Squadra che vince non si cambia. Toscano insiste, la panchina “lunga” fa il resto

Giugliano, Salernitana e Benevento. Un trittico di partite nelle quali il Catania è riuscito a dare continuità al successo casalingo col Siracusa. Merito del lavoro proficuo svolto in queste settimane dal gruppo, che dopo essersi messo alle spalle un periodo poco esaltante ha ripreso a viaggiare alla velocità tipica di una squadra in lotta per il vertice della classifica. Mister Toscano si fida dei suoi uomini. Lo vede da come approcciano agli allenamenti e alle gare. Soprattutto dal lavoro che emerge in settimana e viene, poi, riproposto sul rettangolo di gioco in partita.

Sarà un caso, o forse no, che negli ultimi tre incontri disputati l’allenatore rossazzurro non ha mai apportato modifiche allo schieramento di partenza. Affidandosi a Dini tra i pali, Ierardi, Di Gennaro e Celli nel terzetto di difesa; da destra a sinistra a Casasola, Quaini, Di Tacchio e Donnarumma, in avanti a Lunetta, Cicerelli e Forte. Insomma, seguendo la frase celebre del tecnico Vujadin Boskov, “squadra che vince non si cambia”. Come dire, evitare di modificare equilibrio e fattori di coesione quali elementi chiave emersi in queste gare. Insistere sul principio della stabilità e della continuità al fine di ottenere risultati e garantire produttività.

In questo contesto, però, Toscano sa bene che le partite durano 90′ più recupero e, dunque, anche i movimenti dalla panchina assumono valore. A Giugliano il tecnico rossazzurro ha messo dentro nella ripresa Stoppa, Caturano, Corbari, Raimo e Jimenez; contro la Salernitana spazio nel secondo tempo ad Aloi, D’Ausilio, Corbari, Rolfini e Jimenez; al cospetto del Benevento Corbari, Aloi, Rolfini, Caturano e Jimenez. Cambi che, in ogni caso, hanno prodotto l’effetto di fare rifiatare i titolari, dando maggiore “freschezza” alla squadra, non abbassando il tasso tecnico e qualitativo. Anzi, forse persino elevandolo.

Qui entra in gioco l’importanza di avere in dotazione una panchina “lunga”, con uomini di livello e caratteristiche differenti che consentono anche di modificare qualcosa negli interpreti e nel tema tattico delle partite in corso d’opera. Toscano sembra avere trovato la quadra riuscendo a coinvolgere tutti, anche chi ha acquisito minore minutaggio finora. Questo, ad oggi, rappresenta uno dei meriti principali.

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QUI CATANIA: situazione contrattuale, ancora vari giocatori in scadenza

Nell’ultimo periodo il Catania ha dato seguito al rinnovo di Cicerelli, estendendo il vincolo contrattuale anche con Dini, Raimo e Ierardi. Tutti giocatori che erano a scadenza tra un anno e, attualmente, restano legati alla società rossazzurra fino al 30 giugno 2027. Emerge un quadro che vede, in questo momento, a scadenza il vice portiere Bethers, l’ex Ternana Celli, il difensore/centrocampista Quaini, capitan Di Tacchio, l’ex Picerno Allegretto, il fuori lista De Rose ed il trequartista italo-spagnolo Jiménez.

Lo scenario potrebbe ancora variare nelle prossime settimane, con nuovi possibili prolungamenti di contratto sullo sfondo. Scade a giugno 2026 anche il contratto di Martic (ma esiste un’opzione esercitabile per il rinnovo), con la possibilità di riscattare a fine stagione i cartellini di Pieraccini (Cesena) e D’Ausilio (Avellino), mentre Forte è in prestito “secco” dall’Ascoli ma non rinnoverà il contratto con i marchigiani e, pertanto, a fine campionato sarà libero da vincoli.

Portieri
Andrea Dini – [contratto fino al 30 giugno 2027]
Klavs Bethers – [contratto fino al 30 giugno
2026]

Difensori
Matteo Di Gennaro – [contratto fino al 30 giugno
2027]
Mario Ierardi – [contratto fino al 30 giugno 2027]
Andrea Allegretto – [contratto fino al 30 giugno 2026]
Alessandro Celli – [contratto fino al 30 giugno 2026]
Simone Pieraccini – [contratto fino al 30 giugno 2026, acquisito in prestito con diritto di riscatto]
Manuel Martic – [contratto fino al 30 giugno 2026 con opzione per il rinnovo]

Centrocampisti
Alessandro Quaini – [contratto fino al 30 giugno 2026]
Alessandro Raimo – [contratto fino al 30 giugno 2027]
Daniele Donnarumma – [contratto fino al 30 giugno 2027]
Francesco Di Tacchio – [contratto fino al 30 giugno 2026]
Francesco De Rose – [contratto fino al 30 giugno 2026]
Tiago Casasola – [contratto fino al 30 giugno 2027 con opzione per il rinnovo]
Andrea Corbari – [contratto fino al 30 giugno 2027]
Salvatore Aloi – [contratto fino al 30 giugno 2027]
Gregorio Luperini – [contratto fino al 30 giugno
2027]
Kaleb Joel Jiménez Castillo – [contratto fino al 30 giugno 2026]
Gabriel Lunetta – [contratto fino al 30 giugno 2027]

Attaccanti
Matteo Stoppa – [contratto fino al 30 giugno 2027]
Michele D’Ausilio – [contratto fino al 30 giugno 2026, acquisito in prestito con diritto di riscatto]
Emmanuele Cicerelli – [contratto fino al 30 giugno 2027]
Francesco Forte – [contratto fino al 30 giugno 2026, acquisito in prestito]
Alex Rolfini – [contratto fino al 30 giugno 2027]
Salvatore Caturano – [contratto fino al 30 giugno 2028]

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EX ROSSAZZURRI – Marchese: “Il Catania deve avere paura solo di se stesso. Casasola e Donnarumma esterni più forti del campionato. Zarbano grande acquisto”

Ospite di Futura Gol, l’ex rossazzurro Giovanni Marchese spende parole importanti per il Catania, invitando comunque a mantenere equilibrio e restare con i piedi per terra:

“Il Catania mi piace, vedo una squadra coesa che combatte su tutti i palloni, il collettivo lotta per l’obiettivo, si vede la mano di Toscano e del suo vice Napoli. Gioca bene, non dà spazio alle avversarie, quando c’è da soffrire riparte con pericolosità. Catania e Benevento sono attualmente le squadre più forti da quello che ho visto finora, i sanniti mi hanno impressionato più della Salernitana. Catania equilibrato in tutti i reparti, ci vuole anche fortuna oltre alla bravura dei calciatori ma ce la stanno mettendo tutta. La fase difensiva è fatta molto bene a partire dai tre davanti, quindi difensori e centrocampisti giocano con la massima tranqullità”.

“La difesa del Catania è impenetrabile, i rossazzurri hanno una panchina lunga – Aloi, Caturano, Corbari hanno fatto molto bene anche loro domenica – e conta molto questo se vuoi vincere il campionato. Gli esterni Casasola e Donnarumma mi piacciono tantissimo, hanno una gamba importante. Sono calciatori intelligenti tatticamente. Donnarumma gioca con una tranquillità impressionante, anche Casasola è un bel cavallo. Attualmente sono gli esterni più forti del campionato. Importante è non volersi accontentare mai per fare il salto di qualità durante il campionato. Complimenti a questi ragazzi per la mentalità evidenziata, sono tutti giocatori dinamici. Questo è importante anche quando ci si difende. Il Catania dispone di elementi tecnicamente forti e di qualità come Forte, Lunetta e Cicerelli che hanno giocato anche in categorie superiori. Con Casasola e Donnarumma che arrivano da dietro è un Catania che fa paura“.

“Il modulo adottato dal mister mi piace molto, lo utilizzo anche con la Nazionale Siciliana perchè copre tutte le parti del campo. Il mister ha inserito un centrocampista in più nelle ultime partite in un momento in cui poteva essere maggiormente in difficoltà la squadra. Ci può stare, non è un segnale di paura ma di rispetto nei confronti dell’avversario e capisci che in determinati frangenti ti devi coprire un pò. La squadra si sa adattare e devi avere i calciatori per farlo. Bisogna fidarsi dell’esperienza di un allenatore vincente come Toscano. Se la difesa è impenetrabile il merito è anche di Celli, che a me ricorda per certi versi Izzo. Gioca con sicurezza, ha personalità, non ha paura di buttare il pallone. Ierardi spesso esce con personalità. Il singolo mette del suo nel contesto di un collettivo che lavora bene”.

“Caturano è un giocatore importantissimo. E’ subentrato in una gara in cui c’era la necessità di difendersi, la squadra aveva un baricentro più basso ma quando Caturano entra in campo già mette paura ai difensori. Diamogli tempo, lasciamolo tranquillo. Forte tra facendo un gran bel campionato, Caturano è un gran bel calciatore, anche Rolfini mi ha impressionato. Squadra completa in tutti i reparti, il Catania. Comunque è importante restare con i piedi per terra, remando tutti nella stessa direzione. Senza montarsi la testa. Il campionato è difficile, ma il Catania deve avere paura solo di se stesso. Se il Catania gioca da Catania, concentrato e cattivo come ha fatto vedere in queste partite, non deve avere paura di nessuno. Rispetto sì, paura no. Zarbano? Lo conosco molto, molto bene dai tempi del Genoa. E’ un tipo tranquillo, sereno, non parla tantissimo. Persona pacata che sa il fatto suo. Il Catania con il direttore ha fatto un grande acquisto“.

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ROSSAZZURRI IN GIRO – Frisenna: “Ho sofferto, lavorando con tutto me stesso per tornare a stare bene”

Nei giorni scorsi abbiamo parlato del gol con cui Giulio Frisenna, centrocampista di proprietà del Catania attualmente in prestito al Siracusa, ha rialzato la testa. Un calcio alla sfortuna dopo i problemi fisici riportati dal calciatore catanese che, adesso, punta a vivere una stagione da protagonista. Queste le sue parole via social: “In questi 4 mesi difficili dall’operazione ho SOFFERTO, LAVORATO E DESIDERATO con tutto me stesso di tornare a stare bene e poter vivere di nuovo queste sensazioni. In questi mesi ho imparato: la pazienza, la forza di non mollare e soprattutto l’importanza di chi ti resta vicino quando le cose non vanno come vorresti! La felicità è ancora più grande perché è arrivata una vittoria importantissima per un gruppo che merita tanto”.

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TUMMINELLO (Benevento): “Noi sfortunati, Catania fortunato. Non abbiamo più sofferto dopo l’1-0”

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Marco Tumminello, attaccante del Benevento, ai microfoni di OttoChannel si dice soddisfatto della prestazione offerta a Catania nonostante la sconfitta, parlando anche di sfortuna da parte della sua squadra e di fortuna per i rossazzurri:

“Potevo calciare meglio in un’occasione, quando abbiamo reclamato un fallo da rigore ed io mi sono trovato a tu per tu col portiere ma non sono riuscito a fargli lo scavetto. Sono comunque contento per la reazione del secondo tempo. Siamo stati molto sfortunati per le occasioni create ma abbiamo evidenziato il giusto atteggiamento giusto, dopo essere passati in svantaggio non abbiamo più sofferto. Ripartiamo dal secondo tempo di Catania. E’ stata una gara difficile, di alto spessore. L’ha portata a casa chi ha sfruttato meglio i minimi dettagli e l’episodio. Sfortunati noi su tanti cross e fortunati loro. Siamo consapevoli di poter fare male a chiunque. C’è voglia di rivalsa da parte di tutti. Abbiamo molti giovani con potenzialità enormi e ragazzi che mettono a disposizione la loro esperienza. Come gruppo siamo da 10 e lode, anche chi gioca meno dà il suo contributo”.

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IERARDI: “Questa città è diventata ormai una famiglia”

“Ho prolungato il mio contratto di un anno. Sono molto contento di rimanere in questa città che ormai è diventata una famiglia. Ringrazio il presidente, il vice presidente, i direttori e tutti quelli che fanno parte del Catania. Non vedo l’ora di riempire lo stadio, darvi emozione ripagando la fiducia dimostrata dalla società. Forza Catania”. Queste le parole del difensore Mario Ierardi, attraverso i canali ufficiali rossazzurri, in aggiunta al contenuto presente nel comunicato del Catania FC.

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GIUDICE SPORTIVO: ammenda di mille euro al Catania

In base alle risultanze degli atti ufficiali, il Giudice Sportivo Dott. Stefano Palazzi, assistito da Irene Papi e dal Rappresentante dell’A.I.A. Sig. Marco Ravaglioli, in relazione alla partita Catania-Benevento ha inflitto un’ammenda di 1.000 euro alla società rossazzurra. Queste le motivazioni:

A) per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, posizionati nel Settore Curva Nord, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’aver lanciato:
1. durante la gara, tre bottigliette semipiene e una lattina da 33 cl semipiena di una bibita, nel recinto di gioco, senza conseguenze;
2. durante la gara, circa cento fogli di carta plastificata (precedentemente utilizzati per la coreografia) arrotolati a forma di pallina in direzione di un contenitore collocato a ridosso della pista di atletica e, successivamente, una volta rimosso quest’ultimo, in direzione di uno Steward collocato nel recinto di gioco, senza conseguenze;
3. durante il secondo tempo, una lattina semipiena nel recinto di gioco, senza conseguenze;

B) per avere, i propri sostenitori, posizionati nel Settore Curva Nord, esposto, durante il primo tempo per circa 35 minuti e, durante il secondo tempo per circa 30 minuti, uno striscione di circa 1 metro non autorizzato contenente una frase offensiva nei confronti della città di altra squadra avversaria.

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VELOTTO: “Catania-Benevento, prova positiva dell’arbitro. Il mio pensiero sugli episodi che hanno fatto discutere”

Il giudizio di Max Velotto, ex direttore di gara e fino alla scorsa stagione addetto agli arbitri del Catania, sulla direzione del match vinto contro il Benevento del sig. Marco Di Loreto della sezione di Terni. Questo il suo pensiero ai microfoni di Telecolor in relazione agli episodi che hanno fatto discutere:

“Se analizziamo la prestazione dell’arbitro nel contesto, di fronte a 20mila spettatori, un elemento con 27 partite dirette in C, la gara più bella d’Italia, big match di giornata, al netto di qualche piccolo errore – si è leggermente scomposto nel secondo tempo – secondo me è stata positiva. Andando ad analizzare gli episodi, in occasione del calcio di rigore assegnato al Catania dopo la chiamata al FVS, nel momento in cui avviene il contatto con Cicerelli i giocatori hanno l’istinto di protestare. Poteva anche esserci un fallo di mano di Borghini, si riscontra un placcaggio su Ierardi, a mio avviso il rigore c’è perchè poi avviene il contatto con Cicerelli. Lo sgambetto è un gesto tecnico che produce immediatamente un effetto. E’ un tipo d’intervento sul quale la valutazione non dipende dall’intensità con cui viene fatto. E’ preponderante il fatto che ci sia il contatto, non l’intensità. In questo caso il contatto produce quella piccola inerzia che sbilancia Cicerelli. Bravo l’arbitro a ritornare sui suoi passi, avendo l’umiltà e la consapevolezza di analizzare con attenzione e precisione quello che non era riuscito a vedere in tempo reale”.

“Al 46′ il neo entrato Mehic interviene fallosamente in una dinamica di azione dove non c’è velocità e quant’altro, l’intervento è chiaramente imprudente. Sbagliato non ammonire il giocatore giallorosso. In merito al rigore non concesso al Benevento, secondo me la caduta del calciatore non è proporzionale al tipo d’intervento. Il difensore del Catania mette un braccio sul petto dell’avversario ma è più un’azione di disturbo piuttosto che un vero e proprio fallo. La tipologia di caduta aiuta l’arbitro a decidere di non fischiare il rigore, perchè la caduta non è proporzionate al tipo di contatto. Il Benevento si è giocato la card chiamando l’arbitro alla review, il direttore di gara era posizionato anche bene e rivedere le immagini gli ha tolto ogni dubbio. Mentre nel caso del rigore di Cicerelli lo sgambetto procura il danno, qui non c’è intensità e quel tipo di appoggio del braccio del difensore non può procurare quella caduta”.

“C’è stata una sbavatura dell’arbitro, a mio avviso, al 79′ quando ha avuto un eccesso di zelo ammonendo Casasola. Jimenez s’interpone tra la palla e il difensore del Benevento, l’arbitro aveva tutti gli strumenti per poter fischiare un calcio di punizione a favore del Catania ed invece ha lasciato proseguire. Si è dovuto sorbire le proteste di Casasola spendendo un cartellino giallo evitabilissimo. Nella dinamica dell’azione, poi, Ierardi ha rischiato qualcosa“.

“Al minuto 88 la revisione al FVS nega un rigore al Catania per una posizione di fuorigioco di Rolfini. Non sono nelle condizioni di certificare con certezza che Rolfini non sia in fuorigioco. Per esperienza mia, per come ci è stato insegnato in passato a leggere le telecamere televisive, l’ultimo difensore del Benevento – Saio – non ha una falcata in corso ma due piedi paralleli, Rolfini invece è in corsa, il piede sinistro dell’attaccante del Catania secondo me, tracciando una linea parallela al taglio dell’erba del campo, è più avanti di poco. L’assistente tra l’altro è in linea, ha la visione migliore di tutti quanti, è posizionato bene ed ha tutte le condizioni per potere valutare sicuramente meglio l’episodio”.

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UFFICIALE: Ierardi, prolungamento contrattuale fino a giugno 2027

Catania Football Club comunica di aver perfezionato il prolungamento fino al 30 giugno 2027 del rapporto contrattuale con Mario Ierardi. Il vice presidente e amministratore delegato Vincenzo Grella osserva: “Mario è un atleta nel pieno della maturità, un professionista capace di assicurare uno standard elevato in termini di prestazioni e atteggiamenti sempre utili alla causa collettiva. Apprezziamo in lui anche l’ambizione e la determinazione che sono tra i principali presupposti per essere protagonista nel Catania, quest’anno e in futuro”.      

Ierardi afferma: “La fiducia del Presidente, del Vice Presidente, dei dirigenti, di tutte le persone che lavorano per il club e dei tifosi rossazzurri è veramente preziosa e mi regala emozioni e motivazioni fortissime, voglio esprimere tutta la mia gratitudine. Tutti i miei sforzi sono e saranno diretti a ripagare la straordinaria possibilità di vivere la quotidianità calcistica in una delle piazze più importanti del calcio italiano, calorosa e appassionata. Forza Catania!”.

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SERIE C – Mignemi: “Catania con compattezza, convinzione e mentalità. Torre del Grifo grandissima opportunità. A Caserta gara molto complicata”

Il catanese Davide Mignemi, ex Direttore Sportivo di Sicula Leonzio, Gubbio, Siracusa e Campobasso, ai microfoni di Telecolor nel corso della trasmissione ‘Corner’ parla della vittoria del Catania maturata contro il Benevento, del prossimo impegno con la Casertana e della probabile acquisizione definitiva di Torre del Grifo Village. Ecco quanto evidenziato:

“I numeri parlano chiaro. A parte la miglior difesa ed il miglior attacco, ci sono dei segnali importanti in termini di compattezza e convinzione nei propri mezzi. Credo che questa squadra partita dopo partita ne stia avendo tanta. Domenica il Catania ha sciorinato una prestazione importante. Queste sono gare equilibrate che si giocano al limite dell’episodio, bravi i rossazzurri a portarseli sempre dalla loro parte. Una volta passato in vantaggio, il match si è messo come voleva il Catania, che lo ha gestito in maniera impeccabile come richiede la categoria”.

“La Serie C è un inferno, per uscire da questo campionato serve essere compatti, vincere delle partite anche sporche, in maniera tosta. Negli ultimi anni non ha vinto sempre la squadra che esprime il miglior calcio. Il Catania non gioca male ma interpreta le gare in modo perfetto. Significa che le preparano bene, hanno un’idea adeguata della partita e soprattutto sanno leggere i momenti della stessa. Quando c’è da soffrire la squadra sa farlo, com’è capitato con Salernitana e Benevento, non ricordo peraltro tiri in porta nello specchio rossazzurro. E poi giocare davanti ad un pubblico del genere è davvero molto importante, ti fa dare quel quid in più ed è un volano da sfruttare. Serve però massimo equilibrio perchè la città va a picchi di stelle in un attimo e poi si deprime facilmente. Giusto tenere grande equilibrio all’interno del gruppo squadra“.

La profondità della rosa del Catania ti consente anche di avere la possibilità di gestire i momenti della partita con più caratteristiche a disposizione. Una grande forza che ha dimostrato la squadra nelle ultime gare è stata quella di, una volta in vantaggio, cercare di adattarsi alla gara abbassando i quinti ma ripartendo in maniera importante per avere la possibilità di raddoppiare. Il Benevento nel secondo tempo ha cambiato assetto ma si vedeva anche lì la maturità dei rossazzurri, non avevi quasi mai la percezione che – a parte qualche mischia – il Catania potesse andare in difficoltà”.

“Anche Salernitana e Benevento sono squadre molto attrezzate. La Salernitana in questo momento ha un punto in più rispetto al Catania, vero, ma sono tre squadre che stanno esprimendo dei valori importanti. Sarà fondamentale trovare la continuità attraverso le varie partite settimanali. Chi sarà più compatto secondo me la spunterà. In casa Catania i dati sono inconfutabili, soprattutto emerge quello che avviene all’interno della squadra. Si vede mentalità e che c’è un lavoro alle spalle. Bisogna crescere però giornalmente, non si può mai staccare la spina quando devi aspirare a qualcosa d’importante“.

Quella di Caserta sarà un’altra gara molto complicata. La Casertana non è una squadra materasso, ha anche individualità importanti. Squadra da prendere con le pinze che ha un allenatore molto giovane che nel prima parte della sua carriera ha dimostrato grosse qualità vincendo anche il campionato con il Lecce Primavera, ultimamente ha avuto delle battute d’arresto ma possiede degli ottimi principi. Allena una formazione forte. Io ho avuto Oukhadda, che poi vendetti al modena, e Toscano, un motorino in mezzo al campo. In avanti Casarotto è un giocatore di qualità, viene da un campionato vinto con l’Entella, stava facendo un exploit importante qualche anno fa prima della rottura del crociato. Bentivegna era quasi sempre titolare col Pescara lo scorso anno. Leone, poi, è un ragazzo che in quella nidiata di 2005 del Sassuolo ha fatto parte di una squadra che negli ultimi anni in Primavera è stata stabilmente nelle posizioni alte, vincendo anche il titolo nazionale. Si sta mettendo in evidenza. Casertana da non sottovalutare, servirà una grande partita“.

Torre del Grifo potrebbe essere una grandissima opportunità perchè è fondamentale avere un centro sportivo per una squadra che vuole crescere e partecipare a categorie importanti. Si può lavorare e crescere anche dei giocatori in casa propria, andare al campo e stare lì tutta la giornata, accrescendo la competenza e professionalità delle persone che poi spero andranno a lavorare in quel centro che può dare dei vantaggi incredibili, impagabili. Io negli scorsi anni, ma anche in tempi recenti, ho avuto la possibilità vedere delle realtà diverse. Il fatto di avere una casa propria, creando un’identità e dove tutta la giornata si respira calcio e spirito di gruppo è fondamentale“.

===>>> UFFICIALE: aggiudicazione definitiva, “Torre del Grifo Village” è di nuovo la casa del Catania

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