PEREZ (Casarano): “Suderemo la maglia e faremo una grande prova di carattere contro il Catania”

Il capitano del Casarano Leonardo Perez parla così in sala stampa, alla vigilia del confronto casalingo con il Catania: “Abbiamo tanta rabbia perchè veniamo da un momento difficile ma con il lavoro ne usciremo. Siamo pronti a fare una grande gara contro il Catania. Dobbiamo pensare solo a questo. Nel gruppo c’è armonia, siamo tutti ragazzi seri, le voci che girano lasciano il tempo che trovano, noi sappiamo dentro lo spogliatoio chi siamo. Bisogna solo andare in campo e dimostrare quello che abbiamo dimostrato in precedenza, l’ambiente deve essere compatto. Invito tutta la tifoseria a sostenerci ancora di più allo stadio, alla fine decideranno i tifosi se applaudirci o fischiarci, noi suderemo la maglia e faremo una grande prova di carattere, anche a livello tecnico. Restiamo uniti, dobbiamo fare in modo che questo momento difficile finisca”.

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ASSOCALCIATORI: “Cicerelli uno degli ingranaggi che muovono una macchina che funziona e fa sognare”

L’Assocalciatori premia Emmanuele Cicerelli come calciatore del mese di ottobre 2025/Serie C. Di seguito la nota diffusa dall’AIC:

“Catania. Una piazza calda, appassionata, piena di cuore e cultura calcistica. Una città che ha visto, negli anni, l’avvicendarsi di talenti straordinari, annate memorabili e stagioni difficili.

Alle pendici dell’Etna, “a muntagna”, il calcio è da sempre una cosa seria ed indossare quei colori è un’esperienza che rimane per sempre. Lo dicono i calciatori che ci sono passati, lo dice la gente. A Catania quest’anno tira una buona aria, la squadra funziona e i sogni, legittimi, iniziano a fare capolino.

Ed ecco che, nel mese di ottobre, l’assegnazione del premio “Calciatore del mese AIC” raggiunge la Sicilia e finisce tra i piedi di Emmanuele Cicerelli: attaccante trentunenne, originario di Manfredonia, cinque reti stagionali. La punizione da oltre 30 metri contro la Salernitana, autentico capolavoro balistico degno del miglior Mascara, sigilla il talento e la bravura di questo calciatore. La lunga ricorsa lasciava presagire un tentativo dalla distanza, nonostante fosse davvero proibitiva. I due uomini in barriera, con il portiere campano a coprire il palo più distante, non mettono freni alla folle idea di calciare di prima. Quando la palla entra in rete, il miracolo si compie e la mente vola alle prodezze di cui i tifosi del Catania hanno goduto nel corsi degli anni buoni della Serie A, quando i Rossazzurri veleggiavano nella parte sinistra della classifica proponendo un calcio esteticamente ineccepibile.

Il talento a questa squadra non manca e Cicerelli è uno degli ingranaggi che muovono una macchina che funziona e fa sognare”.

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DI BARI (all. Casarano): “Il Catania possiede tanti valori ed è ben allenato, tiriamo fuori la rabbia in campo giocando a viso aperto”

Voglia di riscatto tra le fila del Casarano. L’allenatore Vito Di Bari, in sala stampa, chiede alla propria squadra di tirare fuori la giusta rabbia contro il Catania. Queste le sue parole:

“Non è stata una settimana entusiasmante, veniamo infatti da cinque sconfitte stagionali (quattro più la Coppa Italia). E’ normale che ci sia un pò di rabbia e delusione ma i ragazzi mettono sempre tanto in campo. Questo è un gruppo con dedizione e professionalità. Sono soddisfatto della settimana di lavoro svolta. Stiamo analizzando le partite per ricercare le cause di questo momento non facile. Anche a Cosenza, fino al 88′, la squadra ha dimostrato di avere una voglia e un’identità forte, creando diverse occasioni da gol. Non voglio parlare di sfortuna ma manca il dettaglio, emerge l’errore individuale. Dobbiamo insistere nel lavoro, nell’essere più concentrati. Testa bassa e pedalare con grossa convinzione nei propri mezzi”.

“Partendo fortissimo in campionato, le aspettative su di noi si sono alzate. Ora è normale che tutti si chiedano cosa sia successo al Casarano. Noi però crediamo nei valori umani dello spogliatoio, nel nostro lavoro. Sabato giochiamo con la prima della classe, il Catania è una squadra forte, formata da 24 titolari, giocatori abituati a vincere in questa categoria. Domenica hanno raggiunto la vetta per cui hanno entusiasmo, la piazza etnea c’entra poco con la C ma noi dobbiamo fare la nostra gara, con rispetto per il Catania. Dobbiamo alzare ancora di più il livello di attenzione contro una squadra che possiede tanti valori individuali, ben allenata da un tecnico che ho avuto anche da calciatore ed è abituato a vincere. Lui dice di avere preparato benissimo la partita, anche noi. Ci aspettiamo una prova d’orgoglio del gruppo, c’è tanta rabbia e dobbiamo tirarla fuori giocando a viso aperto, con le nostre idee”.

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CASARANO-CATANIA: la nota diffusa dalla prefettura di Lecce

La prefettura di Lecce, in vista del confronto Casarano-Catania in programma sabato pomeriggio allo stadio “Giuseppe Capozza”, diffonde la seguente nota:

“Il Ministro dell’Interno, con decreto del 15 ottobre ultimo scorso, a seguito dei gravi disordini avvenuti in precedente incontri di calcio ha disposto, a decorrere dalla medesima data e per la durata di mesi tre, la chiusura del settore ospiti degli impianti sportivi dove la Società  “Catania F.C.” disputerà gli incontri in trasferta, nonché il divieto della vendita di titoli di accesso ai medesimi impianti sportivi, per gli stessi incontri e per il predetto periodo, nei confronti delle persone residenti nella Provincia di Catania. 

Atteso quanto sopra, ritenuto di dover aderire alla suddetta disposizione e di dover conseguentemente assumere le necessarie determinazioni a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, il Prefetto di Lecce, Natalino Mannoin aderenza a quanto disposto dal Ministro dell’Interno, con apposito provvedimento adottato in data odierna, ha disposto la chiusura del settore ospiti dell’impianto sportivo di Casarano nonché il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Provincia di Catania”.

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QUI CATANIA: gol di testa, si può essere ancora più efficaci. Il confronto con le altre squadre del girone C

Spesso l’allenatore del Catania Mimmo Toscano parla in sala stampa di “margini di miglioramento enormi” con riferimento alle potenzialità della squadra rossazzurra. Tra gli aspetti in cui gli etnei possono fare qualcosa di più spicca la capacità di andare a segno attraverso il gioco aereo. Il Catania è una squadra dotata di centimetri importanti, ben strutturata. Tale aspetto viene riconosciuto anche da molti addetti ai lavori, definendo spesso il Catania una squadra “fisica”, oltre che dotata di qualità e tecnica in misura rilevante per questa categoria.

Fino a questo momento il Catania ha mandato in gol tanti calciatori (10), vantando il secondo attacco più prolifico del girone C di Serie C dopo il Cosenza con 25 gol fatti e la difesa meno battuta (7 reti al passivo). Tra le realizzazioni siglate dopo 13 giornate di campionato, emerge però come soli tre gol siano stati messi a segno di testa. Due dei quali nella gara d’esordio stravinta in campionato contro il Foggia: marcatori Donnarumma e Ierardi su assist rispettivamente di Casasola e Cicerelli. Poi, a distanza di un paio di settimane, si ricorda l’incornata ancora di Ierardi nel vittorioso confronto casalingo con il Monopoli.

Il dato è sicuramente migliorabile, visto lo strapotere fisico presente in molti giocatori dell’attuale organico del Catania e un pò in tutti i reparti. Al momento i rossazzurri si collocano al sesto posto tra le squadre del girone C di Serie C ad avere segnato il maggior numero di gol di testa. Squadra di Toscano alle spalle di AZ Picerno (4), Atalanta U23 (4), Benevento (4), Trapani (5) e Salernitana (7) in questa speciale classifica.

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EX ROSSAZZURRI – Marino: “Catania, porto ogni momento nel cuore. Vedo una squadra completa, ci sarà da battagliare”

Intervistato da La Casa di C, l’ex Catania Pasquale Marino auspica che i rossazzurri riescano a spuntarla nella corsa promozione, ricordando con affetto i suoi trascorsi alle pendici dell’Etna:

“Ci sarà grande entusiasmo come immagino da quelle parti. Vedo un Catania completo in un campionato comunque livellato verso l’alto perché la Salernitana ha un organico importante, così come il Benevento, il Cosenza o il Crotone: c’è da battagliare, mi auguro i rossazzurri vadano in B. A Catania, quando il club va bene, c’è sempre un’aria speciale, a prescindere dalla categoria: se si cominciano a fare determinati risultati poi il gruppo si cementa ed è trainante per la gente”.

“I momenti li porto nel cuore tutti. Catania per me è il massimo. Credo sia lo stesso per i catanesi visto che ho saputo di essere raffigurato nel murales del Massimino, significa che ho lasciato un buon ricordo tra promozioni storiche e una salvezza in Serie A raggiunta nonostante un momento complicatissimo”.

“De Zerbi? Abbiamo un forte legame, lui è riconoscente perché durante i suoi primi anni da allenatore, a Foggia, ci sentivamo spesso. Roberto era un giocatore importante e in panchina è geniale. A Catania si lamentava sempre perché in caso di vittoria, degli attaccanti, era sempre l’indiziato ad uscire: mi diceva ‘mister perché sempre a me’? Cose di campo che ricordo con affetto. Dopo la promozione lo avremmo riconfermato anche in A ma decise lui di andare a Napoli”.

“Auguro il meglio al Catania e alla sua gente, il che significa tornare presto nelle categorie che più gli competono. Grazie ancora a tutti con il cuore”.

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SERIE C – Nicolao (Team Altamura): “Catania squadra rognosa, fisica. Contro formazioni così forti non devi sbagliare nulla”

Giuseppe Nicolao, terzino del Team Altamura, ai microfoni di SeiTv ha parlato anche del Catania, squadra recentemente affrontata al ‘Massimino’, e della lotta al vertice nel girone C di Serie C. Ecco quanto evidenziato da tuttosalernitana.com:

“La Salernitana ora ha perso il primato ma il campionato lunghissimo. È una grande squadra con giocatori importanti e un allenatore preparato. Ha sempre una marcia in più in casa e fuori grazie ai tifosi e si giocherà il campionato fino alla fine con Catania, Benevento e forse anche con qualche altra sorpresa”.

“Catania e Benevento? Entrambe squadre organizzate. Il Catania è una squadra rognosa, fisica. Sono due squadre forti. Col Benevento forse abbiamo giocato la peggior partita, poi siamo migliorati nelle gare successive e ora stiamo facendo bene. Contro i sanniti siamo andati in difficoltà, col Catania abbiamo fatto una buona prestazione, appena abbiamo sbagliato ci hanno punito. Contro squadre così forti, come sarà con la Salernitana, non devi sbagliare nulla. Sarà dura, una partita bella. Per noi è una gara di cartello, ce la giocheremo a viso aperto”.

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TOSCANO: “Bella unione tra squadra, club e tifosi. Facile non sbagliare i cambi con questo gruppo. Siamo sereni e consapevoli. Tutti vogliono giocare”

Prima della partenza per la Puglia, l’allenatore del Catania Domenico Toscano parla in sala stampa dell’impegno di Casarano e dell’attuale situazione in casa etnea. Queste le parole evidenziate:

“Abbiamo svolto una settimana come tutte le altre. Se oggi sei in testa alla classifica è perchè hai lavorato per arrivarci. Non è facile, rimanerci è la cosa più importante. Dobbiamo continuare a lavorare così, dare continuità alla nostra crescita. Vedo settimana dopo settimana e giorno dopo giorno crescere la squadra come gruppo, nello stare bene insieme, nel lavorare con entusiasmo, attenzione, intelligenza, divertendosi. Sapendo che devi curare ogni dettaglio e particolare per affrontare la partita nel modo giusto”.

“L’aspetto mentale è fondamentale, non cambia se giochi prima delle dirette concorrenti o dopo. Mi piace la nostra unione come club, calciatori, staff e ambiente. Ho visto immagini incredibili dello store ufficiale, i ragazzi sono tornati incredibilmente felici per l’affetto e l’entusiasmo riscontrato. Queste cose le devi alimentare con il lavoro quotididiano, capendosi reciprocamente, vedendosi e stando insieme sempre di più. Questo ti ha portato ad occupare oggi il primo posto, fermo restando che è ancora presto. Il gruppo ha margini di miglioramento incredibili sotto tutti i punti di vista, soprattutto mentali. A me spetta il compito di farli migliorare come calciatori, come gruppo e uomini. Vedo grande partecipazione”.

“Attenzioni particolari verso Chiricò? I numeri dicono che Mino poggia tanto sulla manovra offensiva del Casarano. Non solo lui. Hanno dei giocatori di gamba, con qualità tecniche. Partita tosta, difficile, impegnativa come le altre. Noi l’abbiamo preparata bene come ogni settimana. Tutte le avversarie di questo campionato hanno qualità e caratteristiche importanti, ma anche lacune. Nonostante le ultime sconfitte consecutive il Casarano ha sempre creato. Anche a Cosenza malgrado un ko pesante nei numeri ha prodotto pericoli costanti all’avversario. Dobbiamo guardare alla nostra prestazione, questo match lo abbiamo preparato nei minimi dettagli, guardando anche ai singoli”.

Cultura del lavoro, alchimia, feeling con club, staff e ambiente. Questo porta ad arrivare fino in fondo a giocarti qualcosa d’importante e lo sto rivedendo a Catania. Poi il campionato è lungo. Importante costruire queste basi, riuscendo a superare ogni ostacolo con la giusta attenzione, dando il giusto peso e la giusta importanza a qualsiasi avversario come stiamo facendo. Pensiamo a noi stessi, al fatto che abbiamo lavorato per raggiungere la classifica attuale. Non alle problematiche degli avversari. Quando crei un ambiente sereno non ti scalfisce niente. Come non ci ha scalfito il periodo in cui i risultati non erano quelli che volevamo. C’è tranquillità, serenità e tranquillità nell’ambiente”.

“Alla ripresa degli allenamenti ragazzi mi hanno subito fatto notare gli aspetti da migliorare dopo la gara con l’Altamura. Nello specifico la circolazione della palla, nel senso che pensavamo con un attimo di ritardo a giocare il pallone. Questa consapevolezza dimostra che il gruppo vuole sempre migliorare nonostante la vittoria ed il momento positivo“.

“Corbari? Ragazzo splendido che conoscevo come calciatore. Me ne avevano parlato benissimo come persona, posso dire che ha superato le aspettative che avevo. Ha iniziato a migliorare anche nella circolazione della palla, nella costruzione del gioco, nei movimenti. Dà sempre il suo contributo in campo. Mi è piaciuta la sua intervista rilasciata nei giorni scorsi, confermando di mettersi a disposizione senza problemi, adattandosi in un ruolo che lui ha ricoperto poche volte in carriera visto che nasce come mezzala d’inserimento”.

Le prestazioni di Dini sono frutto delle performance di Bethers, che si allena forte, come se dovesse giocare. C’è una competizione alta a difesa dei pali, poi è normale che ci siano delle gerachie in porta da rispettare. Negli anni ho sempre avuto situazioni di difficoltà in mancanza di gerarchie in porta. Klavs deve continuare ad allenarsi con professionalità e fame”.

“Il Casarano lo abbiamo analizzato per le qualità, per la partita che potrà svilupparsi sabato. Forse il Casarano cambierà qualcosa in termini di sistema di gioco, interpreti o atteggiamento. Noi abbiamo studiato l’avversario sulla base di ogni situazione che si può creare. La mia squadra si è dimostrata attenta ad analizzare ogni variabile della partita, questo vuol dire che l’hai preparata bene. Poi, naturalmente, l’andamento della gara è figlio di tante cose”.

“Corbari e D’Ausilio esterni all’occorrenza? Loro hanno dato grande disponibilità per farlo. D’Ausilio è un calciatore che mi sta impressionando perchè ha una serenità importante nell’affrontare la settimana. A prescindere che giochi dall’inizio o subentri in qualsiasi ruolo, lui è sempre tranquillo mettendo in atto le sue qualità. Mi sbalordisce a volte, entrando e spaccando le partite. Tutti vogliono giocare, tutti sono pronti a partire dall’inizio o subentrare. Questo è quello che voglio, poi scelgo in base al tipo di partita e al momento. Schiererò sempre in campo 16 calciatori allo scopo di far vincere il Catania”.

“Ogni partita è diversa. Ho la fortuna di avere dei calciatori che a gara in corso ti cambiano il ritmo della stessa o continuano a dare intensità. Facile non sbagliare i cambi con questo gruppo. Avessi fatto entrare Rolfini o Stoppa sarebbe stata la stessa cosa domenica scorsa, perchè i ragazzi non vedono l’ora di giocare. Poi scegli determinate caratteristiche funzionali al contesto di gara, loro stanno rispondendo bene. La forza di una squadra sta nella panchina. E’ troppo importante avere in panca il 50% a disposizione con gente che accetta quel ruolo momentaneo e determina quando entra in campo. Con questo atteggiamento sei già avanti nel percorso”.

“La convocazione del giovane Doni? Se lo abbiamo portato con noi, a parte le difficoltà numeriche, pensiamo che in caso di emergenza sia in grado di dare il suo contributo perchè si allena con continuità e sta crescendo come ragazzo. Poi allenarsi in prima squadra ti porta ad alzare il livello, lui sta reggendo bene il ritmo. Questo mi fa enormemente piacere. Mi piace lavorare con i giovani. La sua crescita dà merito al lavoro del gruppo che lo aiuta nel percorso”.

“Ierardi e Pieraccini? Se a Casarano ci fosse stato Ierardi – per il quale la società ha richiesto di accedere agli atti prima di inoltrare eventualmente il ricorso -, poteva essere una soluzione, quella di adattare un giocatore più aggressivo sul centro sinistra come Pieraccini. Non che Celli non lo sia, avendo marcando bene Lamesta e tanti altri calciatori importanti affrontati. Oggi sei obbligato ad utilizzare sul centro-destra Pieraccini, Celli o Allegretto nella parte opposta“.

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NOVEMBRE ROSSAZZURRO: Catania, non fermarti. Casarano, Latina e Picerno i prossimi ostacoli da superare

Il mese di novembre è iniziato in modo incoraggiante per i rossazzurri. Vittoria contro il Team Altamura conseguita dalla squadra di mister Toscano domenica scorsa, avendo ragione di un avversario non semplice da affrontare, che ha lottato per provare a portare a casa un risultato positivo. Il “Massimino” si è confermato un fattore per il Catania che continua a vincere e convincere tra le mura amiche. Gli etnei adesso vogliono alimentare i sogni di gloria. Consapevoli che sabato pomeriggio ci sarà un’altra battaglia sportiva da affrontare, in quel di Casarano, campo tradizionalmente ostico.

Le difficoltà incontrate nelle ultime settimane dai pugliesi devono a maggior ragione far tenere le antenne dritte in casa Catania, perchè il Casarano preannuncia la volontà di rialzare la testa. Le dichiarazioni del presidente Filograna Sergio e del direttore generale Fulvio Navone fanno capire come si stia spronando l’ambiente a ricompattarsi con convinzione ed entusiasmo. Quale migliore occasione contro la capolista del girone C? Sfida da non sottovalutare in alcun modo, fondamentale per il percorso di crescita etneo.

La domenica successiva, invece, il Catania farà ritorno al “Massimino” giocando contro il Latina, compagine a caccia di punti validi per una tranquilla salvezza e che proverà a vendere cara la pelle. Cosa, peraltro, già dimostrata la scorsa stagione andando addirittura a fare bottino pieno alle pendici dell’Etna. Anche in questo caso, al di là della differenza di classifica e di tasso tecnico/qualitativo delle due squadre, ci sarà da tenere altissima la concentrazione nel contesto di un campionato dove le partite vanno sudate fino alla fine, onde evitare spiacevoli sorprese.

Idem sabato 29 novembre, quando il Catania sarà ospite dell’AZ Picerno. La compagine lucana, guidata da Valerio Bertotto, in questo momento naviga nei bassifondi della classifica. Un pò a sorpresa, visti gli standard di prestazioni e risultati a cui ci aveva abituato la bella realtà di Picerno in questi anni. Fino ad oggi i rossoblu hanno faticato a trovare la quadra, avendo anche cambiato guida tecnica il mese scorso (Claudio De Luca esonerato, ndr). Il potenziale della rosa, comunque, fa pensare che i picernesi abbiano le carte in regola per risalire la china. Gli esami, insomma, non finiscono mai per la squadra di mister Toscano.

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DA CASARANO – Toma (Diffusione Stereo Digital Radio): “Peccato non potere ammirare la bella tifoseria del Catania”

A Casarano, durante la trasmissione ‘Meeting’ – Diffusione Stereo Digital Radio – c’è spazio per commentare il prossimo impegno stagionale dei pugliesi col Catania. Queste le parole di Simone Toma in vista di Casarano-Catania, soffermandosi sull’importanza della tifoseria etnea:

“Dispiace non poter vedere la bella tifoseria del Catania. Avevamo cerchiato in rosso questa partita per vedere secondo me una delle più grandi tifoserie a livello nazionale e oltre. E’ un peccato per quanto successo non poterla ammirare dal vivo. Speriamo che in occasione del match di ritorno ci sarà la possibilità, per i tifosi del Casarano, di venire a Catania. Questa per quanto mi riguarda è LA partita per eccellenza. Catania è una grande città che non ha niente a che vedere con la Serie C. Il Catania porta 20mila persone in casa tutte le domeniche, piazza che dovrebbe stare in Serie A come un’altra realtà siciliana, il Palermo. Per il Casarano quella di sabato sarà una partita che resta nella storia, di fronte ad una delle più grandi squadre del Sud Italia”.

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