VERSO CATANIA-SALERNITANA: stimoli in più per Jimenez, l’ex “scaricato” dalla società granata

Zero presenze in gare ufficiali, nessun’occasione concessa a Kaleb Jimenez con la maglia della Salernitana. Immaginiamo che domenica il calciatore italo-spagnolo classe 2002 avrà uno stimolo in più per affrontare la Bersagliera. I campani lo avevano prelevato dal Seregno per 35mila euro tre anni fa. E’ rimasto contrattualmente legato alla Salernitana fino alla stagione 2023/24, dopo un periodo di militanza in prestito a Vicenza e Bergamo, sponda Atalanta U23. Esperienze che gli hanno permesso di crescere e dimostrare le sue potenzialità. In rappresentanza dei colori sociali della Salernitana, però, Jimenez non si è mai sentito parte di un progetto.

E’ stata la stessa società campana a definire la cessione del giocatore al Catania, dopo essere sfumato il passaggio alla Carrarese. Da quel momento in poi, Jimenez ha totalizzato 44 presenze con il Catania condite da 10 assist e 7 gol, ultimo dei quali sabato a Giugliano ritrovando la via della rete dopo un periodo di critiche a lui rivolte per una serie di prestazioni sottotono e la scelta di non prolungare il contratto in scadenza, almeno per il momento. L’auspicio è che i progressi evidenziati sul campo del Giugliano abbiano seguito nelle prossime gare, ritrovando il migliore Jimenez. A cominciare, magari, dal confronto di domenica con chi lo ha scartato forse con troppa facilità.

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ACCADDE OGGI: 15 ottobre 2006, geniale pazzia di Mascara a Milano

15 ottobre 2006. L’Inter supera non senza fatica il Catania e guadagna la vetta della classifica di Serie A. Fra i nerazzurri esordisce Maxwell dal 1′, con Adriano e Ibrahimovic coppia d’attacco. Il Catania si presenta a San Siro con un tridente (Colucci-Spinesi-Mascara) di nome e di fatto, nel senso che i rossoazzurri mai rinunciano alla loro vocazione offensiva. In difesa Vargas vince il ballottaggio con Lucenti, fuori gli squalificati Biso e Stovini (nell’Inter è appiedato Vieira).

Nel primo tempo è il Catania a far scorrere la partita sui suoi binari, a passare per primo in vantaggio sfruttando al meglio la propria capacità di possesso palla tenendo l’Inter sufficientemente alla larga da Pantanelli. In una parola, a far prevalere la sua organizzazione. Splendido il gol del momentaneo 0-1. Rimessa laterale sulla sinistra del fronte d’attacco catanese. Mascara riceve il pallone all’altezza del vertice dell’area ma molto spostato sulla fascia a 30/35 metri dalla porta. La difesa dell’Inter gli lascia spazio e lui, allora, aggancia la sfera, fa un palleggio, alza la testa per prendere la mira e colpisce perfettamente indirizzando verso l’incrocio dei pali alla sinistra di Julio Cesar.

Di fronte un’Inter che vorrebbe ma non riesce, che giochicchia ma non sfonda. Al 29′, però, in qualche modo trova il pareggio con Stankovic. Ribaltone generale nell’ultima mezz’ora di gara: l’Inter, fino a lì incerta e incompiuta, sbaglia un rigore (Armando Pantanelli super), va in forcing e concretizza il raddoppio ancora con Stankovic, facendo suoi i tre punti. Proteste etnee per la mancata concessione di un penalty alla squadra di Pasquale Marino che, comunque, esce dal campo a testa altissima.

VIDEO: il gol strepitoso di Giuseppe Mascara

TABELLINO PARTITA

INTER (4-4-2): J.Cesar; Zanetti, Cordoba, Samuel, Maxwell (1’st Maicon); Figo (44′ st Materazzi), Dacourt, Stankovic , Solari; Adriano (14’st Cruz), Ibrahimovic. In panchina: Toldo, Grosso, Maaroufi, Recoba. Allenatore: Mancini.

CATANIA (4-3-3): Pantanelli; Silvestri, Minelli, Sottil, Vargas; Caserta , Edusei (38’st Del Core), Baiocco; Colucci , Spinesi (12’st Corona), Mascara.
In panchina: Polito, Sardo, Izco, Lucenti, Millesi.
Allenatore: Marino.

ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo.

RETI: 16’pt Mascara; 29’pt Stankovic; 30’st Stankovic.

NOTE: giornata tiepida, terreno in mediocri condizioni, spettatori 33.000 (circa 4.000 i catanesi), angoli 10-4 per l’Inter. Ammoniti: Cordoba, Colucci, Baiocco, Minelli. Recupero: 2′; 2′.

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STAMPA CAMPANA – Il Mattino: “Salernitana, per Raffaele prove di formazione verso Catania”

Tra le pagine de Il Mattino si evidenzia che per l’allenatore Giuseppe Raffaele arriva il momento di entrare nel vivo delle prove di formazione in vista di Catania. Tra i nodi da sciogliere c’è la posizione di Andrea Ferraris, che ha duttilità e qualità per poter svariare su tutto il fronte offensivo. “Raffaele vuole abbinare le sue doti di realizzatore a quelle di rifinitore e perciò lo sta proponendo dietro il tandem Inglese-Ferrari piuttosto che da esterno d’attacco puro”, si legge.

“L’ex Pescara ha spesso giocato anche da seconda punta. Raffaele, uno degli ex del confronto, dovrà decidere se confermare il trio d’attacco delle ultime due gare o se riservarsi una delle due punte centrali in corso d’opera e partire con un modulo diverso: 3-4-2-1 o 3-5-2, allora, diventerebbero opzioni concrete con Achik e Ferraris a supporto di un centravanti, nel primo caso, ed il solo Ferraris accanto alla punta centrale, nel secondo, con una mediana infoltita dalla presenze in avvio di uno tra Quirini e Varone. Con il 3-4-1-2, invece, tutto resterebbe invariato rispetto alla formazione proposta a Monopoli. Ferraris ago della bilancia, mentre, dopo quello di Liguori, già convocato per la scorsa trasferta, Raffaele attende anche il ritorno a disposizione di Frascatore, che sta smaltendo la contusione al ginocchio rimediata una settimana fa (ieri ha lavorato precauzionalmente a parte). Restano in infermeria De Boer e Cabianca”, riporta il quotidiano.

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EX ROSSAZZURRI – Marino: “Catania è un pezzo di vita per me, Salerno un concentrato di emozioni e delusioni”

Intervistato da Il Mattino, l’allenatore Pasquale Marino – doppio ex di Catania e Salernitana – parla delle due piazze e delle ambizioni di entrambe le squadre:

“No, non sarò al Massimino e neppure davanti alla tv. Soffrirei troppo. Catania è un pezzo di vita, Salerno è un concentrato di emozioni e delusioni che in un secolo di calcio raramente si vivono. Sono due delle cinque favorite insieme a Benevento, Crotone e Cosenza. Il girone C è una B2. Ti tempra, ti dà gli anticorpi. La Salernitana ha trovato solidità e risultati, il Catania ha ripreso a correre dopo un periodo di assestamento. Entrambe meritano la Serie B: sarebbe il giusto premio per piazze che vivono di calcio e passione. Solo una potrà salire direttamente ma l’altra potrà comunque giocarsi le sue carte nei playoff. Catania e Salernitana rappresentano la stessa idea di calcio: passione e appartenenza. Hanno tifoserie che non mollano mai”.

Il mio volto raffigurato nel murales del Massimino? Quel ritratto racconta il legame profondo con la città. Da calciatore arrivai durante il periodo della radiazione, poi da allenatore ho firmato la promozione in A e la salvezza. È stato un ciclo indimenticabile. La morte dell’ispettore Raciti? Un dolore che non si dimentica. Dopo quella tragedia giocammo otto partite lontano dal Massimino, alcune a porte chiuse, ma riuscimmo comunque a salvarci. La retrocessione in C con la Salernitana nella passata stagione? A Salerno non mi passa la delusione. Avevamo trovato continuità, poi l’attesa infinita per il playout, le gare rinviate, le notti amare all’Arechi. Eravamo a un passo da un’impresa che avremmo meritato di compiere”.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Catania, D’Ausilio torna a giocare dall’inizio?”

“Potrebbe arrivare il momento di Michele D’Ausilio”, sottolinea La Sicilia. “Riducendo la cerchia ai trequartisti in dote al gruppo allenato da Mimmo Toscano, l’ex ispiratore dei gol promozione in B dell’Avellino l’anno passato ha la possibilità di presentarsi in modo definitivo alla vasta platea siciliana dopo una sola gara da titolare (primi 45 minuti a Cosenza) e quattro da subentrato. Nelle ultime 5 gare è rimasto in campo solo 6 minuti contro il Siracusa pagando dazio per una contusione che ha già smaltito da tempo”, si legge.

E’ lui in pole per giocare dal 1′, in attesa di capire cosa deciderà lo staff rossazzurro su Cicerelli in vista di domenica. In ogni caso “la lotteria dei trequartisti che ambiscono a un posto accanto a Lunetta è aperta da tempo. D’Ausilio resta in prima fila, non sono da meno Stoppa e Jimenez. Stoppa ha disputato una gara in crescendo a Giugliano e si candida. Jimenez è stato spesso preferito da Toscano e proprio sabato è stato ripagato dal gol e, soprattutto, dalla ritrovata vitalità negli ultimi 20 metri”, riporta l’articolo di Giovanni Finocchiaro.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Catania, prevendita continua a ritmo serrato. Attesi provvedimenti legati alle trasferte”

Il quotidiano La Sicilia evidenzia come la prevendita dei biglietti per il big match con la Salernitana continui a ritmo serrato. Ieri è stata superata quota 4.300 tagliandi venduti, ci sarà il pienone allo stadio Massimino domenica pomeriggio: “Sarà così anche contro il Benevento perchè queste due gare potrebbero indirizzare il percorso del Catania e quello delle altre due pretendenti al primo posto finale. Prima la Salernitana, ieri i calciatori si sono allenati per cominciare a studiare uomini e caratteristiche dei campani”. Nessun provvedimento restrittivo per le gare interne del Catania dopo i disordini verificatisi a Salerno sull’autostra A2, ma “si aspettano quelli relativi alle trasferte visto che ancora la Digos di Catania, quelle di Salerno e Caserta stanno esaminando filmati e altri elementi per arrivare a chiudere questo triste fascicolo”, si legge.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Allenatore, staff medico e preparatore decideranno su Cicerelli”

Sul quotidiano La Sicilia si focalizza l’attenzione sulle condizioni di Emmanuele Cicerelli, che ieri ha effettuato i controlli dopo la repentina uscita dal rettangolo di Giugliano. Il comunicato emesso dal club esclude lesioni muscolari. Trova conferma, pertanto, che il calciatore non ha nulla di particolarmente grave. A questo punto bisognerà capire se sarà comunque disponibile per l’impegno di domenica pomeriggio con la Salernitana. “Decideranno allenatore, staff medico e preparatore. Di solito si preferisce, in presenza di alternative, stoppare il giocatore e aspettare che possa rientrare a pieno regime. Specie adesso che l’allenatore del Catania ha le soluzioni più adatte sulla trequarti. Da qui a domenica potrebbe cambiare il mondo, ma potrebbe anche rimanere tutto così”, si legge.

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A MENTE FREDDA | Il Catania acquista consapevolezza. E’ il momento di alzare l’asticella

Vittoria in scioltezza, quella che il Catania ha conseguito sabato. Reduce dal successo nel derby siciliano con il Siracusa, ottenuto al termine di una gara poco spettacolare ma giocata con applicazione e attenzione, badando al sodo, il Catania ha bissato il successo a Giugliano. Ed è stato un successo convincente, caratterizzato da un primo tempo sostanzialmente dominato ed una ripresa nel corso della quale i rossazzurri hanno gestito il vantaggio, concesso qualcosa all’avversario per poi colpire ancora la fragile difesa campana.

Al di là delle difficoltà incontrate dal Giugliano, comunque una formazione con alcune buone individualità e insidiosa soprattutto nel reparto offensivo, il Catania ha evidenziato al “De Cristofaro” una gestione del possesso palla più marcata, la conferma di avere sviluppato una buona solidità difensiva, una condizione atletica migliore e giocate offensive meno prevedibili grazie ai movimenti efficaci di esterni e trequartisti. Facilitata dal recupero di quasi tutti gli infortunati e da una mentalità che sta cercando di costruire e consolidare nel tempo, la squadra di Mimmo Toscano ha ora la possibilità di fissare standard più elevati, avvicinandosi due sfide che daranno utilissime indicazioni nel percorso di crescita contro Salernitana e Benevento.

E’ il momento di alzare l’asticella. Il ‘Massimino’, con la sua spinta capace di assicurare, si conferma fedelissimo alleato del Catania. Il pubblico c’è sempre stato e ci sarà, anche stavolta darà una mano alla squadra. Il Catania arriva all’appuntamento di domenica pomeriggio con il morale alto. Lavorando in settimana sereni e tranquilli, forti dei progressi emersi nell’ultimo periodo, i rossazzurri hanno acquisito la consapevolezza di possedere valori e caratteristiche per potersela giocare ad armi pari. Saranno cuore, testa e gambe a fare la differenza.

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EX ROSSAZZURRI – Mazzarani: “Catania, vietato farsi prendere dall’ansia domenica. Quel maledetto rigore…”

Ai microfoni di Futura Gol, l’ex centrocampista offensivo rossazzurro Andrea Mazzarani esterna le proprie riflessioni in vista del match di domenica pomeriggio tra Catania e Salernitana al ‘Massimino’, ricordando l’esperienza alle pendici dell’Etna e auspicando che la società dell’Elefante prenda nuovamente possesso di Torre del Grifo Village. Ecco quanto evidenziato:

“Ho avuto modo di vedere quando potevo le partite o gli highlights del Catania. Credo che i rossazzurri stiano facendo un gran bel campionato. Hanno una squadra importante. La sfida con la Salernitana non sarà decisiva ma potrà dire tanto sulla reale forza del Catania. In questo momento farà bene ai ragazzi lavorare tranquilli in settimana perchè sanno già l’importanza della partita con una cornice di pubblico di rilievo. Devono lavorare come tutte le settimane, essere consapevoli della loro forza e non farsi prendere troppo dall’ansia perchè una delle insidie di queste gare – soprattutto al ‘Massimino’ – potrebbe essere questa, la voglia di sbloccare subito il risultato. Gara che va giocata con molta intelligenza ed il piglio giusto, si affrontano due squadre molto forti con giocatori esperti”.

Di Tacchio, Casasola e Cicerelli sono tre pilastri e c’entrano poco con la categoria. Li conosco molto bene anche sul piano umano, non solo qualitativo. Gare del genere ne hanno affrontate tante, potranno dare il loro apporto tecnico e morale. La partita si deciderà nelle due aree. La squadra di Toscano dovrà starà molto attenta ai giocatori offensivi granata. La Salernitana ha Inglese in forma, è pericoloso dentro l’area così come lo è il Catania”.

Il Catania prende pochi gol. Questo è fondamentale, poi alcune partite in Serie C magari le sblocchi su una palla inattiva perchè la maggior parte delle avversarie del Catania si chiudono. Non prendere gol è un’ottima base, ma il Catania ha giocatori importanti anche in attacco. A me sta impressionando Lunetta perchè lo vedo caparbio, tosto. Mi piace come attitudine in campo. Il Catania ha un bell’attacco, è rientrato anche Caturano”.

“Torre del Grifo? Dopo l’esperienza non positiva col Crotone in A, accettai il Catania proprio per la presenza di Torre del Grifo. Molto bravo fu Lo Monaco insieme al buon Argurio a farmi scendere giù, quando ho visto la struttura ho capito che davvero Catania non c’entrava nulla con la Serie C. Spero che Torre del Grifo ritorni in mano al Catania Calcio, sarebbe un punto di forza clamoroso“.

“Di Catania mi è rimasto tanto. Sono stato davvero bene nonostante non siamo riusciti a vincere il campionato. Anni belli per me sul piano calcistico con grandissimi ricordi della città, dello stadio. Chiaro che qualche rimpianto ce l’ho, come quel maledetto rigore ma fa parte del gioco. C’è gente che mi odia per quel rigore ma anche che mi apprezza e vuole bene, questo mi fa molto piacere. Eravamo un gran gruppo, mancava solo la vittoria del campionato che doveva passare da quella partita con la Juve Stabia. Mi è rimasta un pò qua quella gara”.

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REPORT MEDICO: Cicerelli, escluse lesioni muscolari

“Catania Football Club rende noto che Emmanuele Pio Cicerelli si è sottoposto ad accertamenti dopo l’infortunio riportato nel corso della gara con il Giugliano: gli esami strumentali hanno escluso lesioni muscolari, l’attaccante rossazzurro svolgerà nei prossimi giorni un programma di lavoro differenziato”. Questo il report medico diffuso dalla società rossazzurra nelle ultime ore, non registrando altre novità dall’infermeria, con il difensore/centrocampista Manuel Martic che risulta ancora indisponibile.

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