ACCADDE OGGI (Video): 17 settembre 2006, in 20mila per l’esordio casalingo del Catania al ritorno in A

Partita numero 300 nella storia del Catania in Serie A, esordio casalingo per i rossazzurri che ospitano l’Atalanta dell’ex Stefano Colantuono. La squadra dell’Elefante celebra la prima gara interna nella massima serie a distanza di oltre vent’anni dall’ultima volta, con il sostegno di 20mila spettatori. E’ il Catania allenato da Pasquale Marino. Catania e Atalanta si fronteggiano a viso aperto. Più vivo Corona, mentre Mascara si perde in qualche preziosismo eccessivo. Dopo il buon inizio, però, la partita si innervosisce e i ritmi calano. Nella ripresa più generoso il Catania, ma poco preciso. La difesa bergamasca regge alla pressione etnea. Le occasioni migliori capitano a Biso e soprattutto Mascara, che spreca da due passi a pochi minuti dal termine. 0-0 il risultato finale ma tanto entusiasmo sugli spalti.

VIDEO: Catania-Atalanta, gli highlights

https://www.youtube.com/watch?v=rLE5vq-gmhA

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CALCIO SICILIANO – Zenga pronto a mettere in mora il Siracusa

Walter Zenga intenzionato a mettere in mora il Siracusa, secondo quanto riportato da Sportitalia. Nuovo capitolo di una querelle iniziata qualche mese fa. L’ex brand ambassador azzurro, con esperienza anche sulle panchine di Catania e Palermo, vuole mettere in mora il club aretuseo per il mancato pagamento di cinque mensilità e rimborsi, il tutto per un totale di circa 25mila euro. L’incarico di Zenga la scorsa stagione prevedeva, oltre al supporto tecnico e organizzativo, la promozione del brand Siracusa attraverso l’attivazione di sponsor, contatti con i media e l’organizzazione di eventi. Tra le iniziative avviate, Zenga aveva citato collaborazioni per il torneo internazionale di Biella e per un’azienda di integratori alimentari. Tuttavia, nel corso dell’estate, le tensioni tra Zenga e il presidente Alessandro Ricci sono aumentate, portando ad una rottura definitiva.

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LA SICILIA: “Catania con Di Tacchio e Quaini in più a centrocampo. Toscano ha ricominciato a torchiare il gruppo”

Dopo quattro giornate di squalifica rientra Quaini, che deve pensare “a contrastare la mediana del Sorrento che è l’unico argomento valido in questa fase”, evidenzia La Sicilia in vista del confronto interno del Catania con i costieri. “Non è che un solo giocatore può trasformare il 4-1 di Cosenza in oro zecchino. Come ha ribadito Toscano serve un atteggiamento di squadra determinato, umile, coeso, efficace. Ma in un settore che ha sofferto la sua assenza e quella di Di Tacchio, poi lo stop di Aloi proprio durante la rifinitura del confronto in Calabria, avere Quaini a disposizione in un sabato che dovrà necessariamente essere di riscatto assoluto, diventa fondamentale. Così come aver recuperato Di Tacchio in tempo utile per sopperire alle assenze”, riporta il quotidiano.

“Il centrocampo – almeno la coppia centrale – pensato prima del mercato e prima del ritiro di Norcia era proprio Di Tacchio-Quaini. Poi la dirigenza ha agito per portare in rossazzurro Corbari, Aloi, Martic”, sottolinea l’articolo di Giovanni Finocchiaro. Sabato Martic non ci sarà, probabilmente neanche Aloi. “Nessun alibi, il Catania deve mettersi comodo, ovvero nelle condizioni di aggredire spazi e avversari” con i giocatori a disposizione. “Ogni avversario ha caratteristiche differenti, ma avere due mediani di ruolo diventa essenziale per consentire a Casasola e Donnarumma di avanzare sulle fasce e avere una copertura efficace in caso di ripartenza avversaria. Toscano ha ricominciato a torchiare il gruppo per arrivare, soprattutto a livello mentale, a una rivincita immediata” avendo anche il vantaggio di giocare al ‘Massimino’, elemento che può sempre spostare equilibri sottilissimi”.

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LA SICILIA: “Il Catania deve creare gioco anche fuori casa”

Il quotidiano La Sicilia evidenzia l’importanza, in casa Catania, di migliorare sul piano della costruzione del gioco e degli equilibri che passano dal reparto di centrocampo: “Inutile dire quanto sia strategico l’atteggiamento dei centrocampisti specie nella zona del cerchio. Il Catania ha fondato il gioco nelle due fasi. A Cosenza ha sofferto anche per l’assenza di Aloi che nelle tre precedenti sfide aveva influito sulla prestazione e anche sui risultati visto che contro il Monopoli era anche andato in gol. Proprio contro i pugliesi l’atteggiamento di Jimenez era stato importante, in Calabria no”, si legge. “Ecco perchè le scelte di Toscano, in base a idee e allenamenti in corso, devono essere azzeccate. Il Catania deve creare gioco anche fuori casa e non affidarsi sistematicamente alle capacità dei singoli. Sarà uno dei temi dominanti nel trittico di gare che prevede, dopo il confronto di sabato, due trasferte: Trapani e Cerignola”.

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SERIE C – Fontana: “Catania, campanello d’allarme a Cosenza. Attenzione al Trapani, sta risalendo”

Gaetano Fontana, ex allenatore – tra le altre – di Latina, Cosenza e Juve Stabia, ai microfoni di TMW Radio parla della battuta d’arresto del Catania e tiene in considerazione per le posizioni di vertice anche il Trapani malgrado la robusta penalizzazione in classifica:

“Campanello d’allarme per il Catania? Sì, le prime tre partite sono state affontate con risultati anche abbastanza larghi. Facevano pensare che Toscano si trovasse in mano un carro armato capace di abbattere qualsiasi cosa si presentasse davanti al loro cammino ma non è così perchè questa partita ti dice che anche se sei una corazzata non devi abbassare l’attenzione e l’aspetto emotivo perchè rischi di prenderne in maniera anche abbastanza decisa. In questo girone oltre al Catania ci sono squadre organizzate e pronte a giocarsela fino alla fine come Benevento, Salernitana e lo stesso Trapani che senza la penalizzazione sarebbe in testa”.

“Il campionato è lungo. Ci sono partite dove qualcuno lascerà dei punti per strada e terrei molta attenzione al Trapani che non è così distante. Se continua con questa marcia può rientrare nel gruppo di testa. Oggi ci sono tre squadre forti e importanti in vetta ma anche Monopoli, Casertana, Crotone e Potenza sono formazioni che danno fastidio a chiunque, sempre difficili da affrontare e battere. In questo gioco di incroci se il Trapani continua così può raggiungere il gruppo che sta davanti. Squadra molto più omogenea, costruita con maggiore equilibrio e coerenza con le idee dell’allenatore e tanti ottimi giocatori di categoria”.

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CORRIERE DELLO SPORT: “Stasera la Salernitana può staccare Catania e Benevento”

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Questa sera, mercoledì 17 settembre, la Salernitana affronta in casa l’Atalanta U23 con la possibilità di balzare da sola in testa alla classifica. “Potrebbe essere una serata già importante per la Salernitana. I campani ospiteranno l’Atalanta Under 23 nel recupero della terza giornata e, con un risultato positivo, balzerebbero da soli in vetta alla classifica staccando Catania e Benevento”, riporta il Corriere dello Sport. “È una partita decisamente complessa, gli ospiti hanno qualità e giocano bene. Il 6-2 inflitto al Casarano nel secondo turno fa ancora parlare, anche se il capitano Panada si è fatto male al ginocchio destro e sarà indisponibile per un lungo periodo. E poi gli orobici hanno subito appena tre gol, facendo bene nell’ultimo turno contro il Team Altamura. Occhio a Cisse, Vavassori e Misitano. Ma è anche vero che i granata stanno crescendo”, si legge.

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A MENTE FREDDA | Dagli elogi alle critiche è un attimo. Riprendere il filo del discorso interrotto a Cosenza

Dalle ore immediatamente successive alla partita del “San Vito-Marulla” ai primi giorni della settimana: pioggia di critiche all’indirizzo di squadra e allenatore. Il Catania aveva meritato ampiamente gli elogi nelle precedenti apparizioni con Foggia, Cavese e Monopoli, avversarie con caratteristiche diverse, battute offrendo prestazioni imperniate sul carattere e la forza di una squadra capace di capitalizzare al meglio le occasioni prodotte e di giocare con attenzione, cura dei dettagli, compattezza e ferocia negli ultimi metri. Vittorie sonanti, prove di spessore.

Il campionato di Serie C, però, è pieno d’insidie. Chi lo conosce bene sa che non si può dare mai nulla per scontato ed i complimenti vanno assorbiti velocemente dal gruppo squadra, così come le critiche. Anche qui entra in gioco una parola che abbiamo spesso utilizzato nelle nostre pagine: equilibrio. Equilibrio, nello specifico, mentale. C’è chi sostiene che le lodi addormentino e le critiche insegnino. La verità sta nel mezzo. Quando si è oggetto di elogi, il messaggio di ammirazione può essere talmente confuso da innescare un senso di auto-ammirazione così grande da farci entrare in uno stato di “ubriachezza”. Dall’altro lato, quando riceviamo critiche distruttive, accade tutto il contrario, ossia si tende a sviluppare una tendenza morbosa a disprezzarsi, ad offendersi.

Equilibrio, appunto. La squadra deve essere in grado di recepire i messaggi provenienti dall’esterno nella giusta misura. La batosta inaspettata di Cosenza può rappresentare già un punto di svolta. Con l’auspicio d’innescare nel contesto Catania una reazione positiva sul piano dell’energia mentale, con uno scatto d’orgoglio e lo spirito di rivalsa tipico di chi vuole convintamente riprendere il filo del discorso interrotto domenica in Calabria. Senza presunzione e con unità d’intenti. Mister Toscano è chiamato a toccare le corde giuste per ripartire, il resto tocca a chi scenderà in campo sabato contro il Sorrento. Palesando la voglia di tornare subito a macinare punti. Il 4-1 può suonare la sveglia ad un gruppo che non deve perdere di vista l’obiettivo e la consapevolezza di sudare in ogni centimetro di campo per raggiungerlo.

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QUI CATANIA: Toscano chiamato a toccare le corde giuste per ripartire

Parola d’ordine reset. Questo il principio che deve orientare la settimana di lavoro in vista del match casalingo con il Sorrento in programma sabato prossimo al “Massimino”. Per l’occasione si vedrà se la sonora batosta rimediata domenica scorsa a Cosenza sia stata frutto di un incidente di percorso oppure lascerà scorie durevoli nella testa e nelle gambe dei giocatori. L’atteggiamento in campo è stato troppo brutto per essere vero, al pari del confronto tattico con la squadra di Buscè. Troppa distanza tra i reparti, filtro a centrocampo pressoché nullo così come l’apporto dei riferimenti offensivi. Questi sono soltanto alcuni dei fattori che hanno determinato la mediocre prestazione in terra silana, il largo passivo è stata la diretta conseguenza.

Da salvare l’impatto in corso d’opera di Di Tacchio e Lunetta, quest’ultimo ormai a suo agio nelle vesti di attaccante di scorta e già a segno per la terza volta in quattro partite. Il rientro del capitano dopo lo stop pre-stagionale può essere salutato favorevolmente. La sua presenza in campo ha dato più equilibrio e sostanza all’assetto tattico in un momento di difficoltà. La squadra ha alzato il baricentro, aumentando i giri del motore e rendendosi maggiormente pericolosa dalle parti di Vettorel. Il gol di Kouan in contropiede al 77′ ha definitivamente tagliato le gambe agli uomini di Toscano, con la traversa colpita da Forte quale sussulto conclusivo di una gara da archiviare già al triplice fischio.

Il segreto per ripartire risiede nel dialogo all’interno dello spogliatoio. In questa fase deve emergere il Toscano motivatore al di là dell’esperto conoscitore delle tattiche di gioco. Il trainer calabrese è chiamato a toccare le corde giuste per ripartire con maggior forza e convinzione dei propri mezzi tecnici. Il campionato non aspetta, tra un’agenda fitta di impegni (dopo il Sorrento il calendario prevede la doppia trasferta ravvicinata Trapani-Cerignola) e dirette antagoniste che stanno rispondendo colpo su colpo facendo compagnia in vetta alla compagine etnea. La classifica resta cortissima dopo le prime quattro partite ma ulteriori passi falsi non sono ammessi per una squadra che aspira a recitare un ruolo da protagonista.

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MICALE: “Il Catania ha giocato a Cosenza? Enormemente strana la differenza di prestazioni dopo una settimana…”

Riportiamo alcune opinioni di Angelo Micale, ai microfoni di Telecolor sul Catania dopo la brutta sconfitta rossazzurra a Cosenza:

“Siamo sicuri che il Catania abbia giocato a Cosenza? Mi sono chiesto cosa possa accadere ad una squadra da una settimana all’altra. Questa squadra la settimana scorsa aggrediva il giocatore avversario in maniera spaventosa, arrivando in tre su di lui. A Cosenza non riuscivano ad arrivare assolutamente sul pallone. Perchè? Cos è cambiato in settimana? Arriva, tra l’altro, lo spettro importante degli infortuni. Nel senso che ritorna una novena che abbiamo già ascoltato in precedenza. Cioè giocatori che s’infortunano tutti dal punto di vista muscolare. Il che è abbastanza grave. Martic era appena entrao in campo, ha fatto pochi minuti in avvio di stagione eppure ha avuto un infortunio importante soto il profilo muscolare”.

“Cosa non va all’interno? E soprattutto perchè Toscano s’intestardisce con alcune scelte? Lui ha provato Jimenez in quel ruolo tantissime volte, specialmente in trasferta non ha mai funzionato. Perchè ha continuato a riproporlo? Forse perchè non aveva altre scelte? Di Tacchio magari non aveva ancora l’autonomia dei 90 minuti. Toscano è un pò un integralista, gioca quasi sempre con lo stesso modulo. Non mi hanno convinto neppure i cambi domenica. La differenza di prestazioni è assurda, se pensiamo a quella col Monopoli sul piano puramente atletico non c’è neanche il più lontano paragone rispetto all’incontro di Cosenza”.

“La partita con il Sorrento è delicata, come tutte le gare di Lega Pro, però il Sorrento non è una grandissima squadra. Io ho avuto modo di vedere la gara del Cosenza a Crotone, e lì avevo intuito che per il Catania sarebbe stato un problema affrontare un avversario che tatticamente crea grossi problemi. C’è da capire in casa Catania se qualcosa negli allenamenti non va bene, o magari dà fastidio a certi tipi di giocatori. Ad esempio Zeman era uno che torturava i propri giocatori e faceva del profilo atletico la parte fondamentale della preparazione. Se tu hai un giocatore di 35 anni e gli dai carichi di questo tipo, può darsi che non digerisca quel tipo di preparazione. Ma attenzione, questa è solo un’ipotesi perchè nessuno di noi partecipa agli allenamenti. Però è enormemente strano che il Catania nel confronto precedente sotto il profilo atletico giocava in maniera feroce e dava veramente il massimo”.

“A Cosenza sembrava che i giocatori avessero avuto qualcosa d’indigesto prima di scendere in campo, la velocità di alcuni difensori del Catania era preoccupante, come se avessero il freno a mano tirato, viaggiando ad una velocità completamente diversa rispetto agli avversari. Lunetta è il più in forma, corre per 2-3 persone paragonato agli altri. I difensori del Catania erano piantati in campo a Cosenza. Non comprendo tantissime scelte di Toscano, ma la settimana precedente guidava una squadra in campo con una forza e una vigoria notevole, poi si è ritrovato in campo i parenti poveri della stessa squadra”.

“Promozione in Serie B? Quest’anno i pretendenti al trono sono tanti. Ci sono soprattutto due squadre realmente forti. Il Benevento l’ho visto giocare 3-4 volte ed è una squadra abbastanza forte, fermo restando che le formazioni di Auteri di solito calano nel nuovo anno, la Salernitana è un’altra brutta bestia e c’è la classica sorpresa, vedi Crotone, Cosenza e altre possibili compagini.”

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STAMPA NAZIONALE – TuttoC: “Catania, campanello d’allarme o incidente di percorso? Trapani, partenza convincente”

Approfondimento sul girone C di Serie C, alla luce degli ultimi risultati maturati nella quarta giornata. Il portale TuttoC, nell’articolo a firma di Marco Pieracci evidenzia come la notizia sia senza dubbio “la brusca e per certi versi inaspettata frenata del Catania, sonoramente sconfitto dal Cosenza in perenne clima di contestazione”. “Le prossime settimane ci diranno se si è trattato di un pericoloso campanello d’allarme da non sottovalutare o solamente di un semplice incidente di percorso”, si legge.

“In ogni caso il raggruppamento meridionale appare come il più competitivo o quanto meno quello con meno risultati scontati, diretta conseguenza di un generale livellamento più spostato verso l’alto dopo l’ultima sessione di mercato. Sorprende solo in parte la partenza convincente del Trapani, almeno per ora tutta un’altra storia rispetto ai tormentati mesi scorsi: l’antipatico segno meno, scomodo retaggio del passato, è già un ricordo sbiadito così come la confusionaria gestione dello scorso anno. Imparare dagli errori commessi (chi non sbaglia?) è sinonimo di intelligenza e da questo punto di vista c’è stato un deciso cambio di passo in sede di costruzione della rosa, anche se i momenti di turbolenza durante il lungo viaggio inevitabilmente ci saranno e bisognerà capire come verranno gestiti”.

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