CAPUANO (all. Avellino) insiste: “Lucarelli è stato bravissimo a piangere. Meritavamo di vincere a Catania”
Il tecnico dell’Avellino Eziolino Capuano fatica ancora a mandare giù il boccone dopo la sconfitta di Catania. Lo si evince chiaramente dalle seguenti dichiarazioni rilasciate in sala stampa:
“Veniamo da prestazioni oltremodo positive. A Teramo abbiamo sofferto un pò di più con tante assenze, a Catania penso sia stato un bel vedere il secondo tempo della mia squadra che meritava di vincere, poi abbiamo perso su un altro episodio. Colgo l’occasione per ringraziare i tifosi che sono venuti fino a Catania perchè io vivo di sentimenti, lavoro per il popolo. Vedere quello spicchio di curva e pensare che fosse presente chi ha lasciato la pizzeria, chi il bar e chi non è andato a lavorare è stato qualcosa di encomiabile. Noi abbiamo fatto una grandissima prestazione. Ci dispiace che nel finale si sia verificato ancora un episodio notevolmente discutibile… probabilmente chi piange prende. Io non piango, faccio delle constatazioni ma non ho ancora avuto un rigore a favore nella mia gestione. Lucarelli è un grande allenatore, è stato bravissimo a piangere e i pianti hanno allargato l’orizzonte”.
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VITERBESE – CATANIA: quote 1 X 2, cosa dicono le agenzie di scommesse
Dopo avere ottenuto la prima vittoria del 2020 infliggendo un 3-1 all’Avellino, il Catania si appresta ad affrontare in trasferta la Viterbese. Partita valida per la 23/a giornata del girone C di Serie C, rossazzurri alla ricerca del primo successo esterno del nuovo anno.
Le previsioni delle principali agenzie di scommesse sportive con riferimento alle quote 1 X 2 dell’evento, indicano che il segno “1” oscilla intorno ai valori di 3.10 e 3.50; la “X” tra 3.08 e 3.25; il “2” tra 2.05 e 2.30. “1X” è la doppia chance avente la quota più alta (compresa tra 1.55 e 1.65) rispetto a “X2” (1.25-1.32) e “12” (1.28-1.33). Catania, quindi, sulla carta leggermente favorito per la conquista dei tre punti.
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VITERBESE – CATANIA: probabili formazioni, etnei falcidiati dalle numerose assenze
Le probabili formazioni del match tra Viterbese Castrense e Catania, valevole per la 23ª giornata del Girone C di Serie C e in programma oggi alle 15:00 presso lo stadio “Enrico Rocchi” di Viterbo.
Antonio Calabro dovrebbe disporre la Viterbese con il modulo 3-4-1-2. Se non recupera Markic, il terzetto difensivo composto da De Giorgi, Baschirotto e Besea agirebbe a protezione del portiere Pini, con Bianchi, Bensaja, Sibilia ed Errico schierati a centrocampo e il trequartista Molinaro a supporto delle due punte Tounkara e Bunino. Non convocati De Falco, Pacilli, Palermo, Volpe, Scalera, Svidercoschi, Corinti e Biggeri.
Al netto delle numerose assenze (out gli squalificati Silvestri ed Esposito, nonchè Curiale, Dall’Oglio, Welbeck, Saporetti e Noce), Cristiano Lucarelli potrebbe schierare il seguente undici di partenza con il sistema di gioco 3-4-1-2: Furlan, Mbende, Biagianti, Marchese, Biondi (Calapai), Vicente, Rizzo, Pinto, Curcio (Mazzarani), Barisic, Di Molfetta (Sarno). In caso di riproposizione del 4-2-3-1, Marchese o Biagianti in coppia con Mbende. Tra gli atleti a disposizione del tecnico etneo c’è anche il neo acquisto Francesco Salandria, il quale dovrebbe partire dalla panchina.
Nessuna copertura televisiva dell’incontro, che sarà trasmesso online da Eleven Sports e, radiofonicamente, da Bella Radio (FM 103.7).
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ESCLUSIVA – Fimiani: “Catania, ancora non c’è stato il cambio di passo radicale. Entusiasmo da ritrovare, Viterbese senza pressioni”
Tra il ’95 e ’97 ha indossato la maglia del Catania totalizzando oltre 50 presenze nell’allora Serie C2 e sfiorando la promozione dopo una splendida cavalcata. A Viterbo, squadra della sua città, l’ex Patrizio Fimiani ha invece militato a più riprese confermando le sue eccellenti doti a difesa dei pali e lavorando anche come preparatore dei portieri. Oggi porta avanti il progetto di una scuola calcio affiliata alla Viterbese. La redazione di TuttoCalcioCatania.com ha avuto il piacere di contattarlo in esclusiva, proprio in coincidenza della sfida Viterbese-Catania:
Nuova proprietà a Viterbo, cosa è cambiato rispetto alla precedente gestione societaria?
“L’uscita di scena di Camilli ha ridimensionato un attimino le prospettive. La famiglia Camilli era molto ambiziosa, aveva maggiori potenzialità. Oggi è comunque subentrata una società seria, preparata, che vuole arrivare ai risultati seguendo un percorso diverso improntato sulla linea verde”.
Viterbo e Catania, due piazze completamente diverse.
“Sono viterbese ed ho giocato nella squadra della mia città. Tra l’altro andai a giocare a Viterbo subito dopo avere lasciato Catania. Sì, parliamo di piazze molto diverse. Oggi la classifica dice che i valori tra le due squadre si sono un pò livellati, nonostante il Catania sia tecnicamente superiore ma i problemi li conosciamo tutti. La Viterbese sta facendo bene ed il club è comunque ambizioso. Vuole cercare di promuovere più ragazzi possibili del vivaio in prima squadra. La competenza della dirigenza gialloblu porta ad avere una squadra composta da tanti giovani interessanti e di prospettiva guidati da mister Calabro, che si sta confermando tecnico molto preparato e lavora bene con i giovani. Ci vorrà una grande prestazione da parte del Catania a Viterbo. Io ho visto Viterbese-Bari ed i biancorossi hanno faticato tanto, pareggiando solamente nel finale. Troverà una Viterbese che gioca tranquilla, senza pressioni. E questo è un vantaggio importante per i laziali”.
Anche quest’anno il Catania ha provato ad allestire un organico competitivo, ma cosa è mancato secondo te?
“L’importanza ed il blasone della piazza porta a fare un certo tipo d’investimenti. A Catania ti aspetti sempre di disputare un campionato di vertice o da protagonista assoluto, quindi è normale che i giocatori importanti servano e che il giovane potrebbe fare fatica. Allora si punta sul calciatore già maturo, esperto. Purtroppo però nel calcio la matematica non c’è in questo senso. Quando compri, immagini sempre che i neo acquisti riescano a dare il massimo, ma purtroppo non è sempre così. Se no il Catania avrebbe già vinto il campionato. Lo stesso discorso vale per società come Bari e Ternana”.
A proposito della Reggina, lotta al vertice ancora molto aperta?
” La Reggina ha un potenziale tecnico da paura. Quest’anno ci sono almeno 4-5 squadre che sono all’altezza della Reggina. I nomi che ho fatto prima sono di piazze ambiziose. C’è anche il Catania che potrebbe rientrare in un giro importante in chiave Play Off e può ancora benissimo dire la sua qualora ritrovasse l’entusiasmo che la città è capace di sprigionare”.
Con una Coppa Italia ancora tutta da giocare…
“Diventa un obiettivo, anche per il discorso legato ad un piazzamento favorevole in griglia Play Off. Lo scorso anno la Viterbese l’ha vinta ma poi venne eliminata alla prima gara disputata ai Play Off perchè, forse, arrivò piena all’appuntamento. Non credo che lo stesso accadrebbe a Catania, perchè vincere la Coppa darebbe una ventata d’entusiasmo all’intero ambiente. La Ternana, magari, avrà principalmente la testa rivolta al campionato ma sicuramente anche gli umbri proveranno a passare il turno. In ogni caso, negli spareggi promozione conta allo stesso modo avere una buona preparazione fisica e mentale. Serviranno gambe e testa”.
Serie B, Lucarelli ci crede. Utopia o possibilità concreta?
“Mi sembra che il rendimento del Catania sia ancora abbastanza altalenante, o meglio non c’è stato un cambio di passo radicale. Potrebbe ancora farcela il Catania ma serve davvero tanto coraggio. Quando vedi un ambiente sfilacciato e tante polemiche tutto diventa complicato. L’allenatore è solo ma anche la squadra, vista la poca affluenza di pubblico allo stadio e le contestazioni che mi fanno ricordare vecchie sensazioni…”.
Entusiasmo e depressione, tu hai vissuto entrambi i momenti in rossazzurro.
“Certamente. Io ricordo il clima di depressione ma anche l’entusiasmo di Catania. Fu nel secondo anno con Giovanni Mei che arrivammo ai Play Off potendo riscontrare tutto l’amore che può dare una città come Catania. Poi purtroppo perdemmo gli spareggi con la Turris. L’entusiasmo può essere l’arma in più per il Catania, viceversa le contestazioni ed un ambiente poco vicino alla squadra possono essere distruttivi”.
Si ringrazia Patrizio Fimiani per la gentile concessione dell’intervista.
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SALANDRIA: molti tifosi della Reggina rammaricati o contrari alla cessione
Tanti tifosi della Reggina non hanno accolto favorevolmente la cessione di Francesco Salandria al Catania. Attraverso la pagina Facebook del club amaranto abbiamo ripreso alcuni dei messaggi più significativi della tifoseria calabrese, rimasta molto legata alla figura del centrocampista classe 1995:
“Non sn d accordo che te ne sei andato ma questo è il mestiere del calciatore purtroppo.. Spacca tutto Ciccio che sei un grande uomo prima che calciatore!”;
“È un professionista serio, ma quando non scenderà in campo sarà sempre amaranto fino al midollo il Capitano! In bocca al lupo”;
“Seppur a malincuore capisco la sua scelta. Spero sia un arrivederci. In bocca al lupo Ciccio!”;
“Giusto che ciccio giochi qua era chiuso ma al momento non lo avrei mai dato ,1 perche’ i nostri titolari sono un po in affanno e 2 perche’ rafforziamo una diretta contendente per i playoff perche male che ci vada che ci prendono ce la ritroviamo ai playoff”;
“La Reggina che vorrei ha undici Salandria in campo. Grazie Ciccio #4”;
“E’ una cessione che dispiace,…Francesco è un ottimo e giovane centrocampista e ha sempre dimostrato di tenere alla maglia Amaranto. Al giocatore i migliori AUGURI, Ciccio merita di giocare”;
“Non va bene cedere. Prima andiamo in B e poi sarà il momento di cedere e rinnovare. La Reggina poteva tenerselo Salandria! Non facciamo ca***te, sennò in serie B ci andremo col cavolo”;
“Che minc***ta mondiale! Ci fosse stato lui a centrocampo domenica forse avremmo sofferto meno. Nielsen vale un salandria o defrancesco? Mah non capisco”;
“Per me è un errore enorme. Speriamo di non pagarne le conseguenze;
“Peccato un bel giocatore”.
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GINESTRA (all. Casertana): “Anche a Catania rigori non dati. Abbiamo raccolto meno punti di quanto meritassimo”
L’allenatore della Casertana Ciro Ginestra torna a fare menzione di episodi arbitrali che ritiene sfavorevoli a Catania. Ecco quanto evidenziato da sportcampania.it:
“Se pensiamo a tutto quello che abbiamo perso è impossibile non mettere in campo qualcosa di più. Abbiamo perso sei punti oltre al 90’, a Picerno abbiamo preso gol all’87’; senza pensare ai due gol annullati contro il Bisceglie, ai rigori non dati a Catania, il rigore non dato in casa contro la Sicula dallo stesso arbitro di domenica scorsa. Non ci dobbiamo piangere addosso e bisogna mettere in campo la giusta rabbia perché abbiamo meno di quanto meritassimo”.
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COTTONE (Pres. Marsala): “L’anno prossimo corriamo il rischio di ritrovarci il Catania…”
Il Presidente del Marsala Domenico Cottone ai microfoni di solosavoia.it:
“Ripescaggi? So che l’Fc Messina già si sta muovendo per tentare il ripescaggio a fine campionato. Se il Palermo finisse secondo sicuro verrebbe ripescato e questo renderebbe giustizia a tutti col Savoia primo direttamente in C. Sarebbe giusto che queste nobili blasonate fallite ripartissero dalla C. E’ giusto perché tanto le ‘mandano’ in ogni modo in C. L’anno prossimo si corre il rischio di ritrovarci il Catania e si ripartirebbe punto e a capo. Bisogna fare qualcosa per salvaguardare le realtà più piccole che altrimenti sarebbero sempre penalizzate”.
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TERNANA: qualche defezione sicura in vista della Coppa Italia
In attesa che la squadra scenda in campo per affrontare il Monopoli, possiamo già escludere la disponibilità di alcuni giocatori della Ternana in occasione del confronto di mercoledì pomeriggio col Catania in Coppa Italia. Peserà l’assenza in attacco di Daniele Vantaggiato, out causa squalifica. Per lo stesso motivo salterà l’impegno di Coppa il difensore Michele Russo. Il centrocampista Aniello Salzano, invece, ha riportato la frattura del setto nasale.
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LANCINI (Palermo): “Dall’Oglio, situazione difficile a Catania. Spero che qualcuno faccia qualcosa. Sarebbe bello fare il derby”
Il difensore del Palermo Edoardo Lancini torna sul mancato approdo al Catania in estate, commentando la situazione del club rossazzurro ai microfoni di Repubblica:
“Mi ha cercato Pietro Lo Monaco. Ma aspettavo ancora un’offerta dalla serie B e in particolare dall’Entella di Boscaglia. Poi il 10 agosto mi ha chiamato Castagnini, che avevo già avuto a Brescia, e mi sono tuffato in questa esperienza. Non è stato facile perché ci sono tutte le due categorie di differenza rispetto alla B, ma una piazza come Palermo si prende in considerazione a prescindere dalla categoria. Catania non in acque serene dal punto di vista societario? Dispiace sempre quando ci sono squadre che rischiano il fallimento. Ci sono persone che rischiano di restare a spasso. Jacopo Dall’Oglio, che giocava con me a Brescia, era stato acquistato dal Catania e si è ritrovato in una situazione difficile. Ora è stato ceduto al Livorno, ma non ha passato momenti facili. Spero che qualcuno faccia qualcosa, sarebbe bello l’anno prossimo fare un derby con il Catania”.
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