STATISTICHE: Inglese, finalmente Catania ha ritrovato una punta vera. Gli attaccanti rossazzurri più prolifici degli ultimi vent’anni

Finalmente un attaccante di un certo tipo alle pendici dell’Etna. Se ne avvertiva la mancanza. Roberto Inglese, la scorsa estate, ha accettato la C solo per il Catania. Una scommessa vinta, quella del Direttore Sportivo Daniele Faggiano perchè la punta classe 1991 ha ritrovato in Siiclia la migliore condizione dimenticando le ultime annate un pò così. Andava rivitalizzato, è ripartito da un ambiente che gli ha permesso di esprimersi ad alti livelli. Lui, con professionalità e spirito di sacrificio, si è calato perfettamente nella realtà della Lega Pro.

Serviva decisamente, al Catania, un attaccante non solo capace di arrivare in doppia cifra, ma che si avvicinasse almeno a quota 15 reti. Un giocatore “gollifero” che colmasse una lacuna ben presente nella stagione precedente. Alla fine l’ex Parma ha concluso l’annata con 14 gol, due in meno per via delle esclusioni di Turris e Taranto.

Ad oggi mancava un attaccante prolifico dai tempi di Luca Moro, che nella stagione caratterizzata dall’esclusione del Calcio Catania dai ranghi federali di gol ne aveva siglati 21 nel 2022, bottino poi cancellato dagli almanacchi calcistici. Tra i “super attaccanti” che hanno vestito la maglia del Catania negli ultimi vent’anni spicca Gionatha Spinesi: per lui addirittura 23 gol in Serie B nel 2005/06, anno della promozione in A e 17 centri nella stagione 2006/07.

Sempre dal 2000 in poi doveroso citare Emanuele Calaiò (18 marcature nel 2014/15), Davis Curiale (17 nel 2017/18), Gonzalo Bergessio (15 nel 2012/13 e 10 nel 2014), Eddy Baggio (18 nel 2001/02). In tre periodi diversi Giuseppe Mascara andò a segno 13, 14 e 12 volte rispettivamente nel 2004, 2006 e 2009. Ancora, Maxi Lopez (11 e 10 centri nel 2010 e 2011), Alessandro Ambrosi (12 gol nel 2001), Luis Oliveira (quota 13 e 14 tra il 2003 e 2004). L’anno prossimo sarà ancora Inglese il centravanti più concreto in zona gol? Verrà affiancato da qualcuno altrettanto o ancor più letale negli ultimi metri? Lo sperano i tifosi, nell’ottica di un Catania che deve tornare ad essere massimamente competitivo.

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QUI CATANIA: legame società-tifosi da rinsaldare per ripartire più forti

Sono giorni d’attesa quelli che precedono l’avvio della programmazione sportiva per la stagione 2025-26. Il Catania è chiamato ad ufficializzare l’ingresso del nuovo direttore generale Alessandro Zarbano (già operativo da settimane in sede) e definire gli accordi con il diesse Daniele Faggiano ed il tecnico Domenico Toscano. Occorre mettere nero su bianco affinché si possa mettere in moto al più presto la macchina operativa che dovrà pianificare la prossima annata calcistica.

La piazza attende le mosse di una dirigenza chiamata a riscattarsi dagli errori del recente passato. I tifosi rossazzurri auspicano che la propria squadra sia in grado di recitare un ruolo da protagonista nel campionato che verrà. Per far ciò occorre che la proprietà metta in atto le condizioni affinché si costruisca un Catania attrezzato per i quartieri nobili della classifica con valide garanzie per l’allenatore sul piano della competitività tecnica.

Ripartire con più forza è un dovere. Necessario rinsaldare il legame tra la società e i tifosi, i quali non hanno fatto mancare il loro supporto alla squadra nemmeno in occasione dei play-off, facendo registrare presenze ragguardevoli tra gli spalti del “Massimino”. Le 12.873 tessere sottoscritte in occasione della campagna abbonamenti 2024-25 rappresentano un patrimonio da non disperdere in termini numerici rispetto ad una media chiaramente inferiore nell’ambito della Serie C. La Catania sportiva vuole vincere e riappropriarsi di palcoscenici calcistici consoni al blasone e alla storia del club dell’Elefante.

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CONI: quest’anno ricevute tre istanze arbitrali contro la società rossazzurra

Attraverso il CONI si apprende che, dall’inizio del nuovo anno solare, in questi mesi sono state presentate delle istanze arbitrali ai danni del Catania FC da parte degli agenti sportivi Antonio Ruiu, Luigi Liguori e Paolo Paloni.

Il 13 gennaio scorso è stato reso noto che il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto un’istanza arbitrale presentata dall’Agente Sportivo avv. Antonio Ruiu, in proprio e quale Amministratore e legale rappresentante pro tempore della D1mon1os S.r.l., nei confronti del Catania Football Club S.r.l., in persona del suo legale rappresentante pro tempore, in virtù del contratto di “Mandato tra Società ed Agente Sportivo”, sottoscritto tra le parti, con clausola di esclusiva, in data 28 luglio 2024 e depositato il 30 luglio 2024, avente ad oggetto il trasferimento delle prestazioni sportive presso altra società sportiva professionistica del calciatore Riccardo Ladinetti.

Il 4 marzo, invece, il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto un’istanza arbitrale, ex art. 22, comma 2, del Regolamento Agenti Sportivi del CONI, presentata dalla LL90 Football Management S.r.l., in persona dell’Amministratore Unico ed Agente Sportivo, sig. Luigi Liguori, contro il Catania F.C. S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, in virtù del contratto di mandato, sottoscritto dalla suddetta istante, in data 9 luglio 2024, con la società intimata, volto alla cura degli interessi della predetta società sportiva per la stipula del contratto di prestazione sportiva del calciatore Francesco Di Tacchio.

Infine, il 12 maggio, il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto un’istanza arbitrale, ex art. 22, comma 2, del Regolamento Agenti Sportivi del CONI, presentata dall’Agente Sportivo Paolo Paloni contro il Catania Football Club S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, sig. Vincenzo Grella, in virtù del contratto di “mandato tra Società e Agente Sportivo”, sottoscritto in data 9 settembre 2023, affinché il suddetto istante curasse gli interessi della predetta Società Sportiva intimata, prestando, in particolare, la propria opera per la conclusione del contratto di prestazione sportiva professionistica del calciatore Devid Eugene Bouah.

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CURIOSITA’: Di Lorenzo, dal possibile trasferimento a Catania all’Europeo 2020 e gli scudetti con il Napoli

Come può cambiare la carriera di un calciatore nel giro di pochi anni. Dalla Serie C nel 2017 alla finalissima dell’Europeo nel 2020, fino ad arrivare agli scudetti ed alla Coppa Italia conquistati con il Napoli di recente. Il terzino Giovanni Di Lorenzo ha fatto un salto di qualità enorme.

Ricordiamo ancora oggi quando, nel 2015, scrivevamo di un interessa manifestato dal Catania per il giocatore classe 1993 nativo di Castelnuovo Garfagnana. Allora era reduce da un’esperienza personalmente positiva alla Reggina, il Catania ci fece un pensierino prima che il Matera riuscisse a battere la concorrenza dei rossazzurri e di altri club, tra cui il Latina. Determinante fu la presenza nella panchina materana del tecnico Davide Dionigi, che Di Lorenzo ebbe il piacere di ritrovare.

Due anni dopo, nuovo tentativo del Catania ma fu decisamente più complicato per gli etnei strappare il sì di un calciatore che aveva richieste importanti da società di Serie A e B. Ed infatti Di Lorenzo ripartì da Empoli totalizzando più di 70 presenze e facendo così bene da attirare le sirene di una big del calcio italiano, il Napoli, squadra in cui tuttora milita. Dal possibile trasferimento in rossazzurro ai grandissimi palcoscenici internazionali, quella di Di Lorenzo è stata una crescita costante che lo ha condotto all’esordio in Champions contro il Liverpool, fino a convincere il C.T. dell’Italia Roberto Mancini a portarlo con sè in Nazionale ed una carriera in continua evoluzione.

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Torna il “Cibalino Camp” per i bambini dai 6 ai 14 anni

NOTA STAMPA CATANIA FOOTBALL CLUB

Catania Football Club riserva anche quest’anno a bimbi e ragazzini dai 6 ai 14 anni l’opportunità di partecipare al “Cibalino Camp”: cinque giorni caratterizzati da una full immersion nel mondo rossazzurro pensata per i giovanissimi che vogliono condividere la gioia del gioco e coltivare una sana passione per la squadra del cuore, muovendo i primi passi da aspirante calciatore sul rettangolo verde che ospita quotidianamente la prima squadra.   

Il team per lo sviluppo del progetto tecnico territoriale, composto da qualificati istruttori e guidato da Teodoro Coppola, aggiungerà ai contenuti motori e calcistici di base diversificati in base alle fasce d’età un bagaglio di preziose nozioni, attraverso sessioni didattiche e laboratori formativi che arricchiranno lo stage, con grande attenzione al “fair play”. 

I genitori interessati potranno scegliere tra due sessioni: la prima dal 23 al 27 giugno e la seconda dal 30 giugno al 4 luglio, sempre dalle ore 8.00 alle 17.30. La giornata conclusiva sarà vissuta sul campo dello stadio “Angelo Massimino”, garantendo emozioni ed esperienze indimenticabili. Per informazioni relative ai costi e alle modalità d’iscrizione online: https://cataniafc.it/cibalino-camp

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L’EDITORIALE | Quasi tre anni di Ross Pelligra al timone del Catania, bilancio sospeso tra ambizione ed errori

Tre anni (tra non molto). Tanto è passato da quando Ross Pelligra ha raccolto le chiavi del nuovo Catania, riportando entusiasmo in una piazza ferita dalla cancellazione e dalla scomparsa del club storico. Tre anni vissuti intensamente, tra investimenti, sogni, cadute e la costante speranza di una rinascita vera, non solo simbolica. Oggi, mentre si apre un nuovo ciclo e si chiude un altro anno di delusione sportiva, è tempo di una prima riflessione sul percorso del patron australiano.

Il primo dato oggettivo è quello economico: Pelligra ha speso. Tanto. Dalla vittoria della Serie D, conquistata al primo tentativo con una squadra nettamente superiore alla categoria, alle due stagioni in Serie C dove, seppur con differenti strategie e profili dirigenziali, non si è riusciti a centrare l’obiettivo dichiarato: la promozione in Serie B. Tra monte ingaggi, operazioni di mercato, staff tecnico, settore giovanile e costi generali di gestione, il Catania ha potuto contare su risorse ingenti, che nella categoria hanno pochi eguali. A queste si aggiunge l’attenzione alle strutture: è stata presentata una proposta per la riattivazione del centro sportivo di Torre del Grifo, oggi ancora in una fase di attesa, mentre lo stadio Massimino è stato oggetto di alcune migliorie.

Tuttavia, a fronte di una spinta economica significativa, il cammino sportivo è stato finora tortuoso. Dopo il primo anno trionfale in Serie D, che ha illuso una piazza intera circa la possibilità di una risalita immediata, sono seguite due stagioni in Serie C con tante ombre. Allenatori cambiati in corsa, squadre costruite con ambizioni da vertice ma mai realmente competitive fino in fondo, errori di valutazione tecnica, blocchi mentali nei momenti chiave. Il secondo anno, in particolare, doveva rappresentare il punto di svolta, e invece ha finito per acuire i dubbi sul progetto. Gli errori non sono mancati, anche e soprattutto nella gestione del quotidiano e nelle scelte strategiche. Senza dimenticare il blocco del mercato e il caso fideiussione.

Per questo, oggi più che mai, una svolta è necessaria. Non più solo auspicata o percepita. La proprietà deve rafforzare la dirigenza con figure di maggiore esperienza e visione. Dopo una fase iniziale forse troppo legata all’entusiasmo e alla gratitudine per chi aveva reso possibile la rinascita, si è compreso che per fare il salto serve un’organizzazione all’altezza della storia e delle ambizioni del Catania. Il tempo della transizione deve chiudersi qui.

Il giudizio, inevitabilmente, resta sospeso. Sul campo, due occasioni sono state sprecate e la Serie C si è rivelata ben più dura di quanto si pensasse. L’illusione del primo anno ha fatto da contraltare alla disillusione degli ultimi mesi. Adesso si apre un nuovo ciclo. E sarà il campo, come sempre, a parlare. Ma il tempo delle attenuanti è finito: il Catania deve iniziare a vincere davvero.

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DI GENNARO: il difensore punta alla quarta promozione in B, spera di riuscirci in rossazzurro

E’ stato il primo, dopo l’eliminazione dai playoff, a scrivere sui social lanciando un assist alla società rossazzurra nella misura in cui Matteo Di Gennaro percepisce che il gruppo di quest’anno merita una seconda possibilità in vista della prossima stagione. Il difensore del Catania, contrattualmente legato al club fino a giugno 2027, dovrebbe essere uno dei punti fermi nel 2025/26.

Di Gennaro ha fortissimamente voglia di Catania, a meno di sorprese ci sarà spazio per una riconferma dell’ex calciatore della Carrarese. Nell’annata di recente trascorsa credeva tanto nella possibilità di realizzare un’impresa in quei playoff che proprio un anno fa Di Gennaro vinse con i marmiferi, piegando la resistenza di quella che era la principale favorita per la vittoria finale degli spareggi promozione, il Vicenza.

L’auspicio del giocatore classe 1994 è di rivivere, alle pendici dell’Etna, quei momenti di gioia per il salto di categoria. Di Gennaro, tra l’altro, è uno “specialista“ in promozioni in cadetteria. E’ salito in B nella stagione 2020-21 con l’Alessandria passando dai playoff e nel 2022-23 vincendo direttamente il campionato con la Feralpisalò, prima della citata vittoria di Carrara. Proseguire l’esperienza sotto il Vulcano è il desiderio del centrale difensivo che il 2 giugno compirà 31 anni. Sognando la quarta promozione dalla C alla B in carriera.

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EX ROSSAZZURRI – Carra (D.G. SPAL): “Salary Cap si applicherà ai contratti nuovi. Italia unica nazione con 100 squadre professionistiche”

A proposito dell’introduzione del Salary Cap, l’ex dirigente del Catania Luca Carra – attuale Direttore Generale della SPAL – ha fatto il punto della situazione ai microfoni di Telestense. Ecco quanto evidenzia lospallino.com:

“L’anno prossimo sarà introdotto per vedere come può funzionare. Si applicherà solo ai contratti nuovi. L’idea è un monte stipendi fisso collettivo, stabilito in base ai costi degli anni precedenti. Se sfori il tetto salariale hai un limite anche sul contratto del singolo giocatore. Poi ci saranno una serie di sanzioni previste per chi dovesse sforare. E’ stata introdotta una fideiussione più alta, verrà introdotto anche un indice che tiene conto di costi e ricavi che ti vieta di spendere troppo rispetto a quanto ricavi”.

Carra si è anche soffermato sul format del campionato: “60 squadre sono tante e l’Italia è l’unica nazione con 100 squadre professionistiche. Non è tanto il numero, ma sono i ricavi che hanno le squadre di Serie C a rappresentare un problema. O i ricavi diventano molto più alti, oppure non puoi permetterti 60 squadre in Serie C perchè vanno divisi per troppe società. E’ risaputo in Lega che la situazione è quasi insostenibile. Ogni anno ci sono fallimenti perchè la Serie C ha costi elevatissimi e ritorni minimi. Già la B ha ricavi otto/dieci volte superiori alla C. La mia paura è che sia un’altra estate di tribunali, che poi portano ritardi nella compilazione dei gironi e dei calendari”.

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GRAVINA (Pres. Figc): “Grande competenza degli organi federali. Serie B, playout il 15 e 20 giugno”

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Il presidente della FIGC Gabriele Gravina è intervenuto in conferenza stampa per chiarire alcuni aspetti legati alla disputa dei playout nel campionato di Serie B ed al caso Brescia. Ecco quanto evidenziato da tuttomercatoweb.com:

“Ho voluto rappresentare i dati fattuali della situazione Brescia, una situazione a noi molto chiara e molto strumentalizzata, rappresentata con false rappresentazioni della realtà e questo lo dice lunga sulle modalità con cui si mascherano alcune lacune nel nostro paese. Vengono additate responsabilità a chi non ne ha, anzi questa è stata l’ennesima occasione per dimostrare la grande competenza degli organi federali che con grande celerità hanno esercitato le norme che regolano il nostro calcio”.

“Il tutto nasce da una segnalazione Covisoc che ha ravvisato un’atipicità nei pagamenti. Il 28 febbraio ci siamo confrontati con l’Agenzia delle Entrate, il 29 aprile c’è stato un sollecito della Covisoc e la risposta è arrivata il 16 maggio. Il 29 maggio ci sarà poi la prima decisione del Tribunale Federale e in base a quello che si verificherà in seguito ci saranno delle date condivise dalla Lega Serie B e proposte dal Consiglio per il 15 e il 20 giugno”.

“Le quattro squadre coinvolte (Brescia, Salernitana, Sampdoria e Frosinone) potranno effettuare la fideiussione entro il 24 giugno per l’iscrizione ai campionati, mentre per le altre società ci sarà il termine perentorio del 6 giugno. Spero che non ci siano altre proposte con Serie B a 22, 23 o 24 squadre. Ci sono delle regole nel nostro calcio e spero che tutti le possano rispettare, è inutile continuare a sventolare modalità per distrarre l’attenzione di chi ama il calcio italiano. I playout, salvo valutazioni diverse che farà la Lega Serie B, si giocheranno il 15 e il 20 giugno”.

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DI TACCHIO: “E’ stata un’annata difficile. Futuro? Mi rimetto alla decisione del club”

L’esperto centrocampista del Catania Francesco Di Tacchio, ai microfoni di TuttoSalernitana commenta l’annata rossazzurra appena conclusa attendendo di conoscere le decisioni del club in merito al suo futuro:

“Dal punto di vista personale è stata un’annata difficile. A inizio anno ho subito un intervento importante e sono tornato soltanto a febbraio, mettendomi a disposizione nel finale di campionato. Purtroppo non siamo riusciti a regalare un sogno alla tifoseria, perdendo gli spareggi contro il Pescara. Ci tenevamo tanto a far gioire una piazza importante come la nostra. Futuro? Ho un altro anno di contratto, ma mi rimetto alla decisione della società. Qualunque scelta facciano per me va bene e non ci saranno problemi”.

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