EX ROSSAZZURRI: Oliveira, via all’esperienza da tecnico del Venezia Femminile

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Riparte dalla Prima Squadra Femminile del Venezia FC, l’ex attaccante rossazzurro Luis Oliveira che ha firmato con i lagunari un contratto valido fino al termine della stagione 2025/2026. Nato a São Luís (Brasile) nel 1969 e di nazionalità belga, dopo avere lasciato il calcio giocato ha intrapreso la carriera da tecnico guidando Muravera, Pro Patria e Floriana FC nella Premier League maltese, per poi tornare in Italia lavorando con le giovanili di Villanova di Camposampiero, Galaxy FC, Campodarsego e con il Riccione Femminile in Serie C. “Porterò la mia esperienza alle ragazze, lavorando su tecnica e mentalità. Darò tutto me stesso per fare bene in questa nuova avventura”, ha dichiarato Oliveira, pronto ad iniziare il suo nuovo percorso sulla panchina del Venezia FC Femminile.

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VERSO CATANIA-TEAM ALTAMURA: alla scoperta della squadra di mister Mangia

Il Team Altamura sarà il prossimo avversario che renderà visita al Catania sul terreno del “Massimino”. I rossazzurri avranno di fronte una squadra che attualmente è in 11° posizione con 15 punti, bottino sin qui accumulato vincendo 3 partite con Cavese, Picerno e Foggia, pareggiandone 6 e uscendo sconfitta al cospetto di squadre più quotate come Casertana, Crotone e Benevento.

Il rendimento interno si lascia preferire a quello esterno, laddove la compagine pugliese è riuscita a conquistare 6 punti in altrettanti incontri disputati lontano dalle mura amiche. Il Team Altamura deve fare i conti con la scarsa prolificità in fase offensiva, avendo realizzato 12 gol di cui soltanto 3 fuori casa. L’attaccante Giuseppe Simone, seconda punta di ruolo impiegato centravanti, è il miglior realizzatore della squadra con sole 3 reti siglate.

Per l’occasione il Catania ritroverà sulla propria strada Devis Mangia, allenatore di rientro in Italia dopo alcuni anni all’estero con esperienze in Romania (Universitatea Craiova, vincendo la coppa nazionale nella stagione 2017-18) e alla guida della nazionale maltese. Mangia in carriera è stato per breve tempo sulla panchina del Palermo in Serie A e proprio la fine del rapporto con il club rosanero coincise con la sconfitta in un derby con il Catania vinto 2-0 dai rossazzurri con reti di Lodi e Maxi Lopez.

Ripartito in estate da Altamura, la sua squadra è in serie utile da tre partite avendo vinto contro Picerno e Foggia e pareggiato 1-1 sabato scorso in casa con il Cosenza. Tra gli elementi più in vista dell’organico vi sono il difensore centrale Fabrizio Poli, il terzino destro ex Bologna Ibrahima Mbaye, i centrocampisti Marco Crimi e Daniele Franco, gli esterni Marco Rosafio e Franco Lepore e il fantasista Alessio Curcio, vecchia conoscenza del pubblico catanese avendo militato in rossazzurro per un breve periodo nell’annata 2019-20 (14 presenze e 4 gol).

A questa ossatura esperta si è unito nei giorni scorsi il classe 2007 Chec Bebel Doumbia, centrocampista del Burkina Faso sulle cui tracce vi erano anche alcune squadre di Serie A. Si tratta di un innesto di prospettiva che potrebbe fornire fisicità (alto 193 cm) e freschezza in mezzo al campo. Il probabile schieramento di domenica potrebbe vedere, nel 3-4-3 di partenza, davanti all’estremo difensore Viola un terzetto composto da Lepore, Silletti e Zazza, con Mogentale, Nazzaro, Dipinto e Grande a centrocampo e Rosafio, Simone, Curcio a completare l’undici di partenza.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Rinnovo Jimenez, parti più vicine”

La società ha accelerato le manovre per un rinnovo del contratto in scadenza di Kaleb Jiménez. “Le parti, rispetto ai colloqui cominciati nel ritiro di Norcia e proseguiti durante la stagione, sembrano più vicine”. E’ quanto riporta il quotidiano La Sicilia, che aggiunge: “A giorni potrebbe arrivare anche un annuncio del prolungamento. Le resistenze (o se volete le parti che sembravano molto distanti) sembrano essere più flebili. Insomma si aspetta un annuncio, magari dopo la partita contro l’Altamura”.

L’articolo di Giovanni Finocchiaro pone in evidenza il fatto che il calciatore italo-spagnolo, “talento che il Catania ha ultimamente messo in naftalina schierandolo con il contagocce”, è al momento “chiuso da Cicerelli e Lunetta sulla trequarti, ovvero due prime firme del Catania che insegue la vetta”. Jiménez rappresenta però anche una delle opzioni per il centrocampo, vista anche l’assenza per infortunio di Aloi e Martic. Inoltre i cartellini gialli aumentano, specie per quanto riguarda la mediana del campo, dunque bisognerà gestire al meglio le forze.

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ESCLUSIVA – Team Altamura, il DS Lauriola: “Sarà un piacere salutare Cicerelli, meno incontrarlo da avversario. Campionato affascinante, Catania con il vantaggio della continuità”

In vista di Catania-Team Altamura, la redazione di TuttoCalcioCatania.com ha intervistato il Direttore Sportivo biancorosso Matteo Lauriola. Focus sul progetto portato avanti dal club pugliese, le sensazioni con riferimento al campionato e alle ambizioni del Catania, analizzando i temi principali che riguardano il confronto di domenica pomeriggio al “Massimino” tra le due squadre.

Direttore, come si sviluppa il progetto Team Altamura?
“Il progetto è stato implementato soprattutto sulla figura del mister Mangia, che non sto qui a presentare, ha lavorato con i giovani ad un certo livello e di conseguenza ho pensato a lui per cercare di mettere su una squadra giovane. Di solito nella formazione titolare giochiamo con almeno 6 under, ma non perchè venga imposto, piuttosto per il fatto che le scelte dell’allenatore ricadono sui calciatori che in quel momento gli danno più garanzie e guarda caso oggi giocano stabilmente in rosa 2005, 2003, 2004, 2006 ottenendo un buon minutaggio ma soprattutto valorizzando giovani di proprietà, aspetto che merita di essere sottolineato”.

Come siete riusciti a convincere un allenatore dal curriculum importante come Mangia a sposare il vostro progetto?
“Sai quanto può valere la parola amicizia? In questo caso parliamo di un rapporto di amicizia lungo e duraturo. Ho aspettato solo il momento opportuno per poter avere Mangia alle mie dipendenze, e mi sembra strano pure poterlo dire. Apprezzo i suoi metodi di lavoro, lo vedo lavorare con passione durante la settimana con concetti chiari, preparando l’allenamento come non si è abituati a fare in C ma soltanto in categorie superiori. A dimostrazione che il valore di Devis non è mutato nel tempo, anche se c’è stato qualche anno in cui non ha allenato. E’ un allenatore per piazze importanti”.

Come prosegue il percorso di crescita della squadra?
“I ragazzi stanno crescendo bene in un campionato difficilissimo, molto affascinante, dove la prima in classifica può perdere con l’ultima della classe in qualsiasi momento. Lo paragono tanto alle caratteristiche di una Serie B, dove tutte le squadre sono organizzate, strutturate, con un’idea di calcio ben precisa su cui fondano la propria stagione. Il nostro obiettivo primario è il raggiungimento della salvezza, molto difficile se si considera l’attuale media punti di un campionato livellato verso l’alto dove non vedo squadre materasso. In questo contesto il nostro percorso fino ad oggi è soddisfacente in pieno, soprattutto per l’identità precisa e netta che la squadra riesce a mettere in campo ogni domenica. Ci sono state delle settimane in cui abbiamo riportato sconfitte contro compagini molto blasonate, veniamo da un pareggio meritatissimo contro il Cosenza, partita equilibrata con una formazione in cui 8/11 giocavano in B lo scorso anno. Guardiamo adesso alle prossime due gare con Catania e Salernitana”.

Domenica pomeriggio, appuntamento allo stadio “Angelo Massimino”…
“Scendere in campo a Catania è bello per tutti, anche per quei ragazzi che non hanno mai giocato in un palcoscenico del genere. Sarà sicuramente uno stimolo in più, fermo restando che la gara riserva delle difficoltà legate alla differenza di caratura tra le due formazioni. Giochiamo in maniera pressochè speculare, sono convinto che assisteremo ad una bella partita con una cornice di pubblico degna degli obiettivi che una piazza così gloriosa sta cercando di raggiungere”.

Che partita potremmo aspettarci domenica?
“Un ulteriore tappa del percorso di crescita della squadra di Mangia che non fa della rinuncia al gioco la propria caratteristica. L’Altamura ha un’identità ben precisa, verrà a Catania rispettando la piazza e l’avversario ma cercando di fare la propria gara. Sognando un risultato storico, perchè no. Ognuno di noi ha la voglia di ben figurare, di vincere a Catania, di battere qualsiasi grande squadra. Sono ambizioni che devono essere da stimolo a livello quotidiano per raggiungere i nostri obiettivi. Non puoi non alimentarti quotidianamente con questa voglia di ben figurare. Anch’io non vedo l’ora di godermi la cornice di pubblico che si presenterà allo stadio”.

Lotta promozione, secondo lei quante possibilità ha il Catania di riuscire a spuntarla?
“Le stesse di altre squadre che hanno la fortuna di avere organici costruiti per un obiettivo così importante, supportati da proprietà altrettanto ambiziose e piazze gloriose. La combinazione di tutti questi fattori fa sì che ognuna di loro possa decisamente ambire alla vittoria del campionato. Al Catania lo auguro perchè il direttore Ivano Pastore è un mio carissimo amico, inoltre nella rosa del Catania c’è un giocatore che è di Manfredonia come me, Cicerelli. Il papà è un amico. Mi farà piacere salutare Cicerelli, meno incontrarlo da avversario. E’ sicuramente il valore aggiunto del Catania, un fattore in Serie C. Lui in questa categoria determina tutto in grassetto, neretto e sottolineato”.

Sarà un campionato incerto fino alla fine?
“Si deciderà all’ultima giornata. La differenza la farà la qualità degli organici ma soprattutto l’attenzione a non commettere errori. Poi chi ha la qualità di solito riesce a tirarla fuori. Il Catania sta disputando da troppi anni questo campionato e non può non essersi calato nella realtà della Serie C, ha un tecnico con il quale lavora dalla passata stagione, vanta il fattore della continuità che è fondamentale nel raggiungimento di un obiettivo, a differenza di quando costruisci una rosa tutta nuova in estate. Parti in vantaggio rispetto a chi crea dal nulla. L’agonismo, poi, è una carattistica che non manca al Catania e tatticamente Toscano non è l’ultimo arrivato, sa anche come vincere i campionati. Sono convinto che nessuna di quelle 4-5 squadre a cui tutti guardano come le principali candidate per la vittoria del campionato possa prendere il distacco definitivo. Secondo me sarà un campionato tirato fino all’ultimo, affascinante per questo motivo”.

Queste sono, forse, le partite più difficili da preparare per una big…
“Concordo. Sono sicuro, però, che il Catania non commetterà l’errore di sottovalutarci, sarebbe assurdo pensare di sottovalutare una qualsiasi delle squadre che fanno parte di questo girone. Nessuno può permetterserlo. E tutte hanno dei top player per la categoria. Noi abbiamo dei giovani importanti ma anche elementi di esperienza che aiutano poi i ragazzi ad inserirsi nel contesto. I giovani sono stati incastonati in un contesto di ‘anziani’ importanti per curriculum, valore ed entusiasmo. Basti pensare che Lepore ha 40 anni, vanta 500 partite e dimostra un’età di molto inferiore. Cito anche Rosafio, Crimi, Curcio e Poli tra gli altri. E’ un bel gruppo fatto di persone serie che amano lavorare alle dipendenze di un tecnico che è un piacere vedere lavorare con l’impostazione data alla squadra che, ne sono convinto, è destinata a mostrare ancora di più le proprie qualità possedendo margini di miglioramento”.

Si ringraziano la società Team Altamura ed il Direttore Sportivo Matteo Lauriola per la gentile concessione dell’intervista.

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QUI CATANIA: prima rimonta subita, gruppo pronto a reagire. Richiamo all’attenzione e alla lucidità

Rossazzurri beffati nel finale dal rigore trasformato da Liotti. Opportunità sprecata da un Catania a cui non è bastato portarsi per ben due volte in vantaggio allo stadio “Pinto”. Si è trattato della prima volta, in questa stagione, che la squadra di mister Toscano ha subìto una rimonta dopo avere sbloccato il risultato. Nelle precedenti sette occasioni, infatti, i rossazzurri erano sempre riusciti ad assicurarsi i tre punti una volta passati in vantaggio. In questo caso non sono bastate le realizzazioni di Di Tacchio e Donnarumma per incamerare l’intera posta.

Al netto delle polemiche che si sono susseguite sulla correttezza, o meno, assunta dall’arbitro nella valutazione di alcuni episodi (soprattutto il penalty assegnato in pieno recupero ai falchetti ndr), resta il fatto che il Catania ha pagato a caro prezzo alcune disattenzioni difensive, soffrendo in particolare i calci piazzati. Merito dei padroni di casa, che sono certamente una buona squadra per qualità e struttura fisica, ma vanno sottolineate anche le leggerezze commesse dagli etnei, al di là dell’espulsione di Ierardi che ha privato il Catania di un uomo in campo agevolando la spinta della Casertana.

Rispetto a molte altre circostanze in cui i rossazzurri hanno reso impenetrabile la difesa, stavolta è emersa nell’arco dei 90′ una minore solidità nel reparto arretrato. Su questo aspetto mister Toscano ed il suo staff insistono, lavorando duramente nei dettagli e nella cura di una fase difensiva molto ben organizzata e performante. Il gruppo è compatto, coeso – lo ha sempre dimostrato – e vuole subito ritrovare la strada della vittoria. Ora che si avvicina il confronto casalingo con il Team Altamura, diventa doveroso richiamare all’attenzione e alla lucidità nell’indirizzare gli episodi dalla propria parte.

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BREVE: “Catania, la prestazione a Caserta c’è stata. Su Raffaele, Toscano e Auteri…”

Riportiamo alcune considerazioni su Telecolor di Carlo Breve, allenatore ed opinionista con trascorsi anche da calciatore del Catania dopo il 2-2 dei rossazzurri a Caserta:

Ottimo primo tempo del Catania, sulla scia della prima frazione col Trapani. Casertana che ha cercato di sopperire al gap tecnico del Catania con una veemenza agonistica di grande livello. Il Catania non si è sottratto a questo tipo di partita interpretandola pure bene in tal senso. L’emblema della cattiveria agonistica della Casertana è il fallo di Vano su Di Gennaro, spingendolo per voler prendere la palla a tutti i costi, ed il gol dell’1-1 dove vanno con una cattiveria importante Proia e un altro giocatore addosso alla palla. Il Catania nella ripresa non ha tratto giovamento dai primi due cambi effettuati da mister Toscano, lasciando un pò di campo alla Casertana che ha iniziato bene i 20 minuti, poi è arrivato il gol di Donnarumma nel migliore momento dei falchetti e il Catania è tornato ad essere padrone del campo anche grazie agli ingressi di Rolfini e Caturano. In seguito l’espulsione ha cambiato un pò le carte in tavola e Toscano, avendo esaurito le sostituzioni, ha dovuto adattare Casasola da difensore di destra e D’Ausilio da tutto fascia a destra. Questo lo ha pagato nell’episodio che ha condannato il Catania al pareggio, che alla fine può andare bene. La prestazione c’è stata“.

“Valutazione sugli allenatori di Salernitana, Catania e Benevento? Raffaele ha fame di vittorie e la trasmette ai giocatori. Secondo me è un grandissimo tecnico, ormai ha l’esperienza per allenare in qualsiasi piazza e lo ha dimostrato, ottenendo sempre gli obiettivi delle società. Toscano è una garanzia in Serie C, sa come si vince. E’ molto importante avere un allenatore che ha già vinto il campionato, questo lo trasmette alla squadra ed il gruppo sa che può fidarsi dell’allenatore. Auteri è un pò un narciso, con una grande considerazione di se stesso e questo può essere sia un pregio che un difetto in determinati momenti. Grandissimo allenatore e insegnante di calcio”.

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ACCADDE OGGI: 5 novembre 2000, il Catania s’impone sull’Atletico Catania

Tuffo nel passato etneo, precisamente andando indietro di 25 anni: 5 novembre 2000, Atletico Catania e Catania avversarie allo stadio “Cibali” davanti a circa 10mila spettatori. I rossazzurri allenati da Vincenzo Guerini riscattano le due pesanti sconfitte consecutive con Palermo (5-1) e Giulianova (1-3) in Serie C1 battendo di misura gli atletisti guidati da Adriano Cadregari. Successo firmato da Giovanni Orfei, a segno su rigore concesso dal Sig. Carlucci di Molfetta al minuto 37.

Derby dell’Elefante sostanzialmente avaro di emozioni con il Catania che rischia di complicarsi la vita a seguito dell’espulsione di Karasavvidis prima dell’intervallo. Nel corso della ripresa, l’Atletico prova a sfruttare la superiorità numerica ma nella realtà dei fatti crea pochissimi presupposti di pericolo dalle parti di Iezzo. Il Catania, trascinato dalla classe del neo acquisto Antonio Criniti, vince proiettandosi con ottimismo al successivo confronto interno con la Lodigiani.

LE FORMAZIONI IN CAMPO:

Atletico Catania: Aprea, Tamburro (74′ Guida), Tondo, Gentilini, Bocchini, Romondini, Moscelli, La Marca (74′ Assennato), Bernardi, Cardinale, Bonazzi. Allenatore: Cadregari.
Catania: Iezzo, Orfei, Zeoli (74′ Muntasser), Napolioni, Recchi, Giubilato, Caracciolo (46′ Tarini), Marziano, Karasavvidis, Criniti (74′ Capparella), Cicconi. Allenatore: Guerini.

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CATANIA-ALTAMURA: precedente anche nel 1997? Nessun legame formale tra il club biancorosso e l’attuale Team Altamura

Nei giorni scorsi abbiamo evidenziato come il Catania si appresti ad affrontare il Team Altamura per la seconda volta dopo il precedente favorevole ai rossazzurri della passata stagione. La squadra etnea ha fatto registrare un confronto con l’Altamura anche in data 4 maggio 1997, campionato di Serie C2: la partita finì 3-2 con tripletta di pregevole fattura a firma di Tiziano D’Isidoro (ingresso nel tabellino dei marcatori dell’attaccante al 7′, 19′ e 55′). Nel finale la formazione ospite accorciò le distanze, ma non fu sufficiente per portare a casa punti da Catania. Gli etnei chiusero la stagione al quarto posto. Vale comunque la pena precisare che il club biancorosso fu sciolto dieci anni fa. L’attuale Team Altamura ha in comune con la vecchia compagine scomparsa i colori sociali, la mascotte (la leonessa), alcune divise ed ha raccolto con il tempo il supporto della parte più consistente della tifoseria organizzata locale, ma non ha mai rivendicato formalmente alcun legame con l’Unione Sportiva Altamura.

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CATANIA-TEAM ALTAMURA: Curva Nord esaurita

Biglietti in prevendita da lunedì pomeriggio, con una novità: la Curva Nord – con una capienza superiore alle 6mila unità – ha già fatto registrare il tutto esaurito. Non è più possibile acquistare tagliandi nel settore in questione dello stadio “Angelo Massimino”, dove domenica alle 14:30 scenderanno in campo Catania e Team Altamura per la 13/a giornata del girone C di Serie C. Negli altri settori dell’impianto sportivo, invece, è bassa la disponibilità di tagliandi per quanto concerne la Tribuna A inferiore e la Curva Sud, media in Tribuna Elite, Tribuna A superiore e Tribuna B (fonte TicketOne). Aggiornamento delle ore 19:00 di mercoledì 5 Novembre.

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JIMENEZ: rinnovo in vista? L’emoji di Lunetta su Instagram…

Gabriel Lunetta commenta su Instagram, con l’emoji che simboleggia la firma apposta su un documento, un post pubblicato dal compagno di squadra Kaleb Jiménez. Commento che non è passato inosservato. E’ l’indizio di un rinnovo all’orizzonte per il calciatore italo-spagnolo? Di sicuro la questione legata ad un possibile accordo tra Catania e Jiménez va avanti da tempo. Già in estate la società rossazzurra ha avviato le trattative affinchè si trovasse un’intesa. Chissà se arriverà presto la firma per il rinnovo del calciatore classe 2002, contrattualmente legato al Catania fino a giugno del prossimo anno.

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