Quasi un’ora di verifiche di ogni requisito per chi aveva presentato le candidature presso il Palazzo di Giustizia per assicurarsi Torre del Grifo Village. All’offerta del Catania di 4 milioni di euro si è aggiunta di 10mila euro in più da parte dell’Aurora Srl che fa capo all’imprenditore Andrea Spina. I nomi emersi all’interno della cordata sono quelli di imprenditori catanesi e un socio palermitano, “Vincenzo Corrado Rappa, rampollo di una famiglia che ha investito in edilizia, comunicazione (il nonno fondò l’emittente tv Trm) e auto di lusso. Al fianco c’è l’imprenditore catanese Francesco Russo Morosoli, che ha ereditato dal padre Gioacchino l’azienda ‘Funivie dell’Etna’ e si occupa di trasporti e visite guidate sul vulcano. Carmelo Stivala è proprietario di un centro con 12 campi di padel e strutture di calcio a 5 e a 7 tra i più vasti del Meridione; Giorgia Bartolini è una designer e proprietaria di un’attività commerciale per la casa; Andrea Spina ha anche gestito la ricettività a Torre del Grifo e la sua società si occupa di ricezione turistica tramite B&B e case vacanze. Gaetano Vecchio, invece, dal 2024 è presidente di Confindustria Sicilia, consigliere d’amministrazione e direttore generale della Cosedil, società di respiro nazionale che si occupa di opere civili e infrastrutture”, riporta La Sicilia.
Alcuni degli imprenditori interessati a Torre del Grifo “hanno avuto a che fare con il Catania. Qualcuno si è fatto da parte (Stivala forniva il servizio di sicurezza e hostess), qualcun altro cesserà il rapporto con il club rossazzurro il 31 dicembre (Russo Morosoli) nonostante sia ancora oggi il main sponsor”.
In città si è aperto “un dibattito feroce tra chi dovrà gestire il Village. Una buona parte vorrebbe che fosse il Catania FC ad aggiudicarsi il bene immobile per dare modo, in futuro, alla prima squadra di trovare campi adatti per preparare le partite ufficiali e sviluppare il progetto giovanile. Dall’altro canto c’è una fetta di città che fa pesare l’assenza di mosse concrete da parte del Catania FC, a parte l’offerta per Torre del Grifo, di dotarsi di un centro sportivo all’avanguardia così come aveva prospettato Pelligra al momento del suo arrivo in città”, si legge.
“Ci sono stati intoppi e lentezze burocratiche, era stato individuato un terreno a Nesima che poteva fare al caso del costruttore. Nel recente passato il club ha anche detto di voler procedere alla sistemazione del campo di calcio in cui si allenano le giovanili e in questo senso Pelligra aveva impiegato una cifra vicino agli 800mila euro. Ma fino ad oggi non è partito materialmente alcun progetto per questioni legate alla burocrazia. C’è anche in atto la corsa per rilevare il marchio storico, ma anche in questo caso non c’è una soluzione finale sul piatto della bilancia”.
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