QUI CATANIA: Dispinzieri verso il ritorno in rossazzurro

“Una storia d’amore durata vent’anni. Un lungo periodo durante il quale sono cresciuto professionalmente ed umanamente. Anni ricchi di soddisfazioni, sacrifici e soprattutto esperienze di vita indimenticabili. Grazie Catania Calcio spa”. Tre anni fa, via social, Giuseppe Dispinzieri, a lungo fisioterapista del Calcio Catania, parlò dopo la radiazione della società rossazzurra a seguito dell’interruzione dell’esercizio provvisorio. Adesso lo stesso Dispinzieri si avvia verso il ritorno alle pendici dell’Etna, dovrebbe rappresentare una delle novità previste in seno allo staff del Catania FC per la stagione 2025/26.

Il “Massimino” è sempre stata casa sua. La promozione dalla C1 alla B con i Gaucci, il ritorno in A sotto la presidenza Pulvirenti, il feeling instaurato con tanti allenatori, da Pasquale Marino a Rolando Maran, soprattutto quest’ultimo, ma anche il grande rapporto di stima ed amicizia con Marco Biagianti, che è stato testimone di nozze: Dispinzieri ha vissuto anni davvero molto intensi e significativi a Catania, facendo parte di un’autentica famiglia e mettendo a disposizione del club la propria professionalità e competenza.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

MERCATO: Cicerelli e Cianci, il punto della situazione

Tiene banco in questi giorni la questione legata al futuro di Emmanuele Cicerelli e Pietro Cianci. Entrambi sono stati protagonisti assoluti con la maglia della Ternana a suon di gol e assist. I tifosi rossoverdi, però, rischiano di perdere in via definitiva almeno uno dei due.

Si è detto a più riprese che, in termini regolamentari, scadendo il prestito Cicerelli rientra al Catania poichè è venuto meno l’obbligo di riscatto previsto in caso di promozione della Ternana in Serie B. Idem Cianci, ma in questo caso i rossoverdi hanno ancora la possibilità di esercitare l’opzione che vantano per riscattare il cartellino dell’attaccante. Quale futuro, dunque, attende entrambi i giocatori di proprietà del Catania?

Su Cicerelli è primariamente il Catania ad avere potere decisionale. Il giocatore è stuzzicato dall’idea di riprendere il filo del discorso interrotto in Sicilia lo scorso anno, perchè alle pendici dell’Etna ha legato con una piazza che gli ha dato stimoli importanti, esprimendosi in un palcoscenico che assicura una media di 16/18mila spettatori a partita. Al tempo stesso però Cicerelli ha vissuto un’annata davvero molto significativa a Terni. In Umbria ha trovato un ambiente che gli ha permesso di recitare un ruolo fondamentale, sfornando prestazioni di altissimo livello, come mai accaduto in carriera. Nei giorni scorsi ha salutato, via social, i tifosi delle Fere sottolineando di non sapere cosa gli riserverà il destino. Una porticina aperta per l’eventuale prosecuzione dell’esperienza alla Ternana però l’ha lasciata, lo stesso club umbro dovrebbe fare pervenire al Catania una proposta di acquisto nei prossimi giorni.

Il Catania, dal canto suo, sa di avere sotto contratto un elemento che potrebbe contribuire ad innalzare il tasso tecnico del reparto offensivo, dopo la scelta rivelatasi infelice di cedere il ragazzo la scorsa estate. Ma sa anche che dovrà avere un confronto con Cicerelli, illustrandogli il progetto con argomenti convincenti affinchè rientri alla base per restare. Possibile, in caso di permanenza, anche raggiungere l’intesa per una estensione del vincolo contrattuale con la società rossazzurra. C’è, inoltre, la possibilità che squadre di serie superiore si facciano avanti. Situazione da gestire attentamente e utilizzando il buon senso, dove la volontà del Catania deve incastrarsi per bene con quella del calciatore.

Per quanto riguarda Cianci, invece, la palla passa alla Ternana. Gli umbri possono assicurarsi la proprietà del cartellino del centravanti rispettando le condizioni previste col Catania per il riscatto. Si parla di un’operazione da 100mila euro. Numeri teoricamente alla portata della Ternana, ma la decisione passa anche dall’allenatore – confermato in panchina Fabio Liverani – e dalla direzione sportiva delle Fere (non ancora sciolte le riserve per l’assunzione del nuovo diesse rossoverde), compatibilmente con il budget stanziato e le strategie della proprietà in vista della prossima stagione.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

EX BLUTEC – Sindaco Termini Imerese: “Pelligra, piano industriale mai presentato. Situazione preoccupante”

0

A novembre 2024 fu siglato l’accordo tra Pelligra Italia Holding Srl, i commissari straordinari di Blutec Spa e il ministero delle Imprese e del Made in Italy per la salvaguardia dei lavoratori dello stabilimento di Termini Imerese ex Blutec, dando il via libera al progetto per la realizzazione del nuovo polo manifatturiero, logistico, industriale e commerciale.

Passaggio formale dell’azienda completato con una cessione dal valore di 8,5 milioni di euro, cifra stabilita dai commissari e accettata da Pelligra Holding Italia, che assunse l’impegno di presentare un piano industriale aggiornato, prevedendo l’assorbimento di 350 lavoratori del bacino.

L’accordo raggiunto per la salvaguardia e riqualificazione dei lavoratori testimonia il nostro impegno nel creare in Sicilia nuove opportunità di lavoro per i tanti giovani lavoratori e le future generazioni“, dichiarò Ross Pelligra (presidente della Pelligra Italia Holding). Oggi, però, a distanza di sette mesi c’è una totale fase di stallo. Anzi, le scorse settimane si è venuto a conoscenza che Pelligra detiene solo il 10% del capitale di Blutec, cedendo il 70.22% all’azienda Nicolosi Trasporti ed il 19.78% al Consorzio artigiano edile costruttori.

Una situazione che il sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova, parlando con i giornalisti della vertenza Blutec, a margine di un incontro a Palermo, ha definito preoccupante. “Dall’ultimo incontro avvenuto lo scorso anno al ministero con il ministro Urso, non abbiamo più notizie – ha spiegato –. La situazione ci preoccupa. Non è mai stato presentato il piano industriale di Pelligra e neppure la Regione ha notizie chiare. Le uniche che abbiamo sono quelle che arrivano dalla stampa di un ingresso importante di Nicolosi. A febbraio era previsto un incontro a Termini Imerese con il ministro Adolfo Urso, ma poi non si è concretizzato. Stiamo continuando a chiedere un incontro anche in assessorato regionale perché il territorio merita di avere risposte. Stiamo lavorando ma dall’altra parte vorremmo avere una chiarezza istituzionale che in quest’ultimo periodo sta mancando”.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

EX ROSSAZZURRI – Baldini: “Tacopina è sparito, roba da fare venire il sangue marcio”

Joe Tacopina lo aveva spinto verso Catania qualche anno fa, quando l’imprenditore statunitense di origini italiane era vicino all’acquisizione del Calcio Catania durante la gestione Sigi, trattativa che poi non si è mai concretizzata con le ripercussioni che conosciamo. L’ex allenatore rossazzurro Francesco Baldini, oggi, parla con tanta amarezza dopo la salvezza sul campo ottenuta con la SPAL, club che però non potrà iscriversi al prossimo campionato di Serie C:

“Dico subito che prima delle ultime 48 ore finali, nulla ci era stato fatto nemmeno subodorare di quanto è poi accaduto. È stato allucinante. È mancato tutto in maniera totale, nei confronti della città, della tifoseria, dei dipendenti e della SPAL. Tacopina e Follano, prima delle ultime partite, avevano inviato un videomessaggio alla squadra, con la promessa di un premio in caso di salvezza centrata. Ci siamo poi sentiti per messaggio dopo il traguardo raggiunto, lui mi aveva iniziato a chiedere di organizzare le cose per la prossima stagione, poi è letteralmente sparito fino al fattaccio”.

“Non è rispettoso sparire e lasciare a Carra e Casella, il 5 giugno, il compito di dire che la SPAL non si sarebbe iscritta a chi sul campo né aveva permesso la futura esistenza. Durante quella video-call i giocatori sono rimasti in silenzio, vivendo un dramma assoluto. Tacopina avrebbe anche dovuto spiegare a me e al mio staff tecnico il perché ci sono stati pagati soltanto i giorni del mese di febbraio e poi null’altro fino a oggi. Questa cosa mi fa venire il sangue marcio, essendo io il responsabile dello staff. Ricordo che si era scelto di venire a Ferrara rescindendo e perdendo il contratto in essere a Lecco”, le sue parole a La Nuova Ferrara.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

SERIE C: venerdì i verdetti sulle iscrizioni, poi eventuali ricorsi

0

Capitolo iscrizioni al prossimo campionato di Serie C. Nicola Binda, giornalista de La Gazzetta dello Sport, riporta quanto segue:

“Domani (venerdì) la Covisoc comunica alle società l’avvenuta iscrizione, o la bocciatura. In questo secondo caso c’è la possibilità di fare ricorso fino al 17, anche se un conto è sistemare una data di nascita, un altro rimediare a un mancato pagamento. Ricevuti i ricorsi, la Covisoc manderà tutto alla Figc che nel Consiglio federale del 19 dirà se ci sono società escluse (come la Spal, per esempio). Il 24 invece c’è la scadenza per le domande di iscrizione per i club che hanno avuto la deroga”.

Al momento, lo ricordiamo, è emerso che SPAL, Lucchese e Brescia non hanno i requisiti per iscriversi al torneo, a meno che non vengano fuori altre sorprese. A proposito del Brescia, è comunque possibile che le rondinelle ripartano dalla C attraverso l’eventuale fusione con altra società di terza serie, ad esempio in queste ore si parla con una certa insistenza della Feralpisalò di Giuseppe Pasini che ha dato la propria disponibilità.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

ACCADDE OGGI: 12 giugno 1988, a Cosenza il Catania vince lo spareggio salvezza

12 giugno 1988. Catania ed il Catania tremano. C’è il rischio di perdere la Serie C1 dopo un’annata travagliata, caratterizzata da diversi cambi in panchina. Da mister Osvaldo Jaconi a Pietro Santin, passando per Bruno Pace con Angelo Attaguile Presidente.

Il Catania (30 punti in classifica), si piazzò al quindicesimo posto e dovette disputare gli spareggi per evitare la C2 (il Brindisi aveva lo stesso punteggio ma si salvò grazie alla classifica avulsa, ndr). Avversaria la Nocerina allo stadio “San Vito”. L’Elefante riuscì ad avere la meglio sui campani per 2-0 con poco meno di 10mila cuori rossazzurri a Cosenza. Giancarlo Marini al 9′ e Carlo Borghi al 48′ regalarono la salvezza al Catania, tirando un grande sospiro di sollievo a conclusione di una stagione veramente difficile. La Nocerina, invece, retrocesse insieme con Teramo e Puteolana.

Riportiamo di seguito alcune dichiarazioni rilasciate qualche anno fa da Borghi ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com, ricordando quella partita:

“La squadra era attrezzata, però purtroppo non sempre le cose vanno per il verso giusto. I vari cambi di allenatore erano sintomatici dei problemi riscontrati. Forse ci sentivamo troppo forti, non scendevamo in campo con la giusta concentrazione. Poi entri in un tunnel dal quale diventa difficile uscirne. Sono quelle annate che nascono in un certo modo e diventano difficili da raddrizzare. Poteva andare anche peggio. Il match di Cosenza fu l’unica grossa soddisfazione di quel campionato. Ci ritrovammo a disputare questo spareggio per non retrocedere. Ricordo che andammo in ritiro qualche giorno prima, c’era una certa tensione essendo partita secca che valeva una stagione. Poi la gara si mise subito bene, vincemmo 2-0 senza rischiare molto. Giancarlo Marini sbloccò il risultato, io la chiusi sul 2-0. Giocammo bene, dimostrando sul campo la nostra forza. Eravamo molto più forti della Nocerina. Fummo anche contestati in quella stagione, ma nel momento del bisogno il tifoso catanese mostrò tutta la propria vicinanza. C’era la voglia di riscattare un’annata deludente. In queste situazioni conta molto l’aspetto fisico. Noi arrivammo fisicamente pronti, ma anche sul piano mentale. C’erano tutte le condizioni per fare bene e così è stato”.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

QUI CATANIA: la società rossazzurra punta su Pastore, sarà la scelta giusta?

Accordo raggiunto con un contratto che dovrebbe essere valido fino a giugno 2027. Da collaboratore dell’area tecnica a direttore sportivo, questo il passaggio di Ivano Pastore in seno alla dirigenza del Catania. La società rossazzurra scommette sull’operato di Pastore, che nella sessione invernale del calciomercato, in un momento in cui Daniele Faggiano non poteva garantire la piena operatività, ha contribuito a portare in Sicilia – compatibilmente con il budget messo a disposizione dalla proprietà – Andrea Dini, Andrea Allegretto, Giulio Frisenna, Nicola Dalmonte, Dario Del Fabro e Andrea De Paoli risolvendo gli accordi con Cosimo Chiricò (ingaggio particolarmente pesante sul groppone) e Francesco Rapisarda, formalizzando le cessioni di Adamonis (Sudtirol), Castellini (Pisa), Carpani (Ascoli), Verna (Trapani), Zanellato (Lecco), Costantino (ACR Messina), Chiarella (ACR Messina), D’Andrea (Audace Cerignola) e Popovic (Puteolana).

Il lavoro effettuato in questi mesi da Pastore è stato apprezzato dai vertici societari, fiduciosi che questa scelta possa rivelarsi corretta e funzionale alle esigenze di un Catania non da rivoluzionare in vista della prossima stagione ma da rinforzare con pochi innesti mirati.

Il curriculum di Pastore dice che, nelle vesti di calciatore, il classe 1970 ha ricoperto il ruolo di difensore, battendo calci di punizione eccellenti. Tra le squadre in cui si mise particolarmente in evidenza spicca il Taranto, vestendo i colori rossoblu per cinque anni. Da segnalare la vittoria del campionato di Serie C2. Nella stagione 2001/02, quella della storica finale playoff disputata contro il Catania, subì un infortunio nelle ultime 6 giornate che gli fece saltare proprio gli spareggi con gli etnei, costretto a seguirli da spettatore. A Catanzaro, invece, conquistò due promozioni nel giro di due anni, dalla C2 alla B. Ha militato anche tra le fila di Moliterno, Vigor Trani, Matera, Formia, Marsala, Cavese, Giulianova e Colligiana.

In qualità di direttore sportivo, al primo anno da D.S. vinse il campionato con la Nocerina portando i molossi in cadetteria. Ha proseguito la propria carriera a Trapani, Benevento, Rimini (con la promozione dalla D alla Lega Pro e, nella stagione successiva, una salvezza inaspettata). Sempre in Lega Pro ha conquistato i play off con Viterbese e Casertana. Ha ricoperto il ruolo di scout internazionale al Milan, in prima squadra, gestendo il mercato in uscita in Serie B e Lega Pro per i rossoneri. Terminato il suo incarico nel Milan ha continuato la carriera nel mondo del calcio come collaborare tecnico e responsabile area scouting all’Ascoli. Nel 2023 ha assunto il ruolo di direttore sportivo del Prato.

===>>> PASTORE: i passaggi salienti della sua carriera dirigenziale

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

MERCATO: Catania, da Castellini possibile tesoretto per le entrate

La società rossazzurra è al lavoro per studiare le giuste mosse in entrata e uscita. Uno dei calciatori che più si è messo in mostra negli ultimi anni è Alessio Castellini, le cui prestazioni gli sono valse la chiamata del Pisa a gennaio. Pisa che, dopo averlo prelevato in prestito, dovrebbe esercitare l’opzione per il riscatto del cartellino per una cifra pari a 900mila euro.

C’è anche la possibilità che qualche club cadetto si faccia avanti per Castellini, nel caso in cui il club toscano non riscattasse Castellini, ma l’orientamento del sodalizio nerazzurro sembra essere questo. L’eventuale cessione definitiva del promettente classe 2003 garantirebbe al Catania un tesoretto da ricavare per poter finanziare in buona parte un calciomercato estivo che non si preannuncia rivoluzionario, ma mirato ed oculato effettuando pochi innesti, funzionali al potenziamento della rosa.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

CALCIO SICILIANO: Messina, Cooperativa si rivolge a Dante Scibilia

Salvare il calcio a Messina. Questo l’intento della Cooperativa Calcio Messina, società neo costituita che ha promosso un colloquio tra il sindaco Federico Basile e l’advisor Dante Scibilia, già dirigente del Venezia di Joe Tacopina e consulente del presidente Ross Pelligra quando favorì la ripartenza del calcio alle pendici dell’Etna. Il Tribunale peloritano ha accolto il ricorso presentato dal Messina e dato il via libera allo “Strumento di regolazione della crisi” come proposto dall’Acr per scongiurare il fallimento. La Cooperativa in questione ha sottolineato come il Dott. Scibilia avrebbe confermato la propria disponibilità ad essere parte attiva in questa fase e in quelle successive dello scenario calcistico cittadino.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

GUARDIA DI FINANZA: perquisizioni nei confronti del Brescia Calcio e di altri 24 soggetti indagati

0

Militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia, con la collaborazione dei reparti territorialmente competenti, hanno eseguito nelle province di Brescia, Milano, Arezzo, Massa Carrara, Roma, Napoli, Benevento, Avellino, Caserta, Potenza e Taranto, provvedimenti di perquisizione personale e locale nei confronti di 25 soggetti (11 persone fisiche e 14 persone giuridiche), a diverso titolo coinvolti nella commercializzazione di crediti inesistenti e alle conseguenti condotte riciclatorie.

L’indagine delle Fiamme Gialle avrebbe permesso di disvelare l’esistenza di un articolato schema fraudolento atto a consentire a diverse figure imprenditoriali di beneficiare indebitamente di crediti IVA inesistenti. In particolare, i citati indagati, avvalendosi di società fiscalmente inadempienti, prive di sedi operative e rappresentate da soggetti gravati da numerosi precedenti di polizia in materia di reati fiscali, avrebbero generato crediti fiscali fittizi per un importo quantificato, allo stato, in oltre quattro milioni di euro.

Tali crediti sarebbero stati successivamente ceduti, tramite una ulteriore società “veicolo” a diverse persone giuridiche, tra le quali il Brescia Calcio S.p.A., al fine di consentire un abbattimento del carico fiscale e contributivo. Nel corso delle attività di perquisizione, infine, è stata sottoposta a sequestro anche la documentazione necessaria per verificare la responsabilità amministrativa delle società coinvolte, in ordine all’esistenza e attuazione dei modelli organizzativi ex d.lgs. 231/2001.I provvedimenti sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori allo stato acquisiti, pertanto, in attesa della definizione del giudizio, sussiste la presunzione di innocenza.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***