremo delle migliorie anche in questo settore“.
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