QUI CASERTANA: l’elenco dei convocati in vista del Catania

La Casertana ha reso noto l’elenco delle convocazioni per il match di venerdì sera contro il Catania allo stadio “Alberto Pinto”. Sono 23 i calciatori a disposizione del tecnico rossoblu Federico Coppitelli, tra questi figurano gli ex rossazzurri Bacchetti, Kontek e Leone. Assente Capasso. Riportiamo di seguito la lista dei falchetti disponibili, ruolo per ruolo:

PORTIERI – De Lucia, Merolla, Vilardi
DIFENSORI – Bacchetti, Falasca, Giugno, Heinz, Kontek, Liotti, Llano, Oukhadda, Rocchi
CENTROCAMPISTI – Arzillo, Di Tommaso, Leone, Pezzella, Proia, Toscano
ATTACCANTI – Bentivegna, Casarotto, Galletta, Kallon, Vano

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TORRE DEL GRIFO: priorità iniziale alla prima squadra, lavoro graduale per rimettere in funzione la struttura

Tempo fa il Direttore Generale Alessandro Zarbano disse molto chiaramente che, in caso di aggiudicazione di Torre del Grifo Village ad opera del Catania FC, l’obiettivo primario sarebbe stato quello di dare inizialmente priorità alla prima squadra. “Perchè la locomitiva che fa girare tutto il resto è quella”, le parole di Zarbano che aggiunse in sala stampa: “Dovremo mettere anzitutto la prima squadra nelle condizioni di allenarsi, focalizzando l’attenzione sui campi e la struttura necessaria, conseguentemente si penserà al settore giovanile e agli altri sviluppi. Dovremo andare per gradi, per priorità”.

L’argomento è di grande attualità, adesso che la società rossazzurra ha messo le mani sul centro sportivo riuscendo a spuntarla nella procedura di vendita competitiva. Gli interventi saranno graduali, riguardando in primis la manutenzione dei campi. Con il lavoro più importante da sostenere soprattutto in relazione al ripristino dei terreni in erba sintetica, essendo proprio lì la situazione più critica. Sarà interessante verificare, poi, nel dettaglio quale sarà la strategia adottata dal Gruppo Pelligra per completare il percorso di rimessa a nuovo di uno dei complessi sportivi privati più grandi d’Italia.

In origine l’idea è stata quella di creare un punto d’incontro tra squadra e cittadinanza, con aree specifiche dedicate allo sport, spazi commerciali per lo svago e l’intrattenimento, una foresteria per le squadre giovanili e un grande centro polifunzionale su quattro livelli. L’obiettivo del progetto realizzato dalla Stancanelli Design & Construction era quello di realizzare un impianto “autosufficiente” in grado di generare le risorse economiche utili al proprio mantenimento, grazie agli spazi sportivi e commerciali aperti al pubblico e allo stesso tempo, la creazione di uno spazio utile e godibile sia per le società sportiva che per i cittadini con sale fitness, centro benessere, zone di ristoro e due piscine.

Il Gruppo Pelligra, leader a livello mondiale nei settori dell’edilizia, dell’urbanistica e immobiliare, ha già predisposto un piano di svilluppo da portare avanti nel tempo. Più avanti ci si concentrerà sugli spazi necessari da dotare alle squadre giovanili e altre attività funzionali alle esigenze del club e della struttura tecnica. Per intanto, priorità alla prima squadra e si dovrà attendere per rimettere in sesto i campi. Il primo step è stato raggiunto, quello più importante. L’assegnazione di una struttura che tre anni dopo il triste epilogo del fallimento e della cancellazione del Calcio Catania 1946 si prepara a riaprire i battenti. Finalmente.

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QUI CATANIA: tra il rilancio di Torre del Grifo e la conquista della B, obiettivi di un Catania che cresce

Il presidente, che negli ultimi due anni ha sofferto tanto, lo meriterebbe. Cercheremo di ripagare i suoi sacrifici vincendo il campionato. So bene cosa comporta dirlo, ma era il nostro obiettivo di inizio stagione ed è anche l’obiettivo attuale. Puntiamo alla Serie B e a riacquisire il centro sportivo di Torre del Grifo”. Ripartiamo da qui, dalle parole pronunciate una ventina di giorni fa da Vincenzo Grella ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

Il vice presidente aveva rimarcato la precisa volontà del club di riappropriarsi del centro sportivo, simbolo del Catania dei tempi d’oro in Serie A. Una struttura in cui non mancava davvero nulla, che fu motivo di vanto e di grande prestigio per il club. Un impianto all’avanguardia, considerato una delle eccellenze europeee per quanto concerne lo sviluppo delle attività sportive. Era un piacere raccogliere anche i consensi di tanti personaggi di spicco del calcio italiano.

Basti pensare all’ex C.T. della Nazionale italiana Marcello Lippi, rimasto incantanto dalla visione del centro sportivo, al punto da ritenere che con un impianto del genere il Catania avrebbe cominciato ogni campionato con dieci punti in classifica. Lo considerò qualcosa di “superiore alle aspettative, con minimo impatto ambientale, estetica curata e aperta al pubblico”. Il numero uno della Lazio Claudio Lotito lo definì “il miglior centro sportivo d’Italia”, rappresentando “un chiaro segnale di progettualità e d’intraprendere un percorso di crescita”.

Torre del Grifo è stato, purtroppo per il Catania, anche il simbolo di costi impossibili da sostenere per il mantenimento della struttura negli anni del declino del calcio rossazzurro. Diventando un autentico fardello per le casse societarie, man mano che si consumava il disastro rossazzurro. Il successivo fallimento del Calcio Catania 1946 trascinò con sè anche l’impianto di Mascalucia. Un fiore all’occhiello rimasto negli anni tra le mani della Curatela fallimentare ma che, adesso, è destinato a rifiorire perchè una nuova proprietà ha deciso d’investire riportando il Catania nella sua “casa”.

Catania e Torre del Grifo, un matrimonio che si rinnova per l’inizio di una nuova era. Auspicando di tornare al più presto ai fasti di un tempo. Ma c’è un ostacolo importantissimo da superare. Si chiama Serie C, un inferno dal quale l’Elefante tenta di riemergere da anni per rivedere le stelle. Il prossimo step sarà proprio questo: abbandonare la terza serie ritrovando la B persa in modo ignobile nel 2015. Attraverso un’immagine nuova e restituendo al popolo rossazzurro quello che merita. Con orgoglio, fierezza e dignità.

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VERSO CASERTANA-CATANIA (Video): quando i rossazzurri ottenero la prima vittoria al “Pinto” calando il poker

Il Catania torna a sfidare la Casertana in Campania dopo il 3-1 inflitto ai falchetti nella passata stagione. Prima ancora, nel campionato di Serie C 2023/24, i rossazzurri conquistarono invece il primo successo della storia a Caserta. In quell’occasione stravinse la squadra di mister Tabbiani. Una partita che, alla vigilia, veniva considerata molto insidiosa e che, i rossazzurri, seppero interpretare in tutte le fasi adottando il giusto atteggiamento e capitalizzando al meglio ogni occasione prodotta. Unico neo l’espulsione diretta di Bocic per un fallo assolutamente ingenuo nel corso della ripresa.

Decisero l’incontro Chiricò e Di Carmine. Doppietta per entrambi, gioia speciale per il secondo che non poteva festeggiare meglio il suo 35/o compleanno. Di Chiricò la rete del momentaneo 1-0 (6′) arrivata a seguito di un tentativo da centrocampo sorprendendo Venturi che era leggermente fuori dai pali. Realizzazione straordinaria che fece tornare subito in mente la storica prodezza di Peppe Mascara in un derby vinto fuori casa a Palermo, in Serie A, proprio con il risultato di 0-4.

Al 25′ Di Carmine raddoppiò sfruttando la corta respinta di Venturi sul tiro di Zammarini, ma il Catania nel primo tempo ebbe diverse opportunità per perforare nuovamente la difesa casertana. Al 47′ Di Carmine ben imbeccato dentro l’area da Zammarini fulminò ancora Venturi. Poi, nuova gemma di Chiricò (56′) per il poker catanese con una gran botta da fuori di sinistro indirizzata quasi all’incrocio dei pali.

VIDEO: Casertana-Catania, gli highlights della partita

IL TABELLINO

MARCATORI: 6′ Chiricò, 25′ Di Carmine, 47′ Di Carmine, 56′ Chiricò

CASERTANA (4-3-3): Venturi; Calapai (45′ Paglino), Celiento, Soprano, Fabbri (25′ Anastasio); Casoli, Proietti, Toscano (45′ Damian); Carretta (45′ Tavernelli), Montalto (60′ Taurino), Curcio.
A disp. di Cangelosi: Marfella, Trematerra, Cadili, Paglino, Sciacca, Damian, Matese.
CATANIA (4-3-3):
Bethers; Castellini (48′ Bouah), Silvestri, Curado, Mazzotta (76′ Maffei); Zammarini, Quaini (64′ Ladinetti), Rocca (65′ Deli); Chiricò (65′ Marsura), Di Carmine, Bocic.
A disp. di Tabbiani: Albertoni, Torrisi, Lorenzini, De Luca, Sarao.
ARBITRO:
Valerio Crezzini (Siena)
Assistenti: Markiyan Voytyuk (Ancona) e Federico Fratello (Latina)
Quarto ufficiale: Antonio Spera (Barletta)
AMMONITI: Soprano, Proietti, Ladinetti, Curcio
ESPULSI: Bocic
NOTE: 6′ di recupero s.t.; 2′ di recupero p.t.

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CASERTANA-CATANIA: al “Pinto” la prima di una serie di trasferte consecutive negate ai tifosi etnei

La probabilità che il Ministero dell’Interno avrebbe sanzionato gli scontri con i sostenitori della Casertana in autostrada avvenuti il 12 ottobre, bloccando entrambi i sensi di marcia all’altezza della stazione di servizio di San Mango Piemonte, nel Salernitano, era piuttosto elevate. Una decina di giorni fa è arrivata la conferma, assumendo la decisione d’infliggere tre mesi di stop alle trasferte sia ai tifosi del Catania che rossoblu. Questo in un momento in cui le indagini svolte dalla questura di Salerno, con l’ausilio della Digos e delle Questure di Caserta e Catania non sono ancora concluse, mirando ad accertare ogni precisa responsabilità dei soggetti coinvolti.

La serie di divieti consecutivi per i sostenitori etnei parte proprio dal match di venerdì sera allo stadio “Alberto Pinto” di Caserta e proseguirà in occasione degli incontri che il Catania disputerà, poi, rispettivamente a Casarano (15 novembre), Picerno (29 novembre), Potenza (14 dicembre) e Foggia (4 gennaio). Ritorno regolare sugli spalti, lontano dal “Massimino”, previsto per il 18 gennaio 2026, quando la squadra di mister Domenico Toscano renderà visita al Monopoli (22/a giornata di campionato, terza di ritorno).

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UFFICIALE: aggiudicazione definitiva, “Torre del Grifo Village” è di nuovo la casa del Catania

Conclusa la fase della procedura competitiva legata al rispetto della scadenza del 23 ottobre per l’aggiudicazione provvisoria di Torre del Grifo Village ad opera del Catania FC, sono scaduti anche i termini per la possibile presentazione di un’offerta migliorativa del 10% rispetto al prezzo dell’aggiudicatario. Nessuna sorpresa, il centro sportivo etneo torna a rappresentare ufficialmente la “casa” del Catania. Grande soddisfazione da parte dei vertici del club ed in città per un momento tanto atteso, dopo che il complesso immobiliare era rientrato nel patrimonio del fallimento del Calcio Catania 1946.

Segnale molto importante che conferma la volontà del patron Rosario Pelligra d’investire anche sul piano strutturale per rilancio del calcio alle pendici dell’Etna. Decisiva l’offerta di 5.500.000 di euro con cui, nei giorni scorsi, la società rossazzurra è riuscita a spuntarla su Aurora Srl, competitor del Catania nella corsa, a conclusione di un’autentica battaglia a colpi di rilanci, partendo da una base d’asta di 4 milioni. Il club etneo avrà 120 giorni di tempo dalla comunicazione via PEC della Curatela della conferma dell’aggiudicazione per saldare il prezzo meno la cauzione che era già stata versata al momento in cui venne presentata l’offerta irrevocabile d’acquisto.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “I punti salienti espressi da Toscano in vista di Casertana-Catania”

I punti salienti espressi con la solita schiettezza sono due: “Dimentichiamo, o meglio, archiviamo le vittorie contro Salernitana e Benevento perchè a Caserta ci sarà da soffrire, lottare, superare ogni ostacolo”. Ancora: “In un gruppo dedito al lavoro il mio pensiero va a chi si batte in allenamento e fin qui ha giocato meno”. A quel punto il tecnico Mimmo Toscano cita Allegretto, Pieraccini, Stoppa: “Meritano tutti di andare in campo e sono anche pronti perchè li osservo ogni giorno. Devo operare le scelte ma so di poter contare su ogni singolo calciatore”. Parole riprese dal quotidiano La Sicilia, in vista di Casertana-Catania. Nuovo esame per il Catania venerdì sera al “Pinto”, test importante sotto il profilo della mentalità e della continuità sul piano delle prestazioni e dei risultati per la squadra di Toscano che dovrà massimizzare gli sforzi all’inseguimento della vetta.

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ESCLUSIVA – Mario Marino: “Catania, sei tu la vera favorita del Girone C. Confusione societaria sembra azzerata. Torre del Grifo necessità primaria”

Ha vissuto in prima persona pagine importanti del calcio siciliano, lavorando con passione e competenza in piazze come Catania, Trapani e Messina. Mario Marino, dirigente sportivo di lungo corso e profondo conoscitore della Serie C, analizza ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com l’attuale campionato e la corsa alla promozione del nuovo Catania di mister Toscano. Un’intervista a tutto tondo, nella quale il direttore si sofferma sulla forza dell’organico rossazzurro, sul valore tecnico del Girone C, sul futuro di Torre del Grifo e anche sul proprio percorso professionale, tra passato e nuovi orizzonti.

Come giudica il campionato di Serie C di quest’anno?
“A livello generale nella Serie C c’è una enorme disparità nel valore tecnico e societario nei tre Gironi A, B e C. Sarebbe stato, secondo me, più accettabile da parte della Federazione un sano sorteggio generale nella composizione dei tre Gironi che sicuramente avrebbe apportato un maggiore interesse tecnico, una visione più ampia nella conoscenza del prodotto in campo, un coinvolgere la gente con nuova curiosità e infine una utile e sperabile spartizione di valori tecnici nelle tre suddivisioni di C. Del nostro Girone C dico, e i dati confermano sempre, che rimane quello più “pesante”, quello più difficile da giocare e anche per la solita presenza di società storiche e popolate città con coinvolgente e passionale pubblico”.

Il Catania sta dimostrando di avere le carte in regola per lottare per il vertice della classifica del Girone C, è d’accordo? Secondo lei questo salto di qualità rispetto alle passate stagioni da cosa è determinato?
“Questa annata del Girone C vede tre squadre e tre società forti come possibili e decise protagoniste: Catania, Salernitana e Benevento, tutte aspiranti principali alla vittoria finale per la B. Poi ci sono altre quattro o cinque “rognose” formazioni di buona caratura tecnica e anche storiche presenze come Cosenza, Casertana, Trapani, Crotone e Monopoli. Ho già detto a fine mercato, e a chi mi ha chiesto io ho risposto, che il Catania quest’anno ha l’organico più completo e più competitivo del Girone C. È la candidata più seria e più completa, sia in campo che fuori, per l’auspicabile vittoria finale. Ha un allenatore che conosce la Serie C e che spesso ha vinto, e ora è coadiuvato da un valido conoscitore di area tecnica: questa estate hanno completato e “rimediato” al brutto assemblaggio precedente fatto di giocatori scelti con operazioni ed esborsi esagerati e poco aderenti al volere tecnico indicato dal mister, e che alla somma dei risultati non hanno risposto alle aspettative che in società speravano dal campo. Si è scelta una linea strutturale indicata dal tecnico, cosa che lo scorso anno non successe per via di una innaturale discrasia tra le idee del tecnico e del direttore sportivo assunto dopo l’allenatore (clamoroso errore). Come fu difficile capire e “digerire” la non riconferma di un giocatore appena riscattato dalla Lazio come Cicerelli, e uguale fu la non riconferma del micidiale goleador della parte finale di stagione come lo era stato Pietro Cianci. Ci aggiungo (da fuori è sempre difficile saperne di più e meglio) un po’ di inusuale “confusione” interna alla società, adesso che pare pienamente azzerata…”.

Cosa mancherebbe a Salernitana e Benevento rispetto al Catania?
Vedo favorito il Catania, a prescindere dalle due nette vittorie interne sulle altre due favorite come lo sono Salernitana e Benevento, e spiego perché. Questo nuovo Benevento allenato dal mio amico Gaetano Auteri, che su nove gare di campionato ne ha già perse tre (a Casarano, a Latina e a Catania), si schiera con giovani da minutaggio, come dimostrano i dati pubblici delle somme già incassate dalla Lega. Per me si dimostra squadra “battibile”, anche se forte, ma che non ha la buona e valida ricchezza di uomini in panchina come li hanno, invece, il Catania e la Salernitana. La Salernitana del direttore Faggiano e allenata dal mio vecchio conoscente Peppe Raffaele ha tanti giocatori di alto spessore e valore tecnico, e anche tanto costosi. Secondo me mister Raffaele è il punto debole della squadra perché non ne ha carisma e personalità per poter gestire e trasmettere il suo “non gioco”, cosa da me conosciuta nel suo percorso da tecnico e ivi compresa l’annata con Catania in versione Sigi, dove io già stavo nell’area tecnica e ci rimasi anche dopo il suo esonero. È un allenatore non abituato a giocare per vincere e per me non adatto a una piazza di passato e di prestigio come può essere Salerno. Ho visto giocare la sua Salernitana a Catania: poteva finire con più ampio scarto a favore del Catania. Presuntuoso nel presentarsi con tre attaccanti centrali come Ferrari, Inglese e Ferraris… e che hanno mostrato come si può far giocare una squadra in inferiorità numerica in uno scontro diretto”.

Il Catania deve fare corsa su se stesso?
“Per me solo il Catania può perdere questo campionato. Ha l’organico e i giocatori più forti, ha il pubblico migliore e, con il supporto dei due professionisti aggiunti quest’anno come il dottor Zarbano e il dottor Giuseppe Sapienza, ha riarmato una solida società per tante giuste necessità. Non credo nella continuità e nella solidità tecnica di Salernitana e Benevento. Catania resta per me la favorita alla conquista dell’attesa Serie B e le due vittorie negli scontri diretti ne danno conferma e consolidano le convinzioni al gruppo squadra stesso”.

Cosa ne pensa della situazione di Torre del Grifo? Giusto scommettere su questa struttura per il futuro del calcio catanese?
Necessaria e “ritardata” l’acquisizione di Torre del Grifo. Era una necessità primaria, di base… senza se e senza ma. Spero si concluda positivamente l’operazione dell’acquisto del centro sportivo. Capisco l’enormità della struttura, ben pensata e ben costruita, ma successivamente ed esageratamente peggiorata e allargata con l’idea della piscina, dei negozi, della spa, dell’hotel, eccetera… che sono stati costi di successive gestioni e aggiunte di gravosi problemi per il declino finale e generale del centro. Quante volte si sarà pentito il presidente Pulvirenti per aver lasciato fare… io so bene, conosco il suo grande malessere. Sarebbero bastati i campi con gli annessi spogliatoi, palestre, foresteria e mensa per prima squadra e settore giovanile, e la sola aggiunta della sede centrale della società. Invece la mania di grandezza e le elaborate aggiunzioni sono state le cause primarie della rovina finale del Calcio Catania S.p.A. Quando sentivo parlare di utilizzo del Cibali e del Cibalino da parte della nuova società Catania FC per gli allenamenti, non riuscivo a digerire questa brutta e malsana idea, tanto da formula egoistica per vivere e stare tutti assieme in città e senza disagi… non posso pensare ad altro. Due anni fa ci sarebbe stata l’utilissima possibilità di bloccare e prendere quella nuova e modernissima struttura costruita a Viagrande, e per me la FC Catania intanto doveva subito far sua… immediatamente, prima che il dottor Franco Proto bloccasse e acquisisse per tanti lunghi anni a favore del suo Atletico Catania di Eccellenza. Oggi la squadra femminile della FC Catania è costretta a pagare l’affitto per le proprie gare interne se vuole avere il pubblico e giocare in un campo decente. Errore enorme quando vedo che il settore giovanile si priva del suo pubblico a Nesima e resta a giocarci… io non capisco. Oggi, anzi subito da ieri, serve mettere mani su Torre del Grifo: non si può fare a meno del centro sportivo”.

Guardando l’organico del Catania, quali ritiene siano i calciatori imprescindibili e perché?
“Di giocatori importanti il Catania ne ha in tutti i reparti, in tutti i settori del campo. Per me, che ho visto tanti di questi giocatori da “giovani speranze” e molti al Torneo di Viareggio, posso dire di Lunetta, Forte, Cicerelli, Donnarumma (ex anche del Monopoli, al Messina in C2 come Caturano in quell’anno), il portiere Dini — nostra bestia nera con il Trapani di Italiano — ma adoro quel Rolfini che con Francesco Baldini (ex Catania) al LR Vicenza, prima della rottura del crociato, mi diceva di un talento in esplosione. Il Catania ha 24 giocatori tutti di livello alto, ripeto: 11 in campo e 13 fuori senza distinzioni di bravura e quindi tutti utilizzabili a vincere e anche con la valida adattabilità a qualsiasi richiesta tattica, se mister Toscano… ne ha voglia”.

Come procede il suo percorso da dirigente? Sogna un ritorno in rossazzurro in futuro?
“Dopo le mie ultime sei stagioni al Calcio Catania e aver fatto due anni fa il direttore generale con il Trapani, ho smesso di accettare soluzioni tanto per lavorare. Ho rifiutato diverse opportunità di direzione in Serie D e ho preferito lavori di scouting con società professionistiche. Lo scorso anno avevo iniziato un bel discorso lavorativo con la Sampdoria, ma il finale di stagione ha fatto arenare e modificare ogni cosa e ogni prospettiva di lavoro futuro. Vediamo… ho avuto l’offerta da un tecnico che, appena trova una società, mi ha chiesto se sono disposto a far parte del suo staff tecnico. Ho risposto che eventualmente ci penserò: lui vorrebbe rimediare a un “errore passato”. Sognare il ritorno al Catania? Assolutamente no. Dopo i sei anni finali passati nel Calcio Catania S.p.A. nessuno della FC Catania mi ha mai contattato e io non ho mai cercato o chiesto qualcosa a nessuno. Rimangono nella FC Catania tanti miei conoscenti e anche qualche caro amico, e Mario Marino non ha mai chiesto nulla a nessuno e mai lo farà. Non ho mai chiesto neanche un accredito per vedere le partite: il giorno che sarò al Cibali sarà perché una società professionistica ha mandato la richiesta di accredito per il professionista Mario Marino. Niente da aggiungere e nulla da chiedere, ma io auguro alla FC Catania la vittoria del campionato e il miglior futuro sportivo per la stessa società, a prescindere da ogni cosa personale”.

===>>> UFFICIALE: aggiudicazione definitiva, “Torre del Grifo Village” è di nuovo la casa del Catania

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CASERTANA-CATANIA: dove seguire la partita in tv e streaming

Venerdì 31 Ottobre il Catania affronterà la Casertana in occasione della dodicesima giornata del girone C di Serie C. Fischio d’inizio alle ore 20:30 presso lo stadio “Alberto Pinto”. E’ prevista in tv la copertura gratuita e in chiaro del match in Sicilia su Telecolor (canale 11 del digitale terrestre), che trasmetterà inoltre differita la gara integrale lunedì 3 Novembre alle 22:15. I possessori di abbonamento, infine, potranno assistere alla partita Casertana-Catania su Sky Sport Calcio (canale 202), Sky Sport (canale 251) in live streaming su Sky Go e NOW, oltre che visibile sulla piattaforma OneFootball (estero).

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ACCADDE OGGI: 30 ottobre 1938, pronto riscatto del Catania. A fine stagione fu Serie B

Sfogliamo il libro dei ricordi del Catania tornando di molto indietro nel tempo, precisamente al 30 ottobre 1938 quando la società etnea assunse la denominazione di Associazione Fascista Calcio Catania. Allora la squadra allenata da Giovanni Degni, reduce dalla sconfitta di misura a Palmi, in Serie C, si rialzò prontamente al “Cibali”, un anno dopo l’inaugurazione dello storico impianto sportivo catanese. Vittoria per 2-0 al cospetto del Lecce.

Gara molto equilibrata, risolta nel corso della ripresa dai gol recanti la firma degli attaccanti Enzo Bellini (67′) e Carlo Ravizzoli (74′). Il Catania iniziò la serie di nove risultati utili consecutivi e concluse il campionato in testa alla classifica del girone H composto da 12 squadre, vincendolo con 36 punti. Nettamente staccate Siracusa con 28 punti e Messina con 27. Dopo quaranta giorni di attesa partì il girone finale a quattro (avversarie Macerata, MATER e Molinella). Lo vinse il Catania con 7 punti, venendo promosso in Serie B insieme al Molinella. Bellini terminò l’annata con 12 realizzazioni rivelandosi il miglior marcatore stagionale del Catania.

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