ESCLUSIVA – Mario Marino: “Catania, sei tu la vera favorita del Girone C. Confusione societaria sembra azzerata. Torre del Grifo necessità primaria”

Ha vissuto in prima persona pagine importanti del calcio siciliano, lavorando con passione e competenza in piazze come Catania, Trapani e Messina. Mario Marino, dirigente sportivo di lungo corso e profondo conoscitore della Serie C, analizza ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com l’attuale campionato e la corsa alla promozione del nuovo Catania di mister Toscano. Un’intervista a tutto tondo, nella quale il direttore si sofferma sulla forza dell’organico rossazzurro, sul valore tecnico del Girone C, sul futuro di Torre del Grifo e anche sul proprio percorso professionale, tra passato e nuovi orizzonti.

Come giudica il campionato di Serie C di quest’anno?
“A livello generale nella Serie C c’è una enorme disparità nel valore tecnico e societario nei tre Gironi A, B e C. Sarebbe stato, secondo me, più accettabile da parte della Federazione un sano sorteggio generale nella composizione dei tre Gironi che sicuramente avrebbe apportato un maggiore interesse tecnico, una visione più ampia nella conoscenza del prodotto in campo, un coinvolgere la gente con nuova curiosità e infine una utile e sperabile spartizione di valori tecnici nelle tre suddivisioni di C. Del nostro Girone C dico, e i dati confermano sempre, che rimane quello più “pesante”, quello più difficile da giocare e anche per la solita presenza di società storiche e popolate città con coinvolgente e passionale pubblico”.

Il Catania sta dimostrando di avere le carte in regola per lottare per il vertice della classifica del Girone C, è d’accordo? Secondo lei questo salto di qualità rispetto alle passate stagioni da cosa è determinato?
“Questa annata del Girone C vede tre squadre e tre società forti come possibili e decise protagoniste: Catania, Salernitana e Benevento, tutte aspiranti principali alla vittoria finale per la B. Poi ci sono altre quattro o cinque “rognose” formazioni di buona caratura tecnica e anche storiche presenze come Cosenza, Casertana, Trapani, Crotone e Monopoli. Ho già detto a fine mercato, e a chi mi ha chiesto io ho risposto, che il Catania quest’anno ha l’organico più completo e più competitivo del Girone C. È la candidata più seria e più completa, sia in campo che fuori, per l’auspicabile vittoria finale. Ha un allenatore che conosce la Serie C e che spesso ha vinto, e ora è coadiuvato da un valido conoscitore di area tecnica: questa estate hanno completato e “rimediato” al brutto assemblaggio precedente fatto di giocatori scelti con operazioni ed esborsi esagerati e poco aderenti al volere tecnico indicato dal mister, e che alla somma dei risultati non hanno risposto alle aspettative che in società speravano dal campo. Si è scelta una linea strutturale indicata dal tecnico, cosa che lo scorso anno non successe per via di una innaturale discrasia tra le idee del tecnico e del direttore sportivo assunto dopo l’allenatore (clamoroso errore). Come fu difficile capire e “digerire” la non riconferma di un giocatore appena riscattato dalla Lazio come Cicerelli, e uguale fu la non riconferma del micidiale goleador della parte finale di stagione come lo era stato Pietro Cianci. Ci aggiungo (da fuori è sempre difficile saperne di più e meglio) un po’ di inusuale “confusione” interna alla società, adesso che pare pienamente azzerata…”.

Cosa mancherebbe a Salernitana e Benevento rispetto al Catania?
Vedo favorito il Catania, a prescindere dalle due nette vittorie interne sulle altre due favorite come lo sono Salernitana e Benevento, e spiego perché. Questo nuovo Benevento allenato dal mio amico Gaetano Auteri, che su nove gare di campionato ne ha già perse tre (a Casarano, a Latina e a Catania), si schiera con giovani da minutaggio, come dimostrano i dati pubblici delle somme già incassate dalla Lega. Per me si dimostra squadra “battibile”, anche se forte, ma che non ha la buona e valida ricchezza di uomini in panchina come li hanno, invece, il Catania e la Salernitana. La Salernitana del direttore Faggiano e allenata dal mio vecchio conoscente Peppe Raffaele ha tanti giocatori di alto spessore e valore tecnico, e anche tanto costosi. Secondo me mister Raffaele è il punto debole della squadra perché non ne ha carisma e personalità per poter gestire e trasmettere il suo “non gioco”, cosa da me conosciuta nel suo percorso da tecnico e ivi compresa l’annata con Catania in versione Sigi, dove io già stavo nell’area tecnica e ci rimasi anche dopo il suo esonero. È un allenatore non abituato a giocare per vincere e per me non adatto a una piazza di passato e di prestigio come può essere Salerno. Ho visto giocare la sua Salernitana a Catania: poteva finire con più ampio scarto a favore del Catania. Presuntuoso nel presentarsi con tre attaccanti centrali come Ferrari, Inglese e Ferraris… e che hanno mostrato come si può far giocare una squadra in inferiorità numerica in uno scontro diretto”.

Il Catania deve fare corsa su se stesso?
“Per me solo il Catania può perdere questo campionato. Ha l’organico e i giocatori più forti, ha il pubblico migliore e, con il supporto dei due professionisti aggiunti quest’anno come il dottor Zarbano e il dottor Giuseppe Sapienza, ha riarmato una solida società per tante giuste necessità. Non credo nella continuità e nella solidità tecnica di Salernitana e Benevento. Catania resta per me la favorita alla conquista dell’attesa Serie B e le due vittorie negli scontri diretti ne danno conferma e consolidano le convinzioni al gruppo squadra stesso”.

Cosa ne pensa della situazione di Torre del Grifo? Giusto scommettere su questa struttura per il futuro del calcio catanese?
Necessaria e “ritardata” l’acquisizione di Torre del Grifo. Era una necessità primaria, di base… senza se e senza ma. Spero si concluda positivamente l’operazione dell’acquisto del centro sportivo. Capisco l’enormità della struttura, ben pensata e ben costruita, ma successivamente ed esageratamente peggiorata e allargata con l’idea della piscina, dei negozi, della spa, dell’hotel, eccetera… che sono stati costi di successive gestioni e aggiunte di gravosi problemi per il declino finale e generale del centro. Quante volte si sarà pentito il presidente Pulvirenti per aver lasciato fare… io so bene, conosco il suo grande malessere. Sarebbero bastati i campi con gli annessi spogliatoi, palestre, foresteria e mensa per prima squadra e settore giovanile, e la sola aggiunta della sede centrale della società. Invece la mania di grandezza e le elaborate aggiunzioni sono state le cause primarie della rovina finale del Calcio Catania S.p.A. Quando sentivo parlare di utilizzo del Cibali e del Cibalino da parte della nuova società Catania FC per gli allenamenti, non riuscivo a digerire questa brutta e malsana idea, tanto da formula egoistica per vivere e stare tutti assieme in città e senza disagi… non posso pensare ad altro. Due anni fa ci sarebbe stata l’utilissima possibilità di bloccare e prendere quella nuova e modernissima struttura costruita a Viagrande, e per me la FC Catania intanto doveva subito far sua… immediatamente, prima che il dottor Franco Proto bloccasse e acquisisse per tanti lunghi anni a favore del suo Atletico Catania di Eccellenza. Oggi la squadra femminile della FC Catania è costretta a pagare l’affitto per le proprie gare interne se vuole avere il pubblico e giocare in un campo decente. Errore enorme quando vedo che il settore giovanile si priva del suo pubblico a Nesima e resta a giocarci… io non capisco. Oggi, anzi subito da ieri, serve mettere mani su Torre del Grifo: non si può fare a meno del centro sportivo”.

Guardando l’organico del Catania, quali ritiene siano i calciatori imprescindibili e perché?
“Di giocatori importanti il Catania ne ha in tutti i reparti, in tutti i settori del campo. Per me, che ho visto tanti di questi giocatori da “giovani speranze” e molti al Torneo di Viareggio, posso dire di Lunetta, Forte, Cicerelli, Donnarumma (ex anche del Monopoli, al Messina in C2 come Caturano in quell’anno), il portiere Dini — nostra bestia nera con il Trapani di Italiano — ma adoro quel Rolfini che con Francesco Baldini (ex Catania) al LR Vicenza, prima della rottura del crociato, mi diceva di un talento in esplosione. Il Catania ha 24 giocatori tutti di livello alto, ripeto: 11 in campo e 13 fuori senza distinzioni di bravura e quindi tutti utilizzabili a vincere e anche con la valida adattabilità a qualsiasi richiesta tattica, se mister Toscano… ne ha voglia”.

Come procede il suo percorso da dirigente? Sogna un ritorno in rossazzurro in futuro?
“Dopo le mie ultime sei stagioni al Calcio Catania e aver fatto due anni fa il direttore generale con il Trapani, ho smesso di accettare soluzioni tanto per lavorare. Ho rifiutato diverse opportunità di direzione in Serie D e ho preferito lavori di scouting con società professionistiche. Lo scorso anno avevo iniziato un bel discorso lavorativo con la Sampdoria, ma il finale di stagione ha fatto arenare e modificare ogni cosa e ogni prospettiva di lavoro futuro. Vediamo… ho avuto l’offerta da un tecnico che, appena trova una società, mi ha chiesto se sono disposto a far parte del suo staff tecnico. Ho risposto che eventualmente ci penserò: lui vorrebbe rimediare a un “errore passato”. Sognare il ritorno al Catania? Assolutamente no. Dopo i sei anni finali passati nel Calcio Catania S.p.A. nessuno della FC Catania mi ha mai contattato e io non ho mai cercato o chiesto qualcosa a nessuno. Rimangono nella FC Catania tanti miei conoscenti e anche qualche caro amico, e Mario Marino non ha mai chiesto nulla a nessuno e mai lo farà. Non ho mai chiesto neanche un accredito per vedere le partite: il giorno che sarò al Cibali sarà perché una società professionistica ha mandato la richiesta di accredito per il professionista Mario Marino. Niente da aggiungere e nulla da chiedere, ma io auguro alla FC Catania la vittoria del campionato e il miglior futuro sportivo per la stessa società, a prescindere da ogni cosa personale”.

===>>> UFFICIALE: aggiudicazione definitiva, “Torre del Grifo Village” è di nuovo la casa del Catania

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CASERTANA-CATANIA: dove seguire la partita in tv e streaming

Venerdì 31 Ottobre il Catania affronterà la Casertana in occasione della dodicesima giornata del girone C di Serie C. Fischio d’inizio alle ore 20:30 presso lo stadio “Alberto Pinto”. E’ prevista in tv la copertura gratuita e in chiaro del match in Sicilia su Telecolor (canale 11 del digitale terrestre), che trasmetterà inoltre differita la gara integrale lunedì 3 Novembre alle 22:15. I possessori di abbonamento, infine, potranno assistere alla partita Casertana-Catania su Sky Sport Calcio (canale 202), Sky Sport (canale 251) in live streaming su Sky Go e NOW, oltre che visibile sulla piattaforma OneFootball (estero).

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ACCADDE OGGI: 30 ottobre 1938, pronto riscatto del Catania. A fine stagione fu Serie B

Sfogliamo il libro dei ricordi del Catania tornando di molto indietro nel tempo, precisamente al 30 ottobre 1938 quando la società etnea assunse la denominazione di Associazione Fascista Calcio Catania. Allora la squadra allenata da Giovanni Degni, reduce dalla sconfitta di misura a Palmi, in Serie C, si rialzò prontamente al “Cibali”, un anno dopo l’inaugurazione dello storico impianto sportivo catanese. Vittoria per 2-0 al cospetto del Lecce.

Gara molto equilibrata, risolta nel corso della ripresa dai gol recanti la firma degli attaccanti Enzo Bellini (67′) e Carlo Ravizzoli (74′). Il Catania iniziò la serie di nove risultati utili consecutivi e concluse il campionato in testa alla classifica del girone H composto da 12 squadre, vincendolo con 36 punti. Nettamente staccate Siracusa con 28 punti e Messina con 27. Dopo quaranta giorni di attesa partì il girone finale a quattro (avversarie Macerata, MATER e Molinella). Lo vinse il Catania con 7 punti, venendo promosso in Serie B insieme al Molinella. Bellini terminò l’annata con 12 realizzazioni rivelandosi il miglior marcatore stagionale del Catania.

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STAMPA NAZIONALE – TuttoC: “Focus sul Girone C, la spinta del pubblico incide ancora in modo determinante”

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Disamina sul campionato di Serie C girone C, a cura della redazione di TuttoC.com. Si evidenzia come il raggruppamento meridionale sia, ad oggi, il più produttivo e imprevedibile dell’intera Serie C.

“La media di 2.58 gol per partita, con un intervallo di una rete ogni 34.9 minuti, è la più alta dei tre raggruppamenti. L’incidenza offensiva casalinga è marcata (+41% rispetto agli altri gironi), segno che il contesto ambientale e la spinta del pubblico incidono ancora in modo determinante. Squadre come Catania (21 gol fatti, miglior differenza reti del torneo con +16), Cosenza (21 reti, secondo miglior attacco) e Benevento (19 reti) esprimono un calcio verticale e dinamico, dove la transizione è arma principale. Anche in zona medio-bassa si segna con continuità — il Casarano e il Trapani mantengono medie vicine ai 2,3 gol totali per match — ma cresce il tasso di reti subite, con 12 club oltre la soglia del gol per partita. Si tratta di un girone più “emotivo” e aperto, dove la qualità tecnica individuale e la gestione psicologica pesano più della tattica collettiva”.

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COPPA ITALIA SERIE C: risultati e acccoppiamenti prossimo turno, Trapani e Benevento tra le squadre eliminate

Sono andate in scena le gare della Coppa Italia Serie C, valevoli per i Sedicesimi di finale. Riportiamo i risultati maturati sui campi e gli accoppiamenti in occasione degli Ottavi di finale della competizione. Limitatamente alle squadre che fanno parte del raggruppamento meridionale del campionato, si registra l’avanzamento del turno da parte di Crotone (che aveva in precedenza eliminato il Catania), Sorrento, Audace Cerignola, Giugliano, Potenza e Latina. Fuori dai giochi Foggia, Trapani, Casarano, Benevento e Monopoli. Da segnalare che le eliminazioni di Trapani e Monopoli sono state decise attraverso la lotteria dei rigori. Per il Benevento, seconda sconfitta consecutiva stagionale dopo il ko di Catania.

COPPA ITALIA SERIE C – RISULTATI SEDICESIMI DI FINALE
Crotone-Foggia 1-0
Forlì-Arzignano Valchiampo 0-1
Carpi-Union Brescia 0-1
Ternana-Campobasso 1-0
Atalanta U23-Alcione Milano 2-1
Renate-Juventus NG 4-3 dcr (1-1)
Sambenedettese-Ascoli 2-1
Arezzo-Torres 2-0
Ravenna-Rimini 3-0
Sorrento-Trapani 5-4 dcr (1-1)
Audace Cerignola-Casarano 2-1
Giugliano-Benevento 2-0
Vicenza-Pro Vercelli 0-1
Monopoli-Potenza 2-4 dcr (0-0)
Ospitaletto-Inter U23 1-2
Latina-Perugia 5-4 dcr (1-1)

Ottavi di finale – Mercoledì 26 novembre 2025
Girone A

Inter U23-Renate
Pro Vercelli-Atalanta U23

Girone B
Ravenna-Arzignano Valchiampo
Sambenedettese-Union Brescia

Girone C
Arezzo-Latina
Ternana-Giugliano

Girone D
Potenza-Audace Cerignola
Sorrento-Crotone

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TORRE DEL GRIFO: alle 12.00 scade il termine per l’eventuale presentazione di un’offerta migliorativa

5 milioni e 500mila euro. Questa offerta determina l’aggiudicazione provvisoria del complesso immobiliare “Torre del Grifo Village” da parte del Catania FC. Bisognerà attendere entro le ore 12:00 di oggi, giovedì 30 Ottobre, per verificare se un eventuale soggetto che non ha partecipato alla procedura di vendita competitiva conclusasi il 23 Ottobre – con la società rossazzurra che è riuscita a spuntarla su Aurora Srl dopo una serie di rilanci -, presenterà un’offerta in aumento del 10% rispetto al prezzo dell’aggiudicatario. Al raggiungimento di tale scopo servirebbe, pertanto, una cifra pari a 6.050.000 euro con il versamento di una cauzione del 20% (1.210.000 euro) ad accompagnare l’offerta migliorativa. Se questo accadrà, la Curatela ha la facoltà di riaprire la gara o di confermare l’aggiudicazione da parte del Catania FC. Prossime ore decisive, se non ci saranno sorprese Torre del Grifo tornerà ad essere la “casa” rossazzurra.

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EX DI TURNO: Caturano, Kontek e Bacchetti al “Pinto”. Anche il catanese Leone sulla strada dei rossazzurri

Salvatore Caturano contro il suo passato, ma anche Ivan Kontek e Loris Bacchetti. Venerdì sera l’attaccante ex Potenza affronterà la Casertana, squadra in cui ha militato 11 anni fa. Era la stagione 2013/14, i falchetti presero parte al campionato di Seconda Divisione Lega Pro. Caturano mise a segno soltanto 2 gol totalizzando poche presenze (diversi spezzoni di partite), in un contesto dove c’era molta concorrenza, un cambio alla guida tecnica e di modulo con l’arrivo di mister Ugolotti al posto di Capuano. Allora il giocatore napoletano aveva già un buon curriculum tra i professionisti, con quasi cento presenze in C1 segnando 21 reti in sette anni di attività.

Ivan Kontek, invece, ritrova il Catania, squadra in cui ha giocato due stagioni addietro totalizzando 21 presenze e 1 gol. Sempre tra le fila dei falchetti figura un altro difensore ex Catania, il classe 1993 Loris Bacchetti che fu uno dei primi ad approdare alle pendici dell’Etna dopo la retrocessione d’ufficio dell’Elefante in Lega Pro nel 2015/16 (appena 4 apparizioni in rossazzurro per lui). L’esperto centrocampista Francesco De Rose, fuori lista, è un altro ex dell’incontro essendosi rivelato protagonista con la squadra campana nel torneo di Serie C 2017/18 (32 apparizioni, 4 gol e 1 assist).

Ex di turno è anche Kevin Leone. Talento catanese cresciuto con profitto nelle giovanili del Sassuolo a suon di gol, assist e vittorie – che ha anche esordito in Serie B – quest’anno ha deciso di cambiare casacca accettando la proposta della Casertana. Cessione in prestito ai falchetti per il ragazzo catanese cresciuto anche nel settore giovanile del Catania. Leone è molto legato alla città etnea ed al quartiere di Nesima nel quale è cresciuto. Un ragazzo che vive di calcio e sogna un grande futuro.

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A MENTE FREDDA | Cura dei dettagli e mentalità, il Catania verso un nuovo test da superare

Il confronto di Caserta, campo tradizionalmente ostico per i colori rossazzurri, rappresenta un ulteriore esame per mettere alla prova la “resistenza mentale” del Catania, prendendo in prestito le parole utilizzate ultimamente da Toscano. Perchè è facile sorridere ed entusiasmarsi dopo due convincenti affermazioni contro rivali direttissime nella corsa alla promozione in Serie B. Il difficile è confermarsi, resettare tutto e ripartire con la stessa intensità e voglia. Alimentando il piacere della vittoria, di gara in gara.

Sia che affronti la Salernitana, il Benevento, il Siracusa, il Giugliano o la Casertana di turno, la C è prevalentemente un campionato di lotta, duelli, agonismo. Soprattutto il girone C. Tutte le avversarie vanno fronteggiate con il dovuto rispetto ma zero timore, predisponendo di volta in volta un piano gara all’altezza, assumendo un atteggiamento coraggioso, consapevole e attento. Perchè nessuno concede sconti, rivolgendo sempre attenzioni e motivazioni particolari al cospetto del Catania. Mister Toscano, logicamente, non lascia nulla al caso.

Attacco prolifico, difesa difficile da penetrare, risposte confortanti arrivano dal rettangolo verde. Risultati e prestazioni non mentono. Ma non è questo il momento di farsi belli, nè di sentirsi arrivati. Il Catania è soltanto all’inizio di un lungo percorso, tortuoso e ricco d’insidie. Con una vetta da conquistare e tante battaglie sportive da affrontare. Nessuna distrazione, avanti passo dopo passo. Testa, cuore e gambe prestando attenzione alla cura di ogni singolo dettaglio. Basta un niente per spezzare il filo sottile dell’equilibrio.

Guai a rovinare quanto meticolosamente costruito fino ad ora da un gruppo che ha fatto della compattezza e della cultura del lavoro i capisaldi, stringendosi ancora di più nei momenti di difficoltà. Le parole di Toscano in sala stampa nelle ultime ore vanno proprio verso questa direzione. Insistendo nel trasferire alla squadra un certo tipo di mentalità. Badando alla concretezza, alla solidità, seguendo poche e semplici indicazioni di uno staff tecnico che pretende progressi continui e costanti da un organico dalle potenzialità elevate e non ancora del tutto espresse. Mai fermarsi, dunque. Il cammino prosegue a Caserta e sarà un nuovo test importantissimo da superare per il Catania.

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FRODI SPORTIVE: arbitraggio pilotato di incontri calcistici per scommesse, 5 misure cautelari

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Dalle prime ore di oggi, mercoledì 29 ottobre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e i Finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, stanno dando esecuzione a una misura cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di 5 soggetti, indagati per il reato di associazione a delinquere finalizzata alle frodi sportive.

Le indagini hanno avuto origine da una segnalazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli relativa ad un flusso anomalo di scommesse su di un incontro calcistico della categoria Primavera. L’attività investigativa che ne è derivata ha permesso di raccogliere gravi elementi in ordine all’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, promossa e diretta da un arbitro della Sezione di Reggio Calabria delle categorie Primavera, Primavera 2 e Serie C, il quale dirigeva l’arbitraggio di diversi incontri calcistici, in modo da indirizzare il risultato finale e farlo convergere verso gli esiti oggetto di scommesse mirate effettuate dai membri del sodalizio.

Anche in seguito alla sua sospensione da parte degli organi di giustizia sportiva che avevano accertato le prime irregolarità, il direttore di gara reggino individuava altri colleghi arbitri, designati per i singoli incontri sportivi, per poi avvicinarli e corromperli, mediante la dazione o la promessa di somme di denaro, che potevano arrivare anche a 10.000 euro a partita, sempre affinché questi conducessero una direzione di gara funzionale a far convergere il risultato verso l’esito delle scommesse effettuate dai membri dell’associazione.

Secondo la ricostruzione avallata dal G.I.P., il sistema criminale vedeva la partecipazione di ulteriori indagati in qualità di partecipi dell’associazione, i quali fornivano supporto morale e materiale all’attività svolta dall’arbitro occupandosi anche di ricercare i contatti con i direttori di gara designati per le partite oggetto di scommessa oltre ad investire il proprio denaro sulle scommesse del gruppo, al fine di trarne un utile comune.

Il modus operandi era semplice ma efficace: l’arbitro faceva in modo che le partite terminassero con un numero di goal tale da poter garantire il verificarsi del pronostico “over” (cioè il superamento di un numero totale di goal per ogni match).
Il direttore di gara riusciva ad ottenere tale risultato concedendo un numero importante di rigori, molto spesso inesistenti. Altre volte invece favoriva una delle due squadre, normalmente quella le cui quotazioni permettevano introiti più elevati, espellendo giocatori delle squadre avversarie senza una reale motivazione. Proprio su quell’esito falsato e “pilotato” gli altri componenti dell’associazione scommettevano ingenti somme di denaro che fruttavano loro elevati guadagni.

A finanziare l’associazione, soprattutto al fine di corrompere altri direttori di gara, erano due imprenditori toscani (padre e figlio), titolari di un’agenzia di scommesse di Sesto Fiorentino (FI), anche loro tratti in arresto. Gli accertamenti bancari e sui conti gioco utilizzati dall’associazione consentivano di censire l’utilizzo da parte degli indagati di provider di scommesse esteri e non autorizzati a operare nell’ambito dell’Unione Europea, all’evidente scopo di non destare sospetti su corposi flussi di scommesse.

“Dalle attività svolte non è emerso il diretto coinvolgimento di calciatori ma un’associazione promossa da un arbitro che aveva nel programma criminoso quello di alterare i risultati di alcune partite, in particolare dei settori giovanili, Primavera e Primavera Under-19, ma che stava programmando di espandere i propri interessi anche sui campionati professionistici”, ha dichiarato il procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Borrelli nel corso della conferenza stampa.

La segnalazione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli che nel 2024 ha dato il via all’inchiesta, ha spiegato Borrelli, era riferita a un flusso anomalo di scommesse sull’incontro Benevento-Cesena del campionato di Primavera 2, “che risultava essere arbitrata da Luigi Catanoso, sulla quale si era realizzato un importo complessivo di giocate pari a circa 41 mila euro tra le quali 219 su 288 riguardavano la vittoria del Benevento. Si trattava di scommesse che erano state fatte per la maggior parte in comuni calabresi come Condofuri, Melito Porto Salvo, Palizzi Marina e Reggio Calabria. Il meccanismo si realizzava essenzialmente attraverso la corruzione di arbitri che dirigevano la partita in maniera da condizionare il risultato”. Le partite direttamente finite nell’indagine sono Benevento-Cesena (Primavera), Hellas Verona-Cagliari (U19) e Sassuolo-Verona (U19). Un tentativo non riuscito è stato documentato nella gara Empoli-Lazio (Primavera).

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VERSO CASERTANA-CATANIA: alla scoperta della squadra di mister Coppitelli

L’ottobre rossazzurro si chiuderà con l’ostica trasferta sul campo della Casertana, squadra reduce dalla sconfitta di misura in casa della Salernitana e attestata all’ottavo posto in graduatoria. Il percorso sin qui compiuto dai falchetti è in linea con gli obiettivi stagionali: 17 punti conquistati (frutto di 5 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte), per una media di 1,54 punti a partita e una differenza reti in perfetto equilibrio (14 gol fatti e altrettanti subiti). Il rendimento interno si lascia preferire a quello esterno, essendo stati ottenuti 10 punti tra le mura amiche del “Pinto” con una sola sconfitta all’attivo contro il Casarano. La formazione campana cercherà di far prevalere da un lato il fattore casalingo e dall’altro la solidità difensiva ritrovata in occasione delle gare con Picerno e Siracusa prima di cadere domenica scorsa allo stadio “Arechi”.

La Casertana si è presentata ai nastri di partenza della nuova stagione con rinnovate ambizioni rispetto allo scorso anno, quando l’obiettivo minimo della permanenza in Serie C venne conseguito all’ultima giornata sul campo del Trapani. Il progetto tecnico è stato affidato a un giovane allenatore: Federico Coppitelli. Il quarantunenne tecnico capitolino, dopo essere transitato negli anni dai settori giovanili di Frosinone, Roma, Torino e Lecce (con cui ha vinto il Campionato Primavera nella stagione 2022-23) e aver tastato l’esperienza estera alla guida dei croati dell’Osijek (misurandosi come allenatore anche in Conference League), ha accettato di mettersi alla prova nella terza serie italiana in un club che punta a crescere e stabilirsi in una buona posizione di classifica.

Mister Coppitelli può contare su un organico in cui spiccano alcune valide individualità per la categoria e qualche giovane di prospettiva come il catanese Kevin Leone, mezzala di qualità il cui cartellino è di proprietà del Sassuolo. Ai gol ci pensa Accursio Bentivegna (già a quota 5 in campionato) in attesa che si sblocchi Michele Vano, il quale lo scorso anno fu determinante per le sorti della squadra. Contro il Catania Coppitelli potrebbe optare per il ritorno al 4-3-3, accantonato nelle ultime tre partite in favore di un più prudente 3-5-2. Davanti a De Lucia agirebbe una linea a quattro di difesa formata da Oukhadda, Rocchi, Bacchetti e Liotti, con Toscano, Pezzella e Proia a centrocampo e Kallon, Casarotto (o Vano) e Bentivegna a comporre l’eventuale tridente offensivo.

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