STAMPA NAZIONALE – Binda: “Pelligra, grandi idee faticano a trovare realizzazione concreta. L’assenza provvisoria di Faggiano non aiuta Toscano. Pubblico arma a doppio taglio”

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Nicola Binda

Ospite della trasmissione ‘T Zone’, su Telesud, il giornalista de La Gazzetta dello Sport Nicola Binda formula le riflessioni seguenti sul Catania, in vista del prosieguo della stagione e del derby col Trapani che si giocherà venerdì sera al “Massimino”:

“Quando ho conosciuto Pelligra, lui aveva fatto un ragionamento molto coerente e lucido dicendo di volere andare in Serie B non solo allestendo una squadra forte, ma avendo una struttura societaria, dirigenziale e infrastrutture all’altezza, perchè non puoi eventualmente andare in B da vincente e poi ritrovarti non essendo un club da B. Mi sembra che sia ancora a zero questa costruzione del Catania per la Serie B. Da questo punto di vista non dico che Pelligra mi sta deludendo, ma le sue grandi idee fanno fatica a trovare un realizzazione concreta“.

“A Faggiano auguro di tornare presto in trincea a lottare come ha sempre fatto e come sa fare benissimo. La figura del direttore sportivo non è marginale in un club, si pensa che sia protagonista solo nel calciomercato, invece il vero lavoro del DS incomincia dopo, quando deve gestire la squadra. A Toscano è mancato sicuramente il miglior Faggiano, perchè Toscano quando ha vinto i campionati aveva sempre le spalle coperte da un ottimo manager. Toscano è un allenatore che per esperienza ci mette tutti nel taschino, perchè questa categoria come la conosce lui la conoscono in pochi. E’ un vincente, sa gestire bene le situazioni e le piazze calde le vive con disinvoltura. Secondo me gestire uno spogliatoio così importante senza un direttore effettivamente presente lo sta pagando. L’assenza provvisoria di Faggiano non lo aiuta“.

“Catania ha vissuto momenti di entusiasmo migliore, ma magari venerdì vista l’importanza della partita ci saranno i soliti 15-20mila spettatori e qualche giocatore del Trapani davanti ad un tifo del genere non ha mai giocato, ma questo pubblico è un arma a doppio taglio, perchè se il Trapani dovesse prendere la partita d’impatto e mettere in difficoltà il Catania, quei 20mila potrebbero fischiare i rossazzurri facendo un pò il gioco del Trapani. L’aspetto ambientale sarà molto delicato. Per me sarebbe fuori luogo una eventuale contestazione. Certo, il Catania ha fatto quel primo tempo imbarazzante a Crotone ma è giusto credere in questa squadra, in un contesto dove non c’è l’ammazza-campionato ed il torneo sarà tirato fino in fondo. E poi ci sono sempre dei playoff da giocare, in primavera sbocciano le squadre”.

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