EX ROSSAZZURRI – Giacomo Tedesco: “Catania-Salernitana sarà in tutto e per tutto una sfida da categoria superiore”

Ha giocato 147 gare ufficiali con la Salernitana e 65 col Catania (di cui 60 in A). Giacomo Tedesco è uno dei tanti doppi ex della sfida di domenica al Massimino, ma è tra quelli che hanno vissuto più intensamente le esperienze sulle due sponde.

“Due città importanti – dice l’ex centrocampista ai microfoni de Il Mattinoche meritano ben altre ribalte. Sarà un grande spettacolo per la C, ma auguro ad entrambe di tornare subito in serie B. La possibilità esiste, basterà che una vinca il campionato e l’altra i playoff”.  

“Cosa rispondo dicendo Salerno? Delio Rossi, l’Arechi, la serie A ottenuta al primo anno con una grande squadra. Arrivavo da oltre settanta presenze col Palermo ed avevo vent’anni. Riuscii a conquistarmi il posto da titolare e fu una stagione bellissima. Da mezzala, mi piaceva cercare gli attaccanti con passaggi filtranti. Io verticalizzavo il gioco, oggi si appoggia la palla lateralmente e nessuno rischia la giocata per mandare le punte in porta. Io avevo Ricchetti, De Cesare, Di Vaio che sapevano attaccare bene la profondità e cercavo di fare in modo che potessero avere più occasioni possibili per segnare. Ho sempre avuto nell’assist e nella verticalizzazione la mia prerogativa. A Salerno, però, ho giocato anche davanti alla difesa con mister Zeman”.

“Io mi sono sempre adattato a quello che mi chiedevano gli allenatori. È chiaro che da mezzala hai maggiori possibilità di inserirti e di giocare in zona offensiva, mentre col centrocampo a due devi assicurare più quantità e dare copertura per non sbilanciare la squadra. Per me un giocatore bravo può giocare a prescindere dal modulo in questo o quel tipo di centrocampo. Io ero un calciatore che s’era formato in strada e questo mi ha aiutato sia quando sono entrato nelle giovanili del Palermo sia nel prosieguo della mia carriera. Ho messo sempre al primo posto la professionalità e questo mi ha fatto apprezzare in tutte le piazze in cui ho giocato. Ero a Salerno ed andai a Napoli, poi ho giocato a Catania e per un palermitano poteva non essere facile. Ecco perché per un calciatore ciò che conta è dare sempre tutto per la maglia che indossa. In questo modo sono stato apprezzato a Catania come a Trapani, a Cosenza e Reggio Calabria. Sono contento di aver dato sempre tutto in ogni situazione”.

“Cosa rispondo dicendo Catania? Un bellissimo biennio in A. Ho giocato in un Catania forte, ci siamo tolti delle soddisfazioni. Catania è una piazza calda come Salerno e in quegli anni ho avuto la fortuna di giocare con lo stadio pieno sia nell’una sia nell’altra città. Ed anche domenica sarà bello giocare. Il “Massimino” si annuncia gremito? Sarà bello per tutte e due le squadre giocare davanti a tantissimi tifosi. E’ sempre uno spettacolo per il calcio quando i tifosi sono presenti in massa. Chiaramente i tifosi del Catania daranno una spinta alla loro squadra, mentre la Salernitana non avrà il sostegno della sua tifoseria che le sarà accanto soltanto idealmente. Sarà una partita bella da giocare, stimolante, ma non decisiva. Il campionato si deciderà nelle ultime quindici giornate. Salernitana, Catania e Benevento sono le favorite. Mi auguro che granata ed etnei possano festeggiare a fine stagione la promozione come spero che il Palermo possa tornare in A”.

“Raffaele e Toscano che allenatori sono? Raffaele sta facendo molto bene a Salerno, confermando quanto di buono fatto negli anni precedenti. Secondo me ha già dato la sua impronta alla squadra. Toscano è un allenatore esperto e navigato, uno che in C ha già vinto. Penso che gli allenatori debbano essere considerati maggiormente. Si tende solo a dare loro la colpa se le cose vanno male, mentre si riconoscono loro pochi meriti se arrivano le vittorie. Chi vince domenica? Spero innanzitutto che sarà una bellissima partita. Il Catania in casa non ha mai preso gol, la Salernitana è molto forte in attacco. Magari, qualche calcio da fermo potrà fare la differenza“.

“Tanti ex in campo, tra cui Inglese? È un attaccante forte, di categoria superiore. Forse, in carriera avrebbe potuto fare ancora di più ma a Salerno ha ancora tempo per fare grandi cose. Sarà fischiato probabilmente dai tifosi del Catania, ma fa parte del calcio. Ha fatto molto bene col Catania ed ora è un avversario. Ci sono tanti calciatori forti nelle due squadre, che hanno esperienza anche in categorie superiori. Penso a Di Tacchio e Casasola che hanno vinto la B con la Salernitana. Sarà una partita in tutto e per tutto da categoria superiore vista anche la bella cornice di pubblico“.

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STAMPA CAMPANA – Il Mattino: “Raffaele a Catania, ritorno alle origini”

Tra le pagine de Il Mattino c’è spazio per parlare del legame che fin da piccolo Giuseppe Raffaele, attuale allenatore della Salernitana, ha avuto con Catania e della sua esperienza sulla panchina rossazzurra anni. “Un giorno d’estate, stagione 2020-’21, coronò il suo sogno: guidare la squadra per la quale faceva il tifo da ragazzino. Agli amici mostrava una foto scattata in occasione di una vecchia partita davanti allo stadio Cibali, molto prima che diventasse anche «Massimino»: capelli a caschetto, maglia rossazzurra e sciarpa al collo, Raffaele era vicino a Ciccio Famoso, storico capo ultrà del Catania scomparso nel 2017. «Sognava a modo suo»”, si legge.

Oggi, invece, deve difendere il primato dagli attacchi degli avversari. Si evidenzia come Raffaele non rinunci “al gioco propositivo, cerca sempre il gol. Era cominciata con questi principi tattici anche la sua avventura a Catania, 5 anni fa. Tutto si concretizzò il 14 agosto 2020: alla vigilia di ferragosto, il Catania gli fece firmare il contratto. Tutto in volata, ma tutto presentato con parole dal sapore di progettualità. Pellegrino, il ds etneo dell’epoca, disse: «Scelto per la sua idea sempre propositiva, la riconoscibilità della traccia di gioco, perché valorizza le individualità nel contesto delle superiori esigenze del collettivo. Il contratto è annuale, ma prevede un’opzione a favore del Catania. Se consideriamo la parabola ascendente della carriera di Raffaele, individuiamo nel presente una strada per il futuro». Poi il calcio riserva sempre snodi e sorprese”.

“La prima fu il Covid: l’allenatore-tifoso giocava senza tifosi catanesi sugli spalti, proprio quelli che domenica, contro la sua Salernitana, affolleranno lo stadio. Proprio quelli che, in chiave granata, non dimentica mai di ringraziare dedicando loro ogni vittoria, in attesa che ritornino pure in trasferta. La sua avventura all’ombra dell’Etna durò 30 partite (ko a Torre del Greco, marzo 2021). Lasciò il Catania al 7° posto con 43 punti, ma venne fortemente penalizzato anche dal contesto: era il periodo della gestione SIGI che poi sfociò a dicembre 2021 – lui ormai lontano – nel fallimento del club. In una intervista di qualche tempo fa, rilasciata a Telecolor Catania, Raffaele disse: «Fu un anno molto difficile e gran parte dell’organico andò via. A livello societario, sei mesi dopo, fu detto che il Catania aveva problematiche. In realtà se non avessimo ceduto Pecorino, non avremmo finito la stagione. Era il nostro bomber e non fu sostituito adeguatamente quando si parlava dell’avvento di Tacopina. A un certo punto, a Catania ho pagato per il mio eccessivo senso di responsabilità»”.

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DINI: “Sappiamo dove vogliamo arrivare, combatteremo fino alla fine. Inglese? Se sarà fischiato dispiace ma fa parte del gioco. Con Faggiano rapporto bellissimo”

Il portiere del Catania Andrea Dini concede un’intervista a tuttosalernitana.com in vista del big match di domenica pomeriggio al Massimino:

“La classifica dice che siamo in alto e che i numeri sono buoni. Qualcuno ha fatto meglio di noi, abbiamo sempre avuto fiducia nel mister a prescindere dal rinnovo. Siamo forti come tante altre squadre di questo girone. Sarà una bella lotta, secondo me il campionato si deciderà alla fine. A livello generale vedo società che hanno investito tanto, compresa ovviamente la nostra. Il tasso qualitativo è alto e sarà tosta prevalere per il primo posto. Vedo tante squadre che possono arrivare fino in fondo. Occorrerà essere costanti giornata dopo giornata, da marzo-aprile in poi i punti peseranno il doppio. E occhio alle sfide contro chi lotta per non retrocedere. A volte determinano più di quelle contro le blasonate. Noi ci siamo, sappiamo dove vogliamo arrivare e combatteremo giornata dopo giornata”.

“Contro la Salernitana sarà sicuramente una bella partita, ma siamo appena alla decima giornata e il girone C si vince da metà girone di ritorno in poi. Quando giochiamo in casa è evidente che abbiamo una spinta in più e questo incide tanto sul rendimento della squadra. E’ una componente fondamentale e domenica ci aspettiamo uno stadio pieno. Si lavora tanto per vivere momenti del genere. Tanti anni della mia carriera li ho vissuti al Sud e so quanto calore ci sia, il calcio è vissuto in modo diverso rispetto al Nord perchè c’è un attaccamento diverso alla maglia”.

“Inglese? Non so cosa succederà, sono scelte delle tifoserie. Per me conta l’uomo, so che è stato un professionista esemplare. Mi è capitato in passato di giocare in qualche piazza da ex e di essere fischiato e dispiace, ma fa parte del gioco e lo dobbiamo accettare. Faggiano? Il direttore rappresenta tanto nel mio percorso calcistico, mi ha preso a 16 anni dai dilettanti portandomi al Parma in B. E’ come un padre, ha dato il via alla mia carriera e gli devo molto. C’è un rapporto bellissimo e lo saluterò con affetto e stima. Ma lì ci sono anche altri amici con cui è nata un’amicizia anche fuori dal campo. Poi naturalmente ognuno darà il massimo per la propria squadra. Sarà una bella sfida e non vediamo l’ora di affrontare la Salernitana. Dopo penseremo al Benevento”.

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TORRE DEL GRIFO: confermata presenza altro competitor, le tappe successive della procedura

Come riportato nei giorni scorsi, la data di oggi, giovedì 16 ottobre, non è decisiva per le sorti del complesso immobiliare Torre del Grifo Village. Confermate le indiscrezioni emerse circa la presenza di un competitor per l’acquisizione della struttura. Il Catania aveva formulato a luglio un’offerta di quattro milioni, ma anche una cordata di imprenditori siciliani ha ufficializzato quest’oggi la proposta irrevocabile d’acquisto del centro sportivo. Adesso, una volta avviata compiutamente la procedura competitiva, si apre la possibilità di rilanciare le offerte (minimo 250mila euro) entro la mattinata del 23 ottobre. Poi, dal 24 al 30 ottobre, un soggetto terzo che non abbia partecipato a questa fase potrà presentare un’offerta in aumento del 10% rispetto al prezzo stabilito. Discrezionalmente la Curatela potrà aprire un’altra gara tra questo soggetto e chi ha prevalso nella fase relativa ai giorni compresi tra il 16 e 23 ottobre. Le prossime settimane chiariranno il futuro del Village di Torre del Grifo.

===>>> TORRE DEL GRIFO: ecco chi sono gli imprenditori siciliani interessati

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EX ROSSAZZURRI – Lucarelli: “Catania-Salernitana, importante gestire l’emotività della gara. Riforma Serie C? Ecco la mia idea esposta a Marani”

L’ex allenatore del Catania Cristiano Lucarelli, che da qualche mese ha risolto consensualmente l’accordo con la società rossazzurra ed è libero da vincoli, interviene ai microfoni di OttoChannel in vista del match di domenica al Massimino Catania-Salernitana. Ecco quanto evidenziato:

“Catania-Salernitana è una partita di cartello, comunque non decisiva per il futuro del campionato. Ci sarà sicuramente una bella cornice di pubblico e un tifo a sostegno del Catania, ma i calciatori della Salernitana non penso possano soffrire questa condizione ambientale perchè anche a Salerno c’è una grandissima tifoseria. Sono vaccinati e abituati a giocare in certi palscoscenici. Si dovrebbe riuscire a gestire l’emotività di questa gara e di non considerarla come quella che farà vincere o perdere il campionato ma una tappa importante per il raggiungimento dell’obiettivo stagionale”.

“Donnarumma, Inglese, Anastasio, Ferrari, Golemic, De Boer, Varone – che ha sempre militato in squadre di prima fascia di C -, Achik che è un ragazzo emergente, Frascatore che ho avuto a Terni quando vincemmo campionato e supercoppa di C. Con questi calciatori non mi sorprende che i granata siano in cima alla classifica, soprattutto giocando in una piazza come Salerno, ma faccio i complimenti all’allenatore Giuseppe Raffaele perchè la Salernitana viene da due retrocessioni difficili da digerire e non era facile ricompattare l’ambiente. Forse in questo momento i granata hanno meno alternative rispetto a Catania e Benevento, a maggior ragione è da evidenziare il lavoro fatto da Faggiano che in C fa nettamente la differenza. Servono motivazioni pari a quelle delle avversarie, che faranno sempre la partita della vita contro i granata. Vincere non è mai facile, nè scontato”.

“Riforma in Serie C? Ho esposto la mia idea al presidente della Lega Pro Matteo Marani, che è un amico, ci conosciamo da tanto tempo. Gli ho detto che in futuro vedrei una Serie C Elite da 20 squadre, stesso numero di partecipanti in Serie A e B, portando due gironi di semiprofessionismo centro-nord e centro sud per preparare i club ad arrivare in Serie C Elite, anche perchè la tendenza negli ultimi anni è che molte società non hanno uno stadio in cui far giocare la propria squadra. Dalla Serie D al professionismo è un salto abbastanza grande per molte compagini. In prospettiva secondo me va studiata una soluzione di questo tipo che porti anche ad aumentare le promozioni dirette in B, magari con le prime due classificate direttamente promosse e la terza attraverso i playoff. Sarebbe la cosa migliore per piazze come Salerno, Catania, Benevento, Livorno, Brescia e Vicenza magari scontrarsi tra di loro, grandi piazze di una C Elite piuttosto che andare a giocare in stadi che a volte è difficile chiamare tali, con tutto il rispetto ed il merito che va riconosciuto anche ai club più piccoli del campionato”.

RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Toscano confermerà il 3-4-2-1 con qualche possibile variazione”

Il Catania lavora per arrivare al match di domenica al top della condizione fisica e mentale. Le vittorie contro Siracusa e Giugliano hanno fatto crescere l’autostima in tutto l’ambiente. “Toscano confermerà il 3-4-2-1 con qualche variazione sulla trequarti perchè è difficile che Cicerelli possa cominciare il confronto da titolare” nonostante il suo infortunio in Campania non sia risultato serio. “Qualcosa potrebbe anche cambiare a centrocampo dove Corbari, Quaini e forse anche Aloi potrebbero partecipare alla gara affiancando Di Tacchio. Sulle corsie Casasola e Donnarumma potrebbero partire dal primo istante”, si legge. Dall’altra parte il tecnico della Salernitana Peppe Raffaele studia le “contromosse per bloccare le corsie rossazzurre e la verve dei trequartisti” e qualche possibile “variazione al 3-5-2 o al 3-4-1-2”. Sarà “una sfida tattica, soprattutto agonistica, incerta e molto avvincente. Se il Catania dovesse vincere riaprirebbe di fatto la lotta al vertice”.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Inglese, il bentornato non sarà applausi e cori. Dini proverà a sbarrargli la strada”

“Inutile nasconderlo, il bentornato a Roberto Inglese non sarà certo tutto applausi e cori. Al contrario”, riporta La Sicilia in vista di Catania-Salernitana. “I sostenitori non hanno gradito il suo tentennamento estivo cui ha fatto seguito la decisione di seguire il suo padre calcistico Daniele Faggiano in Campania”, si legge. Il quotidiano evidenzia che uno dei temi più forti del match è rappresentato dal “duello tra la difesa meno perforata (quella del Catania) e l’ex attaccante rossazzurro”. Inglese e Dini, portiere attuale del Catania, “avevano un rapporto molto amichevole. Dini cercherà di sbarrare il passo a ‘Bobby English’ mentre l’attaccante tenterà di andare a segno in uno stadio che l’ha acclamato per una stagione intera per impegno, classe, gol pesanti segnati anche quando la squadra doveva tirarsi su”, sottolinea l’articolo a firma di Giovanni Finocchiaro.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Faggiano e Pastore, passato recente e presente si ritrovano a pochi metri di distanza”

Domenica al Massimino “il passato recente (Faggiano) e il presente (Pastore) si ritroveranno a pochi metri di distanza per spingere i propri giocatori al successo. In estate Salernitana e Catania hanno giocato a rincorrersi su ogni giocatori transitasse dalle passerelle del mercato di Serie C”, riporta La Sicilia. “Giochi di mercato, scaramucce autorizzate perchè nell’estate delle trattative tutto è concesso. Domenica parlerà il campo”.

“Il Catania rincorre, la Salernitana comanda. I due diesse hanno fatto un buon lavoro e sperano che in sede di prestazioni e risultati si possa materializzare tutto il progetto studiato a tavolino con i rispettivi dirigenti. Non ci saranno applausi nè celebrazioni per chi torna al Massimino da avversario. C’è una posta troppo alta per voltarsi indietro, c’è una concorrenza logica e naturale tra due piazze che vogliono riemergere. Così i due direttori, che hanno vissuto estati e recente passato in prima linea, saranno spettatori di un duello senza esclusione di colpi”, si legge.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Si decide il futuro di Torre del Grifo, le possibili strategie di Pelligra”

“A mezzogiorno qualcosa comincerà a muoversi per destinare un impianto importante come Torre del Grifo a uno dei competitor. L’impianto di contrada Ombra non avrà subito un padrone perchè si dovrà attendere l’apertura delle buste per comprendere quanti correranno per avere la tribunale etneo la struttura. Se verranno ufficializzate le due offerte si dovrà procedere a possibili rilanci da 250mila euro fino al 23 ottobre aspettando, a sua volta, il 30 per l’assegnazione del Village”, riporta La Sicilia.

“Entro quella data chi avrà perso la corsa per avere l’area di Torre del Grifo potrebbe anche rilanciare del 10% portando, magari, i curatori ad aprire in modo discrezionale una nuova gara. Chi ha offerto da tempo la cifra di 4 milioni e rotti è stato il gruppo Pelligra, ma ieri si sarebbe presentato un altro gruppo che avrebbe messo sul tavolo una cifra leggermente superiore a quella rossazzurra. Il nome della società sarà letto oggi, ma la cordata è formata da almeno cinque soci. Imprenditori che agiscono sul territorio occupandosi di turismo, comunicazione, sicurezza e altro ancora”, si legge.

“Pelligra sarà disposto a rilanciare? Dagli spifferi che emergono c’è in corso una riflessione sul modo di affrontare la questione Torre del Grifo. Il Catania, a conti fatti, per aggiudicarsi la struttura dovrà probabilmente rilanciare fino a 6 milioni e poi spenderne almeno altri 4 per mettere a posto tutte le aree del Village”. L’alternativa è che Pelligra costruisca un centro sportivo ex novo “vicino alla città oppure tra Floridia e Solarino, posto facilmente raggiungibile in autostrada spendendo una quarantina di minuti in auto. In questo caso i tempi di realizzazione si dilaterebbero e i calciatori rimarrebbero ad allenarsi al Massimino o al Cibalino. A meno che il club non decida di affittare una struttura vicina”, riporta il quotidiano. Si vocifera anche di un possibile accordo tra il Catania e l’altro gruppo interessato a Torre del Grifo: “Oggi come oggi non crediamo proprio, poi nel percorso tra convenienza e business tutto può accadere”, scrive Giovanni Finocchiaro.

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RASSEGNA STAMPA – Corriere dello Sport: “Catania e Salernitana squadre strutturate in ogni reparto”

Domenica pomeriggio appuntamento importante allo stadio “Angelo Massimino”, teatro di Catania-Salernitana. Il Corriere dello Sport evidenzia come le due squadre arrivono al big match della decima giornata del girone C di Serie C:

“Vogliono confermare il buon momento siciliani e campani strutturati in ogni reparto. Con due vittorie consecutive nella serie utile di cinque partite il Catania di Mimmo Toscano non subisce gol da 306 minuti e in nove turni di campionato ha sempre siglato almeno una rete realizzandone sul proprio campo ben dodici delle diciotto totali: è inoltre l’unica squadra di tutta la C a non aver mai preso gol in casa con tre vittorie più un pari nelle quattro gare interne contro Foggia, Monopoli, Sorrento e Siracusa”.

“Viaggia con due successi di fila anche la Salernitana allenata da Giuseppe Raffaele, ex di turno, che difende il primato solitario e l’imbattibilità esterna ricordando le vittorie con Cosenza, Giugliano e Monopoli più il pari contro il Casarano. Etnei e granata a segno con otto calciatori: Lunetta, Forte, Ierardi, Cicerelli, Aloi, D’Ausilio, Donnarumma e Jimenez nel Catania, Inglese, Ferrari, Ferraris, Capomaggio, Knezovic, Quirini, Tascone e Villa per la Salernitana”.  

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