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GIOCHI APERTI: ricerca di un giusto e doveroso rispetto senza perdere lucidità. La strada seguita dai rossazzurri

Discrezione e riservatezza. Sollevando eventuali dubbi e perplessità a chi di dovere senza creare un caso pubblico. Facendo valere le proprie ragioni senza alcun riflettore puntato addosso. Questo il profilo tenuto dal Catania, società in primis. Sabato scorso il Catania è stato penalizzato da una direzione arbitrale che ha inciso in misura notevole nell’economia della partita. Ne abbiamo parlato diffusamente. Il club ha mosso i passi che andavano compiuti presso le sedi opportune, a tutela dei colori rossazzurri e della regolarità del campionato.

La rabbia dei tifosi è tanta. L’amarezza pure. La strategia del sodalizio etneo è volta alla ricerca di chiarezza e trasparenza, del giusto e doveroso rispetto. Vigilando in tutte quelle situazioni che possono procurare un danno al club ma evitando di sprecare inutilmente energie preziose. Non bisogna perdere la necessaria lucidità, nè smarrire la bussola. Proseguendo all’insegna dell’equilibrio un percorso ancora lungo, tortuoso e pieno d’insidie.

Gli allenamenti sono ripresi in sede in un clima che non è di rassegnazione ma di sete di riscatto immediata. “Contro tutto e tutti”, ha scritto giorni fa sui social il vice capitano Matteo Di Gennaro. Allo stesso tempo con la voglia di migliorarsi ed imparare dagli errori commessi. Senza ricercare alibi. Valorizzando al meglio i pregi che hanno caratterizzato fin qui il cammino, limitando il più possibile i difetti. Che indubbiamente ci sono, ma punti di forza e debolezza appartengono a tutte le squadre di questo girone.

Sono trascorse 14 giornate di campionato, manca oltre un mese al termine del girone d’andata. Poi ci sarà un’intera seconda parte di stagione da affrontare. In mezzo il calciomercato per rendere ancor più funzionale e ottimale la “macchina” rossazzurra. I giochi sono ancora aperti. Apertissimi. Pochi punti dividono il Catania dalla vetta della classifica. Ora più che mai è il momento della compattezza. Da qui si riparte. Uniti e carichi verso il raggiungimento di un obiettivo che resta alla portata.

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ESCLUSIVA | Breda: “Girone C complicato, squadre in lizza con valori importanti. Catania, meglio averle ora certe difficoltà. Cicerelli ha raggiunto la piena maturità calcistica”

Un passato da calciatore indossando le casacche di squadre importanti come Salernitana, Genoa e Catania, un presente da allenatore con oltre 300 panchine in Serie B. Roberto Breda è intervenuto ai nostri microfoni per esprimere il suo punto di vista sul Girone C di Serie C che vede granata e rossazzurri tra le principali contendenti per la vittoria del campionato. L’ex centrocampista ha messo in evidenza l’equilibrio che si è venuto a creare in vetta al raggruppamento più a sud della terza serie con formazioni dai valori importanti tra cui quella etnea, la quale può contare su un Emmanuele Cicerelli che ha raggiunto ormai la piena maturità calcistica.

L’equilibrio regna sovrano nel Girone C di Serie C con quattro formazioni raccolte in un fazzoletto di quattro punti. Questa situazione si protrarrà ancora per tante giornate oppure intravedi una squadra che prenderà il sopravvento sulle altre?
«Il Girone C è sicuramente quello più complicato, perché appunto davanti sono in tanti e sono tutte squadre forti in quanto hanno strutture, società solide, piazze importanti. Vedo difficile che una vada più avanti rispetto alle altre. Per chi partecipa anche la fortuna quest’anno è importante perché già un infortunio di un certo livello potrebbe condizionare. Quindi fare tanti calcoli adesso diventa difficile poiché Catania, Salernitana e Benevento sono squadre che hanno storia, tradizione e tutte quante per motivi diversi hanno necessità di salire ed è logico che diventa veramente complicato. Per fortuna c’è ancora il mercato di gennaio, però potrebbe essere che più avanti gli episodi facciano la differenza perché perdere un mese o avere un rendimento un pochino più basso vuol dire veramente rischiare di essere fuori dai giochi e per un motivo o per un altro nessuna di queste squadre può permetterselo».

In quali aspetti si differenziano le squadre coinvolte nella lotta promozione?
«Alla fine sono realtà sicuramente diverse. La Salernitana ad esempio viene da due anni negativissimi, dove il rapporto tra proprietà e piazza ne ha risentito e quindi c’è bisogno anche da quel punto di vista di ricreare un rapporto. Altre realtà invece come Catania hanno una storia e una potenzialità di piazza che fa sì che la Serie C stia stretta, però è logico che viene da un percorso diverso e anche da una rosa diversa. Alla fine sono tutte squadre forti, che hanno veramente dei valori importanti. Fare un pronostico sul Girone C diventa quasi impossibile».

Il Catania come si colloca in questo contesto?
«Il Catania magari ha fatto fatica un po’ all’inizio però c’è stato il mese in cui ha vinto due scontri diretti che ha dato grandi segnali di forza. L’ultimo passo falso può essere che in tanti non se lo aspettavano ma secondo me ci può stare un pochino di appiattimento dopo un certo tipo di percorso e la conquista del primato. Credo che è meglio averle in questi momenti della stagione certe difficoltà, perché in quel caso vuol dire anche lavorare su aspetti diversi e avere la possibilità di recuperare e sviluppare quei tipi di percorsi che poi creano le squadre virtuose».

C’è qualche giocatore che ti ha colpito particolarmente tra le fila rossazzurre?
«Tanti li conosco perché li ho anche allenati. Penso a Casasola, Di Gennaro, Forte, però il giocatore che sia l’anno scorso che in quest’ultimo periodo ha dimostrato di fare la differenza è Cicerelli. È sicuramente un attaccante che ha raggiunto una maturità e una condizione che in C cambia letteralmente la squadra. Per le potenzialità che ha sicuramente poteva fare una carriera diversa, però alla fine tante volte fai fatica anche a dire i motivi. Credo che sia importante pensare sempre al presente e non guardarsi mai indietro».

Il mercato di riparazione potrebbe cambiare le carte in tavola?
«Sono squadre che stanno facendo bene, quindi fai fatica anche a migliorarle. Può essere ci siano o degli scontenti che tante volte è meglio magari far andar via al di là delle qualità o anche situazioni in cui vai a lavorare su certi settori dove numericamente non hai le alternative giuste. Però credo che ci sia ancora tanto tempo. C’è tutto metà novembre e tutto dicembre per capire cosa serve. Tante volte più che ricambiare la rosa per chi sta davanti c’è bisogno magari di capire se c’è qualche infortunato di troppo e che abbia le alternative».

Si ringrazia Roberto Breda per la gentile concessione dell’intervista.

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QUI CATANIA: società presente a Torino per il Social Football Summit

Il Catania FC ha presenziato al Social Football Summit, l’evento che si è svolto in questa edizione (l’ottava) all’Allianz Stadium di Torino – tra martedì 18 e mercoledì 19 novembre – e che rappresenta uno dei principali momenti a livello internazionale dedicati all’innovazione, alla governance e allo sviluppo dell’industria calcistica.

Dirigenti, esperti e professionisti del settore si sono confrontati sui temi strategici che stanno ridefinendo lo scenario attuale e futuro del calcio. In particolare per quanto concerne lo sviluppo tecnologico e digitale, condivisione di contenuti, networking e formazione, gestione dei Club, sostenibilità. Hanno partecipato anche figure di rilievo della scena calcistica mondiale, tra cui: Romy Gai (FIFA), Michele Uva (UEFA), Luciano Buonfiglio (CONI), Luigi De Siervo (Lega Serie A), Giorgio Chiellini, Igli Tare, Roberto Mancini, Alfonso Diaz Zaforas (Real Mallorca), Lina Souloukou (Nottingham Forest), Marcos Motta (Flamengo), Gil Rodas (FC Barcelona), Bernardo Azevedo (Liga Portugal), Jes Buster Madsen (Saudi Pro League), rappresentanti di Chelsea, Borussia Dortmund, Eintracht Frankfurt, Everton e Bologna.

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VERSO CATANIA-LATINA: Piccolo torna al “Massimino” da ex, anche Pannitteri ritroverà i colori rossazzurri

I tifosi rossazzurri lo ricordano per i suoi trascorsi sotto l’Etna tra il 2020 e 2022, anno della radiazione del Calcio Catania dai ranghi federali. L’ex attaccante Antonio Piccolo domenica farà ritorno al “Massimino” da ex, facendo parte dello staff tecnico del Latina in qualità di allenatore in seconda. Tre anni fa lasciò il calcio giocato dopo l’addio al Catania, ripartendo dalle esperienze alla Cavese ed all’Arzignano Valchiampo per poi, appunto, sposare il progetto Latina.

Fu di Piccolo, tra l’altro, l’ultimo gol messo segno dal Calcio Catania (a Potenza) prima dell’interruzione dell’esercio provvisorio ad opera del Tribunale. Lo stesso ex calciatore commentò così la notizia della cancellazione del club: “Questo non era il finale che mi ero immaginato, non era il finale che meritavate! Vedere finire così una storia gloriosa fatta di passione, sudore, sacrificio, attaccamento viscerale alla propria terra, ai propri colori, alla maglia è stato una totale mancanza di rispetto da parte di chi queste emozioni non le capisce o meglio se ne è sbattuto altamente!”.

Domenica ritroverà i colori rossazzurri anche l’esterno offensivo Orazio Pannitteri – figlio dell’ex bomber del Catania Ciccio – cresciuto nelle giovanili del Catania. Uno stadio in cui Orazio ha sempre desiderato, un giorno, di giocare vestendo la maglia della propria città. C’è stato un momento nel quale esternò in maniera molto chiara la propria amarezza a riguardo, in un’intervista a La Casa di C rilasciata tempo fa: “Stavo per rovinarmi un altro anno. Sono arrivato lì quando avevo 9 anni facendo tutta la trafila. Vedevo sempre i miei compagni andare in Prima Squadra ad allenarsi, ma io non venivo mai chiamato. Avevo smesso di giocare, non andavo ad allenarmi. Non giocavo mai, ho deciso di concentrarmi sulla scuola. L’anno dopo poi, mio padre, mi ha convinto a ritornare”. Purtroppo per lui, durante la militanza delle giovanili del Catania, non ha mai avuto la possibilità concreta di giocarsi delle opportunità in maglia rossazzurra.

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EX ROSSAZZURRI – Lucarelli: “Ripartire in panchina? Non mi spaventa nulla”

Nei mesi scorsi Cristiano Lucarelli ha risolto consensualmente il contratto che lo legava al Catania. L’allenatore livornese attende l’occasione giusta per ripartire. Di recente è stato accostato alla panchina del Livorno ma, per sua stessa ammissione, non c’erano le condizioni per allenare lì pur essendo un grande ex: “Senza un progetto chiaro e ambizioso non vorrei allenare a casa mia, perché tutto quello che potevo fare l’ho fatto da calciatore. E anche nel ruolo di allenatore vorrei avere certe dinamiche che consentano di fare il meglio possibile”. L’ex allenatore del Catania, ai microfoni di TMW ha aggiunto: “Ho allenato anche in condizioni non semplici, penso a Viareggio, a Messina, al secondo anno a Catania: non mi spaventa nulla. Ma vorrei almeno un campo decente per allenare la squadra, undici casacche e dei palloni: alle volte, però, viene difficile anche avere questo…”.

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VERSO CATANIA-LATINA: casa dolce casa. Il caldo abbraccio del “Massimino” per riprendere la marcia vincente

Un rifugio sicuro e confortevole, lo stadio “Angelo Massimino” per il Catania. 6 vittorie su 7, un pareggio e 0 sconfitte. Solo il Benevento vanta lo stesso ruolino di marcia casalingo dei rossazzurri. Le 17 reti all’attivo senza subirne alcune fortificano i numeri della squadra di mister Toscano che, davanti ai propri tifosi, a parte il mezzo passo falso con il Sorrento ha sempre fatto egregiamente la sua parte. Abbiamo evidenziato, invece, in più di un’occasione che il Catania fatica ad avere continuità di rendimento (soprattutto di vittorie) lontano dalle mura amiche.

La sconfitta di Casarano, seconda in questo campionato, potrebbe lasciare delle scorie come avvenne nel post Cosenza. Scorie da andare a smaltire subito stavolta, ritrovando il caldo abbraccio dei propri sostenitori con cui si è costituito un binomio molto importante. Un vero e proprio punto di forza per il Catania. Domenica pomeriggio il popolo rossazzurro risponderà come al solito presente con 16/17mila spettatori pronti ad aiutare a risollevare il gruppo dopo una sconfitta che ha lasciato amarezza e qualche polemica per com’è maturata.

Ancora oggi è argomento di discussione la direzione di gara del “Capozza” tra i tifosi, idem la decisione di fermare per almeno un turno l’arbitro Frasynyak in C ma di consentirgli di dirigere un match di Serie A femminile. Se questa rappresenta una sorta di “punizione” da parte dell’AIA, non si comprende fino a che punto effettivamente lo sia. Al di là dell’arbitraggio di Casarano, bisogna però soprattutto riflettere sulla prestazione offerta dal Catania. E’ quello che deve fare – e sta facendo – la squadra di Toscano, chiamata a ricaricare per bene le pile. Facendosi trovare pronta al riscatto immediato davanti ai propri tifosi. Ripartendo dal carattere e dalla “fame” di vittorie evidenziate nelle precedenti apparizioni.

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QUI CATANIA: da Forte a Caturano, c’è un digiuno di gol da interrompere

Detto del rendimento non all’altezza dei rossazzurri in trasferta, confermato dai numeri, la squadra di mister Toscano punta al ritorno immediato alla vittoria tra le mura amiche. Confidando, magari, che qualcuna delle punte in organico ritrovi la via della rete. In questo periodo stanno venendo a mancare soprattutto i loro gol.

In primis quelli di Salvatore Caturano. L’esperto ex bomber del Potenza vuole a tutti i costi firmare la prima rete con la maglia del Catania. Ci è andato vicino in alcune circostanze. A Caserta, qualche settimana addietro, si è messo in luce servendo un assist di pregevolissima fattura per la rete del momentaneo 1-2 di Donnarumma. Negli ultimi due confronti con Team Altamura e Casarano ha giocato dal 1′, ma il gol rossazzurro ancora non arriva. Ci riproverà domenica contro il Latina.

Francesco Forte, spesso impiegato dall’inizio in questo campionato, è invece fermo a quota 4 centri. Ha gonfiato la rete contro la Salernitana il 19 ottobre scorso, rappresentando il suo quarto sigillo stagionale. Poi, trascorso un mese, Forte è rimasto a bocca asciutta. Anche lui scalda i motori nella speranza d’interrompere il digiuno domenica.

Gabriel Lunetta, invece, sembra attraversare un calo di forma. Attualmente è lui il migliore finalizzatore della manovra con 6 reti. L’ultima volta che è entrato nel tabellino dei marcatori risale a Giugliano-Catania (0-3), l’11 ottobre. Alex Rolfini, pienamente ristabilito da un mese e mezzo, sta mettendo benzina nelle gambe dopo l’infortunio ed è ancora a secco di gol.

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VERSO CATANIA-LATINA (video): l’ultima vittoria rossazzurra nel segno di Calaiò

Domenica, Catania in campo contro il Latina provando a centrare un successo che sotto l’Etna, al cospetto dei pontini manca dal 23 novembre 2014. Undici anni fa, dunque. Le due squadre si confrontarono nel campionato di Serie B. Una magia dell’attaccante palermitano Emanuele Calaiò, direttamente da calcio di punizione, regalò al Catania di mister Giuseppe Sannino i tre punti al “Massimino” portandosi a 19 punti, a -3 dalla zona playoff.

Rete decisiva arrivata nel primo tempo: Alessandro Rosina guadagnò un prezioso fallo dal limite dell’area dopo aver saltato due uomini in rapida successione. Della battuta della punizione si incaricò Calaiò, scavalcando la barriera con una parabola perfetta e battendo Farelli. Vittoria comunque sofferta al cospetto di un avversario che cercò in più occasioni la via del gol. Si ricorda anche una clamorosa occasione sprecata nella ripresa dall’allora centrocampista rossazzurro Escalante. Allenatore del Latina Roberto Breda, che fu calciatore del Catania nel 2002.

VIDEO: gli highlights della partita

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ACCADDE OGGI: 19 novembre 2005, Spinesi fa sprintare il Catania

Catania vittorioso per 2-1 contro la Cremonese

Vent’anni fa esatti, popolo rossazzurro esultante allo stadio “Angelo Massimino” per una vittoria che proiettava sempre più in alto nel campionato di Serie B la squadra dell’Elefante, capace di concludere la stagione al secondo posto centrando la tanto attesa promozione nella massima categoria. Reduce dal successo di Rimini, la formazione allora allenata da Pasquale Marino mise in ginocchio la Cremonese tra le mura amiche.

I lombardi ultimi in classifica risposero quasi subito all’1-0 fulmineo di Fabio Caserta, trovando il pari con Carparelli. Il Catania schiacciò il piede sull’acceleratore ma dovette aspettare il 76’ per realizzare il gol della vittoria. Ancora una volta decisivo il bomber Gionatha Spinesi, grandissimo protagonista della cavalcata rossazzurra in A. Bottino pieno meritato di una squadra, quella di mister Marino, dotata di un gruppo, dalla forte personalità, che ritrovò una vittoria mancante da un mese e mezzo in casa. Ponendo la basi verso la disputa di una stagione memorabile attraverso un calcio propositivo ed efficace.

VIDEO: gli highlights della sfida

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MERCATO: Castellini, Catania pronto a fare cassa se il Mantova raggiungerà la salvezza

In estate il passaggio dal Catania al Mantova di Alessio Castellini è stato formalizzato con la formula del prestito. Una scelta che potrebbe rivelarsi molto produttiva per le casse rossazzurre. La società etnea ha infatti definito l’accordo con i virgiliani includendo la cessione dell’intera proprietà del cartellino del difensore in caso di salvezza del Mantova in Serie B. Obiettivo non semplice a raggiungere, ma che sembra alla portata. Attualmente la squadra allenata da Davide Possanzini occupa il diciassettesimo posto (zona playout) in classifica ma davanti ci sono tante compagini con pochi punti di distacco.

Se il Mantova riuscirà a portare a termine la missione della permanenza in cadetteria, corrisponderebbe al Catania una cifra grosso modo vicina a quanto originariamente stabilito nella passata stagione con il Pisa – circa 900mila euro – includendo alcune clausole migliorative ed una percentuale interessante sulla futura rivendita a beneficio degli etnei. Ad oggi Castellini ha giocato tutte le gare di campionato dal 1′ con i biancorossi, ad eccezione delle prime due giornate nelle quali è rimasto in panchina.

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