RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Siracusa, riecco Frisenna. Difesa sotto accusa, fase realizzativa da migliorare”

“Il derby di domenica contro il Catania si avvicina e per Marco Turati, tecnico del Siracusa, arriva una buona notizia: il rientro dell’ex Giulio Frisenna. Una pedina importante per il centrocampo azzurro, che potrebbe finalmente trovare un pò di stabilità in un reparto che, nonostante qualche buona prestazione, ha spesso mostrato qualche lacuna”, riporta La Sicilia. “Il Siracusa ha mostrato finora un rendimento altalenante. Se è vero che la difesa è stata spesso sotto accusa per qualche errore di troppo, è altrettanto lapalissiano che la fase realizzativa è quella che maggiormente ha fatto difetto”, si legge.

“Turati è consapevole che per ottenere un risultato positivo nel derby servirà una prestazione più cinica e concreta davanti alla porta avversaria”, riporta l’articolo di Manuel Bisceglie. “L’attaccante Parigini, in particolare, dopo un periodo di appannamento sembra pian piano acquisire la forma migliore” mentre Capanni e Contini hanno qualità “ma finora non sono riusciti ad esprimersi al massimo. Un’arma in più per il Siracusa è rappresentata dall’esterno d’attacco Valente, considerato il calciatore di maggior talento in casa azzurra. La sua imprevedibilità può creare scompiglio nelle difese avversarie e aprire spazi per i compagni”. Siracusa che dovrà a fare meno di due elementi importanti che stanno recuperando da infortuni, Molina e Alma. Aretusei in cerca di un risultato positivo “che potrebbe dare una spinta decisiva per il finale di stagione, mentre una sconfitta rischierebbe di complicare ulteriormente il cammino degli azzurri”.

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ACCADDE OGGI – 2 ottobre 2011: Catania, pirotecnico 3-3 a Novara

2 ottobre 2011, Serie A. Sorprese a mai finire allo stadio “Silvio Piola”: Novara e Catania offrono un’incredibile girandola di emozioni, regalando un palpitante 3-3 al pubblico presente.

I GOL – Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Nicola Legrottaglie, alla prima di campionato in maglia rossazzurra, di testa porta in vantaggio il Catania. Ad inizio ripresa immediato pareggio novarese con Marco Rigoni che trasforma un rigore. Il Novara, a questo punto, insiste alla ricerca del vantaggio ma è il Catania a trovarlo con una splendida punizione di Lodi dal limite che s’insacca all’incrocio. L’ex Morimoto, sette minuti dopo il suo ingresso, realizza il pari, di testa, su assist ancora di Rigoni.

Nel finale succede di tutto: s’infortuna Legrottaglie ma Montella non ha più difensori. Almiron, allora, arretra ma non fa in tempo a trovare la posizione che Jeda (da poco subentrato a Meggiorini) lo sorprende, trovando il 3-2. Mancano solo 5′ alla fine e il Catania va all’arrembaggio: al 46′ Gomez raccoglie un assist di testa di Ledesma e beffa Ujkani con un chirurgico esterno destro per un pareggio bellissimo e giusto.

VIDEO: gli highlights della partita

TABELLINO INCONTRO

NOVARA (4-3-1-2): Ujkani; Dellafiore, Ludi, Paci, Gemiti; Marianini (34’Pinardi), Porcari, Rigoni; Giorgi; Granoche (58’Morimoto), Meggiorini (76’Jeda). A disposizione: Fontana, Centurioni, Morganella, Pesce. Allenatore: Attilio Tesser

CATANIA (4-3-3): Andujar; Marchese, Bellusci, Legrottaglie (85’Ledesma), Capuano; Lodi, Almiron, Delvecchio; Gomez, Bergessio (53’Suazo, dal 63’Catellani), Lanzafame. A disposizione: Campagnolo, Izco, Ricchiuti, Lopez Allenatore: Vincenzo Montella

Arbitro: Brighi

Marcatori: 13’Legrottaglie(C), 48’rig.Rigoni(N), 56’Lodi(C), 65’Morimoto(N), 85’Jeda(N), 91’Gomez(C)

Ammoniti: Dellafiore(N), Meggiorini(N), Porcari(N), Lanzafame(C), Morimoto(N)

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QUI CATANIA: domenica i tifosi faranno la loro parte, il resto tocca alla squadra

Il terzo pareggio di fila, soprattutto per come è maturato, non convince i tifosi rossazzurri. La speranza di vedere un Catania intenso e propositivo in campo a Cerignola si è scontrata con la visione di un Catania timoroso, con poco coraggio e mordente, disattento in varie occasioni offrendo una prestazione di tutt’altro tenore rispetto a quanto preannunciato alla vigilia dallo stesso mister Toscano. Della squadra pronta a battagliare sportivamente al “Monterisi” indicata da Toscano non si è avuta traccia, subendo per lunghi tratti dell’incontro l’iniziativa di un avversario in salute, di qualità e gamba, capace di esprimere sul rettangolo verde codifiche di gioco ben definite e con una precisa identità.

La squadra ha “smentito” i pensieri di Toscano alla vigilia, resta il fatto che nonostante una prova sottotono è riuscita a racimolare almeno un punto. Da qui il Catania riparte, ripristinando energie fisiche e mentali dopo una settimana faticosa. All’ex allenatore del Cesena il compito di catechizzare il gruppo e prendere in mano la situazione, preparando in sede la successiva sfida in programma col Siracusa. Tocca alla squadra rispondere alle critiche e alle perplessità degli scettici con prove autorevoli, riacquisendo le certezze iniziali con l’aiuto soprattutto dei leader dello spogliatoio, chiamati a suonare la sveglia coinvolgendo il resto del gruppo.

In questo senso domenica i rossazzurri avranno un compito facilitato nella misura in cui ci sarà uno stadio pronto a sostenerli. Finora i 16/17mila del “Massimino” non hanno mai fatto mancare il proprio supporto. Qualche mugugno magari è da mettere in preventivo, ma i tifosi etnei sono i primi a non mollare. Lo hanno dimostrato e continueranno a farlo, garantendo sostegno alla squadra della propria città sia in casa che fuori. Tuttavia i tifosi non scendono in campo, bensì i giocatori. Sta a loro rappresentare al meglio i colori rossazzurri sul rettangolo di gioco. Mostrando quel senso d’appartenenza e attaccamento alla maglia più volte sollecitato.

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GRELLA: “La parola equilibrio tolta dal dizionario catanese. Restiamo uniti, altrimenti è più difficile vincere”

Il vice presidente del Catania Vincenzo Grella, ospite dell’associazione ‘Diplomatici’ al Palazzo della Cultura insieme al campione del mondo Marco Tardelli, ha risposto alle domande degli studenti che in centinaia hanno riempito l’auditorium.

“L’obiettivo a breve termine è quello di vincere il campionato, inutile girarci intorno, ed il più ambizioso riportare il Catania in Serie A, dove merita di stare. Le aspettative della città di Catania, vista la sua grandezza, sono giustamente molto importanti, noi viviamo tutti i giorni con la pressione di ogni maledetta domenica”, le parole di Grella. “Ho vissuto i miei primi tre anni a Catania tra alti e bassi, cercando sempre di trovare un pò di sano equilibrio durante le varie stagioni disputate. Purtroppo però equilibrio è una parola che hanno tolto dal dizionario catanese forse da duecento anni. Quindi noi dobbiamo essere decisi e restare uniti, perchè solamente l’unione tra città e club è vincente. Divisi diventa molto più difficile vincere”.

VIDEO: le parole di Grella

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FOCUS ATTACCO: Lunetta non basta, lacune offensive da correggere

Il Catania stenta a decollare. Le recenti gare dei rossazzurri sono caratterizzate da un atteggiamento molle e rinunciatario e prestazioni modeste in termini di volume offensivo e conclusioni nello specchio avversario. Sul banco degli imputati è finita non soltanto la postura tattica della squadra ma anche le performance dei singoli componenti della prima linea. I numeri dicono che in sette incontri di campionato disputati sono state messi a segno 13 reti, di cui 4 siglate da Lunetta, 2 a testa da Forte, Cicerelli e Ierardi e le restanti marcature da Donnarumma, D’Ausilio e Aloi. Se da un lato quello rossazzurro resta ancora il reparto d’attacco più prolifico assieme alle prime linee di Benevento, Cosenza e Casarano, dall’altro si deve tener conto che 10 dei 13 gol realizzati vanno distribuiti tra le due goleade casalinghe iniziali con Foggia (6-0) e Monopoli (4-0).

I due successi interni d’inizio campionato, strabordanti nel punteggio e nel numero di occasioni create a partita, da una parte hanno dato slancio generando grande entusiasmo e innestando positività nell’ambiente, dall’altra potrebbero aver illuso circa l’effettiva consistenza tecnico-tattica della squadra. Le difficoltà sono amplificate inoltre dalla scarsa incisività in avanti di alcune pedine importanti dello scacchiere tattico come Jimenez e Stoppa e dalle perduranti assenze di Rolfini e Caturano, ambedue ai box da settimane per problemi fisici e attesi al varco da mister Toscano.

Ci si chiede se il rientro in campo dei due attaccanti infortunati (Rolfini è ancora out, Caturano invece a meno di sorprese sarà a disposizione domenica) darebbe nuova linfa al reparto avanzato del Catania. Entrambi sono stati designati a comporre la prima linea della squadra assieme all’altro volto nuovo Francesco Forte con il compito di dare maggiore incisività in zona gol rispetto alla passata stagione. L’apporto del combattivo Lunetta (il quale insegue la coppia di testa della classifica marcatori Gomez-Salvemini) da solo non basta per spiccare il volo e auspicare miti traguardi. Occorre riprendere la rotta lavorando sulle lacune offensive e innestando una mentalità di gioco più propositiva al fine di riannodare il filo iniziale.

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SERIE C – Scotto (vice all. Audace Cerignola): “Sono sicuro che il Catania farà un campionato molto importante”

Felice Scotto, vice allenatore dell’Audace Cerignola che domenica ha diretto dalla panchina le operazioni al posto dello squalificato mister Vincenzo Maiuri, è tornato sul pareggio riportato contro il Catania. Queste le sue parole ai microfoni di Globus Television:

“C’era un trittico di partite in pochi giorni da affrontare, siamo riusciti a dare continuità ai risultati e alle prestazioni. Contro il Catania abbiamo avuto delle ottime occasioni per poter andare in vantaggio, ma purtroppo è girata un pò così. Comunque siamo contenti della crescita di questo gruppo che si conferma di valore e molto unito. L’atteggiamento del Catania? Loro sono partiti con i doppi trequartisti dietro un’unica punta, che sono un pò il fiore all’occhiello di questo sistema di gioco, molto bravi noi nel venirli a prendere, nelle scalate su di loro, in qualche raddoppio. Poi con il cambio di Forte ho avuto l’impressione che l’atteggiamento tattico del Catania sia un pò cambiato. Analizzando la partita magari ci fa piacere che loro forse abbiano avuto un pò più di riguardo nei nostri confronti, però il Catania è una squadra importantissima e ben allenata, alla lunga i valori verranno fuori e sono sicuro che faranno un campionato molto importante”.

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VERSO CATANIA-SIRACUSA: l’ultimo acuto rossazzurro con gli aretusei porta la firma di Biagianti

7 novembre 2018, data dell’ultima vittoria del Catania contro il Siracusa allo stadio “Angelo Massimino”. Rossazzurri vittoriosi per 2-1. Fu Marco Biagianti – oggi allenatore della Primavera etnea – a spezzare gli equilibri, siglando la rete decisiva nei minuti finali. Al vantaggio catanese firmato da Marotta, gli aretusei reagirono con il gol di Emanuele Catania e le parate dell’estremo difensore Giuseppe Messina, il quale riuscì pure a neutralizzare Lodi dal dischetto prima di capitolare sul gol di capitan Biagianti.

Si ricorda una partita divertente nel complesso. Del Col provò a seminare il panico tra le maglie della retroguardia del Catania pur senza colpo ferire. Al 22′ Messina compì il primo intervento importante di quella gara, chiudendo ad Aya lo specchio della porta. Tre minuti più tardi Vazquez si liberò per la conclusione, respinta da Pisseri. Al 29′ Aya non riuscì ad inquadrare da posizione ravvicinata, mentre al 37′ Marotta si fece anticipare dal difensore aretuseo Bertolo e sullo sviluppo della stessa azione il solito Vazquez provò a rendersi pericoloso in area catanese. Al 40′ Lele Catania calciò di sinistro da venti metri con palla che uscì di poco alla sinistra di Pisseri.

I rossazzurri passarono in vantaggio appena trenta secondi dopo l’inizio del secondo tempo. Assist di Lodi per Marotta e conclusione vincente di quest’ultimo sul palo più lontano. Gli etnei non riuscirono ad alzare il livello del gioco, anzi subirono la reazione del Siracusa che pareggiò al 70′ con Catania. Lodi fallì dal dischetto il primo “match-point” (il portiere Messina indovinò la direzione del tiro del numero 10 rossazzurro), salvo poi fornire a Biagianti l’assist decisivo quando mancavano ormai pochi minuti allo scadere. I rossazzurri, pur non giocando la loro miglior partita, furono cinici al punto giusto per conquistare l’intera posta in palio.

VIDEO: gli highlights della partita

TABELLINO PARTITA

MARCATORI: 1’s.t. Marotta, 25’s.t. Catania, 41’s.t. Biagianti

CATANIA (4-3-1-2): Pisseri; Calapai (36’s.t. Vassallo), Aya, Silvestri, Ciancio; Biagianti, Bucolo (23’s.t. Angiulli), Scaglia (31’s.t. Manneh); Lodi; Curiale, Marotta.
A disp. di Sottil: Pulidori, Fabiani, Baraye, Esposito, Lovric, A. Rizzo, G. Rizzo, Brodic, Mujkic.

SIRACUSA (4-4-1-1): Messina; Daffara (8’s.t. Di Sabatino), Bertolo, Turati, Orlando (35’s.t. Giac. Fricano); Palermo, Mustacciolo (23’s.t. Diop), Tuninetti, Del Col; Catania (36’s.t. Giov. Fricano); Vazquez.
A disp. di Pazienza: Genovese, Boncaldo, Celeste, Da Silva, Bruno, Fruci, Ott Vale, N. Rizzo.

NOTE: 7′ di recupero secondo tempo; rigore fallito da Lodi al 30’s.t; 0′ di recupero primo tempo.

AMMONITI: Bucolo, Palermo

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Adesso servono i leader: il gruppo deve reagire

Quattro partite senza vittorie non sono un dettaglio. Dopo appena sette giornate, il bilancio del Catania non è certo quello che ci si attendeva da una squadra costruita con l’ambizione dichiarata di vincere il campionato. Le aspettative della piazza e gli obiettivi della società non lasciano margini: serve una svolta immediata.

In momenti come questi, tocca ai leader del gruppo farsi sentire. La fascia al braccio di Di Tacchio non è solo un simbolo: il capitano deve ora trascinare i compagni con l’esempio, dentro e fuori dal campo, chiamando tutti a uno sforzo in più. Al suo fianco il vice, Di Gennaro, che con la sua esperienza e la sua solidità può rappresentare un punto di riferimento prezioso. E non va dimenticato Dini, che a Cerignola ha blindato il risultato con parate decisive e che, insieme al peso delle prestazioni, può dare fiducia e sicurezza al resto della squadra.

La responsabilità non è di pochi, ma di tutti. Non basta affidarsi solo a chi ha più carisma: l’intero gruppo deve fare quadrato e capire che il momento va superato con unità di intenti. Le qualità individuali non mancano, ma senza spirito collettivo ogni ambizione rischia di svanire.

La Serie C non aspetta e non perdona, ormai lo sappiamo: se il Catania vuole davvero essere protagonista, deve ritrovare subito compattezza, fame e concentrazione. Dai leader deve partire la spinta, ma lo sforzo dev’essere corale. Solo tutti insieme si può trasformare questa fase di difficoltà in un trampolino di rilancio verso l’obiettivo che non può non essere centrato.

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VERSO CATANIA-SIRACUSA: digiuno di vittorie, rossazzurri in cerca della cura. Per gli aretusei difficoltà e calendario sfavorevole

Avanti piano. Tre pareggi consecutivi per il Catania che rallenta la propria corsa dopo una partenza sprint. E’ evidente che la brutta ed inattesa sconfitta di Cosenza abbia lasciato qualche strascico in casa rossazzurra. La reazione immediata che ci si attendeva non è arrivata. Solo uno 0-0 casalingo contro un non irresistibile Sorrento con annesso rigore sprecato dagli ospiti, poi qualche segnale di ripresa a Trapani non andando oltre l’1-1 in rimonta ed i nuovi passi indietro con il non-gioco espresso a Cerignola, portando comunque a casa un risultato di parità (0-0) grazie alle parate di un superlativo Dini a difesa dei pali.

Per volume di gioco, aggressività, ritmo, dinamismo e determinazione è un Catania ben diverso rispetto alle primissime giornate di campionato, quando anche con cinismo e personalità riusciva a capitalizzare le occasioni prodotte senza timore alcuno degli avversari. Poca spinta sugli esterni, si è ridotto in maniera sensibile il numero di cross effettuati ed il grado di pericolosità del Catania negli ultimi metri. Troppa superficialità, tanti errori e lo sviluppo di una manovra divenuta lenta e prevedibile hanno reso vulnerabile una squadra chiamata, adesso, a viaggiare a passo spedito se vuole davvero concorrere per il primato in classifica.

Andato in archivio il tour de force dei giorni scorsi, il Catania ha a disposizione una settimana intera per preparare il successivo confronto con il Siracusa e recuperare qualche pedina dall’infermeria. Occasione utile anche per ricaricare energie fisiche e mentali. Staff e squadra ricercano la cura migliore per superare questo momento di chiara difficoltà, che ha generato dubbi e perplessità in tifosi e addetti ai lavori. Si torna al “Massimino”, al cospetto di un Siracusa che occupa il fondo della classifica ma non per questo parte sconfitto ancor prima di scendere in campo.

Le motivazioni non mancheranno agli aretusei nel contesto di una sfida particolarmente sentita a Siracusa. La squadra di mister Turati, la quale ha conquistato poco tempo fa la prima vittoria in questo campionato, è poi caduta di recente tra le mura amiche contro il Cosenza. Il morale, però, non può essere altissimo considerando che fino a questo momento il Siracusa ha raccolto appena 3 punti. Le difficoltà ad operare sul mercato estivo ed un calendario non propriamente agevole hanno complicato le cose alla compagine neo promossa in C.

L’avere affrontato finora formazioni come Salernitana, Monopoli, Audace Cerignola, Benevento, Crotone e Cosenza – tra le più attrezzate del torneo – non è stato semplice per gli aretusei, comunque in crescita sul piano delle prestazioni nelle ultime settimane. Per il Catania è d’obbligo vincere, ritrovando un successo che manca ormai da un mese (4-0 al Monopoli), ma guai a sottovalutare l’impegno di domenica pomeriggio.

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CLASSIFICA MARCATORI: Lunetta insegue la coppia di testa, distante due gol. Chiricò tra i più prolifici

Vediamo la classifica marcatori del girone C di Serie C quando sono trascorse le prime sette giornate di campionato. Attualmente al comando figurano i bomber Guido Gomez e Francesco Salvemini a quota 6 reti. Alle loro spalle Alessio Nepi e Luigi Cuppone. Quest’ultimo nel precedente turno contro il Catania è andato più volte vicino al gol, negato da un super Dini a protezione dei legni. A proposito del Catania insegue Gabriel Lunetta, a -2 dalla coppia di testa e calciatore attualmente più prolifico in casa etnea. Tra i giocatori a segno con maggiore frequenza in questa fase della stagione nel raggruppamento C anche l’ex Catania Cosimo Chiricò, il quale ha avuto un impatto molto positivo con i rossazzurri del Casarano.

CLASSIFICA MARCATORI INTEGRALE
6 GOL – Gomez (Crotone), Salvemini (Benevento)
5 GOL – Cuppone (Audace Cerignola), Nepi (Giugliano)
4 GOLEnerge (AZ Picerno), Manconi (Benevento), Chiricò (Casarano), Lunetta (Catania), Mazzocchi (Cosenza), D’Auria (Potenza)
3 GOL – Vavassori (Atalanta U23), Emmausso (Audace Cerignola), Malcore (Casarano), Proia (Casertana), Tirelli (Monopoli), Ferraris (Salernitana), Grandolfo (Trapani)
2 GOL Cortinovis (Atalanta U23), Abreu (AZ Picerno), Santarcangelo (AZ Picerno), Pierozzi (Benevento), Bentivegna (Casertana), Leone (Casertana), Cicerelli (Catania), Forte (Catania), Ierardi (Catania), Ricciardi (Cosenza), Garritano (Cosenza), Florenzi (Cosenza), Maggio (Crotone), Zunno (Crotone), Oliva (Foggia), Parigi (Latina), Fall (Monopoli), Ferrari (Salernitana), Inglese (Salernitana), D’Ursi (Sorrento), D’Amico (1 Foggia/1 Team Altamura), Fischnaller (Trapani), Canotto (Trapani), Ciotti (Trapani)
1 GOL Levak (Atalanta U23), Berto (Atalanta U23), Granata (AZ Picerno), Esposito (AZ Picerno), Pugliese (AZ Picerno), D’Ausilio (Catania), Donnarumma (Catania), Aloi (Catania), Caturano (0 Catania/1 Potenza), Lamesta (Benevento), Millico (Casarano), Zanaboni (Casarano), Lulic (Casarano), D’Alena (Casarano), Ferrara (Casarano), Kallon (Casertana), Pezzella (Casertana), Fella (Cavese), Amerighi (Cavese), Orlando (Cavese), Macchi (Cavese), Sorrentino (Cavese), Cannavò (Cosenza), Kouan (Cosenza), Langella (Cosenza), Cargnelutti (Crotone), Murano (Crotone), Morelli (Foggia), Borello (Giugliano), Njambè (Giugliano), D’Agostino (Giugliano), Zammarini (Giugliano), Ercolano (Latina), Fasan (Latina), Capanni (Latina), Riccardi (Latina), Imputato (Monopoli), Longo (Monopoli), Castorani (Potenza), Petrungaro (Potenza), Siatounis (Potenza), Erradi (Potenza), Felippe (Potenza), Novella (Potenza), Capomaggio (Salernitana), Knezovic (Salernitana), Quirini (Salernitana), Tascone (Salernitana), Villa (Salernitana), Puzone (Siracusa), Capanni (Siracusa), Pacciardi (Siracusa), Plescia (Sorrento), Cuccurullo (Sorrento), Cangianiello (Sorrento), Ortisi (Team Altamura), Rosafio (Team Altamura), Simone (Team Altamura), Curcio (Team Altamura), Vazquez (Trapani), Celeghin (Trapani), Salines (Trapani).

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