PINTO: in campo con la stessa continuità di tre stagioni fa
26 presenze in questo campionato, 30 in stagione se aggiungiamo anche le gare di Coppa Italia. Il laterale sinistro del Catania Giovanni Pinto gioca con regolarità e le sue prestazioni sono in crescendo. A gennaio la Reggina aveva manifestato un forte interesse, ma la società rossazzurra ha deciso di non privarsene e negli ultimi tempi il rendimento di Pinto è cresciuto in misura notevole. Le prestazioni offerte dal calciatore classe 1991 ricordano quelle di tre stagioni addietro, quando militava tra le fila del Monopoli ed il buon campionato disputato in biancoverde gli valse la chiamata del Parma, club che successivamente lo cedette in prestito in Serie B all’Ascoli ed al Pescara.
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SERIE C: ecco le gare della 30/a giornata, ostacoli Avellino e Bari per Ternana e Catanzaro
Riportiamo di seguito tutte le partite valide per la 30/a giornata del girone C di Serie C che presenta un anticipo e due posticipi:
07.03. 15:00 Vibonese – Paganese
08.03. 15:00 Bisceglie – Catania
08.03. 15:00 Monopoli – Casertana
08.03. 15:00 Picerno – Reggina
08.03. 17:30 Avellino – Ternana
08.03. 17:30 Sicula Leonzio – Rende
08.03. 17:30 Teramo – Virtus Francavilla
08.03. 17:30 Viterbese – Rieti
09.03. 17:30 Cavese – Potenza
09.03. 20:45 Catanzaro – Bari
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FURLAN: “Dualismo sereno con Martinez. Serie B, io ci credo. Vorrei rimanere a Catania, sperando che i problemi societari si risolvano
Intervento telefonico ai microfoni di Bella Radio per l’estremo difensore del Catania Jacopo Furlan che ripercorre le difficoltà incontrate guardando al futuro con fiducia:
“La partita di domenica l’ho vissuta abbastanza male perchè non stavo ancora bene. Ho avuto problemi fisici dal post-Picerno, poi i miei compagni mi hanno rivisto direttamente allo stadio la domenica ma ho voluto esserci per dare una mano dalla panchina. Ed è andata bene, sono contento. Per il resto è stata una stagione abbastanza strana, complicata. Abbiamo vissuto due stagioni in una praticamente finora. Ogni periodo con le sue difficoltà ma anche le sue cose positive. Stiamo vivendo un momento ottimale a livello di squadra. Ovviamente le prospettive iniziali non erano quelle di giocarci un quinto-quarto posto”.
“So che ci si aspetta sempre tanto da un portiere dal mio curriculum. Sono il primo a riconoscere di avere disputato un campionato inizialmente poco al di sotto delle mie potenzialità. Si sono presentate delle difficoltà oggettive che non ci aspettavamo. Soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva, facevamo molta fatica. Forse per conto mio ho faticato ad assorbire la situazione generale, l’ho accusata più del dovuto ma poi sono tornato sui miei standard”.
“Non mi sarei mai aspettato arrivando a giocare qui di trovare ad un certo punto uno stadio semivuoto, mi ha sorpreso e dispiaciuto la cosa. L’avere giocato nuovamente con uno stadio più presente e coinvolto secondo me è fondamentale. Non è una frase fatta. Avere i tifosi che ti incitano e spingono per 90 minuti mettendo sotto pressione gli avversari è un’altra cosa. Adesso faremo i conti con le porte chiuse purtroppo, ma fa parte della vita e del mondo che ci circonda. Però è stato bello ritrovare i tifosi. Dal canto mio ho un buon rapporto con la tifoseria. Con la città mi sono trovato da subito benissimo. Capisco perchè in tanti voglio rimanere a Catania anche nel post-carriera”.
“Quanto incideranno le porte chiuse? Tutti ne faremo le spese. Sta a noi evidenziare la nostra maturità pensando solo a giocare e fare quello che dobbiamo fare. A Bari non avranno i loro tifosi e questo potrebbe essere un vantaggio per noi, viceversa per chi viene qua. Non so chi potrebbe essere avvantaggiato da questa situazione. Finora non abbiamo tirato fuori al 100% le nostre potenzialità. Stiamo raccogliendo adesso un pò di quanto seminato. Secondo me ci sono ancora ampi margini di miglioramento che mi fanno ben sperare per il finale di stagione. La vittoria eventuale dei Play Off? Non penso sia l’unica strada per esorcizzare un ipotetico fallimento. Sarebbe il metodo più bello, veloce e romantico per togliere il Catania dalle difficoltà che ha in questo momento”.
“Il mio futuro lo vedo a Catania. La mia voglia di restare è intatta, credo ancora in questo progetto. Spero solo si sistemino le cose a livello societario. Venire a Catania per me era un piccolo sogno nel cassetto. Ho accettato subito la proposta, ne ho avute anche altre importanti ma le ho declinate immediatamente. Ci siamo trovati con difficoltà tecniche e poi societarie, niente di catastrofico ma che hanno inficiato il nostro andamento. Ho ritrovato lucidità e serenità nel tempo, cercando di isolarmi da quelle che potessero essere le problematiche extra-campo concentrandomi sugli allenamenti e su cosa migliorare a livello di campo. Il lavoro portato avanti sta cominciando a dare i suoi frutti con gli ultimi ruolini di marcia”.
“Difficoltà a fare gruppo con Camplone? Siamo stati meno tempo insieme con mister Camplone. All’inizio con una squadra quasi del tutto rinnovata non è facile trovare subito un’alchimia. Ovviamente lo staff hai suoi meriti in questo, però spesso succede che i gruppi si vadano sviluppando maggiormente nella seconda metà del campionato. L’ottimismo e la fiducia crescono con le prestazioni ed i risultati. Serie B? Io ci credo, niente è perduto. E’ importante la posizione finale nei Play Off. Dobbiamo centrare il miglior piazzamento possibile. Poi potremo dire la nostra secondo me in maniera importante e concreta”.
“Il dualismo con Martinez? Lo vivo in modo molto sereno. Ottimo rapporto. C’è stata competizione dall’inizio, finora ho giocato io ma non c’è mai stato nessun tipo di problema. I miei hobby? Prendere in giro chi suona la chitarra e chi canta nello spogliatio (ride, ndr). Lo spogliatoio comunque è importante, non siamo ipocriti. Non si può essere amici di tutti perchè chi lo è, in realtà non è amico di nessuno. Non ci sono problemi di nessun genere con nessuno tra nessuno. Si creano anche delle simpatie più speciali con alcune persone, credo sia normale. L’importante è che non ci siano scontri dovuti a gruppetti, cose che ho vissuto in passato”.
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CORONAVIRUS: caso sospetto, la Reggio Audace sospende precauzionalmente gli allenamenti
La Reggio Audace annuncia che “l’attività sportiva della prima squadra è cautelativamente sospesa fino a Giovedì 5 Marzo per il contatto di un tesserato con una persona che presenta sospetta sintomatologia Covid-19. La società resta in attesa degli esiti degli esami d’accertamento per stabilire, in seguito, modi e tempi per la ripresa degli allenamenti”.
E’ bene precisare che al momento non c’è alcun contagio in casa Reggiana e che anche la persona con la quale il tesserato granata è entrato in contatto ha soltanto sintomi che sono compatibili con il Coronavirus ma non è detto che abbia contratto la malattia. La sospensione degli allenamenti rappresenta dunque al momento soltanto una precauzione, in attesa che vengano fatti gli accertamenti medici.
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SERIE C: gare a porte chiuse, tutte le disposizioni. Niente conferenze stampa
Nota ufficiale Lega Pro
La Lega Pro, dispone le seguenti indicazioni organizzative riguardo allo svolgimento delle gare “a porte chiuse”: 1. Non sono ammessi tifosi all’interno dello stadio né ospiti accreditati dalle Società. 2. Sono comunque ammessi all’interno dello stadio, oltre agli arbitri, ai calciatori e agli altri componenti lo staff tecnico, medico e dirigenziale delle due squadre ammessi al recinto di gioco: – gli operatori televisivi e i giornalisti delle emittenti titolari dei diritti di trasmissione live; – per ciascuna società, 1 fotografo ufficiale e 1 social media manager; – gli operatori dell’informazione preventivamente autorizzati e comunque nel numero massimo di 45; – il personale tecnico con funzioni strettamente connesse all’organizzazione della gara, nel numero massimo complessivo di 50 unità (la quota dovrà comprendere, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: i raccattapalle; i manutentori del campo; i presidi tecnici, video e audio; gli operatori di pulizia delle aree interessate; i tecnici dei broadcasters, ecc.); – gli incaricati della Procura Federale, i Delegati Lega, i medici Antidoping, gli Osservatori arbitrali e l’Organo Tecnico della CAN C; – gli addetti della Sicurezza Pubblica, gli Steward previsti nelle aree interessate, i VVFF e gli operatori di Pronto Soccorso, secondo le indicazioni approvate dal GOS. 3. Non verranno effettuate le interviste in area mix zone e la conferenza stampa. 4. Gli eventuali cerimoniali gara verranno attuati in forma ridotta e pertanto senza la presenza di bambini e/o altri accompagnatori dei giocatori al momento dell’ingresso in campo. 5. Non potrà essere svolta alcun tipo di iniziativa, attività o manifestazione (pre, durante e post-gara, come ad esempio: premiazioni, sfilate, walkabout, ecc.) anche se precedentemente autorizzata. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***DI NATALE: “Il Catania sul piano societario non sta per niente bene, ci muoviamo in diverse direzioni”
L’Amministratore Delegato del Catania Giuseppe Di Natale ai microfoni del quotidiano La Sicilia sulla crisi societaria rossazzurra:
“Cercheremo in tutti i modi di chiudere il campionato, anzi dobbiamo chiuderlo ma nel frattempo bisogna trovare le risorse necessarie. Sto lavorando intensamente spinto dalla mia passione per il calcio, ma nella vita bisogna essere anche realisti e il Catania non sta per niente bene per quanto riguarda l’aspetto societario. Trattative in corso per la cessione? Mi dispiace ma c’è il patto di riservatezza. Posso solo dire che io ho parlato di trattative, ma non posso aggiungere altro. Ci stiamo muovendo in diverse direzioni, questo lo posso assicurare. Vedo raramente la mia famiglia e trascorro quasi tutto il mio tempo tra Torre del Grifo e i luoghi dove ho i vari appuntamenti per cercare di far uscire il Catania dal tunnel, ma non prometto niente. Ci proverò”.
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GHIRELLI (Pres. Lega Pro): “Modifichiamo date Play Off se necessario. Incassi stadio, ministro Spadafora aiuti i club”
Nota ufficiale Lega Pro
Alla luce delle disposizioni prese dal Governo, il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli precisa: “Governare l’emergenza vuol dire essere pronti ad ogni situazione e non farsi trovare scoperti ed impreparati. Modificheremo il calendario se si presentassero emergenze che mettessero in discussione la conclusione. Oggi questa eventualità non esiste ma siamo pronti ad affrontare l’eventuale scenario. Il comunicato della Lega Pro prende atto della disposizione governativa che prevede la disputa delle gare a porte chiuse fino al 3 aprile pv e nel contempo sancirà le disposizioni che regoleranno lo svolgimento dell’evento sportivo in tali circostanze. A me compete precisare alcune cose: a) ci riserviamo la possibilità di modificare il calendario dei playoff e play out in presenza di eventi che dovessero aggravare la situazione generale e pertanto, se ci dovessimo trovare in quella malaugurata situazione, dovremo sfruttare questa opportunità b) l’utilizzo dei campi per l’allenamento, previsto dal DPCM 4 marzo 2020, prevede il conseguente e necessario utilizzo degli spogliatoi, sempre rispettando le disposizioni previste nel citato decreto. Auspico che le istituzioni locali non si discostino dalla direttiva del governo c) ogni esperienza ci deve insegnare qualcosa e noi dobbiamo essere pronti a cambiare anche prassi consolidate. Proporrò che l’inizio del campionato 2020-2021 venga anticipato di una o due settimane per avere margini che non ci obblighino a finali di campionato faticosi e “intasati” in caso di emergenze d) ultimo, ma punto importantissimo, confidiamo nel ministro Spadafora affinchè i nostri club, che vivono molto con gli incassi dello stadio e che hanno già subito perdite significative in queste settimane e nel prossimo mese ne subiranno ancora di ingenti, possano ricevere il giusto aiuto con i provvedimenti finanziari e fiscali che il governo si appresta a varare”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***CATANIA: ritorno a porte chiuse quattro mesi dopo…
24 novembre 2019. Quattro mesi fa il Catania si trovava costretto a disputare il match casalingo di campionato con la Casertana a porte chiuse per insufficienza del numero di steward autorizzato. Fu un chiaro campanello d’allarme sulla situazione finanziaria del club rossazzurro e l’inizio di una lunga serie di criticità che bombardarono il Catania. La partita sembrava quasi una seduta d’allenamento per le due squadre che, nell’arco dei 90′, non andarono oltre il risultato di 1-1. Caldore al 36′ portò in vantaggio i falchetti, rispose Curiale al minuto 49. Se allora il “Massimino” era deserto, nelle gare successiva il Catania giocò in uno stadio con ampi spazi di vuoto e senza il sostegno degli ultras fino al 2 febbraio, data dell’ultima sconfitta stagionale. Squadra di mister Lucarelli che, quindi, da domenica pomeriggio a Bisceglie rivivrà la sensazione di scendere in campo in un clima a dir poco surreale.
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PORTE CHIUSE (Sondaggio): decisione giusta da parte del Governo?
Fa discutere la decisione del Governo di consentire la disputa delle partite a porte chiuse in tutte le manifestazioni sportive italiane, vista l’emergenza Coronavirus. In Serie C molti dirigenti sono in ansia per le difficoltà economiche che si ritroveranno ad affrontare nei prossimi 30 giorni, ma si è preferito adottare tale soluzione per ridurre il rischio contagio. E tu, cosa ne pensi? Sei favorevole a riguardo? Esprimi la tua preferenza attraverso il sondaggio proposto da TuttoCalcioCatania.com:
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Giusto giocare a porte chiuse?
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SERIE C: scadenza pagamento emolumenti, slitterà la data del 16 marzo?
Si avvicina una nuova scadenza federale per le società professionistiche, quella del 16 marzo. Bisogna infatti pagare gli emolumenti di gennaio e febbraio per non incorrere in punti di penalizzazione in classifica. Le società di Lega Pro starebbero valutando la possibilità di richiedere di prorogare il termine, visti i danni che subiranno a seguito della decisione di giocare fino ai primi di aprile a porte chiuse senza beneficiare di alcun tipo d’introito.
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