ACCADDE OGGI: 3 luglio 2008, si presenta a Catania “RonalDica”. Grandi aspettative ma si rivelò un flop

«Catania è una città molto bella e spero di trovarmi bene. Con Walter Zenga sarà più facile e mi aiuterà ad adattarmi più velocemente. Con lui giocavo da seconda punta, ed è il ruolo che preferisco. Volevo giocare in un campionato più competitivo e ci sono riuscito. In Romania ho avuto problemi con la mia ex tifoseria, per questo motivo ho deciso di andare via da Bucarest. Ai miei nuovi tifosi dico di starmi sempre vicino e sostenermi anche nei momenti più difficili».

Parole rilasciate dal centrocampista offensivo Nicolae Dica, soprannominato “RonalDica”, in data 3 luglio 2008, alla presentazione ufficiale da giocatore del Catania. I tifosi rossazzurri si aspettavano tanto da lui, ma nella realtà dei fatti deluse profondamente le attese. In considerazione del negativo avvio di campionato di Dica, Zenga fu costretto a puntare su altri elementi nel corso della stagione, affermando: “Nicolae deve stare tranquillo perché arriverà il suo momento. Ogni tecnico vorrebbe avere in organico un giocatore come lui, però in Italia capita di trovare alcuni problemi di ambientamento”.

Per Dica, fortemente desideroso di giocare con continuità, nonostante lo scarso utilizzo arrivò a sorpresa la convocazione nella Nazionale romena, notizia accolta in questi termini dal diretto interessato: “Onestamente non mi aspettavo di essere convocato in Nazionale visto che a Catania non gioco quasi mai”. Così, invece, Giuseppe Mascara si espresse sull’ex calciatore dello Steaua Bucarest: “Ha grandi doti tecniche e classe da vendere. Per comunicare ci stiamo venendo incontro. Io sto imparando il rumeno e lui l’italiano. L’importante però è che presto impari la lingua del calcio”. Ad eccezione di una buona gara giocata in Coppa Italia contro il Padova, Dica non è riuscito a lasciare il segno nell’esperienza catanese.

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SERIE C: Salernitana spinge per l’inserimento nel girone B, richiesta che difficilmente verrà accolta

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La Salernitana, retrocessa in Serie C, è intenzionata a chiedere un cambio di girone, spostandosi dal Girone C (tradizionalmente quello del Sud Italia) al Girone B (Centro-Nord). Questa richiesta è stata inoltrata dalla Questura di Salerno e motivata dalla presenza di numerose trasferte considerate a rischio nel Girone C, a causa di precedenti di tensione con altre tifoserie. Tuttavia, la Lega Pro difficilmente la accoglierà, in quanto potrebbe anche creare un precedente pericoloso, aprendo la porta a future richieste simili. A meno di colpi di scena clamorosi i granata, che in ogni caso proseguono la battaglia legale per chiedere la riammissione in B, si avviano a disputare il raggruppamento C di Serie C.

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UFFICIALE: Gega saluta Catania, va al Casarano

“Catania Football Club rende noto di aver ceduto a titolo definitivo al Casarano Calcio il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Ertijon Gega. Al difensore, che con la nostra maglia ha disputato 12 gare, l’augurio delle migliori fortune personali e professionali”. Attraverso la diffusione di questa nota la società etnea conferma una notizia già nota da giorni. Mancava soltanto l’ufficialità per la definizione del trasferimento del difensore albanese, che poco spazio ha trovato nel corso della passata stagione. Va al Casarano, club che giovedì ha messo sotto contratto un altro ex Catania, Cosimo Chiricò, sottoscrivendo un contratto biennale.

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UFFICIALE: Varsallona nuovo team manager del Catania

“Catania Football Club rende noto di aver affidato l’incarico di team manager della prima squadra ad Antonio Varsallona. Al dirigente, che vanta una proficua esperienza nel nostro settore giovanile, i migliori auguri di buon lavoro”. E’ quanto scrive la società etnea attraverso una nota ufficiale. Varsallona, che per ben 17 anni ha lavorato tra le fila del Calcio Catania – prima nel campionato Primavera, poi nella Berretti – ed è reduce dall’incarico di team manager del settore giovanile del Catania FC, prende il posto di Giuseppe Matarazzo, il quale dovrebbe ripartire dalla Salernitana. Nuova sfida per Varsallona, quella di mediatore tra lo staff tecnico e dirigenziale della prima squadra rossazzurra.

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LA SICILIA: “Inglese, nelle prossime ore parlerà con la società. «Non deve muoversi da Catania», il sentimento popolare”

A proposito dell’esigenza del Catania d’intervenire sul mercato in uscita, “fino a prova contraria tra le cessioni non sono previsti nomi come quelli del centrocampista Di Tacchio che dovrebbe rimanere alla base e, per ora, neanche quello di Inglese”, riporta La Sicilia. “Facile pensare che il passaggio di Daniele Faggiano a Salerno possa far nascere discorsi che riguardano due giocatori che il direttore aveva portato in rossazzurro. Specie Inglese, arrivato dietro richiesta personale di Faggiano”, evidenzia il quotidiano.

“Il centravanti nelle prossime ore parlerà con la società etnea per confermare la voglia di rimanere. O dire se ha cambiato idea in maniera repentina”, si legge. “I tifosi aspettano novità soprattutto per Inglese, punto fermo della squadra che lo scorso anno andò ai playoff spinta dai gol di ‘Bobby English’. Al di là di chi sarà il rinforzo al centro dell’attacco, Inglese a detta dei tifosi non deve muoversi. Questo è il sentimento popolare espresso da più giorni e noto a tutti quanti”.

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LA SICILIA: “Torre del Grifo, ancora nessuna novità”

Tra i nodi da sciogliere in casa Catania c’è quello riguardante l’acquisizione del centro sportivo Torre del Grifo Village. “Da giorni si attende che venga stabilita la data dell’asta pubblica al rialzo ma non sono arrivate novità, fino a ieri sera”, riporta il quotidiano La Sicilia.

“Il timore dei sostenitori è che ci siano ritardi o addirittura problemi di varia natura legati alla possibilità che il Catania possa entrare in possesso dell’impianto”, ma il club aveva comunicato, tramite i propri legali, “la mossa dell’offerta e giorni fa è stato ribadito dai dirigenti, durante la conferenza stampa, che la trattativa sarebbe andata avanti in totale riservatezza. Prima o poi cadrà in modo definitivo il velo sulla riservatezza e arriveremo finalmente a un verdetto che diventa strategico per la programmazione della società che, intanto, prepara il ritiro di Norcia e sta ultimando la lista delle amichevoli da sostenere nel centro Italia”, si legge.

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LA SICILIA: “Prima cedere, poi comprare. Pastore al lavoro a Rimini”

“Cedere, cedere, cedere. Poi comprare. Arriveranno anche i rinforzi, ma il Catania in questi primi giorni di mercato aperto è impegnato a piazzare gli esuberi. Nei prossimi giorni, per esempio, sarà chiuso un accordo con il Casarano per il passaggio del difensore Gega, che nello scorso campionato era stato utilizzato 12 volte per poi sparire dai radar nel finale di stagione”, riporta La Sicilia.

Il direttore sportivo Ivano Pastore è ancora a Rimini e rimarrà al Grand Hotel Calciomercato “per le trattative tanti altri giorni ancora”, si legge. “Fino a quando snellirà l’organico riducendo al massimo il numero di chi non fa parte del progetto legato al tecnico Domenico Toscano e alle idee della società che comunque continua a tenere d’occhio i sette possibili rinforzi. Uno di questi potrebbe essere il difensore Simone Pieraccini che il Cesena darebbe in prestito al club rossazzurro. Ci sono tanti altri nomi accostati al Catania, ma prima dovranno diventare concrete alcune operazioni in uscita”, evidenzia il quotidiano.

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QUI CATANIA: da Faggiano a Pastore-Zarbano, una struttura dirigenziale che cambia volto

Dall’addio di Daniele Faggiano all’arrivo di Alessandro Zarbano e la promozione di Ivano Pastore a direttore sportivo. È una struttura dirigenziale che cambia volto quella del Catania. Il club presieduto da Ross Pelligra è chiamato per il terzo anno consecutivo a misurarsi con una realtà complessa come quella della Serie C, campionato da affrontare avvalendosi di professionisti di calcio abili e preparati.

La scorsa stagione, dopo gli errori da matita blu commessi l’anno precedente, il club rossazzurro affidò la ristrutturazione del progetto ad un professionista navigato come Daniele Faggiano. Il dirigente salentino dovette subito fare i conti con una realtà fatta di tanti esuberi, contratti onerosi da gestire, giocatori da acquistare e cedere nell’ottica di ricostruire l’organico da affidare alla mano esperta di Mimmo Toscano. Al termine della sessione estiva di mercato Faggiano si disse rammaricato per non essere riuscito a rispettare le consegne, venendo meno alle esigenze tecniche espresse da mister Toscano in sede di costruzione della squadra.

Durante la stagione la lontananza forzata dalla sede ha avuto un impatto rilevante in termini di gestione dello spogliatoio e dei risultati negativi, tuttavia il rientro in città a marzo è coinciso con un periodo di ritrovate fortune per le sorti rossazzurre. Il divorzio consensuale con la società ha rappresentato l’epilogo della sua permanenza a Catania dopo una ricostruzione avvenuta tra molteplici difficoltà.

La “poltrona” di direttore sportivo occupata fino a qualche settimana fa da Faggiano è stata assegnata a Ivano Pastore, professionista già presente nell’organigramma da dicembre con il ruolo di collaboratore dell’area tecnica. Dopo aver lavorato negli ultimi mesi a contatto con staff e squadra, conducendo in prima persona le trattative di gennaio tra cessioni di esuberi e rincalzi in entrata, ecco presentarsi l’opportunità di assumere la direzione sportiva di una piazza blasonata facendo tesoro delle esperienze pregresse maturate in altri contesti calcistici.

Altra novità di rilievo è quella di Alessandro Zarbano nelle vesti di direttore generale. Si tratta di un professionista di lungo corso nell’ambiente, che ha lavorato per tanti anni in una società storica come il Genoa ricoprendo una carica dirigenziale di grande responsabilità quale amministratore delegato. Zarbano porta con sé un bagaglio calcistico di spessore da mettere a disposizione di una struttura societaria giovane, partendo da una visione più ampia a livello gestionale nell’intento di rafforzare le basi del progetto di calcio del gruppo Pelligra a Catania.

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CICERELLI: da Assisi a Norcia, nuovo ritiro rossazzurro e nuova prospettiva per il Catania

Era il mese di luglio, un anno fa, quando Catania e Ternana misero nero su bianco sancendo il passaggio alla Fere di Emmanuele Pio Cicerelli. Prestito con obbligo di riscatto in favore dei rossoverdi, con un dettaglio tutt’altro che insignificante: al verificarsi della promozione della Ternana in Serie B, soltanto sfiorata quest’anno, al netto delle vicissitudini societarie di questi giorni. Cicerelli, pertanto, fa ritorno alla base e si appresta a sostenere un nuovo ritiro umbro con i rossazzurri, a distanza di un anno da quello di Assisi. Parte del ritiro era stata svolta con la squadra di mister Toscano. Poi, ad un certo punto, la ricezione della notizia di lasciare il gruppo – in lacrime – per dire sì alla Ternana.

Un trasferimento concretizzatosi non per espresso desiderio del calciatore ma nato dall’input del Catania che, nell’ambito di una politica di contenimento dei costi di gestione, si è privato di un elemento capace, poi, di fare sfracelli. Per Cicerelli a Terni parlano le prestazioni offerte, ancora di più i numeri in termini di gol (19) e assist (9) stagionali. Impossibile aspettarsi di più da un giocatore che, in carriera, non era mai andato in doppia cifra e, in questo caso, ha sfiorato addirittura le 20 segnature.

Dodici mesi dopo la decisione del Catania di non includerlo nell’organico rossazzurro per la stagione 2024/25, il club del presidente Pelligra ha maturato una volontà differente: quella di puntare su di lui, come confermato dallo stesso diesse Pastore che si è premurato di andarlo ad incontrare dopo l’esito dei playoff ritenendo Cicerelli uno di quei calciatori che dovrà far parte della rosa. Stavolta, a suo dire, difficilmente lascerà Catania. Non c’è dubbio che sia così se la volontà della dirigenza coincide con quella del giocatore. E’ anche l’auspicio dei tifosi, che attendono segnali confortanti e concreti da parte della società, chiamata ad allestire un organico competitivo.

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MERCATO: Castellini, i perchè di una trattativa che soddisfa le parti in causa

Poteva costituire un tesoretto utile da poter investire sul mercato in entrata. In definitiva, però, la scelta di formalizzare il trasferimento in prestito di Alessio Castellini al Mantova potrebbe rivelarsi molto produttiva per le casse del Catania. La società rossazzurra, infatti, cederà l’intera proprietà del cartellino del difensore ai virgiliani in caso di salvezza in Serie B (obiettivo alla portata) grosso modo alla stessa cifra originariamente stabilita con il Pisa – circa 900mila euro – aggiungendo alcune clausole migliorative ed una percentuale interessante sulla futura rivendita a beneficio degli etnei.

La destinazione, poi, è particolarmente gradita al calciatore che può avvicinarsi a casa e avere la possibilità di giocare con una certa regolarità in una categoria superiore alla C ed alla corte del tecnico (ex Catania) Davide Possanzini, il quale ha dimostrato in questi anni di saper valorizzare i giovani facendoli sentire parte integrante della squadra. Il Mantova, dal canto suo, si assicura un giocatore di buone prospettive e dotato di ampi margini di miglioramento che, se inserito con intelligenza e fiducia nel contesto biancorosso, può dare tanto alla causa.

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