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FRASYNYAK: l’arbitro di Casarano-Catania dirigerà un match del calcio femminile

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Maksym Frasynyak della sezione di Gallarate, fermato per almeno un turno in relazione alle partite della prossima giornata del campionato di Serie C, dirigerà un match della massima divisione di calcio femminile: Como-Roma, in programma domenica 23 novembre. E’ quanto deciso nelle ultime ore dall’AIA. Dopo i disastri nella direzione di Casarano-Catania, penalizzando fortemente la squadra etnea, il “fischietto” di origini ucraine arbitrerà l’incontro dello stadio “Ferruccio” di Seregno.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia, Pelligra: “Sono fiducioso, ripartiamo. Piano su Torre del Grifo rispettando leggi e regolamenti”

Il presidente del Catania Rosario Pelligra, che ha assistito alla partita vinta dall’Italia Under 19 contro la Polonia, parla di “pomeriggio importante per la nostra città e per il Catania che ha condiviso questo momento di livello internazionale”. Il patron, che rimarrà in sede per qualche giorno, ha concesso un’intervista a La Sicilia. Ieri, già in mattinata aveva trasmesso il suo entusiasmo ai giocatori incontrando tecnico e squadra prima dell’allenamento tenutosi al Cibalino, abbracciando Toscano con colloqui fitti con il vice presidente Grella e il diesse Pastore. “Tutto lo stato generale rossazzurro attorno al patron per dare un segno ulteriore di compattezza. Domenica Pelligra sarà in tribuna d’onore per osservare il Catania”.

«C’è da lavorare, ma ogni volta che torno provo un senso di orgoglio per quello che portiamo avanti. Siamo fiduciosi, sono convinto che ci rifaremo. Dobbiamo usare tutte le energie per concentrarci sulla gara e nessun altro argomento. Non sprechiamo fatica se non per preparare e giocare la gara». Su Torre del Grifo: «Dico sempre che agiremo rispettando i regolamenti e le leggi. L’importante è che il centro sportivo adesso è del Catania, ci tenevo tanto per la città, per la società e per il nostro futuro. Questo mi rende felice, orgoglioso», le parole del numero uno rossazzurro.

“Visto che Pelligra è un costruttore che in tutto il mondo ha realizzato o risanato interi quartieri, compresi gli impianti sportivi, ci saranno aggiustamenti o idee che devono allinearsi con le strategie future del club, andando al passo con i tempi”, riporta il quotidiano. “In società è stato messo a punto un piano per adempiere alle esigenze burocratiche, sistemare innanzitutto i due campi in erba, gli spogliatoi e tutte le zone che interessano l’attività della prima squadra. I tempi di restauro e l’ingresso nell’impianto non sono stati ancora certificati anche se il Catania spera di lavorare ai piedi dell’Etna prima della fine della stagione. Certo è che lo stesso Pelligra in prima persona, entro l’inizio dell’anno venturo verserà il saldo per completare l’operazione di natura economica dopo l’esborso dei 600mila euro della cauzione immessi al momento della prima offerta dopo le sette aste andate deserte”, si legge.

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RASSEGNA STAMPA – Corriere dello Sport: “Salernitana, Benevento e Catania a confronto. Tre squadre in due punti”

“Il Catania non molla la vetta appena abbandonata ma distante solo due punti e prepara una battaglia per il ritorno in Serie B, obiettivo che finora ha dimostrato di poter perseguire con una squadra forte e competitiva”, evidenzia il Corriere dello Sport. Si sottolineano i punti di forza di una rosa “di tutto rispetto, in cui – specialmente in attacco – è possibile ruotare uomini anche con caratteristiche diverse. Caturano, Forte e Rolfini, con quest’ultimo più seconda punta che prima, sono certamente nelle condizioni di garantire gol e, più in generale, pericolosità. E lo stesso può accadere alle loro spalle con le mezzepunte Cicerelli e Lunetta, oppure D’Ausilio e Jimenez. Calciatori che giocherebbero ovunque in C. Senza dimenticare l’ex Samp Matteo Stoppa”, si legge. “Qualche problema in più è riscontrabile in mezzo al campo e sugli esterni, anche in coincidenza di infortuni che continuano a segnare il torneo”.

Il Catania viene messo a confronto con le prime due della classe. Il Benevento ha vinto nettamente nelle ultime due giornate, “Floro Flores è stato accolto bene dal gruppo che ha ripagato con una prestazione “extralusso” domenica contro il Monopoli”. Capitan Maita e Scognamillo “sono due che sanno come si fa a vincere. Con il bomber Salvemini ai box per infortunio (8 gol), sono loro gli “spiriti guida” della squadra”. Criticità in occasione della partite in trasferta, “meglio ancora quelle “sporche”. Una delle virtù più fulgide della squadra affidata da una settimana ad Antonio Floro Flores diventa un difetto contro formazioni che utilizzano la clava anziché il fioretto. Squadra abituata a manovrare in velocità, quella giallorossa, e con scambi stretti, perde un tempo di gioco su campi malmessi e contro avversari molto aggressivi”.

Relativamente alla Salernitana, “la continuità e il carattere sono sicuramente due dei punti di forza. Anche di fronte ad infortuni o squalifiche, che hanno riguardato le stesse zone del campo, la squadra di Raffaele non si è mai smarrita. Anzi, il tecnico siciliano è stato bravo a dare maggiore equilibrio difensivo ai campani, che nelle ultime 6 partite hanno subito appena 4 gol, a fronte dei 9 al passivo nelle precedenti 6 gare”. Si evidenzia che “la Salernitana non molla mai. In rimonta ha vinto 5 partite e ne ha pareggiata una. Sedici dei 30 punti la Salernitana li ha ottenuti, quindi, ribaltando il risultato o recuperando lo svantaggio. Ed è indicativo il fatto che 14 dei 20 gol realizzati, pari al 70%, la squadra di Raffaele li abbia segnati nel secondo tempo. Significativa anche la partecipazione corale alla fase offensiva: ben dieci giocatori granata sono andati fin qui in gol”. In chiave mercato “serve qualche alternativa. Manca un titolare a destra e, soprattutto dopo il secondo infortunio consecutivo di Cabianca, occorre anche un centrale rapido. Inoltre, quando non c’è Villa, a sinistra si fa fatica. La squadra, però, ha valori tecnici e si fonda su un gruppo sano”.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Italia Under 19, in 2mila al Massimino. Tanti osservatori interessati”

Il quotidiano La Sicilia evidenzia come in 2mila abbiano assistito, ieri, alla vittoria di misura dell’Italia Under 19 allo stadio “Angelo Massimino” contro la Polonia. Evento trasmesso in diretta tv su Raiplay con replica su Raisport. Il presidente Rosario Pelligra ha fatto gli onori di casa consegnando un pensiero al responsabile del Club Italia Giuseppe Martucci e al presidente del Coni Sicilia Enzo Falzone. Esperienza importante per Catania “sotto il profilo di organizzazione, prestigio e conoscenza del calcio ad un certo livello”, si legge. C’erano tanti osservatori interessati: dai dirigenti del Catania a quelli dei club etnei anche giovanili. Tante scuole calcio, ma anche il tecnico della Nazionale siciliana Giovanni Marchese, ex rossazzurro che ha salutato con affetto Federico Balzaretti, ex Palermo e oggi vice direttore sportivo dell’Olympique Marsiglia.

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VERSO CATANIA-LATINA: arbitra Zago della sezione di Conegliano. Precedenti, curiosità e statistiche del direttore di gara

Sono stati designati gli arbitri per la 15/a giornata di Serie C. La partita Catania-Latina, in programma domenica pomeriggio allo stadio “Angelo Massimino”, sarà diretta da Francesco Zago della sezione di Conegliano, coadiuvato dagli assistenti Leonardo Tesi (Padova) e Carlo De Luca (Merano). Quarto ufficiale Dario Di Francesco (Ostia Lido), Operatore FVS Giuseppe Minutoli (Messina).

In carriera Zago, nel 2013, è passato al Comitato Regionale Arbitri Veneto (CRA), l’anno successivo è tornato temporaneamente all’Organo Tecnico Sezionale (OTS). Due anni dopo, promozione nuovamente al CRA per poi, nel 2018, approdare alla CAI (Comitato Arbitrale Interregionale). L’ascesa di Zago è proseguita: nel 2019 promosso in CAN D e, infine, in CAN C nel 2022. Zago è spesso relatore alle riunioni tecniche dell’AIA fornendo anche consigli utilissimi agli arbitri più giovani sul come prepararsi mentalmente alle partite sottolineando “l’importanza di mantenere la calma e la lucidità necessaria, restando sereni di fronte a qualsiasi situazione”.

Ha arbitrato una partita del Catania, l’1-1 maturato allo stadio “Guido D’Ippolito” contro il Lamezia Terme nel campionato di Serie D il 20 novembre 2022: Palermo portò in vantaggio i rossazzurri (46′), risposero i padroni di casa con Vasilios (63′). Stesso risultato per il Latina, tra le mura amiche, al cospetto dell’ACR Messina il 25 settembre 2024: Capanni rispose al gol dello 0-1 di Pedicillo.

Passiamo alle statistiche in C del sig. Zago. Ha diretto in terza serie 32 gare (Coppa Italia e playoff compresi) estraendo 167 cartellini gialli e 6 cartellini rossi, fischiando 7 calci di rigore. Il bilancio aggiornato delle partite dirette in C è di 11 vittorie per le squadre di casa, 10 pareggi e 11 successi per le formazioni impegnate in trasferta. Limitatamente al girone C di Serie C ha diretto 10 incontri estraendo 57 cartellini gialli, 3 rossi (di cui 2 diretti) concedendo 3 rigori con un bilancio di 4 vittorie, 4 pareggi e 2 successi esterni: Giugliano 2-1 Siracusa, risalente al 2 novembre scorso, rappresenta l’ultimo incontro del girone C diretto dal sig. Zago.

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ITALIA U19: Pelligra accoglie Martucci e Falzone al “Massimino”

In occasione dell’Europeo Under 19, in occasione di un incontro valido per la terza giornata del gruppo 9, l’Italia si è imposta con il risultato di 1-0 sulla Polonia allo stadio “Angelo Massimino”. Decisivo il gol firmato da Idele. Una rete importante che vale la conquista della qualificazione alla fase élite in programma in primavera. Il Presidente del Catania Football Club Rosario Pelligra ha accolto Giuseppe Martucci del Club Italia ed Enzo Falzone, Presidente del CONI Sicilia.

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L’arbitro Frasynyak fermato in C dopo Casarano-Catania

La centralità dell’arbitro deve essere prioritaria a qualsiasi mezzo tecnico. Un pensiero che il sig. Maksym Frasynyak condivide in pieno, come evidenziato attraverso alcune dichiarazioni rilasciate tempo fa ed evidentemente riscontrato nella direzione di Casarano-Catania, gara in cui i rossazzurri etnei sono stati penalizzati, al netto dei propri demeriti, da un rigore solare non concesso neanche dopo la revisione al FVS. Non l’unico episodio negativo, tra falli invertiti e confusione nella distribuzione dei cartellini.

La performance arbitrale, del tutto deficitaria, non è passata inosservata. Prova ne sia che il “fischietto” della sezione di Gallarate e di origini ucraine non figura nell’elenco delle designazioni per nessuna delle gare valevoli per la 15/a giornata di Serie C dei tre gironi di terza serie. Neppure come Quarto Ufficiale. Frasynyak è stato fermato dall’Aia per almeno un turno dopo la brutta prova di Casarano.

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BREVE: “Catania superiore a tutte ma serve la stessa intensità e cattiveria agonistica. A Casarano mi aspettavo anche un cambio più coraggioso…”

Riportiamo alcune considerazioni su Telecolor di Carlo Breve, allenatore ed opinionista con trascorsi anche da calciatore del Catania dopo la sconfitta di misura maturata a Casarano:

“Il Catania per fare risultato sul rettangolo di gioco e non sulla carta – perchè sulla carta è superiore a tutte le altre – deve mettere la stessa intensità, rabbia e cattiveria agonistica che assicurano le avversarie contro i rossazzurri per sopperire alla differenza di valori in campo. Il Catania a Casarano non ha messo questa cattiveria agonistica che, invece, è stata spropositata da parte dei padroni di casa, così come l’attenzione nei dettagli e nei particolari, non sbagliando nulla in fase difensiva”.

“Secondo me il Catania è partito col piglio della capolista, ha preso un gol perdendo dei duelli; il primo di Casasola con Pinto, il secondo di Donnarumma con Cajazzo. In questo caso l’ex Cesena era in posizione di vantaggio rispetto all’avversario, credo aspettandosi l’intervento in uscita di Dini. Bravo il Casarano che ha condotto una bellissima ripartenza tutta in verticale con una grande palla per Cajazzo. Per il Catania il contraccolpo è stato pesante, per 10-15 minuti ha rischiato di subire il raddoppio, poi ha ripreso in mano le redini del gioco ma senza spingere oltremodo, solo con Cicerelli, bravo in 2-3 situazioni a saltare l’uomo e mettere alcune palle in mezzo che non sono state sfruttate”.

“Condivido il cambio Rolfini-Lunetta, con quest’ultimo sfavorito dalla situazione di gioco della difesa del Casarano che si è abbassata di 15-20 metri non dandogli la possibilità di avere la profondità, suo cavallo di battaglia. In seguito l’episodio del rigore – netto – poteva cambiare la partita ed il Catania ha avuto con Di Gennaro un’occasione venuta da calcio piazzato. Toscano ha messo dentro Forte e Corbari in campo per Caturano e Di Tacchio, non cambiando nulla tatticamente. A 20′ dalla fine spazio a D’Ausilio, ma lì mi aspettavo una mossa un pochino più coraggiosa facendo uscire uno dei 2 braccetti. Anche perchè il Catania doveva andare a riagganciare la partita e bisognava forzarla. E’ cambiato totalmente l’attacco. In generale, uscendo Cicerelli, ha lasciato il campo l’uomo che stava mettendo più in difficoltà con le sue giocate il Casarano, pur non essendo in giornata di grazia”.

“Il Catania dopo la sconfitta di Cosenza, la prova opaca contro il Sorrento e la brutta prestazione di Cerignola, ha messo insieme nove risultati utili. Arrivava di gran carriera alla gara di Casarano, ci si aspettava tutt’altra prestazione e risultato ma ci può stare, non facciamo drammi. La squadra di Toscano può rimettersi subito in marcia e, con l’atmosfera trovata al ‘Massimino’ nelle ultime settimane, ricominciare il percorso per inseguire le prime della classe. Un punto o due di distacco cambia poco. Sono tutte lì, a giocarsela. In casa rossazzurra tutti si sentono parte del progetto, secondo me non c’è nessun tipo di invidia tra chi entra a partita in corso e gioca dall’inizio. Chi entra e subentra ha sempre voglia di determinare, purtroppo a Casarano non è stato così”.

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EX ROSSAZZURRI – Stovini: “Catania, la società c’è e squadra solida con tifosi meravigliosi. Quel mancato rinnovo…”

L’ex difensore del Catania Lorenzo Stovini, nel corso della trasmissione Futura Gol – Impulso Rossazzurro confida che il Catania riesca a spuntarla per il ritorno in Serie B, soffermandosi anche sulla propria esperienza vissuta sotto l’Etna:

“Credo che il Catania sia un’ottima squadra. Tutti speriamo di rivederla dove gli compete. La Lega Pro purtroppo è un campionato molto lungo e difficile, anche se sulla carta hai una squadra da promozione te la devi giocare fino all’ultimo con altre che lotteranno fino alla fine. Spero che il Catania possa proseguire con questo trend – a parte qualche battuta d’arresto – perchè la società c’è, la squadra è solida, i tifosi sono sempre meravigliosi e veramente bisogna solo fargli tantissimi applausi. Spero che il Catania torni in Serie B e provi a tornare dove davvero gli compete”.

“Subire pochi gol è importante in qualsiasi categoria, lo dico da ex difensore ma anche per esperienza. Meno subisci, meglio è. Hai maggiori possibilità di portare a casa un risultato, poi devi fare anche gol ma non credo che il Catania abbia questi problemi. Se il Catania riuscisse a tenere questo standard tutto l’anno – e non è facile – arriverà a giocarsela fino in fondo”.

“Ricordo tanti anni belli, momenti anche difficili vissuti, salvezze importanti, poi il Catania ha continuato ad andare benissimo con tantissimi giocatori diventati top. La salvezza di Bologna contro il Chievo ha suscitato in me una grande emozione, nel contesto di una stagione macchiata però dall’episodio di Raciti che ci ha portato tanta tristezza e tantissimi problemi. I tre gol realizzati col Catania? A Genova feci un gol da attaccante, ricordo la sassata di Vargas sul cross al punto che mi fa ancora male la testa! Tranne Ascoli – dove Pagliuca svenne su un rimpallo ed io vagavo per l’area di rigore non sapendo da che parte stare – sono gol che non hanno portato punti”.

“Se ho avuto il rimpianto per il mancato rinnovo del contratto a Catania? C’è sempre stato. Non ho chiesto di più, mi era stata fatta un’offerta che non ho ritenuto giusta, così come il trattamento riservato dopo il mio rifiuto. Non ho niente da rimproverarmi, non ce l’ho con nessuno. Ricordo che in una gara disputata contro il Palermo, una volta entrato in campo lo stadio si alzò in piedi ad applaudirmi. Sono cose che fanno piacere. Non hanno ritenuto che io potessi rimanere, le cose dietro erano tante. Io ho fatto una scelta, sono contento dei tre anni vissuti ma in quel momento mi sono sentito come l’ultima ruota del carro”.

“Mi sarebbe piaciuto indossare la maglia dell’Italia anche per una volta ma non ne ho mai fatto un dramma. Ho sempre dato tutto pensando a fare il meglio per il mio club. Non è un rimpianto questo. Ai miei tempi c’erano difensori veramente forti, tra l’altro. Se oggi servisse, io ancora 10 minuti li potrei fare (sorride, ndr)”.

“Ringrazio i tifosi catanesi per tutto quello che mi hanno fatto vivere e l’affetto dimostratomi. La pazienza può anche finire perchè da tanti anni il Catania insegue la B ma credo che questo possa essere l’anno buono. Ai catanesi dico di continuare a riempire lo stadio come hanno sempre fatto, sperando che possano gioire per questo salto di categoria che sarebbe molto importante”.

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DA SALERNO: “Catanesi, lamentele dei perdenti. Pensate a vincere sul campo, cosa che non riuscite a fare in nessun modo…”

Il Salerno Club 2010, uno dei gruppi più longevi del tifo granata che ha festeggiato giorni fa i quindici anni di attività, scrive così via social:

“Da Catania soffiano venti di guerra e di accuse. Forse gli etnei, il cui gemellaggio più importante è ben noto, fanno finta di dimenticare che la Salernitana, con la porcata invereconda subita dal “palazzo” lo scorso anno, resta la squadra più vessata della storia del calcio italiano. Anche quest’anno l’inadeguatezza della classe arbitrale ha probabilmente tolto fino ad ora 3/4 punti alla squadra di mister Raffaele, ed anzi ieri forse per la prima volta si è visto un arbitraggio normale che ha concesso tutto ciò che era da concedere, e cio’ ha stupito anche gli stessi tifosi Granata. I due rigori erano netti, anzi il primo goal dell’Altamura era in sospetto fuorigioco ed il secondo lo era in maniera evidente”.

“Per tale motivi, i siciliani la smettessero di avvelenare i pozzi, anche perché fino a prova contraria, nonostante tutti i soldi spesi sono anni che muoiono in terza serie. Sono le classiche lamentele dei perdenti. La Salernitana per le schifezze subite meriterebbe di essere portata direttamente in serie A, ma nessuno vuole questo anzi vinceremo sul campo contro tutti e tutti per ritornare dove SALERNO merita di stare. Chiudete la bocca, che fate più bella figura… e pensate a vincere sul campo, perché avete dimostrato che non ci riuscite in nessun modo…”.

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