ACCADDE OGGI: 31 luglio 1993, l’inizio di una lunga battaglia legale per il Catania

Era il 31 luglio 1993 quando il Catania non presentò la fidejussione necessaria per l’iscrizione. A nulla valse il tentativo disperato di Massimino, che il giorno seguente tentò senza successo di farsi ricevere presso la sede della F.I.G.C. portando con sé due miliardi in contanti. Il Cavaliere avviò una lunga battaglia legale, rivolgendosi in prima istanza al C.O.N.I., che respinse il reclamo del 20 agosto. Ci si affidò quindi alla giustizia ordinaria, attraverso un ricorso al T.A.R. di Catania.

Il 13 settembre, il giorno dopo l’inizio del campionato, il tribunale amministrativo diede ragione al Catania. Da un lato, rilevò che il club poteva usufruire di una dilazione dei debiti d’imposta, concessa da un decreto ministeriale alle società della Sicilia sud-orientale a seguito del terremoto di Carlentini del dicembre 1990; dall’altro, affermò che il termine del 31 luglio non avrebbe potuto essere considerato perentorio. Venne quindi intimato alla F.I.G.C. di riammettere la squadra in C1 in luogo di quella ripescata al suo posto, ma il presidente Antonio Matarrese rivendicò l’autonomia dell’ordinamento sportivo. Con una seconda ordinanza il T.A.R. ordinò alla Federazione di allargare la C1 a 19 squadre, per ricomprendervi anche il Catania, ma anche in questo caso Matarrese si oppose.

Il T.A.R. si vide così costretto a nominare due commissari ad acta che a fine settembre si insediarono presso la Lega di Serie C e riscrissero il calendario, secondo il quale i rossazzurri avrebbero dovuto esordire il 3 ottobre al Cibali contro il Giarre. I gialloblù, sulla base del calendario stilato dalla Lega, avrebbero dovuto invece scendere in campo al “Partenio” contro l’Avellino. Il 9 ottobre 1993 la querelle giudiziaria si chiuse dinanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo, che con la propria sentenza confermò l’illegittimità della radiazione ed il diritto del Catania di essere nuovamente affiliato, ma al contempo riconobbe alla F.I.G.C. il diritto di organizzare le competizioni in piena autonomia.

Il titolo sportivo fu salvo, con esso la matricola n. 11700, ma il 18 ottobre la società di Massimino venne inserita dalla Federazione nel campionato di Eccellenza. Quell’anno il Calcio Catania arrivò terzo, ma fu ripescato in Serie D. Il Catania ritornò in C1 solo al termine della stagione 1998-1999.

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STAMPA AVELLINESE: “D’Ausilio, sorpasso Trapani”

Ritorno in Lega Pro per Michele D’Ausilio? Secondo quanto riporta la stampa avellinese, nello specifico la redazione di tuttoavellino.it, in questo momento D’Ausilio è uno dei calciatori dell’Avellino ad avere maggiore mercato. Il centrocampista offensivo è sicuramente in uscita ed in terza serie vanta parecchi estimatori. Nelle ultime ore il Trapani avrebbe effettuato il sorpasso su Crotone e Catania, da tempo accostato al giocatore milanese classe 1999. Resta da capire come evolverà la situazione, ma D’Ausilio appare ormai prossimo all’addio. 

===>>> STAMPA NAZIONALE – La Casa di C: “D’Ausilio, testa a testa Catania-Crotone”

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LA SICILIA: “Catania, diverse occasioni da gol. Casasola e Donnarumma, ottima impressione. Forte da rivedere”

Il quotidiano La Sicilia evidenzia i tratti salienti dell’allenamento congiunto sostenuto da Catania e Ascoli a Norcia, concluso a reti bianche e che ha fatto registrare risposte confortanti sul piano della solidità difensiva. Pieraccini ha evidenziato “ottima personalità negli anticipi alti”, con gli esterni “Casasola e Donnarumma veloci e solidi nelle due fasi. In mezzo Quaini e Jimenez sono apparsi ben assortiti, sulla trequarti Stoppa e Cicerelli hanno creato scompiglio soprattutto per metà dei primi 45 minuti”.

Diverse le occasioni da gol costruite. Forte, Cicerelli, Lunetta e D’Andrea hanno sfiorato la marcatura, in mediana si è visto “un combattivo Chiarella”. Bene Dini a difesa dei pali, autore in particolare di una “parata non semplice” sul tentativo di Oviszach, tra gli ascolani più attivi. Nel corso della ripresa dentro Di Gennaro “a fungere come da totem della retroguardia ben coadiuvato da Silvestri e da Allegretto, con Raimo a correre sulla fascia”. Il Catania “ha cercato con insistenza il gol contro l’Ascoli di tanti ex di turno” (Odjer, Carpani, Curado, Ndoj, il ds Patti è catanese). Al centro del reparto offensivo “Forte è da rivedere appena il suo fisico possente avrà smaltito le fatiche della preparazione, aspettiamo che Rolfini smaltisca un acciacco e, poi, sul mercato la società rimane sempre vigile”.

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LA SICILIA: “Catania solido in difesa. E’ mancato solo il gol”

“Duelli, calcio, calci. Il copione delle amichevoli estive è come un tormentone. Ma tra Catania e Ascoli la lotta non è mancata. I gol sì, però è meglio un pareggio senza reti che un 14-0 contro una formazione dilettantistica che non avrebbe avuto senso alcuno”, riporta La Sicilia. L’allenamento congiunto si è giocato a porte chiuse. Mister Toscano “ha avuto modo di testare la solidità della difesa e le trame di gioco sviluppate sugli esterni. Poi le occasioni anche importanti le hanno avute le due squadre che hanno duellato con le forze che si possono avere quasi alla fine di un ritiro in cui prevalgono i carichi di lavoro a dispetto della lucidità e brillantezza”, si legge. “Il gol non è arrivato, ma le trame offensive sviluppate sono state valide”, evidenzia il quotidiano.

===>>> LA SICILIA: “Catania, diverse occasioni da gol. Casasola e Donnarumma, ottima impressione. Forte da rivedere”

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MERCATO: Peralta, risoluzione del contratto vicina?

Trovati negli ultimi giorni gli accordi per la risoluzione del contratto con il colombiano Andres Tello e l’attaccante Adriano Montalto, nelle prossime ore potrebbe fare altrettanto il centrocampista offensivo Diego Peralta. Il Catania continua ad essere attivissimo sul mercato in uscita, escludendo i cosiddetti esuberi dal progetto tecnico. Peralta è uno di questi, non essendo ritenuto dall’allenatore Mimmo Toscano funzionale per caratteristiche alla sua filosofia di gioco. Nei giorni scorsi si è detto della possibilità di ratificare il trasferimento di Peralta al Foggia o al Crotone. Nelle ultime ore sembra che i satanelli si siano portati nuovamente in vantaggio per assicurarsi il diritto alle prestazioni sportive del calciatore.

===>>> ULTIM’ORA: Peralta, sprint di Vicenza e Benevento

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CATANIA 0-0 ASCOLI: le formazioni schierate da Toscano

Allenamento congiunto tra Catania ed Ascoli a Norcia, il primo per i rossazzurri. Nell’arco di 90 minuti di gioco, entrambe le squadre si sono equivalse non andando oltre il pareggio a reti bianche. L’allenatore degli etnei Domenico Toscano ha proseguito il percorso tattico all’insegna del 3-4-2-1, non impiegando Martic, Corbari, Bocic, Luperini, Rolfini, Di Tacchio e schierando in campo le seguenti formazioni tra il primo ed il secondo tempo:

CATANIA PRIMA FRAZIONE – Dini; Ierardi, Pieraccini, Celli; Casasola, Jimenez, Quaini, Donnarumma; Cicerelli, Stoppa; Forte.
CATANIA SECONDA FRAZIONE – Bethers; Ierardi (15’st Silvestri), Pieraccini (15’st Di Gennaro), Celli (15’st Allegretto); Casasola (15’st Raimo), Jimenez (15’st Forti), Chiarella, Donnarumma (15’st Papaserio); Cicerelli (15’st Quiroz), Lunetta; Forte (15’st D’Andrea).

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MERCATO: assist di Toscano a Pastore, sistemare il centrocampo resta l’obiettivo primario

Oggi il centrocampo è abbastanza scoperto. Puoi adattare Jimenez, sappiamo di avere Quaini squalificato per un mese”. Chiaro il messaggio del tecnico Mimmo Toscano, ai microfoni di Sicilia 242 (qui l’intervista completa), indirizzato al direttore sportivo Ivano Pastore. Sicuro che, entro l’inizio del campionato, la rosa sarà definita in tutti i settori. In questo momento l’attenzione è principalmente rivolta al reparto di centrocampo. E’ lì che bisogna intervenire soprattutto in questa fase del mercato.

Pastore è tornato a muoversi in maniera concreta negli ultimi giorni per quanto concerne le operazioni in entrata, consegnando all’allenatore rossazzurro Martic e Corbari. Se il primo, nelle idee di Toscano, potrebbe essere visto principalmente come difensore (potenziale alternativa a Di Gennaro?) piuttosto che centrocampista, il secondo in carriera ha giostrato anche in difesa ma, in questo caso, non c’è dubbio che agirà in mezzo al campo. Perchè è lì che, negli anni, ha consolidato le sue prestazioni fino a rivelarsi grande protagonista nella passata stagione trascinando con pieno merito la Virtus Entella in Serie B.

Ma non basta. Quaini, lo ricordiamo, non potrà disputare le prime quattro giornate di campionato, Martic salterà l’esordio col Foggia. Toscano ha adattato spesso in ritiro Jimenez a centrocampo, provando anche la soluzione Luperini in mediana. Il “solito” Vallocchia della Ternana resta un profilo caldo e parecchio gradito all’ex tecnico del Cesena, ma il Catania non aspetterà in eterno i rossoverdi ed ha già individuato le alternative nel caso in cui la trattativa con le Fere non si sbloccasse. Aloi è un altro centrocampista proposto dagli umbri, Zuccon (Atalanta) preferirebbe giocarsi le sue carte in Serie B, Garetto (Rimini) potrebbe tornare in auge. Ma ci sono anche i classici nomi a sorpresa, quelli su cui Pastore lavora sotto traccia seguendo l’esempio di Martic e Corbari.

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VERSO LA STAGIONE 2025/26: fattore “Massimino” da ritrovare in ottica campionato

Il rendimento casalingo incostante è stato uno dei punti deboli del Catania nella stagione passata. In campionato, la squadra allenata da Toscano ha conquistato 24 punti tra le mura amiche su 51 disponibili, frutto di 6 vittorie ottenute ai danni di Benevento, Monopoli, Altamura, Trapani, Sorrento e Giugliano, cui si sommano i 7 pareggi con Picerno, Cerignola, Messina, Cavese, Casertana, Foggia e Crotone; Latina, Potenza, Juventus Next Gen e Avellino sono state le squadre capaci di espugnare il “Massimino” durante la regular season.

Questi numeri certificano le difficoltà riscontrate nell’imporre il cosiddetto “fattore campo”, elemento che concorre al compimento di un buon campionato. Sul piano della manovra e della tenuta mentale la squadra talvolta ha prestato il fianco all’avversario di turno, che più di una volta è riuscito nell’intento di portare via un punto o l’intera posta in palio. L’incapacità di imporre il pallino del gioco in casa è stato uno dei motivi per cui il Catania non è riuscito a competere per i vertici della graduatoria.

Migliorare il rendimento casalingo è uno degli obiettivi da porsi in avvicinamento al prossimo campionato. Il Catania esordirà domenica 24 agosto allo stadio “Angelo Massimino” contro il Foggia, avversario alle prese con una difficile ricostruzione sul piano tecnico affidata alla sapiente mano di Delio Rossi. I rossazzurri, che nel frattempo stanno ultimando il ritiro a Norcia, dal canto loro puntano a partire bene davanti al pubblico amico e ritrovare un’affermazione casalinga in campionato che manca all’appello dal 26 gennaio: 3-1 al Giugliano firmato Guglielmotti (doppietta) e Lunetta.

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QUI CATANIA: Sturaro a lezione a Coverciano, esami finali tra qualche mese

Giorni fa la FIGC ha reso nota l’ammissione degli allievi al corso UEFA B, figurando anche il freschissimo ex centrocampista rossazzurro Stefano Sturaro dopo che il Catania ha ufficializzato il suo addio al calcio giocato sottolineando che allenerà nell’ambito del settore giovanile. Si attende che Sturaro completi il percorso presso il prestigioso Centro Tecnico Federale di Coverciano. Il corso, iniziato il 21 luglio, prevede una fase intensiva in presenza fino all’8 agosto, seguita da lezioni online.

Gli esami finali si terranno ad ottobre, sempre a Coverciano. Una volta conseguito il titolo, sarà abilitato ad allenare tutte le categorie giovanili (tranne la Primavera), nel calcio dilettantistico fino alla Serie D, potrà essere vice in Serie C e collaboratore tecnico in Serie A e B, anche a livello europeo. Un nuovo capitolo in assoluto per Sturaro, determinato più che mai ad intraprendere questo indirizzo professionale.

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MARTIC: più come difensore o centrocampista nelle idee di Toscano?

Il Catania lo ha reperito dal mercato degli svincolati, dopo la scadenza del vincolo contrattuale con il Lecco. Una pedina interessante, il calciatore austriaco classe 1995 Manuel Martic che dopo le esperienze italiane maturate al Legnago e, appunto, tra le fila del Lecco accetta con entusiasmo la chiamata del Catania, misurando le proprie ambizioni in quella che, in Serie C, rappresenta la piazza più importante per tradizione, blasone e bacino d’utenza.

In carriera ha occupato più spesso il ruolo di centrocampista, collezionando un centinaio di presenze in questa posizione. Negli ultimi anni, però, con una frequenza nettamente maggiore ha agito qualche metro indietro, sia da centrale di difesa che da braccetto destro in una linea difensiva composta da tre uomini. Sarà interessante vedere se, nelle idee di Toscano, Martic viene visto prevalentemente come difensore o centrocampista. Una cosa è certa: in entrambi i casi il giocatore può fare valere la sua grande fisicità, disponendo di un discreto bagaglio tecnico ed in possesso di un buon tiro da fuori.

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