VERSO L’ASTA: più attenzione mediatica segnale incoraggiante? Appelli non rimangano inascoltati

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Andata deserta l’asta dell’11 febbraio, si alimenta la speranza in casa Catania che qualcuno rilevi il ramo calcistico del club dopo il fallimento sancito a dicembre dal Tribunale. Palazzo di Giustizia che continua ad assicurare la provvisorietà dell’esercizio, recentemente prolungata fino al 7 marzo, tre giorni dopo la scadenza della seconda asta indetta. Nella speranza che finalmente Catania riparta da un nuovo proprietario e, soprattutto, da figure che dimostrino di avere intenzioni serie per rilanciare il calcio nella città dell’Elefante.

Lo scenario si presenta incerto ma, rispetto al bando precedente, adesso riscontriamo una maggiore attenzione mediatica anche a livello nazionale dove emergono indiscrezioni su possibili soggetti interessati. Tra questi si è fatto il nome dell’imprenditore sardo ex Como Roberto Felleca, e c’è chi assicura che una cordata italiana abbia manifestato un forte interesse, smentendo l’ipotesi legata ad un coinvolgimento della famiglia Percassi. C’è anche la possibilità che un gruppo di modenesi rilevi Torre del Grifo Village e qualcuno teme il perdurare delle desertificazione dell’asta con il rischio di proseguire l’agonia fino al termine della stagione.

Di sicuro c’è bisogno di concretezza perchè le chiacchiere non hanno mai portato da nessuna parte. Anzi, hanno solo generato illusione nel popolo rossazzurro ed in una squadra che dimostra di meritare una società seria, salvaguardando il presente e gettando le basi per il futuro. Il 4 marzo sapremo se qualcuno avrà depositato offerte. 500mila euro il prezzo prefissato, che aumenterebbe qualora più di un soggetto imprenditoriale si facesse avanti. Auspicando che tutto vada per il meglio, ci sarebbe lo step successivo per ottenere l’affiliazione dalla FIGC e la concessione del titolo sportivo, dovendo garantire la disponibilità a pagare i debiti di natura sportiva. Ma il primo passaggio fondamentale sarà l’asta, sperando che non si lasci nulla d’intentato e che appelli come quello lanciato da Fabio Pagliara e dall’assessore allo sport del Comune di Catania Sergio Parisi non rimangano inascoltati.

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