SERIE C – Breda: “Catania e Benevento grandi squadre, ma la Salernitana ha qualcosa in più”

Roberto Breda, doppio ex di Catania-Salernitana, indica la formazione granata come la favorita principale per la vittoria del campionato di
Serie C, girone C. Questo il suo pensiero sulla lotta al vertice ai microfoni di news.superscommesse.it:

“La Serie C è un campionato in cui nessuna può permettersi di sbagliare. Basta pochissimo per perdere terreno, poi recuperare diventa durissimo per chiunque. A Salerno era necessario riuscire a ricompattarsi e a ripartire daccapo, mettendo da parte quanto accaduto nei mesi scorsi; è stato importante partire subito bene, perché c’era grande bisogno di ricreare un po’ di entusiasmo. Il grande pubblico che ha questa città, al di là dei risultati, sta tornando a gioire grazie a una squadra che ci crede fino alla fine e ha come unico obiettivo il ritorno in Serie B”.

“Gli avversari non sono di poco conto, perché sia Benevento che Catania hanno squadre con esperienza da vendere e valori tecnici importanti. Tutto è ancora apertissimo e non potrebbe essere altrimenti, ma questa Salernitana ha quel qualcosa in più che la proietta a essere la candidata principale per la vittoria finale. Se tutto riescono a rimanere uniti, soprattutto nei momenti in cui ci saranno le difficoltà, la strada per poter tornare a gioire non dovrebbe essere difficile da percorrere”.

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UFFICIALE: nello staff sanitario del Catania anche Agostino Alessio

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Il Catania Football Club rende noto di aver ampliato la propria struttura organizzativa e sanitaria con l’aggiunta di due professionisti.
Si tratta di Giovanni Quartarone, presente già da qualche partita come dirigente addetto agli arbitri, e del massofisioterapista Agostino Alessio, che ritorna a Catania dopo due anni e che vanta diverse esperienze in carriera con la Nazionale Italiana e con molti club di massima serie in Italia e all’estero.

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MICALE: “Catania, non mancano i sostituti di Cicerelli. Aloi-Di Tacchio tutta la vita. Inglese non è stato un lord…”

Riportiamo alcune opinioni di Angelo Micale, ai microfoni di Telecolor sul Catania dopo la vittoria di Giugliano mentre si avvicina il match casalingo con la Salernitana:

“Il Catania ha vinto in maniera talmente serena a Giugliano che c’è stato un momento in cui ho dovuto applicare degli stuzzicadenti negli occhi perchi mi stavo addormentando, nel senso che la partita era veramente tranquilla. Il Catania ha l’abilità di far diventare complicate le partite contro l’ultima della classe e poi far diventare semplice un campo-trappola come Giugliano, classico terreno di gioco di Lega Pro dove servono gli attibuiti a giocarci in trasferta, per tante motivazioni. Il Catania ha giocato in tutta serenità trovando il gol immediatamente con Lunetta, che in questo periodo qualsiasi cosa faccia gli va sempre perfettamente bene. Meno male, perchè nel frattempo sostituisce altri attaccanti che sono in questo momento un pà in naftalina, in attesa che magari vengano fuori come Caturano e lo stesso Cicerelli, che non attraversa una fase importante dal punto di vista dell’attività di gioco”.

“E’ talmente forte il Catania sui singoli che anche se mancasse Cicerelli ha dei sostituti in panchina che permettono comunque di dormire sonni tranquilli, perlomeno in certe zone del capo. Adesso vedremo cosa accadrà nelle prossime due partite con Salernitana e Benevento che non saranno estremamente decisive, a meno che – qui invito tutti a fare i debiti scongiuri – il Catania non dovesse andare incontro a una doppia debacle. Ma penso che questo non possa e non debba accadere”.

Salernitana? Un giocatore granata che a me piace molto è De Boer. Ritengo che sia il calciatore più forte della squadra di Raffaele, in quei pochi minuti in cui l’ho visto giocare ho ricavato l’impressione che potesse essere un elemento che al Catania avebbe fatto molto bene. Io sostengo che nella partita di domenica sarà interessante vedere quanti fischi prenderà Inglese nel momento in cui prenderà il pallone. Suppongo che Catania non dimentichi l’atteggiamento di Inglese, il quale non è stato diciamo il migliore. Non dico che doveva comprarsi una pagina di giornale per ringraziare i tifosi, ma c’è modo e modo per lasciare una squadra. Non è stato un lord Inglese“.

“D’Ausilio? E’ noto per la sua capacità di entrare a partita in corso e strappare, creando grossi problemi agli avversari. Se Aloi è disponibile al 100%, lo farei giocare tutta la vita in coppia con Di Tacchio a centrocampo. Dietro? Secondo me alla fine Toscano confermerà i tre difensori impiegati ultimamente. In questo momento Pieraccini non è al top della forma. E’ un ragazzo ben voluto da Toscano – lo ha portato lui a Catania – e si potrebbe adattare a sinistra, ma io penso che Toscano non toccherà il reparto arretrato in vista di domenica. Per il resto Casasola e Donnarumma non si discutono sulle corsie laterali e Forte secondo me giocherà ancora dal 1′”.

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CATANIA-SALERNITANA: ecco dove seguire la partita in tv e streaming

Domenica 19 ottobre il Catania affronterà la Salernitana in occasione della decima giornata del girone C di Serie C. Fischio d’inizio alle ore 14:30 presso lo stadio “Angelo Massimino”. In vista della gara è prevista in tv la copertura gratuita e in chiaro, solo in Campania, su Lira TV (canale 18 del digitale terrestre) . I possessori di abbonamento potranno assistere alla partita Catania-Salernitana su Sky Sport (canale 251), Sky Sport Calcio (canale 202), in live streaming su Sky Go e NOW, oltre che sulla piattaforma OneFootball (estero). Telecolor (canale 11 del digitale terrestre) trasmetterà in differita la gara integrale lunedì 20 ottobre alle 22:15.

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SERIE C: il Giugliano esonera Cudini, fatale la sconfitta col Catania

Salta la panchina del Giugliano, per la seconda volta in questa stagione dopo l’addio con Gianluca Colavitto risalente a circa un mese e mezzo fa. Era stato scelto Mirko Cudini per la sostituzione del tecnico, ma l’ex allenatore dell’Ascoli ha raccolto appena 5 punti in 7 partite, frutto di 1 vittoria, 2 pareggi e 4 sconfitte con 6 reti all’attivo e 13 subite. Bottino ritenuto insufficiente dalla società gialloblu che, dopo il ko casalingo per 0-3 contro il Catania di settimana scorsa ha optato per l’esonero di Cudini. Secondo quanto informano i colleghi di TuttoC.com, dovrebbe arrivare al suo posto Eziolino Capuano, reduce dall’infelice esperienza sulla panchina del Trapani. In attesa di Capuano, per la prossima gara col Latina dovrebbe andare in panchina il preparatore atletico Luca Tulino.

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ACCADDE OGGI: 16 ottobre 1932, Catania forza 8 contro l’U.S. Peloro

Tuffo nei lontanissimi anni ’30. L’allora Società Sportiva Catania presieduta dal duca Vespasiano Trigona di Misterbianco, confermato commissario straordinario della società, chiamò l’allenatore ungherese Lajos Czeizler con l’obiettivo di puntare alla promozione in Serie B. Giunse a Catania un diciannovenne che avrebbe fatto parlare di sè, Nicolò Nicolosi detto “Cocò”, palermitano cresciuto in Libia, calcisticamente nella Lazio. Ancora oggi detiene il record assoluto di gol con la maglia del Catania.

Il Catania fallì per un soffio l’accesso alla B, concludendo il girone I di Prima Divisione al quarto posto con 22 punti. In quell’annata gli etnei fecero registrare anche alcuni risultati roboanti, come l’8-0 inflitto al malcapitato U.S. Peloro. Precisamente il 16 ottobre di 93 anni fa, il Catania annientò l’avversario messinese al Campo di Piazza Verga, dove giocò le sue partite casalinghe fino al 1937. Le otto reti portarono la firma del sopracitato Nicolosi (tripletta), Lessi, Pogliano (doppietta), Bianzino e Pellarin.

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TORRE DEL GRIFO: ecco chi sono gli imprenditori siciliani interessati

Sono due i gruppi che “corrono” per aggiudicarsi Torre del Grifo. Stamane proprio in Tribunale sono state aperte le buste con le candidature. L’operazione s’è svolta al quarto piano del Palazzo di Giustizia con gli avvocati collegati da remoto. Alle 12 in punto sono state aperte le buste nell’ufficio della cancelleria delle esecuzioni fallimentari ed è stato verificato ogni particolare con i requisiti delle documentazioni esibite.

A quello del gruppo Pelligra, che tramite il legale Dario Motta il 10 luglio aveva già offerto poco più di 4 milioni di euro, si è aggiunto l’interesse di un gruppo di imprenditori siciliani (tra i soci figurano l’imprenditore di Palermo Vincenzo Rappa e i catanesi Francesco Russo Morosoli, Carmelo Stivala, Giorgia Bartolini, Andrea Spina e Gaetano Vecchio di Confindustria Catania) che hanno manifestato la volontà di rilevare e rimettere in funzione la struttura che sorge ai piedi dell’Etna. Il Consorzio si chiama Aurora, secondo quanto scrive il collega Giovanni Finocchiaro per lasicilia.it.

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EX ROSSAZZURRI – Giacomo Tedesco: “Catania-Salernitana sarà in tutto e per tutto una sfida da categoria superiore”

Ha giocato 147 gare ufficiali con la Salernitana e 65 col Catania (di cui 60 in A). Giacomo Tedesco è uno dei tanti doppi ex della sfida di domenica al Massimino, ma è tra quelli che hanno vissuto più intensamente le esperienze sulle due sponde.

“Due città importanti – dice l’ex centrocampista ai microfoni de Il Mattinoche meritano ben altre ribalte. Sarà un grande spettacolo per la C, ma auguro ad entrambe di tornare subito in serie B. La possibilità esiste, basterà che una vinca il campionato e l’altra i playoff”.  

“Cosa rispondo dicendo Salerno? Delio Rossi, l’Arechi, la serie A ottenuta al primo anno con una grande squadra. Arrivavo da oltre settanta presenze col Palermo ed avevo vent’anni. Riuscii a conquistarmi il posto da titolare e fu una stagione bellissima. Da mezzala, mi piaceva cercare gli attaccanti con passaggi filtranti. Io verticalizzavo il gioco, oggi si appoggia la palla lateralmente e nessuno rischia la giocata per mandare le punte in porta. Io avevo Ricchetti, De Cesare, Di Vaio che sapevano attaccare bene la profondità e cercavo di fare in modo che potessero avere più occasioni possibili per segnare. Ho sempre avuto nell’assist e nella verticalizzazione la mia prerogativa. A Salerno, però, ho giocato anche davanti alla difesa con mister Zeman”.

“Io mi sono sempre adattato a quello che mi chiedevano gli allenatori. È chiaro che da mezzala hai maggiori possibilità di inserirti e di giocare in zona offensiva, mentre col centrocampo a due devi assicurare più quantità e dare copertura per non sbilanciare la squadra. Per me un giocatore bravo può giocare a prescindere dal modulo in questo o quel tipo di centrocampo. Io ero un calciatore che s’era formato in strada e questo mi ha aiutato sia quando sono entrato nelle giovanili del Palermo sia nel prosieguo della mia carriera. Ho messo sempre al primo posto la professionalità e questo mi ha fatto apprezzare in tutte le piazze in cui ho giocato. Ero a Salerno ed andai a Napoli, poi ho giocato a Catania e per un palermitano poteva non essere facile. Ecco perché per un calciatore ciò che conta è dare sempre tutto per la maglia che indossa. In questo modo sono stato apprezzato a Catania come a Trapani, a Cosenza e Reggio Calabria. Sono contento di aver dato sempre tutto in ogni situazione”.

“Cosa rispondo dicendo Catania? Un bellissimo biennio in A. Ho giocato in un Catania forte, ci siamo tolti delle soddisfazioni. Catania è una piazza calda come Salerno e in quegli anni ho avuto la fortuna di giocare con lo stadio pieno sia nell’una sia nell’altra città. Ed anche domenica sarà bello giocare. Il “Massimino” si annuncia gremito? Sarà bello per tutte e due le squadre giocare davanti a tantissimi tifosi. E’ sempre uno spettacolo per il calcio quando i tifosi sono presenti in massa. Chiaramente i tifosi del Catania daranno una spinta alla loro squadra, mentre la Salernitana non avrà il sostegno della sua tifoseria che le sarà accanto soltanto idealmente. Sarà una partita bella da giocare, stimolante, ma non decisiva. Il campionato si deciderà nelle ultime quindici giornate. Salernitana, Catania e Benevento sono le favorite. Mi auguro che granata ed etnei possano festeggiare a fine stagione la promozione come spero che il Palermo possa tornare in A”.

“Raffaele e Toscano che allenatori sono? Raffaele sta facendo molto bene a Salerno, confermando quanto di buono fatto negli anni precedenti. Secondo me ha già dato la sua impronta alla squadra. Toscano è un allenatore esperto e navigato, uno che in C ha già vinto. Penso che gli allenatori debbano essere considerati maggiormente. Si tende solo a dare loro la colpa se le cose vanno male, mentre si riconoscono loro pochi meriti se arrivano le vittorie. Chi vince domenica? Spero innanzitutto che sarà una bellissima partita. Il Catania in casa non ha mai preso gol, la Salernitana è molto forte in attacco. Magari, qualche calcio da fermo potrà fare la differenza“.

“Tanti ex in campo, tra cui Inglese? È un attaccante forte, di categoria superiore. Forse, in carriera avrebbe potuto fare ancora di più ma a Salerno ha ancora tempo per fare grandi cose. Sarà fischiato probabilmente dai tifosi del Catania, ma fa parte del calcio. Ha fatto molto bene col Catania ed ora è un avversario. Ci sono tanti calciatori forti nelle due squadre, che hanno esperienza anche in categorie superiori. Penso a Di Tacchio e Casasola che hanno vinto la B con la Salernitana. Sarà una partita in tutto e per tutto da categoria superiore vista anche la bella cornice di pubblico“.

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STAMPA CAMPANA – Il Mattino: “Raffaele a Catania, ritorno alle origini”

Tra le pagine de Il Mattino c’è spazio per parlare del legame che fin da piccolo Giuseppe Raffaele, attuale allenatore della Salernitana, ha avuto con Catania e della sua esperienza sulla panchina rossazzurra anni. “Un giorno d’estate, stagione 2020-’21, coronò il suo sogno: guidare la squadra per la quale faceva il tifo da ragazzino. Agli amici mostrava una foto scattata in occasione di una vecchia partita davanti allo stadio Cibali, molto prima che diventasse anche «Massimino»: capelli a caschetto, maglia rossazzurra e sciarpa al collo, Raffaele era vicino a Ciccio Famoso, storico capo ultrà del Catania scomparso nel 2017. «Sognava a modo suo»”, si legge.

Oggi, invece, deve difendere il primato dagli attacchi degli avversari. Si evidenzia come Raffaele non rinunci “al gioco propositivo, cerca sempre il gol. Era cominciata con questi principi tattici anche la sua avventura a Catania, 5 anni fa. Tutto si concretizzò il 14 agosto 2020: alla vigilia di ferragosto, il Catania gli fece firmare il contratto. Tutto in volata, ma tutto presentato con parole dal sapore di progettualità. Pellegrino, il ds etneo dell’epoca, disse: «Scelto per la sua idea sempre propositiva, la riconoscibilità della traccia di gioco, perché valorizza le individualità nel contesto delle superiori esigenze del collettivo. Il contratto è annuale, ma prevede un’opzione a favore del Catania. Se consideriamo la parabola ascendente della carriera di Raffaele, individuiamo nel presente una strada per il futuro». Poi il calcio riserva sempre snodi e sorprese”.

“La prima fu il Covid: l’allenatore-tifoso giocava senza tifosi catanesi sugli spalti, proprio quelli che domenica, contro la sua Salernitana, affolleranno lo stadio. Proprio quelli che, in chiave granata, non dimentica mai di ringraziare dedicando loro ogni vittoria, in attesa che ritornino pure in trasferta. La sua avventura all’ombra dell’Etna durò 30 partite (ko a Torre del Greco, marzo 2021). Lasciò il Catania al 7° posto con 43 punti, ma venne fortemente penalizzato anche dal contesto: era il periodo della gestione SIGI che poi sfociò a dicembre 2021 – lui ormai lontano – nel fallimento del club. In una intervista di qualche tempo fa, rilasciata a Telecolor Catania, Raffaele disse: «Fu un anno molto difficile e gran parte dell’organico andò via. A livello societario, sei mesi dopo, fu detto che il Catania aveva problematiche. In realtà se non avessimo ceduto Pecorino, non avremmo finito la stagione. Era il nostro bomber e non fu sostituito adeguatamente quando si parlava dell’avvento di Tacopina. A un certo punto, a Catania ho pagato per il mio eccessivo senso di responsabilità»”.

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DINI: “Sappiamo dove vogliamo arrivare, combatteremo fino alla fine. Inglese? Se sarà fischiato dispiace ma fa parte del gioco. Con Faggiano rapporto bellissimo”

Il portiere del Catania Andrea Dini concede un’intervista a tuttosalernitana.com in vista del big match di domenica pomeriggio al Massimino:

“La classifica dice che siamo in alto e che i numeri sono buoni. Qualcuno ha fatto meglio di noi, abbiamo sempre avuto fiducia nel mister a prescindere dal rinnovo. Siamo forti come tante altre squadre di questo girone. Sarà una bella lotta, secondo me il campionato si deciderà alla fine. A livello generale vedo società che hanno investito tanto, compresa ovviamente la nostra. Il tasso qualitativo è alto e sarà tosta prevalere per il primo posto. Vedo tante squadre che possono arrivare fino in fondo. Occorrerà essere costanti giornata dopo giornata, da marzo-aprile in poi i punti peseranno il doppio. E occhio alle sfide contro chi lotta per non retrocedere. A volte determinano più di quelle contro le blasonate. Noi ci siamo, sappiamo dove vogliamo arrivare e combatteremo giornata dopo giornata”.

“Contro la Salernitana sarà sicuramente una bella partita, ma siamo appena alla decima giornata e il girone C si vince da metà girone di ritorno in poi. Quando giochiamo in casa è evidente che abbiamo una spinta in più e questo incide tanto sul rendimento della squadra. E’ una componente fondamentale e domenica ci aspettiamo uno stadio pieno. Si lavora tanto per vivere momenti del genere. Tanti anni della mia carriera li ho vissuti al Sud e so quanto calore ci sia, il calcio è vissuto in modo diverso rispetto al Nord perchè c’è un attaccamento diverso alla maglia”.

“Inglese? Non so cosa succederà, sono scelte delle tifoserie. Per me conta l’uomo, so che è stato un professionista esemplare. Mi è capitato in passato di giocare in qualche piazza da ex e di essere fischiato e dispiace, ma fa parte del gioco e lo dobbiamo accettare. Faggiano? Il direttore rappresenta tanto nel mio percorso calcistico, mi ha preso a 16 anni dai dilettanti portandomi al Parma in B. E’ come un padre, ha dato il via alla mia carriera e gli devo molto. C’è un rapporto bellissimo e lo saluterò con affetto e stima. Ma lì ci sono anche altri amici con cui è nata un’amicizia anche fuori dal campo. Poi naturalmente ognuno darà il massimo per la propria squadra. Sarà una bella sfida e non vediamo l’ora di affrontare la Salernitana. Dopo penseremo al Benevento”.

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