PITINO: “Il Catania ha scelto la strada della continuità”

Così l’ex Direttore Sportivo del Catania Marcello Pitino ospite di Sala Stampa, su Rei Tv, parlando dell’avvio di stagione rosszzurro: “C’è entusiasmo, la vittoria contro la Salernitana è stata un viatico importante. Il Catania quest’anno ha puntato sulla ricerca della continuità. Al di là dell’addio del direttore Faggiano, Pastore c’era già, Zarbano invece è operativo nell’area societaria del club. Molti giocatori dell’attuale rosa erano presenti anche lo scorso anno, così come l’allenatore Toscano. Zarbano rappresenta una figura importante. C’è stata l’intelligenza di integrarsi, di dare un contributo di professionalità all’interno della società per aumentare quello che era fino ad oggi il pedigree del Catania”.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

TOSCANO: “Vincere deve essere un piacere da alimentare in ogni gara. E’ il periodo del consolidamento”

Due giorni prima del fischio d’inizio a Caserta, l’allenatore rossazzurro Domenico Toscano interviene in sala stampa per commentare il momento in casa Catania, il prossimo impegno e la voglia di migliorare giorno dopo giorno. Queste le parole di Toscano evidenziate:

“E’ un campionato e un girone dove di partite facili ce ne sono poche. Noi in casa abbiamo portato 20mila spettatori, ma perchè Catania è questa. E’ la gente che sta apprezzando il nostro lavoro e s’identifica nella propria squadra del cuore. Siamo tutti una cosa e lo percepisci durante la partita. Si spinge tutti insieme verso il risultato. I ragazzi in queste 11 gare giocate hanno costruito qualcosa. Gli ultimi due impegni hanno concluso il periodo di costruzione. Adesso si passa ad un periodo di consolidamento dove, lo dico sempre, se vuoi essere protagonista devi dare la stessa importanza a tutte le partite e prepararle alla stessa maniera, fermo restando che cambia la strategia di gara e le qualità sono diverse”.

“Devi essere applicato durante la settimana e farti trovare pronto, in questo caso avremo a disposizione anche il venerdì per preparare al meglio l’impegno di Caserta. Le altre partite erano di ambizione perchè affrontavi squadre che erano davanti a te in classifica e dovevi dimostrare di essere ambizioso. Ora devi continuare a costruire quello che hai fatto finora. Si chiama resistenza mentale. Quando parlo di consolidamento, lo intendo anche nei miglioramenti minimi che fai ogni giorno per arrivare al top del tuo potenziale. Questo è il nostro obiettivo.

“Tutti gli incontri sono difficili. Negli 11-13 la Casertana è una squadra con elementi di livello importante e dei giovani interessanti. Ha fatto 17 punti, non sono pochi in questo girone, ha affrontato le squadre d’alta classifica dimostrando di potersela giocare con chiunque. Noi dobbiamo arrivarci nel modo giusto. Ho detto ai ragazzi di rimuovere il file di Salernitana e Benevento, bisognerà inserirne un altro, sarà un’altra gara diversa, un match tirato e noi dobbiamo esprimere il nostro massimo potenziale“.

“Abbiamo studiato bene in questi giorni insieme allo staff ed ai ragazzi la Casertana. Nella parte iniziale del campionato hanno adottato un 4-3-3, poi cambiato sistema giocando a 3 con tre attaccanti, nelle ultime due partite ed in qualche altra occasione si sono schierati con 2 attaccanti e 3 centrocampisti giocando a tre dietro. Abbiamo preparato la gara, consapevoli di essere pronti ad affrontare tante partite all’interno della stessa. La duttilità e l’esperienza ci devono permettere di cambiare pelle a seconda della situazione richiesta“.

C’è un livello agonistico alto nella nostra squadra, che battaglia in ogni partita oltre a mettere le qualità che ha in campo. Per questo motivo abbiamo tanti giocatori ammoniti. Ci tengono a fare bene. Dico sempre ai ragazzi che devono avere il piacere di giocare queste partite, di divertirsi, il piacere di rubare palla all’avversario, di vincere un duello, di fare una giocata che è nelle corde soprattutto dei giocatori di maggiore talento. Devono continuare a divertirsi tutti insieme, anche chi sta subentra dalla panchina o è fuori dal campo”.

“I recenti rinnovi di Raimo e Ierardi? Sono scelte del club, dove io posso esprimere il mio parere. Il fatto che abbiano rinnovato vuol dire che c’è tanta fiducia da parte della società. Io devo allenare il calciatore e il gruppo ma anche l’uomo. Avere in gruppo uomini affidabili su cui puntare negli anni credo sia importante soprattuto per il ragazzo, che viene apprezzato prima come uomo e poi come calciatore, inoltre la società che può contare su determinati calciatori senza andare a scervellarsi alla ricerca di altri uomini”.

Ai tifosi dico di continuare così, di consolidarsi anche loro con questo tipo di approccio alla partita rispetto a quello che trasmette la squadra. Stanno facendo benissimo anche i nostri tifosi. Il 3-5-2 adottato ultimamente? Se succede che una squadra di livello schiera 4 attaccanti davanti e non vuoi muovere i 5 dietro, per giocarti una superiorità nel momento in cui sei in vantaggio devi mettere qualche centrocampista in più. Con la Salernitana abbiamo sfruttato a dovere il secondo tempo per fargli male, col Benevento invece potevamo sfruttare meglio questo assetto tattico diverso con la superiorità numerica in mezzo al campo, rischiando poco dietro e recuperando palla velocemente. A quel punto, trovando un avversario sbilanciato hai le armi per chiudere la partita. Abbiamo cercato di farlo, siamo comunque riusciti a portare a casa un risultato importante”.

Nell’esultanza di fine partita domenica scorsa c’è il vero Toscano. Non so se si tratta di un pregio o un difetto, sono un allenatore molto passionale che vive la partita in modo intenso. Negli spogliatoi c’è un’altra esultanza ancora più intensa da parte mia con i ragazzi ed il mio staff perchè quando si lavora tutti 24 ore su 24 ore per il bene del Catania e arrivano questi risultati, lo sfogo è tanto. Forse noi esageriamo perchè siamo gente passionale, ma poi mi ricarico per la settimana successiva allo scopo di rivivere quelle sensazioni. Dico anche ai ragazzi che è bello rientrare nello spogliatoio e tornare a casa non essendo incupiti, godendosi la famiglia dopo risultato importante. Vincere deve essere un piacere da alimentare in ogni gara“.

“Chi può giocare in alternativa a Casasola e Donnarumma in assenza di Raimo? Dipende dall’andamento della gara e dall’avversario che affronti. Potrebbero giocare anche D’Ausilio, Corbari, Lunetta. Sono soluzioni che stiamo dando a pillole, facendo gli scongiuri non abbiamo avuto nessun problema al momento ma la squadra è molto matura e intelligente. E’ lampante il fatto che chi entra a prescindere dal ruolo ricoperto e dove lo collochi – adatto anche gli attaccanti a fare i quinti e si applicano – si fa trovare pronto. Lavoriamo per trovare soluzioni anche in eventuali situazioni d’emergenza”.

“Se ci sono punti di contatto tra questo gruppo e quel Cesena che ha dominato il campionato di C due anni fa? I paragoni non mi piacciono. Sono annate diverse, gruppi diversi. Quello però era un gruppo sano e con una cultura del lavoro elevata, anche questo lo è. Ci sono caratteristiche e qualità differenti, magari è più facile esprimerli in quel contesto che qui, dove devi avere grandi attributi e lo stanno dimostrando. Abbiamo avuto un periodo difficile prima di affrontare il Siracusa, qualcuno ha dubitato di questi ragazzi e del lavoro svolto, essere rimasti solidi e lucidi andando ad affrontare le successive gare come abbiamo fatto credo sia stata una dimostrazione soprattutto a loro stessi che c’era bisogno di un pò di tempo per assorbire certe situazioni. Dovevi metabolizzare anche i momenti di difficoltà. E’ necessario passare anche da quei momenti per fortificarti. Oggi devi dare continuità, avere resistenza mentale. La continuità ci deve appartenere“.

“Tempi di recupero di Raimo? Non li conosco, sicuramente lo staff medico sarà più preciso di me. Avere scongiurato l’intervento chirurgico è già positivo. Il ragazzo ha una voglia matta di ritornare a dare il suo contributo ed i tempi di recupero saranno compatibili con la tipologia d’infortunio. Caturano? Sta lavorando bene come tutti gli attaccanti. Lo vedo molto motivato come anche Rolfini. Direi di dare più importanza a quei calciatori che magari durante una partita giocano meno o non fanno neanche un minuto per necessità di gara o caratteristiche. Io oggi guardo soprattutto a loro. La mia attenzione in questo momento è rivolta soprattutto a Stoppa, Allegretto, Pieraccini, D’Ausilio. Tutti sono e saranno importanti nel percorso se vogliamo essere protagonisti“.

“Ai ragazzi parlo sempre. Ognuno di loro ha una propria personalità e storia da conoscere. Il mio compito è quello di trovare i tasti giusti per farli esprimere al massimo delle loro possibilità. Tutti i ragazzi di questo gruppo hanno grandi potenzialità e margini di miglioramento incredibili. Sta a me trovare la chiave giusta per farli migliorare di gara in gara. C’è un lavoro di squadra alla base. Gli attaccanti, ad esempio, fanno un lavoro notevole quando hanno la palla gli avversari. Ne giova tutta la squadra in termini di solidità difensiva. Noi abbiamo costruito una rosa con ampia scelta in tutti i reparti perchè le difficoltà saranno minori se ti trovi a fronteggiare infortuni, squalifiche o cali di forma, potendo attingere allo stesso livello dei titolari quando necessario”.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

BIANCHETTI: “Catania, Toscano bada al sodo. Vincere a Caserta per dare un segnale ulteriore”

Una ventina d’anni trascorsi in rossazzurro da allenatore delle giovanili fino alla prima squadra in Serie C1 per Salvatore Bianchetti, ospite della trasmissione sportiva ‘Sala Stampa’, su Rei Tv. Queste le sue considerazioni sul Catania:

L’arma vincente del Catania di quest’anno è la filosofia del tecnico. Questi sono tornei in cui se io riesco a costruire una squadra che sappia difendere bene è difficile prendere reti, poi ho le mezzepunte e gli attaccanti di cui dispone il Catania e un gol lo faccio sempre. Toscano è un allenatore che bada al sodo, pensa a vincere la partita senza troppi fronzoli. Non c’è un grandissimo gioco, ma questo lo apprezziamo davanti alla tv con squadre importanti. La Serie C è un campionato in cui prevale l’aggressività e non lo spettacolo. Rispetto allo scorso anno Toscano ha una panchina dove chi entra non fa rimpiangere assolutamente chi esce. Ci sono tutti gli ingredienti per poter vincere questo campionato”.

Delle prime tre classificate, vedo più avanti Catania e Benevento rispetto alla Salernitana. Anche il Benevento è ripartito dallo stesso allenatore, a Catania ha fatto una buona gara nonostante la sconfitta. Senza il rigore di Cicerelli la gara si sarebbe potuta concludere sullo 0-0, mi preoccuperei più del Benevento che della Salernitana anche in termini di personalità”.

“Per il Catania non sarà una partita facile, quella di Caserta. La Casertana ha dimostrato anche nel recente turno di campionato fuori casa con la Salernitana di essere una buona squadra. E’ una partita importante, se la vinci dai un segnale ulteriore. Gara che si preannuncia impegnativa anche per la Salernitana, che va a Latina, affrontando un avversario che ha battuto il Benevento. Nel girone di ritorno il Catania affronterà sia la Salernitana che il Benevento due volte di fila in trasferta? Vedremo il Catania come ci arriverà e con quale classifica. Logicamente i rossazzurri dovranno fare punti. Potrebbe essere anche più semplice giocarle fuori casa, al cospetto di avversari che attaccheranno per cercare di vincere lasciando spazi invitanti al Catania”.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

VERSO CASERTANA-CATANIA (Video): lo scorso anno ultima vittoria rossazzurra al “Pinto”, finì 1-3

6 ottobre 2024. L’anno scorso si è giocato l’ultimo Casertana-Catania in competizioni ufficiali. Rossazzurri vittoriosi allo stadio “Alberto Pinto” con il risultato di 1-3. Fu la seconda vittoria esterna in campionato per il Catania di Mimmo Toscano. Al vantaggio iniziale di Mancini risposero Guglielmotti, Jimenez e Inglese. Segnali incoraggianti inviati dai rossazzurri, capaci di fare bottino pieno su un campo tradizionalmente ostico.

Si ricorda una partita poco spettacolare ma intensa. Particolarmente agitato uno dei tanti ex della gara, Montalto, il più atteso. Partì subito con piglio deciso il Catania. Al minuto 8 accelerazione di Lunetta, cross in mezzo per la testa di Montalto, palla fuori bersaglio. Etnei insistenti, sprecando il possibile 0-1 al 12′ con Guglielmotti. Nei minuti successivi, problema muscolare per uno dei giocatori più in forma del momento, Lunetta. Al minuto 18, Casertana in vantaggio: Mancini scappò alle spalle della difesa catanese e battè Adamonis. I rossazzurri però rialzarono prontamente la testa, andando prima vicinissimi al pari con Luperini (miracoloso intervento di Zanellati) al 20′, poi con Stoppa al 25′ dopo una bella iniziativa di Carpani.

Gli sforzi del Catania vennero finalmente premiati: gran pallone di Anastasio, inserimento vincente di Guglielmotti che depositò il pallone in fondo al sacco (27′). Nella ripresa Catania sostanzialmente in controllo della gara. Tra il 60′ e 76′ fecero il loro ingresso in campo D’Andrea e Jimenez. Mosse determinanti, soprattutto l’inserimento dell’ex Vicenza. La Casertana diede l’impressione di accontentarsi del pareggio, non il Catania che invece spinse con maggiore convinzione andando in forte pressing sui portatori di palla rossoblu. Proprio Jimenez si mise in evidenza su assist al bacio di Anastasio (cross tagliente), trovando il varco giusto per battere Zanellati (78′).

Falchetti frenetici che, in pieno recupero, subirono anche la terza rete. Gol che nacque da uno spunto pregevole di Jimenez, il quale servì Inglese facendo trovare quest’ultimo al posto giusto al momento giusto. Gli ospiti avrebbero anche potuto calare il poker negli ultimi istanti, ma Zanellati respinse la conclusione di D’Andrea.

VIDEO: Casertana-Catania, gli highlights

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

CASERTANA-CATANIA: arbitra Gianquinto della sezione di Parma. Precedenti, curiosità e statistiche del direttore di gara

Sono stati designati gli arbitri per la 12/a giornata di Serie C. La partita Casertana-Catania, in programma venerdì 31 ottobre, sarà diretta da Edoardo Gianquinto della sezione AIA di Parma, coadiuvato dagli Assistenti Emanuele Spagnolo (Reggio Emilia) e Davide Merciari (Rimini). Quarto ufficiale Riccardo Tropiano (Bari), Operatore FVS Cristian Robilotta (Sala Consilina). Un precedente con il Catania per il “fischietto” emiliano: la sconfitta di Crotone per 3-2 risalente allo scorso campionato (10 novembre 2024). I rossazzurri, sotto di tre reti, andarono poi a segno con Stoppa e un autogol di Giron sfiorando il pari nel finale.

Curiosità: nel 2019 la direzione arbitrale della partita Legnano 1-1 Seregno da parte del sig. Gianquinto fu duramente contestata dal Seregno, che parlò di “ennesimo arbitraggio scandaloso in serie D” dicendosi la società “allibita dalle decisioni arbitrali fortemente penalizzanti nei confronti della nostra squadra (8 gialli e 2 rossi, nessun giallo nei confronti degli avversari) oltre che l’ennesimo rigore negato” aggiungendo di ritenere “gravi anche le frasi scurrili pronunciate dall’arbitro ai danni della nostra squadra in presenza di più testimoni”.

In quegli anni, comunque, l’arbitro emiliano ha maturato esperienza in D ricevendo anche il Premio Bellè, riservato all’arbitro o assistente maggiormente messo in luce sui campi nazionali. Dal 2022 fa parte della CAN C. Tempo fa pronunciò alcune parole ai giovani arbitri della Sezione AIA di Parma, al termine del raduno precampionato, spronandoli a dare di più sui campi di calcio con impegno e determinazione, allenamento e sacrificio. Sottolineando che “essere arbitri vuol dire anche fare squadra, dentro e fuori dal campo: questa caratteristica è fondamentale per arrivare in alto, per imparare dalle esperienze degli altri”.

Passiamo alle statistiche in terza serie dell’arbitro Gianquinto, che ha diretto 44 partite in C (Coppa Italia e playoff compresi) estraendo 209 cartellini gialli e 13 rossi (5 per somma di ammonizioni), fischiando 11 calci di rigore. Il bilancio aggiornato delle partite dirette in terza serie è di 24 vittorie per le squadre di casa, 7 pareggi e 13 successi per le formazioni impegnate in trasferta, dunque prevalenza di risultati favorevoli alle squadre di casa.

Considerando le sole gare del girone C di Serie C, ha arbitrato 10 incontri estraendo 38 cartellini gialli, un rosso e concedendo 3 rigori con un bilancio di 6 successi casalinghi, 3 risultati di parità e un’affermazione esterna. L’ultima gara diretta nel raggruppamento meridionale risale al 7 Settembre 2025, Crotone 0-0 Cosenza. Il successo di una squadra ospite nel girone C non si verifica dal 3 Dicembre 2023, quando il Crotone vinse 2-0 a Brindisi.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

PASTORE: “Molto felice della rosa che abbiamo costruito, Benevento solido e forte”

Il direttore sportivo del Catania Ivano Pastore ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di Ottogol, dopo il vittorioso confronto con il Benevento allo stadio “Angelo Massimino”: “Vincere due partite in casa con Salernitana e Benevento ti lascia grande soddisfazione, ma siamo consapevoli che è solo l’inizio. Il Benevento ha dimostrato di essere una squadra solida, forte. Secondo me arriverà fino alla fine. Sono molto felice della rosa che abbiamo costruito, formata da calciatori che volevamo e da elementi che ci hanno scelto. Del Benevento mi piace molto Maita, può spostare gli equilibri in una partita e addirittura di un campionato”. 

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

STAMPA NAZIONALE – TuttoC: “Ierardi un muro, un baluardo insuperabile”

Ancora lui, Mario Ierardi, inserito nella speciale Top 11 del portale TuttoC.com. Tra i giocatori che si sono messi principalmente in mostra nell’11/a giornata del girone C di Serie C figura di nuovo l’ex Vicenza. “Qualcuno ci dirà che inseriamo sempre lui, ma invitiamo tutti a guardare le sue partite. Un muro, un baluardo insuperabile, un calciatore che farebbe comodo a tante squadre di categoria superiore. Prima Inglese, poi Salvemini: in sette giorni ha giganteggiato contro due top player per la C. E se in casa il Catania non prende mai gol è anche merito suo”, si legge.

Questa la Top 11 nel dettaglio, schierata con il 3-4-3:
PORTIERE – Boffelli (Cavese)
DIFENSORI – Ierardi (Catania), Marenco (Latina), Golemic (Salernitana)
CENTROCAMPISTI – Valenti (Monopoli), Celeghin (Trapani), Munari (Cavese), Crecco (Sorrento)
ATTACCANTI – Ricciardi (Cosenza), Vavassori (Atalanta U23), Imputato (Monopoli)
ALLENATORE – Raffaele (Salernitana)

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Catania, dietro non si passa. Da Inglese a Salvemini, arginati i migliori marcatori del girone”

“Le cifre da record si rinnovano. Il Catania ha la difesa meno battuta della Serie C meridionale (5 gol subìti in 11 incontri), in casa non ha mai beccato reti nelle sei gare fin qui disputate. E non solo il reparto arretrato, ma tutta la fase di non possesso ha arginato i migliori marcatori della classifica attuale”, riporta La Sicilia. Insomma, dietro non si passa.

“Salvemini del Benevento era arrivato al Massimino portando nel borsone una statistica che avrebbe fatto atterrire chiunque: 10 gare disputate, 8 reti segnate. Ma in casa dei rossazzurri non ha replicato, non ha incrementato il suo bottino personale. Nepi del Giugliano, 6 reti fin qui, ha avuto lo stesso trattamento. Zero anche per Cuppone (5 reti nel suo rendimento) ed Emmausso del Cerignola (4 reti) che in Puglia sono rimasti a bocca asciutta. Il rendimento di Inglese (4 reti fin qui) durante Catania-Salernitana lo ricordano tutti quanti. L’unico a battere Dini in campionato, scorrendo la classifica dei bomber, è stato Ricciardi del Cosenza nel famoso 4-1 maturato in Calabria. Ricciardi sì, ma Mazzocchi – partito titolare come attaccante più avanzato – almeno lui non è riuscito a battere il portiere rossazzurro”, si legge.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

ESCLUSIVA – Di Julio: “Il Catania ha un gruppo granitico. C’è simbiosi tra società, squadra e allenatore. Lo stadio pieno mi invoglia a rimettere la maglia rossazzurra”

43 presenze in gare ufficiali e una promozione in Serie C1 all’attivo nell’indimenticata stagione 1998-99, Dino Di Julio è intervenuto ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com per commentare l’attualità rossazzurra alla luce del doppio successo negli scontri diretti con Salernitana e Benevento. Il centrocampista del Catania di Cucchi ha messo in particolare evidenza la simbiosi che si è venuta a creare tra società, allenatore e gruppo e lo spirito di squadra che sta animando l’ottimo avvio di campionato.

Il Catania ha fatto propri entrambi gli scontri diretti con Salernitana e Benevento. Una bella iniezione di punti e autostima per il gruppo.
«Stiamo parlando di squadre che hanno investito tanto per cercare di stare là davanti. Il Catania ha rinnovato tanto e credo abbia programmato bene con addetti ai lavori, una squadra e un allenatore che sono abituati a cercare di vincere questi campionati. Credo che quest’anno ci sia qualcosa di importante che si vede nelle prestazioni. Quando poi guardi le partite e vedi tutta quella gente allo stadio ti viene la voglia di rimetterti a giocare per quanto mi riguarda».

La solidità difensiva rappresenta il tratto distintivo del Catania di Toscano. Quanto conta il lavoro dei centrocampisti in tal senso?
«Per vincere i campionati o quanto meno stare lì davanti la solidità difensiva è determinante. Infatti in tutte le categorie le squadre che vincono gli scudetti o i campionati sono quelle che prendono meno gol. La statistica parla chiaro però il merito non è solo dei difensori in questo caso. Il Catania ha giocatori in mezzo al campo con grandissima personalità, davanti ha tanta qualità e lo sta dimostrando nelle prestazioni e nei gol che fanno gli attaccanti. Il gol su punizione di Cicerelli contro la Salernitana? Sono gesti che si vedono poco, anche nelle categorie superiori. Tutto questo è merito sicuramente di un gruppo, di uno spogliatoio e di una società che sta cercando di fare il massimo per portare la squadra a stare lì davanti e poter lasciare questa categoria».

In queste prime undici giornate di campionato l’allenatore è riuscito a trovare la quadra sul piano tattico. Quant’è importante aver raggiunto così velocemente l’intesa di squadra?
«È determinante. Secondo me il mister è stato molto bravo, oltre alla società, a formare un gruppo. Stare a Catania non è semplice, parlo come giocatore. È una piazza importantissima e devi avere determinati requisiti: attaccamento alla maglia, giocare al 100%, dimostrare ai tifosi che ci tieni a far bene e a vincere le partite. Questa piazza è talmente importante che qualsiasi giocatore credo che non veda l’ora di venirci sia da avversario ma soprattutto da interprete principale del Catania perché è una piazza troppo bella e troppo importante per stare in queste categorie».

Reputi che un’idea di calcio votata al pragmatismo può rappresentare la carta vincente in Serie C?
«In questi campionati più che i giocatori singoli il gruppo deve essere importante e forte. Quest’anno vedo molto bene la simbiosi tra la società, l’allenatore e il gruppo perché sono veramente affiatati per un unico obiettivo che è quello di dare la soddisfazione ai tifosi, i quali meritano queste prestazioni e queste partite importanti. È un piacere vedere tantissimi tifosi e allo stesso tempo belle partite. Se non hai un gruppo importante queste gare non le vinci. Il Catania sta dimostrando sia in casa che fuori di avere un gruppo granitico che va a prendersi il risultato con la giusta determinazione, oltre che con le qualità che ha».

I giocatori sembrano aver acquisito una mentalità vincente. È lo spirito che serve ad alimentare i sogni di una piazza che ambisce al salto di categoria?
«La bellezza di giocare a Catania è quando entri in campo e vedi tutta quella gente sapendo che devi dare qualcosina in più per farti apprezzare dai tifosi. Riscontro uno spirito di gruppo e la volontà di fare la prestazione e vincere anche per i tanti tifosi che ti seguono. Secondo me l’hanno acquisita. L’anno scorso il Catania è stato altalenante ma quest’anno in ogni partita sono molto determinati ad arrivare all’obiettivo. Purtroppo in questi campionati non è mai tutto semplice. La forza la fa veramente il gruppo, non solo gli undici che giocano ma tutta la rosa, lo staff e le persone che gli stanno dietro che a quanto vedo sono molto legati e seguono i ragazzi e l’allenatore».

Sarà una faccenda a tre il primo posto oppure potrebbero inserirsi altre pretendenti?
«Per il momento le squadre che erano state programmate per cercare di stare lì davanti stanno rispettando i valori. Però in questi campionati c’è sempre qualche squadra che riesce a fare un campionato diverso da quello che si era programmato. Il Casarano aveva dimostrato delle qualità importanti e adesso è altalenante però credo che le tre squadre che sono là davanti hanno qualcosa in più per giocarsi fino all’ultima giornata la prima posizione».

Si ringrazia Dino Di Julio per la gentile concessione dell’intervista.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

SERIE C – Pagliari: “Catania, Salernitana e Benevento? Unione d’intenti tra società e ambiente farà la differenza”

Giovanni Pagliari, allenatore esperto che ha guidato in passato formazioni come Trapani, Perugia, Monza e Ancona, ai microfoni di TMW Radio si sofferma brevemente sul trio di testa nel girone C di Serie C: “Parliamo di tre grandi squadre, con piazze calde e tifoserie appassionate. Sarà un duello molto combattuto. A gennaio qualche ritocco potrà fare la differenza, ma credo che l’impronta sia stata data. Sicuramente Toscano, che stimo molto, è un allenatore abituato a vincere e questo conta, ma anche Auteri e Raffaele sono tecnici preparati. E’ anche fondamentale l’apporto della società e dell’ambiente, che sappia reggere anche i passi falsi. L’unione d’intenti farà la differenza. Sarà una lotta bellissima”.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***