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QUI CATANIA: trasformare la rabbia in energia positiva per tornare sulla retta via

Il Catania si lecca le ferite dopo la sconfitta di Casarano, un risultato che brucia per la prestazione offerta dalla squadra e gli episodi che hanno caratterizzato il match del “Capozza”. Se da un lato la formazione di casa è riuscita a capitalizzare al meglio una disattenzione difensiva che ha permesso a Cajazzo di imbucare Dini in avvio, dall’altro i rossazzurri non sono riusciti a portare dalla loro parte l’inerzia dell’incontro sul piano della prestazione e dell’atteggiamento.

La prova di maturità in trasferta è rimandata di almeno due settimane, dal momento che i rossazzurri stentano a decollare lontano dalle mura amiche del “Massimino”. Due successi fuori casa a Cava de’ Tirreni e Giugliano, cui si sommano i pareggi con Trapani, Audace Cerignola e Casertana, rappresentano uno scarno bottino per squadra che si candida a recitare un ruolo di primo piano in questo campionato. Serve un cambio di passo in termini di personalità e di approccio alle partite, senza contare che la proposta di calcio perseguita dal tecnico calabrese rischia di essere inadatta contro un certo tipo di squadre risultando prevedibile e di facile lettura per gli avversari.

Bisogna porre rimedio cercando di smussare gli angoli e lavorando sulla testa dei giocatori. Urgono correttivi sia sul piano tattico che a livello di interpreti, in quanto più di un elemento in questo periodo appare poco lucido o fuori condizione richiamando la necessità di attingere alle alternative presenti in organico pur tenendo conto delle pesanti assenze tra difesa e centrocampo che hanno ridotto le rotazioni a disposizione di mister Toscano.

La rabbia è sicuramente uno dei sentimenti dominanti nella settimana che conduce al match casalingo con il Latina. Il Catania ritrova l’abbraccio del pubblico amico ma deve alzare i giri del motore se intende tenere il passo delle due battistrada campane Salernitana e Benevento, che nel frattempo hanno ripreso il comando delle prime due posizioni di classifica battendo rispettivamente Team Altamura e Monopoli. Trasformare la delusione in energia positiva per tornare sulla retta via rappresenta il viatico imprescindibile per ritrovare la strada del successo ed incamminarsi positivamente verso la conclusione del girone d’andata mettendo in cascina punti preziosi e tenendo l’andamento delle principali avversarie per la vittoria del campionato.

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STAMPA LOCALE – Vagliasindi: “Catania, prova negativa a Casarano. Designazioni arbitrali e non solo, alcuni interrogativi volti ad una garanzia di regolarità del campionato…”

Le parole del giornalista Alessandro Vagliasindi nel corso di ‘Anteprima Corner’, ai microfoni di Telecolor, riflettendo anche sulla sconfitta del Catania maturata a Casarano in vista dei prossimi impegni. Ecco quanto evidenziato:

“Una prova di maturità fallita, che possiamo collegare alla partita di Cosenza perchè lì il Catania arrivò da capolista con tre vittorie su tre, perdendo malamente. A Casarano è arrivato da capolista (solitaria ndr) per la seconda volta in questa stagione, perdendo non malamente nel punteggio ma con una prestazione molto al di sotto delle potenzialità ed a quanto espresso nelle partite più recenti. Il gol di Cajazzo ha fatto pendere l’inerzia della gara verso il Casarano che dopo 5 sconfitte stagionali consecutive è tornato sulla dimensione di maggiore tranquillità. Il Catania, invece, non si è ripreso da quel gol. Ad eccezione dell’episodio del rigore non concesso che pesa nell’economia della partita perchè se il Catania trasforma il penalty inizia un’altra gara”.

“Dobbiamo però concentrarci sui motivi e le cause di una prestazione negativa che ci racconta un qualcosa che era già accaduto fuori casa: il Catania quando passa in svantaggio non riesce mai a ribaltare il risultato. Solo a Trapani è pervenuto al pareggio con Lunetta, dopo il gol di Fischnaller. Dobbiamo interrogarci se è un problema di carattere tecnico-tattico rispetto all’avversario di turno o mentale, e soprattutto su un quid di maturità che in queste circostanze è mancato nella prestazione del gruppo, oltre alla mancata realizzazione del centravanti di ruolo, fatto che sta caratterizzando le più recenti uscite del Catania. L’ultimo gol di una punta centrale risale a Catania-Salernitana con Forte, successivamente sono stati alternati Forte e Caturano non riuscendo ad andare a segno nessuno dei due. Colpa dell’attaccante oppure del gioco o non-gioco espresso nelle più recenti uscite? In generale serve più personalità e malizia“.

“Le questioni arbitrali non si limitano alla direzione disastrosa di Frasynyak a Casarano ma anche ad altri episodi che hanno inciso notevolmente sul’andamento di altre partite che interessano le contendenti del Catania. Nello specifico in Team Altamura-Salernitana, sull’1-1, è stato annullato ingiustamente un gol ai padroni di casa che a metà ripresa avrebbe riportato la squadra di Mangia in vantaggio. Un fuorigioco assolutamente non testimoniato dalle immagini e da quello – non si sa cosa – che è stato rivisto al FVS dall’arbitro ed i suoi collaboratori. Questo episodio ha inciso non poco sul risultato finale. Su Frasynyak, invece, la considerazione è più evidente è perchè sia stato designato un arbitro al secondo anno della CAN C con appena 14 gettoni di presenza tra i professionisti per la partita della capolista, quando sia Salernitana che Benevento hanno avuto due arbitri al quinto anno CAN C. Ci dobbiamo legittimamente porre questi interrogativi per capire con quale criterio il sig. Orsato effettua le designazioni“.

Il Catania è la società più importante di Lega Pro come testimoniano i numeri, il botteghino, gli abbonamenti per le pay tv. Non può passare il messaggio – il presidente della FIGC Gravina qualche settimana fa ha detto di avere simpatia per la Salernitana, dichiarazione incauta, istituzionalmente non puoi farlo – che perchè l’anno scorso la Salernitana è stata ‘sacrificata’ per salvare la Sampdoria, quest’anno tra virgolette debba essere risarcita in qualche modo. Queste sono considerazioni volte ad una garanzia di regolarità del campionato in tutti i suoi aspetti. Non si capisce perchè, inoltre, nella diffusione degli highlights in occasione di Salernitana-Crotone sia stato montato il gol annullato – legittimamente tra l’altro – ai granata mentre non sia stato inserimento il gol annullato all’Altamura nè il fallo su Rolfini in Casarano-Catania. Interrogativi che ci poniamo e vorremmo che fossero attenzionati da chi dirige la baracca”.

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SERIE C – Colombo (all. Monopoli) su chi lotta per il vertice: “La continuità contro squadre sulla carta inferiori farà la differenza”

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Alberto Colombo, allenatore del Monopoli, parla delle ambizioni di vertice di squadre come Catania, Salernitana, Cosenza e Benevento ai microfoni di OttoChannel. A suo avviso si riveleranno determinanti i confronti con formazioni sulla carta inferiori. Le cosiddette partite-trappola, dove non si può e non deve mai dare nulla per scontato. Queste le sue parole:

“Se la giocheranno fino alla fine. Hanno delle caratteristiche diverse per mentalità, allenatori che danno un’impronta differente alle proprie squadre. Io ho visto un Benevento di estremo talento dal punto di vista tecnico che ha utilizzato un sistema fluido con interscambi, rotazioni. Questo fa capire che c’è del lavoro nella ricerca della costruzione del gioco. Altre squadre hanno idee differenti, attrezzando le rispettive rose sempre per lo stesso obiettivo ma con degli aspetti tattici diversi. Ognuna di queste compagini ha dei valori, probabilmente farà la differenza la continuità anche su campi che, sulla carta, dovrebbero favorire sempre le squadre di blasone, ma i risultati anche recenti dimostrano come poi le partite le devi vincere. Ad esempio il Benevento ha vinto meritatamente contro di noi”.

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SERIE C – Petrone: “Girone C tirato, sarà una continua alternanza al vertice della classifica fino alla fine”

Mario Petrone, tecnico che fu allenatore del Catania per un brevissimo periodo nella stagione 2016/17, è intervenuto nel corso ‘A Tutta C’, trasmissione in onda su TMW Radio e Il 61. A suo avviso saranno 4-5 le squadre del girone C di Serie C che se la giocheranno fino in fondo per la promozione diretta, soprattutto le attuali prime tre della classe. Queste le parole di Petrone:

“È un girone che rispecchia un po’ i valori dei vari organici. Il Cosenza parliamo comunque di una società retrocessa dalla B, quindi ha una base sicura. L’avevamo messo anche un po’ con il Crotone in quelle cinque squadre che potessero giocarsi sia la vittoria del campionato che attraverso i play-off perché hanno organici importanti. Non mi meraviglio che il Cosenza si sia ripreso, piuttosto una serie un po’ negativa del Crotone che ha trovato comunque la vittoria in casa. Queste squadre stanno facendo il loro campionato, cambieranno un po’ da qua alla fine. Chi sta al vertice si alterneranno un po’ tra Salernitana, Catania, Benevento e forse anche il Cosenza. Però io credo che le ultime cinque partite in questo girone saranno fondamentali per la vittoria del campionato. Questo è un girone che rivedremo così fino alla fine, perché il livello su è molto alto e i campi del sud sono difficili. Vedi la Salernitana che espugna il campo di Altamura al 93°, perché non sono campi facili dove andare a giocare e vincere a mani basse. È un girone tirato”.

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A MENTE FREDDA | Casa/trasferta, il Catania si conferma dai due volti. Servono correttivi

I numeri non mentono. Le scorse settimane avevamo già segnalato la differenza di rendimento dei rossazzurri tra casa e trasferta. Differenza resa ancora più marcata dalla battuta d’arresto di Casarano. Se, al “Massimino”, il ruolino di marcia del Catania è infatti da prima della classe con 19 punti frutto di 6 vittorie, un pareggio, 17 gol fatti e zero subiti, fuori casa il cammino della squadra di Toscano è da ottavo posto (meglio hanno fatto – ad oggi – Audace Cerignola, Benevento, Trapani, Crotone, Monopoli, Salernitana e Cosenza), caratterizzato finora da 2 successi, 3 risultati di parità e 2 sconfitte con 8 punti raccolti, 8 reti all’attivo ed altrettante al passivo su 7 incontri disputati.

Nulla di allarmante, forse, ma qualcosa da correggere c’è. Problema di mentalità? Di natura tattica? Motivazionale? Il match di Casarano ha mostrato criticità in primis sul piano dell’approccio alla partita, deficitario così come ammesso dallo stesso laterale argentino Casasola nel post gara.

Si è parlato diffusamente della direzione arbitrale negativa del sig. Frasynyak. Impossibile non tenerne conto. Nel contesto di una partita tanto equilibrata e caratterizzata da pochissime occasioni da gol sia da una parte che dall’altra, l’arbitraggio insufficiente del “fischietto” della sezione di Gallarate ha avuto il suo peso e va ribadito. Dal Catania, però, era lecito aspettarsi molto di più.

Avevi raggiunto il primo posto in classifica la settimana precedente. Un primato agguantato con fatica, con il sudore di ogni singolo allenamento e incontro. Di colpo ti ritrovi in terza posizione, con la consapevolezza di doverti rimboccare le maniche e ripartire. Subito. Non può passare inosservato che, al netto delle sviste arbitrali, questa squadra a Casarano abbia confermato l’evidenza di alcune lacune giocando lontano dal “Massimino”.

Fuori casa la manovra diventa meno avvolgente, la costruzione del gioco ed i movimenti nel reparto offensivo di lettura più prevedibile per le difese avversarie. In trasferta cambia la visione dello spazio e la superficie di gioco, non sempre il Catania dimostra di assorbire agevolmente questi elementi di diversità rispetto alle gare interne.

Servono correttivi affinchè i rossazzurri esprimano le proprie qualità e caratteristiche con una mentalità più propositiva ed efficace analogamente a quanto accade tra le mura amiche. Apportando, magari, delle variazioni sul tema tattico e rotazioni diverse degli uomini dal primo minuto ed in corso d’opera. In attesa del mercato di gennaio, attraverso il quale la direzione sportiva del club sarà chiamata ad intervenire in entrata con pochi innesti, mirati e funzionali. Soprattutto per quel che riguarda la struttura del reparto di centrocampo, alla luce delle defezioni attuali.

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QUI CATANIA: Corbari verso il ritorno in campo da titolare

14 presenze in questo campionato con la maglia del Catania di cui solo 4 da titolare. Andrea Corbari, in vista del prossimo impegno con il Latina, si avvia verso il ritorno in campo dal 1′. Cosa che non si verifica dal confronto di Cerignola pareggiato a reti bianche due mesi fa circa. In considerazione dell’assenza per squalifica di Alessandro Quaini, in quanto già diffidato e ammonito a Casarano, con ogni probabilità toccherà all’ex centrocampista della Virtus Entella prendere il suo posto domenica pomeriggio al “Massimino”.

Occasione per ritagliarsi uno spazio maggiore e dimostrare progressi nel percorso di adattamento ad un ruolo che poche volte ha ricoperto in carriera, nascendo come mezzala a cui piace inserirsi negli spazi. Nel centrocampo a due di Toscano ha avuto un rendimento un pò altalenante facendo registrare probabilmente la sua migliore prestazione a Trapani, dove per qualità e quantità ha saputo dare un contributo significativo nello sviluppo della manovra e nelle due fasi di gioco. Domenica dovrebbe agire in coppia con capitan Francesco Di Tacchio, a meno che Toscano non opti per l’utilizzo dell’italo-spagnolo Kaleb Jiménez.

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SERIE C | Team Altamura-Salernitana, Mangia: “Arbitraggio? Ti senti inerme e infastidito davanti a certe cose…”

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Se il Catania risulta danneggiato dall’arbitraggio di Casarano, al netto dei propri demeriti, sul campo del Team Altamura non può essere soddisfatto l’allenatore Devis Mangia per episodi arbitrali risultati sfavorevoli alla propria squadra contro la Salernitana. In particolare il gol annullato ai pugliesi. Queste le sue parole in sala stampa:

“Faccio i complimenti ai ragazzi per la parte tecnico-tattica della partita. Il resto io non posso controllarlo. Ti senti un pò inerme davanti a certe cose. A me non piace andare a discutere di certe situazioni però se poi vedo che qualcuno si lamenta e capitano queste cose ti viene il rammarico. Non so se bisogna relazionarsi allo stesso modo, ma così diventa complicato. Tutti devono capire che sulla base di queste situazioni cambiano tante cose, le partite, le stagioni, le carriere. Bisogna essere molto attenti”.

“Oggi vai a casa e dici «cavolo, cos’abbiamo sbagliato?». Questo ti dà fastidio perchè la squadra non meritava qualcosa del genere. Poi ti dicono anche «occhio, che ti butto fuori!». Ma quando succedono queste cose come fai a stare sereno e tranquillo? Mi piacerebbe che a volte si riconoscessero gli errori. Ognuno tira acqua al proprio mulino e protesta quando conviene. Andiamo avanti così, il carrozzone continua”.

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ACCADDE OGGI: 17 novembre 1946, esordio al Cibali per il “Club Calcio Catania”

17 novembre 1946. Sciolta l’Associazione Fascista Calcio Catania dopo la caduta del regime fascista, erano trascorsi due mesi dalla nascita del “Club Calcio Catania”, nato dalla fusione tra Virtus e Catanese. Presidente della nuova società Santi Passanisi Manganaro, vice Presidente Angelo Vasta, il Duca Vespasiano Trigona di Misterbianco alla presidenza onoraria. Il club rossazzurro ripartì dal campionato di Serie C e, nella data sopra indicata, allo stadio Cibali affrontò il Marsala dopo la sconfitta per 2-1 maturata sul campo del Termini Imerese. Finì 0-0, primo punto stagionale nel contesto di un match assai equilibrato, gettando le basi per il Catania del futuro, che nel giro di tre anni, sarebbe stato promosso in B trascinato dai gol dello storico bomber Nicolò Nicolosi.

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PELLIGRA: atteso in città l’arrivo del presidente

Nel corso della trasmissione ‘Anteprima Corner’, su Telecolor, il giornalista Alessandro Vagliasindi ha sottolineato che nelle prossime ore è atteso l’arrivo in città di Ross Pelligra. Una presenza certamente non casuale in considerazione del fatto che la settimana scorsa è arrivata la comunicazione dell’aggiudicazione di Torre del Grifo Village al club di cui è proprietario lo stesso Pelligra. E’ evidente che la presenza in città del patron è funzionale a mettere in pratica tutti gli adempimenti che adesso dovranno essere espletati per avere definitivamente la proprietà del centro sportivo attraverso il rogito notarile.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Ricaricare le batterie. Chi ha fame deve fare di tutto per riprendersi il primato”

Il Catania riparte, verso il confronto con il Latina. “Si ricaricano le batterie, ci sarà il pubblico al Massimino che diventa sempre di più il valore aggiunto. Non ci saranno Quaini e Ierardi (la società dovrebbe richiedere la riduzione della squalifica per quest’ultimo), si prospetterà una volta di più il ballottaggio tra Forte, Caturano e Rolfini”, riporta La Sicilia. Chi perde il primato e ha fame “deve fare di tutto per riprenderselo. Guardando non solo Benevento e Salernitana, ma anche Cosenza e Crotone che restano in agguato. Domenica si scontreranno pure Cosenza e Benevento con il Catania spettatore interessato. Ma il match interno con il Latina vale di più per mille ragioni più una: chi guarda in casa d’altri spreca solo del tempo”, si legge.

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