RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Catania, giornata di riposo ma quasi tutti i calciatori in campo”

«Ragazzi, ci alleniamo?». Nella giornata di riposo “quasi tutti i calciatori del Catania si sono presentati in campo per continuare il lavoro di avvicinamento alla trasferta di Giugliano. Un gesto che significa tanto, se letto nella maniera giusta. Una decisione che è arrivata spontaneamente da parte di una buona parte del gruppo. Qualche assenza c’era ma per motivi famigliari, impegni personali. Nessuno è rimasto a casa a guardare la tv o giocare alla play”, riporta La Sicilia.

“Non è stata la semplice vittoria sul Siracusa a fare scattare la molla, ma c’è un senso di responsabilità che anima la vita del Catania e che in questo caso specifico si è tradotto con una sgambata al Cibalino o con un allenamento particolareggiato in palestra”, si legge. “Alcuni dei calciatori si sono sottoposti a una seduta di scarico, altri hanno effettuato un recupero e le terapie di prevenzione. Aloi, Forte e Rolfini sono a disposizione del tecnico Toscano che potrà anche convocarli per la sfida di sabato in Campania. Lavorare al miglioramento delle performance, non obbligati dal contratto ma da un senso del dovere: un segnale importante in una fase del campionato in cui il Catania dovrà vincere a Giugliano per poi preparare le gare interne contro Salernitana e Benevento”.

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DEL FABRO (Giugliano): “Col Catania sfida affascinante ed emozionante, abbiamo bisogno di fare risultati”

Dario Del Fabro, ex difensore del Catania oggi in forza al Giugliano, avversario dei rossazzurri sabato pomeriggio al “De Cristofaro”, concede un’intervista ai microfoni di centotrentuno.com

“Qua si sta bene, la società è piccola ma in questi anni ha espresso un buon calcio e raggiunto due volte i playoff. Quest’anno ci sono stati tanti cambiamenti, però sono arrivati giocatori importanti e in rosa ci sono giocatori di livello come Borrello, De Rosa, Zammarini e Nepi. Abbiamo iniziato incontrando tante squadre forti e organizzate, penso a Cosenza e Salernitana, ma in generale questo girone è molto difficile perché ci sono tante corazzate e il discorso promozione sarà aperto fino all’ultimo. Per noi sarà un anno di transizione, dobbiamo costruire qualcosa di importante in ottica futura e tenere i piedi per terra con grande umiltà“.

In vista del prossimo impegno col Catania: “Sarà bello riabbracciare qualche vecchio compagno e amico. Ma appena l’arbitro fischia non si guarda in faccia nessuno: abbiamo bisogno di fare risultati, dobbiamo tornare nella carreggiata giusta perché abbiamo le qualità per fare bene. Il Catania sicuramente punterà a vincere il campionato e non sarà facile, ma sarà una sfida affascinante ed emozionante”.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Catania FC presente alla serata contro la fibrosi cistica”

Il Catania FC ha partecipato alla cena ‘Doniamoci fundraising’ organizzata da Claudio Miceli per la raccolta fondi contro la fibrosi cistica. La serata si è tenuta a Giarre ed è stata presentata da Ruggero Sardo, allietata dalla presenza di alcuni ospiti musicali come il cantautore Michele Zarrillo e il fisarmonicista di fama mondiale Pietro Adragna.

“Sul palco il direttore della comunicazione del Catania FC Giuseppe Sapienza ha portato i saluti della proprietà Pelligra e dei vertici del club Grella, Bresciano e Zarbano”, riporta La Sicilia. “Sapienza si è soffermato sull’importanza del calcio e dei calciatori come straordinario veicolo di comunicazione anche di messaggi sociali come la lotta contro le malattie. Sul palco con lui il tridente d’attacco Caturano-Cicerelli-Lunetta, molto applaudito e accolto con entusiasmo dai tifosi e da tutti gli ospiti. I tre hanno sottolineato con emozione come siano stati colpiti dalla storia della famiglia Miceli, in particolare di Stefano e di questa malattia subdola. Per il Catania sono intervenuti anche il direttore sportivo Ivano Pastore assieme ad altri dirigenti”, evidenzia il quotidiano.

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EX ROSSAZZURRI: sfortuna Guglielmotti, rottura del crociato

Nei mesi scorsi Davide Guglielmotti ha risolto consensualmente il contratto che lo legava al Catania, per poi accettare la proposta dell’Union Brescia firmando un accordo di durata biennale. Sabato è sceso in campo per la quinta volta in questa stagione tra campionato e Coppa Italia Serie C, purtroppo per il ragazzo è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco al 24′ del secondo tempo a seguito di un infortunio serio. Gli accertamenti strumentali a cui Guglielmotti si è sottoposto hanno evidenziato una lesione di alto grado del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Il giocatore sarà rivalutato nelle prossime settimane per definire il percorso terapeutico e i relativi tempi di recupero.

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REPORT MEDICO: Martic, condotto esame di risonanza magnetica

Il Catania FC comunica che il calciatore Manuel Martic si è sottoposto oggi a esame strumentale di controllo necessario per dare il via alla successiva fase riabilitativa. Il dottor Antonio Ragusa, specialista in radiologia diagnostica e interventistica muscoloscheletrica presso l’Arnas Garibaldi di Catania, di cui si avvale lo staff sanitario rossazzurro, ha condotto l’esame di risonanza magnetica sul giocatore che ha consentito di valutare lo stato dell’infortunio accaduto a Cosenza lo scorso 14 settembre. Si è deciso, dunque, di procedere con il successivo ciclo di terapie.

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A MENTE FREDDA | Si alza il livello di competitività negli allenamenti. Zero alibi, ora tre prove di forza

Trittico di partite all’orizzonte. Sabato il Giugliano al “De Cristofaro”, la settimana successiva la Salernitana capolista al “Massimino”, poi il Benevento secondo classificato ancora tra le mura amiche. Il Catania guarda alle prossime gare consapevole di potere e dovere accelerare nella corsa al primato. 4 punti dalla vetta non sono una distanza incolmabile. Specie dopo 8 giornate di campionato. Fa bene Alessandro Raimo, calciatore che più di tutti incarna la mentalità ‘operaia’ all’interno della rosa, a dedicare ogni attenzione al match di Giugliano. Del resto quella gara rappresenta un crocevia fondamentale per arrivare nelle migliori condizioni psicofisiche alla successiva doppia sfida contro le direttissime rivali.

Domenica scorsa una prestazione pratica e concreta ha permesso al Catania di avere ragione di un Siracusa in difficoltà ma che in precedenti occasioni, al cospetto di formazioni quotate, ha creato più di qualche apprensione alle difese avversarie. Questo non si è evidenziato a Catania, dove i rossazzurri hanno preferito badare al sodo, concedendo zero al di là di un’espressione di gioco migliorabile e dei demeriti per non avere chiuso prima una gara che rischiava di complicarsi. Un maggiore cinismo sotto porta e la crescita di alcune individualità può generare benefici in un contesto di gruppo che vede alzarsi il livello di competitività negli allenamenti, favorito dall’infermeria che va svuotandosi.

Tra piccoli aggiustamenti tattici (con sprazzi di 4-4-2), progressi in fase difensiva ed una vittoria che fa morale, aspettandosi doverosamente di più sul piano del gioco, il Catania si proietta verso la trasferta campana con qualche certezza in più e la necessità di fornire nuove importanti risposte sul rettangolo verde. I primi allenamenti sostenuti in settimana da Aloi e Rolfini consentono a Toscano di avere a disposizione più carte da giocare e, quindi, la possibilità di scegliere l’utilizzo di elementi con determinate caratteristiche piuttosto che altri. Zero alibi, dunque. Ora servono tre prove autorevoli, rafforzando la propria mentalità ed inviando segnali di forza alla concorrenza.

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ESCLUSIVA – Gennaro Monaco: “L’asse centrale del Catania non ce l’ha nessuno. Prossime tre gare significano tanto. Per squadra, tifoseria e società i rossazzurri devono vincere il campionato. Su Jimenez…”

Pochi giorni dopo avere vissuto una domenica speciale in Curva Sud, assistendo alla partita Catania-Siracusa e tifando per la propria squadra del cuore, ovviamente quella etnea, l’ex difensore Gennaro Monaco, sempre amato dal popolo rossazzurro e bandiera autentica del Catania, ha commentato le emozioni vissute sugli spalti con alcune considerazioni sulla formazione allenata da Mimmo Toscano e le prospettive in ottica primo posto, soffermandosi anche su alcuni singoli. Queste le sue parole ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com:

Gennaro, hai vissuto una bella esperienza domenica allo stadio.
“Le mie figlie hanno avuto l’idea di assistere al derby Catania-Siracusa, considerato che io allenavo il sabato. Avevano il piacere di seguire per la prima volta una partita del Catania dalla Curva Sud dello stadio ‘Angelo Massimino’. Abbiamo fatto 4 biglietti, siamo partiti da Napoli – 6 ore di macchina – e dopo la gara partenza a Zafferana, dove si svolgeva l’Ottobrata. La mattina successiva siamo ripartiti per la Campania. I miei figli sono legatissimi a Catania ed Acitrezza, hanno ancora tanti amici sotto l’Etna. E’ stato bellissimo rendermi conto di quante famiglie e bambini fossero presenti in Curva. Non me lo aspettavo. Qualcosa di fantastico. Abbiamo cantato in curva con ragazzini di 10-12 anni. A conferma di una passione per i colori rossazzurri che si tramanda di generazione in generazione. Bellissimo. E’ stata una giornata gioiosa, venendo travolto dall’entusiasmo dei tifosi. Ho provato un’emozione incredibile, ricevendo un’accoglienza davvero speciale”.

Sei tornato in Curva, come ai vecchi tempi…
“Più volte in passato da giocatore del Catania andai a sostenere la squadra dalla Curva. Ciccio Famoso e gli altri capi ultras mi vedevano come una figura indispensabile affinchè trasmettessi il significato e l’essenza di vestire la maglia del Catania. Allora vivevamo a stretto contatto con i tifosi del Catania. C’era un rapporto viscerale, per tutta la settimana i rapporti umani erano intensi e quotidiani con la gente. Oggi questo non succede ed è un peccato. Negli ultimi anni, però, tanti giocatori hanno continuato a vivere a Catania. Vuol dire che questa città ti entra dentro”.

Come hai visto il Catania dagli spalti?
“Naturalmente in Curva vedi la partita da un prospetttiva diversa. Il primo gol è stato bello davvero. Poi Lunetta piace perchè è un giocatore caparbio, tosto. Tatticamente il Catania era molto stretto, il Siracusa faceva tanto possesso palla ma la squadra di Tsocano non ha mai corso rischi, applicando una grande fase difensiva. Poi hai chiuso la gara facendo il secondo gol. I derby sono partite sempre imprevedibili ma io dalla Curva ho visto un buon Catania. Ovviamente le prossime tre partite significano tanto”.

Già, ti riferisci alle prossime gare con Giugliano, Salernitana e Benevento…
“Se il Catania facesse 7-9 punti dimostrerebbe di potere davvero vincere il campionato. Quest’anno il Giugliano fa molta fatica. Non è la squadra degli altri anni, soprattutto tra le mura amiche. Sarebbe bello battere anche Salernitana e Benevento, partite che si preparano da sole. Nei campionati che vinsi a Catania gli scontri diretti furono decisivi e sarà così anche adesso. Quelli non li devi sbagliare, nella maniera più assoluta. Battere queste squadre andrebbe a generare un entusiasmo incredibile in una tifoseria che nessuno può vantare in questa categoria. Resto della convizione che il Catania per la vittoria finale se la giocherà proprio con Benevento e Salernitana”.

Quale può essere l’arma in più di questo Catania?
“Sicuramente l’asse centrale composto da Dini in porta, Di Gennaro in difesa, Di Tacchio in mediana, Lunetta e Caturano in avanti. Questo asse non ce l’ha nessuno. Caturano, poi, lo conosco bene. E’ un carismatico, giocatore importante. E’ approdato a Catania nel momento giusto. Dopo anni che assicura una ventina di gol all’anno, quest’anno magari ne farà 15 e basterebbero per portare il Catania in B. E’ un giocatore top per la categoria. Lui lo sa che giocare a Catania significa Serie A, ha la possibilità di rimanere nella storia del club”.

Gennaro, di cosa ti occupi attualmente?
“Alleno il Rione Terra, siamo primi. Di Bonito prese questa squadra da amici nel 2003 in Terza Categoria, da 22 anni continua ad essere lui il presidente, il primo in Campania che ha una squadra da più di vent’anni. Rappresenta una sua creatura, un pò come poteva essere il Catania per Massimino. Vuole portare il club in Eccellenza e poi in Serie D, ci siamo ritrovati perchè ha ritenuto che la mia esperienza ed il mio modo di fare potessero consentire alla squadra di entrare nella storia. Io ho accettato volentieri, vicino casa tra l’altro. Abbiamo ragazzi che si allenano la sera, si vive un calcio forse più familiare, genuino, pane e salame, dove non c’è malizia”.

Tornando al Catania, cosa ti fa pensare che Toscano abbia le carte in regola per arrivare alla vittoria del campionato?
“Questo è il secondo anno per lui a Catania, conosce l’ambiente, i giocatori. E’ stata confermata una buona ossatura della passata stagione con un Caturano in più e Lunetta che, con lui, forma una coppia d’attacco devastante. D’Ausilio e Jimenez sono altri calciatori imprevedibili, D’Ausilio in particolare ha vinto campionati. Sono fiducioso. Su Jimenez dico che lui deve disputare un campionato alla grande ed è in grado di farlo. E’ in scadenza di contratto ma sa che rinnovando l’accordo guadagnerebbe tanti soldi, idem nel caso in cui facesse bene trasferendosi poi altrove. Dovrà per forza fare un buon campionato. Ci sono tanti giocatori carismatici in questa squadra, si sta anche svuotando l’infermeria. Il Catania ritrova Aloi, altro calciatore vincente. I rossazzurri devono vincere il campionato perchè hanno una grande squadra, tifoseria e società con un allenatore che ha vinto spesso in carriera ed è chiamato a farlo anche quest’anno. Con l’entusiasmo della tifoseria, poi, giocare al ‘Massimino’ è qualcosa di fantastico, così come quando le trasferte non sono vietate e trovi almeno 500 tifosi catanesi pronti a sostenerti”.

Si ringrazia Gennaro Monaco per la gentile concessione dell’intervista.

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JIMENEZ: il Catania ha bisogno del suo talento, ora serve un segnale chiaro

Il Catania ha bisogno del vero Jimenez. Non solo di un giocatore estroso, capace di accendere la manovra con una giocata, ma di un punto di riferimento tecnico e mentale, un faro in grado di illuminare il gioco offensivo rossazzurro. In una squadra che sta cercando equilibrio e continuità, l’apporto dell’estroso centrocampista offensivo è fondamentale: serve che diventi la spalla ideale di Cicerelli e l’uomo assist per il terminale offensivo, mettendo al servizio del collettivo le sue qualità migliori.

Eppure, qualcosa si è inceppato. La questione contrattuale che lo riguarda continua a far discutere e a pesare, non solo sul clima intorno al giocatore ma anche, inevitabilmente, sulle sue prestazioni. I tifosi attendono risposte ufficiali e definite, stanchi di una situazione che si trascina e che rischia di diventare un’ombra costante. L’attesa genera incertezza, e questa incertezza si riflette sul campo.

Contro il Siracusa, Jimenez ha mostrato sprazzi del suo talento ma non ha inciso come ci si attendeva. Qualche mugugno dalle tribune, soprattutto nella ripresa, ha accompagnato alcune scelte poco lucide e un eccesso di egoismo: si è innamorato troppo del pallone, rallentando la manovra proprio nel momento in cui serviva concretezza. Toscano lo conosce e sa quanto può dare, ma per farlo deve ritrovare serenità e fiducia, dentro e fuori dal campo.

Il Catania, oggi più che mai, ha bisogno di un Jimenez leader. Il talento non si discute, ma ora serve il passo in avanti che trasformi le potenzialità in rendimento. Il tempo delle attese sta finendo: per sé, per la squadra e per una tifoseria che, al di là dei mugugni, continua a sperare di vederlo finalmente decisivo.

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VERSO GIUGLIANO-CATANIA: Del Fabro e Zammarini incrociano il loro passato

“Grazie Catania per le emozioni che mi hai lasciato in questi mesi. E’ stato un privilegio poter indossare e difendere la maglia di questa città”. Parole che il difensore Dario Del Fabro ha riportato via social a maggio, preannunciando un addio divenuto poi ufficiale alla scadenza del contratto di prestito. Il Catania non esercitò l’opzione per il riscatto del cartellino di Del Fabro, rientrato alla base (Arezzo) prima di una nuova cessione al Giugliano, a titolo definitivo. Il calciatore classe 1995 ha concluso nei mesi scorsi la sua esperienza con la maglia del Catania totalizzando 7 presenze, dopo essere stato prelevato nel mercato cosiddetto di ‘riparazione’. Sabato sarà avversario degli etnei al “De Cristofaro”. Come lui un altro ex rossazzurro, il centrocampista Roberto Zammarini, che da un paio di mesi rappresenta i colori sociali del Giugliano.

Zammarini lasciò la sponda rossazzurra della Sicilia ad agosto 2024 dopo 44 apparizioni condite da 4 gol e altrettanti assist contribuendo alla vittoria della Coppa Italia Serie C. “Ciao Catania. E’ stato un onore indossare i vostri colori. Grazie di tutto”. Queste le poche parole, ma significative, del calciatore lombardo quando salutò via social i tifosi rossazzurri una volta formalizzato l’accordo per la risoluzione consensuale prima di approdare alla SPAL. Si ricorda anche il messaggio della moglie: “Ho pianto quando ho scoperto che dovevo venire qui.. così lontano da casa.. e ora non sarei voluta andar via. Sicilia sei nel mio cuoricino”. Esperienza positiva, quella di Zammarini alle falde dell’Etna, andata in archivio dopo un’annata vissuta da protagonista malgrado le difficoltà incontrate dalla squadra nella stagione 2023/24.

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IERARDI: il difensore presente ancora una volta nella Top 11 di TuttoC

“Il Catania dà un calcio alla crisi aggiudicandosi il derby col Siracusa per 2-0, enorme il divario tecnico tra le due formazioni”. E’ quanto riporta il portale specializzato sulle vicende del campionato di Serie C, TuttoC.com, che pubblica la consueta Top 11 settimanale inserendo ancora una volta Mario Ierardi. Il difensore rossazzurro viene definito “un altro habituè” della speciale rubrica pubblicata di settimana in settimana. Il fatto che Ierardi sia stato inserito tra i migliori dell’ottava giornata non stupisce. “Stiamo parlando di un calciatore che non c’entra nulla con la categoria e che continua a fare la differenza. Troppo più forte dei volenterosi, ma inesperti attaccanti del Siracusa”, si legge.

Questa la Top 11 al completo, ruolo per ruolo, schierando il 3-5-2. Presente anche l’ex attaccante del Catania Inglese, che con la doppietta firmata contro la Cavese ha raggiunto quota 100 gol in carriera:
PORTIERE – Russo (Giugliano)
DIFENSORI – Ierardi (Catania), Miceli (Monopoli), Nicolao (Team Altamura)
CENTROCAMPISTI – Zunno (Crotone), Kouan (Cosenza), Cangianiello (Sorrento), Levak (Atalanta U23), Achik (Salernitana)
ATTACCANTI – Inglese (Salernitana), Ekuban (Latina).
ALLENATORE – Bruno (Latina).

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