ACCADDE OGGI: 12 giugno 1988, a Cosenza il Catania vince lo spareggio salvezza

12 giugno 1988. Catania ed il Catania tremano. C’è il rischio di perdere la Serie C1 dopo un’annata travagliata, caratterizzata da diversi cambi in panchina. Da mister Osvaldo Jaconi a Pietro Santin, passando per Bruno Pace con Angelo Attaguile Presidente.

Il Catania (30 punti in classifica), si piazzò al quindicesimo posto e dovette disputare gli spareggi per evitare la C2 (il Brindisi aveva lo stesso punteggio ma si salvò grazie alla classifica avulsa, ndr). Avversaria la Nocerina allo stadio “San Vito”. L’Elefante riuscì ad avere la meglio sui campani per 2-0 con poco meno di 10mila cuori rossazzurri a Cosenza. Giancarlo Marini al 9′ e Carlo Borghi al 48′ regalarono la salvezza al Catania, tirando un grande sospiro di sollievo a conclusione di una stagione veramente difficile. La Nocerina, invece, retrocesse insieme con Teramo e Puteolana.

Riportiamo di seguito alcune dichiarazioni rilasciate qualche anno fa da Borghi ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com, ricordando quella partita:

“La squadra era attrezzata, però purtroppo non sempre le cose vanno per il verso giusto. I vari cambi di allenatore erano sintomatici dei problemi riscontrati. Forse ci sentivamo troppo forti, non scendevamo in campo con la giusta concentrazione. Poi entri in un tunnel dal quale diventa difficile uscirne. Sono quelle annate che nascono in un certo modo e diventano difficili da raddrizzare. Poteva andare anche peggio. Il match di Cosenza fu l’unica grossa soddisfazione di quel campionato. Ci ritrovammo a disputare questo spareggio per non retrocedere. Ricordo che andammo in ritiro qualche giorno prima, c’era una certa tensione essendo partita secca che valeva una stagione. Poi la gara si mise subito bene, vincemmo 2-0 senza rischiare molto. Giancarlo Marini sbloccò il risultato, io la chiusi sul 2-0. Giocammo bene, dimostrando sul campo la nostra forza. Eravamo molto più forti della Nocerina. Fummo anche contestati in quella stagione, ma nel momento del bisogno il tifoso catanese mostrò tutta la propria vicinanza. C’era la voglia di riscattare un’annata deludente. In queste situazioni conta molto l’aspetto fisico. Noi arrivammo fisicamente pronti, ma anche sul piano mentale. C’erano tutte le condizioni per fare bene e così è stato”.

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QUI CATANIA: la società rossazzurra punta su Pastore, sarà la scelta giusta?

Accordo raggiunto con un contratto che dovrebbe essere valido fino a giugno 2027. Da collaboratore dell’area tecnica a direttore sportivo, questo il passaggio di Ivano Pastore in seno alla dirigenza del Catania. La società rossazzurra scommette sull’operato di Pastore, che nella sessione invernale del calciomercato, in un momento in cui Daniele Faggiano non poteva garantire la piena operatività, ha contribuito a portare in Sicilia – compatibilmente con il budget messo a disposizione dalla proprietà – Andrea Dini, Andrea Allegretto, Giulio Frisenna, Nicola Dalmonte, Dario Del Fabro e Andrea De Paoli risolvendo gli accordi con Cosimo Chiricò (ingaggio particolarmente pesante sul groppone) e Francesco Rapisarda, formalizzando le cessioni di Adamonis (Sudtirol), Castellini (Pisa), Carpani (Ascoli), Verna (Trapani), Zanellato (Lecco), Costantino (ACR Messina), Chiarella (ACR Messina), D’Andrea (Audace Cerignola) e Popovic (Puteolana).

Il lavoro effettuato in questi mesi da Pastore è stato apprezzato dai vertici societari, fiduciosi che questa scelta possa rivelarsi corretta e funzionale alle esigenze di un Catania non da rivoluzionare in vista della prossima stagione ma da rinforzare con pochi innesti mirati.

Il curriculum di Pastore dice che, nelle vesti di calciatore, il classe 1970 ha ricoperto il ruolo di difensore, battendo calci di punizione eccellenti. Tra le squadre in cui si mise particolarmente in evidenza spicca il Taranto, vestendo i colori rossoblu per cinque anni. Da segnalare la vittoria del campionato di Serie C2. Nella stagione 2001/02, quella della storica finale playoff disputata contro il Catania, subì un infortunio nelle ultime 6 giornate che gli fece saltare proprio gli spareggi con gli etnei, costretto a seguirli da spettatore. A Catanzaro, invece, conquistò due promozioni nel giro di due anni, dalla C2 alla B. Ha militato anche tra le fila di Moliterno, Vigor Trani, Matera, Formia, Marsala, Cavese, Giulianova e Colligiana.

In qualità di direttore sportivo, al primo anno da D.S. vinse il campionato con la Nocerina portando i molossi in cadetteria. Ha proseguito la propria carriera a Trapani, Benevento, Rimini (con la promozione dalla D alla Lega Pro e, nella stagione successiva, una salvezza inaspettata). Sempre in Lega Pro ha conquistato i play off con Viterbese e Casertana. Ha ricoperto il ruolo di scout internazionale al Milan, in prima squadra, gestendo il mercato in uscita in Serie B e Lega Pro per i rossoneri. Terminato il suo incarico nel Milan ha continuato la carriera nel mondo del calcio come collaborare tecnico e responsabile area scouting all’Ascoli. Nel 2023 ha assunto il ruolo di direttore sportivo del Prato.

===>>> PASTORE: i passaggi salienti della sua carriera dirigenziale

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MERCATO: Catania, da Castellini possibile tesoretto per le entrate

La società rossazzurra è al lavoro per studiare le giuste mosse in entrata e uscita. Uno dei calciatori che più si è messo in mostra negli ultimi anni è Alessio Castellini, le cui prestazioni gli sono valse la chiamata del Pisa a gennaio. Pisa che, dopo averlo prelevato in prestito, dovrebbe esercitare l’opzione per il riscatto del cartellino per una cifra pari a 900mila euro.

C’è anche la possibilità che qualche club cadetto si faccia avanti per Castellini, nel caso in cui il club toscano non riscattasse Castellini, ma l’orientamento del sodalizio nerazzurro sembra essere questo. L’eventuale cessione definitiva del promettente classe 2003 garantirebbe al Catania un tesoretto da ricavare per poter finanziare in buona parte un calciomercato estivo che non si preannuncia rivoluzionario, ma mirato ed oculato effettuando pochi innesti, funzionali al potenziamento della rosa.

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CALCIO SICILIANO: Messina, Cooperativa si rivolge a Dante Scibilia

Salvare il calcio a Messina. Questo l’intento della Cooperativa Calcio Messina, società neo costituita che ha promosso un colloquio tra il sindaco Federico Basile e l’advisor Dante Scibilia, già dirigente del Venezia di Joe Tacopina e consulente del presidente Ross Pelligra quando favorì la ripartenza del calcio alle pendici dell’Etna. Il Tribunale peloritano ha accolto il ricorso presentato dal Messina e dato il via libera allo “Strumento di regolazione della crisi” come proposto dall’Acr per scongiurare il fallimento. La Cooperativa in questione ha sottolineato come il Dott. Scibilia avrebbe confermato la propria disponibilità ad essere parte attiva in questa fase e in quelle successive dello scenario calcistico cittadino.

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GUARDIA DI FINANZA: perquisizioni nei confronti del Brescia Calcio e di altri 24 soggetti indagati

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Militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia, con la collaborazione dei reparti territorialmente competenti, hanno eseguito nelle province di Brescia, Milano, Arezzo, Massa Carrara, Roma, Napoli, Benevento, Avellino, Caserta, Potenza e Taranto, provvedimenti di perquisizione personale e locale nei confronti di 25 soggetti (11 persone fisiche e 14 persone giuridiche), a diverso titolo coinvolti nella commercializzazione di crediti inesistenti e alle conseguenti condotte riciclatorie.

L’indagine delle Fiamme Gialle avrebbe permesso di disvelare l’esistenza di un articolato schema fraudolento atto a consentire a diverse figure imprenditoriali di beneficiare indebitamente di crediti IVA inesistenti. In particolare, i citati indagati, avvalendosi di società fiscalmente inadempienti, prive di sedi operative e rappresentate da soggetti gravati da numerosi precedenti di polizia in materia di reati fiscali, avrebbero generato crediti fiscali fittizi per un importo quantificato, allo stato, in oltre quattro milioni di euro.

Tali crediti sarebbero stati successivamente ceduti, tramite una ulteriore società “veicolo” a diverse persone giuridiche, tra le quali il Brescia Calcio S.p.A., al fine di consentire un abbattimento del carico fiscale e contributivo. Nel corso delle attività di perquisizione, infine, è stata sottoposta a sequestro anche la documentazione necessaria per verificare la responsabilità amministrativa delle società coinvolte, in ordine all’esistenza e attuazione dei modelli organizzativi ex d.lgs. 231/2001.I provvedimenti sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori allo stato acquisiti, pertanto, in attesa della definizione del giudizio, sussiste la presunzione di innocenza.

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MERCATO: Pastore sarà il nuovo D.S. del Catania

Ha avuto esito positivo l’incontro avvenuto nelle ultime ore tra il Catania, di cui era già collaboratore dell’area tecnica, e Ivano Pastore, dirigente che ha appena ricevuto la promozione alla carica di direttore sportivo, ruolo che ha ricoperto Daniele Faggiano la scorsa stagione. Come sottolineato dai colleghi di TuttoC.com, l’ex Rimini – tra le altre – ha esteso il contratto in scadenza con la società rossazzurra di due anni. Era prevista un’opzione sul contratto in scadenza a giugno, la società rossazzurra ha inteso esercitare tale diritto dando fiducia a Pastore.

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QUI CATANIA: Pelligra, appuntamento importante per tracciare le linee guida del futuro

È la settimana di Ross Pelligra. Il patron rossazzurro è atteso nelle prossime ore nel capoluogo etneo per definire le strategie aziendali del club dell’Elefante. Sono tanti i punti sul tavolo che saranno discussi nel corso del soggiorno di lavoro in città dell’imprenditore siculo-australiano, a partire dalle risorse da destinare alla stagione sportiva 2025-26 sul fronte prima squadra, settore giovanile e femminile, passando per l’organigramma societario e il dossier Torre del Grifo.

Per il momento l’unica notizia affiorata direttamente dalla società riguarda la permanenza del tecnico Domenico Toscano alla guida della prima squadra. La conferma dell’allenatore calabrese sulla panchina etnea è arrivata tramite le dichiarazioni rilasciate venerdì scorso dal vice-presidente e amministratore delegato del club Vincenzo Grella a margine della presentazione del murales dedicato alla speaker rossazzurra Stefania Sberna.

Tra le novità attese vi è l’annuncio della nuova composizione dei quadri dirigenziali, con in testa il già operativo Alessandro Zarbano. L’ex Ad del Genoa ricoprirà il ruolo di direttore generale, carica rimasta scoperta da un anno dopo l’addio di Luca Carra. Altra questione preminente riguarda la casella del direttore sportivo: ruolo fondamentale per la costruzione della squadra, la gestione dello spogliatoio e la cura dei rapporti tra società, staff e giocatori.

Si lavora alla permanenza di Ivano Pastore nell’ambito dell’area sportiva. Il dirigente campano fu ingaggiato a fine dicembre con la mansione di collaboratore dell’area tecnica e ha il contratto in scadenza il 30 giugno. Novità previste anche all’interno dello staff medico-sanitario con l’ingresso di nuove figure essenziali per la prevenzione degli infortuni, riabilitare i giocatori e migliorare le loro performance, intervenendo a seconda delle necessità su tematiche che hanno presentato lacune evidenti la scorsa stagione.

Sul fronte Torre del Grifo è attesa a giorni (forse già in settimana) la decisione del Giudice Delegato in merito all’offerta di 4 milioni e 50 mila euro presentata dal Catania per l’acquisizione dell’immobile situato nel Comune di Mascalucia. Qualora la proposta del club etneo sarà ritenuta congrua si procederà all’apertura di un’asta pubblica della durata di 30 giorni per eventuali rilanci da parte di soggetti terzi.

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PASTORE: i passaggi salienti della sua carriera dirigenziale

Dopo avere vissuto questi mesi ai piedi dell’Etna come collaboratore nell’ambito dell’area tecnica, ripercorriamo i passaggi salienti della carriera dirigenziale di Ivano Pastore attraverso una sua intervista concessa tempo fa a giornalerossoblu.it, ripercorrendo i passaggi salienti della propria carriera dirigenziale:

Ho dei ricordi bellissimi in tutte le squadre in cui ho lavorato, credo di aver fatto un ottimo operato e mi ritengo anche fortunato; con la Viterbese ed il Benevento arrivammo a giocare i play-off, con Nocerina e Rimini sono stati raggiunti traguardi importanti come la promozione nelle categorie superiori. Vincere il campionato con la Nocerina è stato qualcosa di particolare tenendo conto che è stato il mio primo anno da Direttore Sportivo, mi ha dato modo di spalancare le porte al mondo calcio a 360 gradi, invece la conquista della promozione con il Rimini è stato un rimettermi in gioco in una piazza dove bisognava costruire qualcosa di importante partendo da una categoria inferiore visto la retrocessione nell’anno precedente. Concludere il campionato al primo posto e tornare tra i professionisti, reputo siano state sensazione bellissime”.

“Come dico sempre, bisogna lavorare immagazzinando quante più nozioni possibili per poi svilupparle mettendole in atto nel giusto ambiente di lavoro, ad Ascoli ad esempio, ho provato gratificazione quando sono stati acquistati due calciatori per poi venderli ottenendo plusvalenze. Arrivare al Milan per me è stato completare la formazione che ho maturato nel corso degli anni avendo la possibilità di conoscere totalmente il calcio, ottenendo un biglietto da visita importante. Dato che il mio percorso è stato quello di Direttore Sportivo, lavorare come Scout Internazionale poteva sembrare limitante, invece col passare del tempo mi sono accorto che è stata una palestra incredibile, specialmente quando hai la possibilità di vedere i campioni dal vivo e segnalarli al club tramite le relazioni e diventa un piacere quando ti accorgi che i calciatori che hai relazionato arrivano al club o ad altri club importanti affermandosi. Il Milan mi ha dato la possibilità di rappresentare un club storico e vincente nei maggiori stadi Europei”.

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MERCATO: Catania, e se la permanenza di Inglese fosse legata a Cianci?

Roberto Inglese viaggia verso il raggiungimento dei 34 anni di età, Pietro Cianci a febbraio ne compirà 30. Il loro futuro potrebbe essere in qualche modo legato. In relazione a Inglese, migliore realizzatore stagionale rossazzurro con 14 gol, il Catania ha la possibilità di esercitare l’opzione per il prolungamento annuale del contratto. Per quanto concerne Cianci, invece, la società etnea lo ha ceduto in prestito alla Ternana, club che vanta un diritto di riscatto esercitabile questo mese.

Il Catania potrebbe essere orientato a mantenere in organico una prima punta esperta, affiancandola con un attaccante più giovane. Inglese ha dato la propria disponibilità a proseguire l’avventura sotto il vulcano, Cianci attende i prossimi passi della Ternana. Possibile che l’eventuale permanenza di Inglese in Sicilia escluda Cianci o viceversa. L’obiettivo, in ogni caso, è quello di potenziare il reparto offensivo con giocatori di sicuro affidamento.

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STAMPA TERNANA: “Le Fere potrebbero riscattare Cianci dal Catania”

Futuro a Terni, oppure farà ritorno al Catania? Vedremo se la Ternana deciderà di esercitare l’opzione per il riscatto del cartellino di Pietro Cianci. A questo proposito i colleghi di ternananews.it evidenziano come l’attaccante abbia trovato in rossoverde la sua consacrazione.

“Non solo come goleador (superando per la seconda volta in carriera la soglia delle 10 reti), ma anche come uomo assist con ben 6 passaggi decisivi. Un giocatore completo che ha saputo conquistare il cuore dei tifosi e diventare simbolo di una squadra che ha sfiorato la Serie B”, si legge. “In Sicilia molti sperano che la Ternana rinunci al riscatto”, ma le premesse sembrano favorevoli all’esercizio del diritto di opzione da parte delle Fere. “Ora, dopo una stagione da protagonista, il club rossoverde deve decidere se scommettere ancora sull’attaccante pugliese, mentre lavora alle nomine di allenatore e direttore sportivo”.

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