SERIE C: la graduatoria ufficiosa per ripescaggi e riammissioni in caso di quattro posti liberi

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Il portale TuttoC.com, in tema di seconde squadre e graduatorie per riammissioni e ripescaggi nel campionato di Lega Pro, fa il punto della situazione attraverso un articolo redatto da Valeria Debbia. Riportiamo di seguito un estratto:

“Il Consiglio Federale ha fissato i principi che regoleranno la partecipazione delle seconde squadre di Serie A al campionato di Serie C 2025/26. Dopo la retrocessione sul campo, il Milan Futuro non potrà ambire alla riammissione come squadra “normale”: verrà considerata a tutti gli effetti una seconda squadra, e quindi dovrà ripartire dalla coda nella graduatoria prevista per i club B. Gravina ha chiarito che non sarà ammessa alcuna scorciatoia. Se ci fossero quattro posti liberi, la prima andrebbe a una seconda squadra, la seconda a una società di Serie D, la terza a una ripescata dalla Serie C, la quarta di nuovo a una seconda squadra. La graduatoria (ufficiosa) sarebbe la seguente: Inter U23Ravenna (vincitrice dei playoff di D); Pro Patria (retrocessa dalla C); Milan Futuro (retrocessa dalla C), RegginaSestri Levante.

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ROSSAZZURRI IN GIRO: D’Andrea conclude l’avventura al Cerignola e ritorna a Catania

Il Catania lo ha prelevato la scorsa estate dall’Audace Cerignola, sicuro della bontà dell’investimento di un giocatore che, nella precedente stagione, aveva realizzato 16 reti e firmato 5 assist nell’arco delle 39 gare disputate tra regular season e playoff. Contratto fino al 30 giugno 2027 per l’attaccante romano classe 1998 che, tuttavia, nella prima parte di stagione appena trascorsa in rossazzurro ha deluso le aspettative firmando appena un gol e un assist in rossazzurro su 16 gare disputate.

A gennaio la società etnea ha optato per la cessione in prestito del ragazzo proprio al Cerignola. Il tecnico Giuseppe Raffaele lo ha definito (fonte Telecolor) un calciatore “moderno e generoso”, ritenendo che “quando il Catania non lotta per il vertice tante individualità tendono a soffrire“, come nel caso dello stesso D’Andrea, chiamato a ritrovare “quella tranquillità mentale che gli è mancata. Lui ha fiuto del gol e doti tecniche, lo ritengo davvero un giocatore importante“, ancora le parole di Raffaele. Anche il ritorno in gialloblu ha prodotto, però, un solo gol e un assist, ma su 14 apparizioni in campo.

Ci si attendeva molto di più da D’Andrea, su cui peraltro era previsto l’obbligo di riscatto del cartellino da parte della società pugliese al verificarsi di determinate condizioni. Condizioni che non si sono concretizzate, con l’attaccante che mercoledì sera ha concluso l’esperienza a Cerignola a seguito dell’eliminazione dai playoff ad opera del Pescara. Anche lui si unisce al lungo elenco di giocatori di proprietà del Catania che rientrano dai rispettivi prestiti.

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LA SICILIA: “Catania, lavoro encomiabile di Biagianti con la Primavera”

A proposito dei giovani che hanno esordito in prima squadra nella stagione appena trascorsa, La Sicilia pone in evidenza l’ottimo lavoro svolto con la Primavera dal tecnico Marco Biagianti. “Lontano dai radar mediatici dopo una carriera vissuta in copertina per prestazioni, gol, impegno e amore per il Catania, Marco Biagianti sta lavorando con la Primavera 3 in modo encomiabile”, si legge.

“Ha portato la squadra ad un punto dal secondo posto nel girone, poi ai playoff è stata eliminata dal Potenza. Resta un impegno costante a favore dei giovani sia sotto il profilo tecnico che umano. Biagianti è il personaggio giusto per farli crescere, tanto è vero che durante la stagione è stato il serbatoio di Toscano che ha attinto alla Primavera quotidianamente chiamando per gli allenamenti una media di cinque-sei ragazzini”, evidenzia il quotidiano.

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LA SICILIA: “Catania, la bella gioventù che ha esordito in C adesso vuole spiccare il volo”

“Non è stato un ballo dei debuttanti perchè in Serie C più che danzare si corre. Si ricevono e si danno pedate. Il Catania in una stagione di grande difficoltà e altrettante assenze per infortunio”, ha schierato alcuni ragazzi della Primavera. “Necessità, spesso. Anche scelte dettate dal momento”, riporta La Sicilia citando chi ha giocato in campionato. Vedi Damiano Butano, portiere che “a soli 16 anni è stato catapultato in campo da titolare per il match col Sorrento al Massimino di fronte a oltre 16mila tifosi, intervenendo su un paio di situazioni delicate”.

Un paio di apparizioni per il centrocampista Carmelo Forti “dando respiro ai titolarissimi. A Taranto aveva anche segnato il suo primo gol da professionista, poi annullato a seguito della cancellazione del club pugliese”. Il terzino Oscar Allegra è un altro ragazzo “premiato” da Toscano. Presenze anche per Clarence Corallo, il quale “ha margini di crescita assoluta per come aggredisce gli spazi e lotta agendo in profondità”. Viene citato inoltre l’attaccante napoletano Federico D’Emilio, altro profilo con ampi margini di miglioramento. La società dovrà decidere presto chi far maturare ulteriormente nelle giovanili e chi, magari, verrà ceduto in prestito o sarà ancorato alla prima squadra.

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ACCADDE OGGI: 29 maggio 1960, per il Catania vittoria decisiva in chiave promozione

29 maggio 1960. Data importante nella storia del Catania perchè diede impulso alla promozione in Serie A. La squadra allora guidata da Carmelo Di Bella ospitò al Cibali il Marzotto Valdagno, società che in quegli anni calcistici visse il suo periodo di massima popolarità. I rossazzurri riuscirono ad imporsi con il risultato di 2-0: Adelmo Prenna al 56′ sbloccò il match, l’autorete di Neri Sacchiero qualche istante più tardi chiuse i giochi.

Furono gli ultimi punti stagionali conquistati dal Catania, decisivi per il salto di categoria, prima dell’ininfluente sconfitta maturata alla 38/a giornata sul campo del Brescia. Ininfluente perchè la Triestina, diretta rivale dell’Elefante, non riuscì ad andare oltre il pareggio sul campo del Parma fallendo l’aggancio al Catania, che tirò un sospiro di sollievo per questo. Gli etnei conclusero la stagione al terzo posto (47 punti), alle spalle di Lecco (50) e Torino (51).

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PLAYOFF: Pescara e Ternana in finale, salutano Cerignola e Vicenza

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Siamo giunti quasi alla conclusione dei playoff di Serie C. Nuovi verdetti in vista del doppio confronto di lunedì 2 giugno e sabato 7 giugno: avanzano Pescara e Ternana. Nel primo caso gli abruzzesi avevano più di un piede in finale già dopo la semifinale d’andata vinta 4-1 a Cerignola. Alla squadra gialloblu serviva un’impresa titanica per riuscire a spuntarla, ma il responso del campo ha detto 1-1 nel match di ritorno (vantaggio dei padroni di casa con Merola, pari di Salvemini nel primo tempo). Risultato che va benissimo al Pescara.

Per quanto riguarda la partita che ha visto sfidarsi altre due squadre importanti, Ternana e Vicenza, dopo lo 0-0 maturato al “Menti” sorridono in Umbria i rossoverdi allenati da Fabio Liverani che sfruttano la spinta del pubblico amico imponendosi per 3-1 contro la formazione veneta. A segno l’ex Catania Curcio nel quarto d’ora della prima frazione e Aloi al minuto 57. Inutile, per il Vicenza, la rete di Laezza poco dopo. Infine, tris a firma di Cianci su cross di Cicerelli.

Anche la finale dei playoff sarà disputata su andata e ritorno. A conclusione delle due gare, si terrà conto della differenza reti complessiva per determinare la vincente. Se persistesse la parità si giocherebbero due tempi supplementari da 15 minuti ciascuno più eventuali calci di rigore.

SEMFINALI RITORNO
Pescara 1-1 Audace Cerignola
23′ Merola (P), 36′ Salvemini (C)
Ternana 3-1 Vicenza
15′ Curcio (T), 57′ Aloi (T), 61′ Laezza (V), 67′ Cianci (T)

SEMIFINALI ANDATA
Audace Cerignola 1-4 Pescara
66′ Meazzi (P), 72′ Meazzi (P), 83′ Tonin (P), 86′ Cuppone (C) 88′ Tonin (P)
Vicenza 0-0 Ternana

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A MENTE FREDDA | Catania, si susseguono tante voci. Gli aspetti su cui fare chiarezza

Venerdì scorso il Catania ha sostenuto l’ultimo allenamento ufficiale del 2024/25. Campionato concluso al quinto posto e avventura playoff terminata a Pescara, salutando la competizione al primo turno della fase nazionale. C’è ancora un filo d’amarezza per chi sperava nell’approdo alla fase successiva dei playoff, ma ormai è acqua passata. Necessario guardare avanti, ripartendo dalle note positive evidenziate nel finale e correggendo le lacune emerse.

Il Catania militerà in Serie C per il terzo anno di fila. Una prospettiva deludente per una piazza affamata di calcio e per le ambizioni del club, che non può permettersi di disperdere un patrimonio importante, il sostegno ed il calore del popolo rossazzurro. Bisogna rialzare la testa e programmare in maniera certosina ed oculata la nuova stagione che dovrà coincidere con il conseguimento di risultati ottimali. In altre parole, una stagione che possa definirsi vincente.

In questi giorni di silenzio in società c’è spazio sui social per tante voci che impazzano relativamente ad un eventuale cambio di strategia all’interno del club, all’ingresso di nuovi soci, all’inserimento di altre figure nel Consiglio d’Amministrazione. Sono saltate fuori anche ipotesi legate all’ingaggio di un nuovo Direttore Sportivo dopo le smentite su Daniele Faggiano in direzione Modena.

Circolano parecchi rumors su aspetti tutt’altro che marginali mentre c’è attesa sul fronte Torre del Grifo e logo, al di là delle questioni legate all’attività della prima squadra con la possibilità di una riconferma di più elementi dello staff e giocatori che compongono l’attuale organico. Spetta ai vertici rossazzurri fare chiarezza a 360 gradi, scegliendo gli uomini giusti e le linee guida per affrontare da protagonisti la stagione 2025/26.

===>>> LA SICILIA: “Nuovi soci? Pelligra respinge l’ipotesi”

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QUI CATANIA: tra prestiti ed esuberi si prospetta un lavoro assiduo sul mercato

La prossima finestra di calciomercato aprirà ufficialmente i battenti l’1 luglio 2025. A partire da tale data le società professionistiche potranno depositare i contratti dei calciatori acquistati. Per il Catania si prospetta un lavoro assiduo, dal momento che torneranno alla base per fine prestito tanti giocatori e si dovranno piazzare in uscita quegli elementi che non rientrano nel progetto tecnico.

La scorsa estate il diesse Daniele Faggiano si trovò a gestire numerosi contratti: tanti giocatori andarono via e altrettanti furono acquistati nell’ottica di avviare una “rivoluzione” sotto la guida di mister Toscano. Al termine della sessione, il dirigente rossazzurro si disse rammaricato in conferenza stampa per non essere riuscito a rispettare le consegne, venendo meno alle esigenze espresse dal tecnico in sede di costruzione della squadra. La finestra di riparazione ha visto poi il club sfoltire ulteriormente l’organico (il solo Monaco è rimasto fuori lista) dando priorità alla riduzione del monte ingaggi.

In attesa di conoscere le prime mosse societarie in vista della prossima stagione, le valutazioni sull’attuale parco giocatori andrebbero nella direzione di confermare quei giocatori che hanno assicurato un rendimento positivo. Di particolare interesse è il dialogo tra la dirigenza e l’agente di Roberto Inglese per valutare i margini di una prosecuzione del rapporto, viceversa si presenta la necessità di svecchiare il centrocampo provando ad immettere qualità in mediana.

L’intento sarebbe quello di portare in ritiro a Norcia non più di trenta giocatori, tenendo in considerazione i criteri di composizione della lista da presentare in Lega. In Umbria saranno valutati quei giocatori che potrebbero tornare utili alla causa, a cominciare dal promettente terzino sinistro classe 2004 Mattia Maffei ben distintosi alla corte di mister Luca Tabbiani a Trento. Al contrario resta un rebus il futuro di quei giocatori che per età, scarso rendimento o peso contrattuale rientrerebbero nel novero dei cedibili della sessione di mercato.

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EX ROSSAZZURRI – Marchese: “La vittoria di Pescara punto di ripartenza. Zarbano in gamba, darà una mano al Catania”

Intervistato da TMW Radio, l’ex rossazzurro Giovanni Marchese ritiene che il Catania abbia le carte in regola per vivere la prossima stagione da protagonista:

“Ho seguito da molto vicino il Catania quest’anno, squadra con un ottimo allenatore e ottimi giocatori. E’ stato un peccato averla vista fuori dalla prima fase nazionale dei playoff, soprattutto nonostante abbia vinto a Pescara, ma non era testa di serie. Per il Catania è stata una stagione di alti e bassi, se non avesse avuto questi bassi iniziando il campionato come lo ha finito penso che sarebbe stata un’altra storia, ottenendo un piazzamento in classifica migliore. E’ arrivato davvero molto bene ai playoff pagando a caro prezzo un errore sull’unico tiro in porta del Pescara al Massimino. Penso, comunque, che questo possa essere un punto di ripartenza per il Catania. Adesso è arrivato anche un Direttore Generale come Alessandro Zarbano che è in gamba e conosco molto bene, può dare una mano in più al Catania”.

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QUI CATANIA: niente partecipazione alla Coppa Italia Frecciarossa 2025/26

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A distanza di cinque anni, la scorsa stagione il Catania aveva partecipato nuovamente alla Coppa Italia maggiore, oggi nota come “Frecciarossa” per ragioni di sponsorizzazione. Catania che venne iscritto d’ufficio alla competizione, in quanto vincitore della Coppa Italia Serie C svolgendo il turno preliminare in gara unica, a Chiavari, contro la Carrarese (sconfitta per 2-1 con gol rossazzurro di Popovic, ndr).

Nella stagione 2025/26 il Catania non vi parteciperà, a seguito del piazzamento finale in campionato al quinto posto. A dare il via alla primissima fase del torneo saranno le tre squadre promosse direttamente in Serie B, insieme alla vincitrice dei playoff di C e alle seconde classificate dei tre gironi di Lega Pro. A completare il quadro ci sarà anche il Rimini, trionfatore della Coppa Italia di Serie C 2024/2025.

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