ACCADDE OGGI: 7 Novembre 2004, esordio vincente di Sonetti sulla panchina del Catania

Il Catania conferma la tradizione favorevole a Piacenza. Il 7 Novembre 2004 la truppa allenata da Nedo Sonetti, all’esordio sulla panchina etnea dopo essere subentrato a Maurizio Costantini, porta a casa i tre punti in terra emiliana nel campionato di Serie B. Successo che porta la firma di un’autorete di Radice al 43’ del primo tempo. Rossazzurri ben messi in campo, schierati secondo un 4-1-3-2 con Miceli a fare da raccordo tra difesa e centrocampo ed il tandem Bruno-Ferrante in attacco.

Grandi meriti del “sergente” Sonetti, il quale rigenera sul piano caratteriale un gruppo che dimostra di avere trovato le giuste motivazioni. Non a caso il finale di stagione sarà in crescendo, soprattutto grazie agli innesti effettuati nel mercato “di riparazione” di gente come Cristian Silvestri, Cesar, Menegazzo, Serafini e Jeda, pedine rivelatesi davvero fondamentali nell’economia della stagione rossazzurra.

VIDEO: gli highlights di Piacenza 0-1 Catania

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DI GENNARO: “Voliamo basso, ostacolo sempre dietro l’angolo. Non volevo lasciare il lavoro a metà. Inglese? Sapeva quello che avrebbe trovato…”

Intervistato da La Casa di C, il difensore rossazzurro Matteo Di Gennaro esprime tutta la voglia sua, e della squadra, di raggiungere un obiettivo importante: la promozione in Serie B. Di Gennaro sottolinea l’importanza di avere confermato diversi componenti del gruppo della passata stagione e l’efficacia dell’inserimento dei nuovi:

”È un bel momento, la piazza capisce che la squadra sta dando tanto, esprimendo tutta se stessa per raggiungere un obiettivo importante. I risultati e le prestazioni stanno trascinando il pubblico e vedere una cornice così è la soddisfazione più grande che c’è. Il pari di Caserta lascia l’amaro in bocca per come è avvenuto. Siamo consapevoli che una vittoria ci avrebbe fatto agganciare la vetta però siamo lì, tutto è rimasto invariato e quindi si riparte per cercare di fare il salto in avanti”.

“Pieraccini è arrivato quest’anno ma si è trovato in un gruppo difensivo collaudato, che aspetta anche il ritorno di Martic. Gli apprezzamenti fanno piacere ma bisogna volare basso: l’ostacolo è sempre dietro l’angolo. Lo scorso anno abbiamo avuto tante difficoltà iniziali, tra cui gli infortuni a centrocampo che ci hanno condizionato. Quest’anno i risultati sono arrivati subito, con la rosa spesso al completo. Superare i momenti no è stato più semplice. Chi è arrivato ha subito avuto a che fare con un collettivo solido, l’ossatura era buona e a rinforzarla sono arrivati uomini veri, che ci hanno aiutato a partire forte“.

Mi ritengo sempre lo stesso, con le mie certezze e il mio lavoro ad alta intensità. Inglese? Io sono abituato a studiare tutti. Roberto è un amico, abbiamo un bellissimo rapporto, ci sentiamo spesso. Dispiace per ciò che ha trovato tornando qui ma lo sapeva, ce lo siamo detti: in campo è giusto battagliare, fuori amici come prima”.

“Normale che alla gente faccia piacere battere Salernitana e Benevento ma ci tengo a dire che ogni vittoria, con le insidie che ha la Serie C, è fondamentale per noi. Le lacrime che ho versato all’Adriatico sto cercando, insieme a chi era con me, di trasmetterle ai nuovi. Ero arrivato l’anno scorso con l’obiettivo di contribuire a portare il Catania in B, non sono riuscito e non volevo lasciare il lavoro a metà. Sono rimasto volentieri per raggiungere ciò che ci è sfuggito qualche mese fa. Inutile nasconderci: abbiamo il dovere di inseguire il nostro desiderio fino alla fine. La verità la dirà il campo, spero che personalità e coesione ci portino dove vogliamo, a vincere il campionato”.

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TOSCANO: sabato l’allenatore rossazzurro in sala stampa

Domani, sabato 8 Novembre alle ore 12.30 in sala stampa, allo stadio “Angelo Massimino”, in programma la conferenza pre-gara di mister Domenico Toscano: in vista della sfida al Team Altamura, in calendario domenica al “Massimino” con fischio d’inizio alle 14.30 e valevole per la tredicesima giornata del girone C di Serie C, l’allenatore rossazzurro risponderà alle domande dei giornalisti. Lo rende noto la società etnea, sottolineando che la conferenza sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube del Catania FC e sulla pagina Facebook ufficiale.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Catania, ampia scelta per il ruolo di centravanti. Chi giocherà dal 1′ domenica?”

Ampia scelta per il ruolo di centravanti in casa Catania. Fino ad oggi non abbiamo mai visto giocare insieme Caturano e Forte, anche se esiste la possibilità di una coesistenza tra i due. Si va ancora una volta verso l’utilizzo di uno dei due dal 1′ domenica pomeriggio, quando il Catania affronterà al ‘Massimino’ il Team Altamura. Forte potrebbe giocare ancora dall’inizio dando vita ad una staffetta, oppure impiegare l’ex Potenza. “Il tema della concorrenza leale torna attuale nei giorni di avvicinamento alla partita”, riporta La Sicilia.

Forte, sempre titolare ad eccezione della gara col Siracusa nella quale è rimasto in panchina per un piccolo problema fisico riportato a Cerignola, ha realizzato 4 gol e, “coincidenza non di poco conto, quando ha segnato la squadra allenata da Toscano ha sempre vinto”. Caturano è stato “l’acquisto di fine mercato più eclatante della Serie C e il pezzo pregiato che i tifosi aspettavano dal club. Sono stati accontentati, adesso Caturano è a posto fisicamente e il pubblico si aspetta il suo primo gol con la maglia del Catania”, si legge. A Caserta ha fatto “le prove generali di gloria e applausi fornendo un assisto favoloso che ha favorito il gran diagonale di Donnarumma”.

In avanti c’è anche Rolfini a disposizione. La gente “che vede un calciatore dannarsi l’anima e sudare la maglia lo prende immediatamente a ben volere. L’aggressione della profondità e la facilità con cui riesce a guadagnare spazio a ridosso dell’area avversaria sono diventati un biglietto da visita interessante”.

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VERSO CATANIA-TEAM ALTAMURA: previsti circa 17mila spettatori sugli spalti

Più di 3mila i tagliandi ceduti dall’apertura della prevendita, Curva Nord esaurita già da mercoledì. Considerando il numero di abbonati (12.080) e che c’è tempo fino a domenica per l’acquisto dei biglietti, in vista di Catania-Team Altamura, match valido per la 13/a giornata del girone C di Serie C, si prevede allo stadio “Angelo Massimino” una cornice di pubblico di circa 16-17mila spettatori. Numeri un pò al ribasso rispetto agli ultimi confronti casalinghi con Salernitana e Benevento, comunque di grandissimo spessore per la Lega Pro e ben più alti di qualsiasi altra piazza del campionato di terza serie.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Nessun adattamento in difesa, Pieraccini in gruppo. Jimenez soluzione alternativa a centrocampo”

C’è una buona notizia in casa Catania. Il difensore prelevato in estate dal Cesena, Simone Pieraccini, ha corso con i compagni. Ieri era in gruppo, “segno che gradualmente staff medico e tecnico lo stanno portando a rimettersi in linea con il resto della truppa”, riporta La Sicilia. “Pieraccini rileverà Ierardi in difesa evitando a Toscano spostamenti e adattamenti vari”. Quaini, dunque, dovrebbe continuare ad agire a centrocampo in coppia con Di Tacchio. A proposito della mediana, alle indisponibilità di Martic e Aloi si aggiunge quella del giovane Adrijan Chilafi, che era in odore di convocazione ma sarà costretto ad operarsi anche lui. L’italo-spagnolo Kaleb Jiménez rappresenta un’alternativa insieme all’ex Virtus Entella Corbari.

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CALCIO SICILIANO: l’ex Catania Sarao ritrova Palermo e Rapisarda alla Nissa

Dopo l’esperienza condivisa con la maglia del Catania nelle ultime stagioni, contribuendo in maniera importante alla vittoria del campionato di Serie D con largo anticipo dei rossazzurri, il terzino Francesco Rapisarda ed il centrocampista Marco Palermo ritrovano l’attaccante Manuel Sarao. E’ stato definito il passaggio di quest’ultimo alla Nissa, club del girone I della massima serie dilettantistica attualmente terzo classificato alle spalle di Savoia e Igea Virtus, a -3 dalla vetta. Lascia il Gela su precisa scelta del giocatore, non senza polemiche.

Toti Vittoria, presidente del Gela, in un’intervista al Quotidiano di Gela ha parlato di “colpo al cuore”, aggiungendo di avergli chiesto un giorno di riflessione in più, “ma non ha cambiato idea”. “Lo avrei accettato da tutti. Non da lui”, le sue parole. Sarao ha risposto via social: “Come sempre il tempo sarà galantuomo e dirà la verità, ho una dignità e non ho mai permesso a nessuno di calpestarmela, perchè nella mia vita ci ho sempre messo la faccia e ho tutelato sempre la cosa più importante, la mia famiglia…”.

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SERIE C: Foggia, Barilari nuovo allenatore. Trapani, scatta un nuovo deferimento

Tutto nel giro di poche ore. Prima la risoluzione consensuale con Delio Rossi, poi la decisione di virare sul profilo dell’ex Sorrento e Virtus Entella Enrico Barilari per la sostituzione del tecnico. Come riportato dall’esperto di calciomercato Nicolò Schira, il Foggia ha preparato per lui un contratto fino al 30 giugno con opzione di rinnovo a favore della società. Sarà la scelta giusta per rilanciare le sorti della squadra? Per quanto concerne il mondo della Serie C girone C, inoltre, scatta un nuovo deferimento dalla Procura Federale per violazioni amministrative nei confronti del Trapani, attualmente penalizzato di 8 punti in classifica.

Il motivo? Mancato pagamento, entro la stessa scadenza del 16 ottobre 2025, degli emolumenti dovuti a tesserati, dipendenti e collaboratori relativi alle mensilità di luglio e agosto 2025, nonché per il mancato versamento dei contributi INPS, delle ritenute IRPEF e dei contributi destinati al fondo di fine carriera. È inoltre contestata l’esecuzione di parte dei pagamenti tramite conti correnti differenti da quello ufficialmente intestato a F.C. Trapani 1905 s.r.l. e destinato alla gestione delle obbligazioni di natura retributiva e previdenziale.

La società granata però assicura “di aver inviato tutta la documentazione comprovante i pagamenti effettuati ai giocatori, ai tesserati con annessi gli “incentivi all’esodo”, nonché di aver ottemperato alle scadenze IRPEF ed INPS”. Il presidente Valerio Antonini aggiunge: “Siamo assolutamente certi che questo deferimento si chiuderà con un nulla di fatto. Ci sorprende che l’intera documentazione, inviata dal nostro legale Avv. Paolo Rodella alla Procura Federale, non abbia comportato l’archiviazione immediata. Avremo modo e tempo – nelle sedi opportune – di far valere la nostra posizione“.

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ESCLUSIVA – Vicente: “Catania, quell’anno potevamo dire la nostra. La squadra c’è. Tifosi catanesi, grazie…”

Ha vestito la maglia del Catania nella stagione 2019/20, rimanendo alle pendici dell’Etna fino a gennaio 2021, quando venne acquistato dal Renate. Cinque anni fa, Bruno Leonardo Vicente fu uno degli innesti più importanti del mercato di gennaio. Era reduce dalla promozione in Serie B conquistata con la maglia della Juve Stabia. In Sicilia, invece, per lui si trattò di un ritorno dopo l’esperienza di qualche anno prima all’Akragas. Direttamente dal Brasile, ci siamo messi in contatto proprio con l’ex centrocampista rossazzurro per la realizzazione di un’intervista, apprezzandone in primo luogo cortesia e disponibilità. Queste le sue parole ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com:

In Sicilia hai vestito anche la maglia del Catania. Quali ricordi conservi in maglia rossazzurra?
“Si, ho avuto il piacere di indossare la maglia del Catania. Ricordo anche quando, da avversario, in alcune occasioni ho affrontato il Catania allo stadio ed ero rimasto impressionato con il ‘Massimino’ pieno, quando mi arrivò la chiamato di mister Lucarelli non ho esitato un attimo ad accettare il trasferimento. I ricordi che ho di Catania sono bellissimi… città, tifosi. Anche se già amavo e amo la Sicilia dove ho lasciato tanti amici, principalmente ad Agrigento che è stata per circa 5 anni la mia base in Italia. Peccato che a febbraio/marzo di quell’anno scoppiò la pandemia! Perché la squadra cominciava veramente a girare bene con gli innesti di gennaio. Sono convinto che potevamo essere la “sorpresa” nella parte finale della stagione con grandi probabilità di vincere i playoff. Stavamo molto bene come squadra, il gruppo era sano ed avevamo il piacere di stare e lavorare assieme. Davvero un peccato…”.

Il Catania definí il tuo ingaggio a Gennaio 2020 e giocavi con una certa frequenza. Poi, con il cambio di proprietà, qualcosa è cambiato. Hai qualche rammarico?
“Sì, sono arrivato a gennaio. La verità è che eravamo un gruppo fantastico e fortissimo. Principalmente a centrocampo il mister aveva tante opzioni ed era molto bravo nelle rotazioni, trovavamo spazio praticamente tutti! Era qualcosa di bello, ci rispettavamo e sentivo veramente che tutti avevamo il Catania come priorità. Sembra banale dirlo, ma non è sempre scontato trovare un gruppo del genere. Per questo dico che è stata un peccato la pausa del campionato, potevamo dire la nostra alla grande. Purtroppo poi con il cambio societario da subito avevo capito che non avrei fatto più parte dei piani come prima. Ci stava perché comunque chi mi aveva voluto, mister Lucarelli, non c’era più. Ci sta, senza fare polemiche con il successivo allenatore. Fa parte del gioco”.

Con quali compagni di squadra, a Catania, hai legato principalmente? Ti senti ancora con qualcuno di loro?
“Guarda, sono una persona che aveva buon rapporti con tutti in realtà. Davvero faccio fatica a citare solamente alcuni. Come ho detto eravamo un bel gruppo e c’era veramente questo grande feeling, soprattutto nel rispetto dell’uno con l’altro. Poi ovviamente c’era Salandria con il quale avevo già giocato, quindi eravamo amici da prima. Oggi mi sento con alcuni di loro, però solamente per messaggi su Instagram e robe così… Jacopo Dall’Oglio, Curiale, Biagianti, Marchese, Silvestri fra gli altri. Poi con il cambio società sono arrivati due fratelli che il calcio mi ha regalato, Reginaldo e Claiton. A portarci in Italia era stato lo stesso procuratore, Pedro Luís Vicençote (Pedrinho), che anche lui aveva giocato a Catania negli anni ’80. Condividere lo spogliatoio con loro è stato un sogno realizzato per me, perché quando arrivai in Italia giocavano in Serie A e B. Erano miei idoli, bellissimo lavorare assieme”.

La scorsa settimana si sono affrontate Casertana e Catania, tu hai vestito anche la maglia dei falchetti. Non so se hai avuto modo di seguire la partita… che idea ti sei fatto del Catania?
“Ho avuto il piacere di giocare anche a Caserta. Non sono riuscito a vedere la partita. Il Catania c’è, la società ha allestito una squadra forte. Spero veramente che sia l’anno buono per i rossazzurri. Catania merita di tornare nei palcoscenici più importanti. Ho due ex compagni che militano tra le fila del Catania, Francesco forte e Sasà Aloi, ovviamente faccio il tifo per loro affinchè vada tutto bene e il Catania sia promosso in B”.

Spesso si dice che le squadre più attrezzate per la vittoria del campionato siano quelle che subiscono meno gol (uno dei punti di forza del Catania è proprio la solidità difensiva). Sei d’accordo su questo?
“Sicuramente il fatto di non prendere tanti gol alza veramente la percentuale di vittoria del campionato. Io ho avuto la possibilità di vincerne due campionati di Serie C ed in entrambi i casi eravamo molto forte nella parte difensiva. A mio avviso è l’aspetto principale. Ovvio che per vincere devi sempre fare un gol in più degli altri, nel caso del Catania c’è anche tanta qualità nel settore offensivo, quindi trovare la via del gol non rappresenta un problema per la squadra di mister Toscano”.

Come giudichi la tua carriera?
“Sono contento della mia carriera. Ovviamente quando poi smetti di giocare cominci sempre a pensare dove avresti potuto fare meglio, se hai operato le scelte giuste, ecc. Tutto sommato sono soddifatto. Ho vinto due campionati di C con Portogruaro e Juve Stabia, una coppa slovena nel Nova Gorica (equivalente della Coppa Italia di Serie A in Italia), con cui ero in prestito dal Parma. Ho avuto la possibilità e l’onore di stare in tante belle città e piazze, vestire le maglie di Catania, Juve Stabia, Treviso, Padova, Como, Casertana, Matera, Renate, Melfi. Le ho citate tutte perchè dappertutto io e mia moglie siamo stati benissimo mantenendo amicizie. Non posso non citare l’Akragas, Agrigento è nel mio cuore avendo vissuto più anni lì e dove ho lasciato tanti amici. Quindi non posso che essere molto grato a Dio per tutto ciò che il calcio mi ha regalato”.

Cosa dice il il tuo presente?
“Gestisco alcune attività qui in Brasile, in parallelo sto studiando e ho alcuni progetti futuri nel mondo del calcio. Faccio parte di una società con cui stiamo investendo e costruendo da zero un centro sportivo nella zona in cui abito, nel sud del Brasile, Stato di Santa Catarina, per essere più preciso nella città di Criciuma. Punteremo forte sui profili dei ragazzi giovani che avranno la possibilità e il diritto di fare il doppio passaporto italiano o europeo per poi portarli in Italia ed in Europa. Sarò io il punto di contatto fra il progetto ed i club. Presto otterrò la qualifica di agente Fifa che mi permetterà anche attraverso vie legali di contrattare con le società di tutto il mondo. Siamo veramente molto ottimisti, consapevoli che il Brasile è un Paese che vive il calcio… qui diciamo sempre che ogni giorno nascono del “calciatori” in Brasile. Svolgendo un lavoro serio e professionale, può venire fuori qualcosa di molto bello”.

Cosa ti senti di dire ai tifosi del Catania?
“Non ho mai avuto la possibilità di ringraziarli, quindi colgo l’occasione per farlo. Grazie perché dal mio arrivo a Catania a quando sono andato via mi hanno trattato sempre benissimo in città. È stata una parentesi breve però molto intensa della quale sono molto grato. Racconto e ricordo Catania sempre con molta gioia. Auguro ai catanesi che sia l’anno buono e il Catania torni al più presto dove merita di stare, cioè in Serie A. Un abbraccio a tutti e grazie di tutto… È stato un onore e un grande piacere aver indossato la vostra maglia”.

Si ringrazia l’ex centrocampista Bruno Leonardo Vicente per la gentile concessione dell’intervista.

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FORTE-CATURANO: finora in campo dall’inizio l’uno o l’altro, ma la coesistenza è possibile

Capiterà di vedere giocare sia Caturano che Forte? Per adesso mister Toscano ha preferito puntare dal 1′ sul centravanti prelevato in estate dall’Ascoli. Caturano è sceso in campo quattro volte, partendo dalla panchina e prendendo in tre occasioni il posto di Forte in corso d’opera, in una circostanza sostituendo Lunetta. La soluzione più spesso adottata dal tecnico calabrese è l’utilizzo di un’unica punta con due trequartisti a supporto, talvolta piazzando due attaccanti ma mai Caturano e Forte insieme.

Nel corso della stagione, tuttavia, immaginiamo che possa giungere il momento di vedere entrambi gli attaccanti esprimersi in coppia. Lo stesso Toscano, a mezzo stampa, ha ammesso che esiste la possibilità di una coesistenza tra i due. “Quando ha dei calciatori forti, non ci sono problemi a metterli insieme, devi trovare il giusto feeling e modo di stare in campo”, le parole di Toscano un pò di tempo fa a riguardo. Tra l’altro, attraverso un messaggio social pubblicato nel post gara di Cavese-Catania, Caturano ha sottolineato: “Spegniamo queste voci che dicono che siamo rivali perchè ci giochiamo la maglia per il posto da titolare, noi lottiamo per la stessa maglia“. La risposta di Forte: “Difendiamo gli stessi colori, la stessa città, siamo compagni di stanza e sono contento di averti qua. Le squadre forti hanno bisogno di giocatori forti. Quindi dobbiamo lottare insieme”.

Segno che si pensa al bene comune: il Catania. A prescindere da chi gioca, di volta in volta, l’importante è farsi trovare pronti al momento opportuno. Caturano è il terminale offensivo ideale per una squadra che sa costruire gioco in maniera molto organizzata, sia in fase di impostazione che in contropiede. Forte è un altro elemento in grado di farsi sentire con i difensori avversari, pronto a sacrificarsi e ripiegare in difesa per gli equilibri della squadra. Le caratteristiche dei due sono diverse, ma complementari.

Sin qui è toccato a Forte giocare dall’inizio. Caturano è alla ricerca del primo gol in maglia rossazzurra e, intanto, nel precedente turno di campionato si è messo in mostra con uno splendido colpo di tacco a beneficio di Donnarumma, autore del momentaneo 1-2 etneo a Caserta. Primi segnali tangibili di efficienza dell’attaccante ex Potenza, determinato a dare tutto per il Catania quando chiamato in causa. Al pari di Forte.

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