CENTROCAMPO: novità Chilafi, Toscano tiene in considerazione il classe 2004

Nei giorni scorsi era circolata l’ipotesi che l’infortunio di Salvatore Aloi non fosse di liete entità, evidenziando la possibilità di studiare nuove soluzioni per sopperire all’assenza dell’ex Ternana, costretto ad operarsi. In casa Catania c’è una soluzione interna e risponde al nome di Ardijan Chilafi, profilo giovane prelevato alla chiusura della finestra estiva del mercato insieme a Gianfranco Quiroz e Dante Lomangino, quest’ultimo ceduto in prestito al Cannara. Nato a Skopje (Macedonia del Nord) il 3 giugno 2004, è cresciuto nel settore giovanile della Sampdoria (con cui ha anche indossato la fascia da capitano nella Primavera) disputando 4 gare con la Nazionale Under 21 del suo Paese.

Adesso proverà a giocarsi le sue carte in rossazzurro. Caratteristiche da centrocampista ben strutturato, abile a recuperare il pallone, proteggerlo quando è sotto pressione, avanzando palla al piede con dinamismo e un discreto palleggio senza disdegnare la conclusione a rete, Chilafi possiede prospettive interessanti. Già da più settimane si allena regolarmente con la prima squadra, mister Toscano lo tiene considerazione per il prosieguo del campionato. In attesa della riapertura del mercato a gennaio che, con ogni probabilità, vedrà il Catania effettuare qualche innesto funzionale alle esigenze tecnico-tattiche della squadra anche nel settore di centrocampo.

===>>> REPORT MEDICO: intervento chirurgico anche per Adrijan Chilafi

VIDEO: alcune giocate di Ardijan Chilafi

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

IERARDI: settimana di alti e bassi emotivi, ripartire ancora più forte dall’episodio di Caserta

Settimana scorsa il Catania aveva ufficializzato l’estensione annuale del contratto che lega Mario Ierardi al club, ora in scadenza a giugno 2027. Il giusto premio per un calciatore che ha dimostrato, con i fatti, di meritarlo nel tempo. Le prestazioni parlano per lui.

Qualcosa di diverso è scattato il 9 febbraio di quest’anno, mettendosi alle spalle un periodo difficile, dove circolavano anche rumors di mercato sul suo conto. Il difensore, invece, non si è mosso da Catania ed ha incassato la piena fiducia dell’allenatore, con il quale è stato decisivo un confronto chiarificatore. Evidentemente Toscano ha toccato le corde giuste. Da lì in poi l’ex Vicenza non ha saltato alcuna partita, ad eccezione degli incontri in cui era impossibilitato a giocare per squalifica. Proprio la parola ‘squalifica’, in questi giorni di gioia ed entusiasmo per il prolungamento contrattuale, ha colpito dal punto di vista emotivo il ragazzo.

Nel giro di meno di 15 minuti dal suo ingresso a Caserta, venerdì (non è sceso inizialmente in campo per un virus intestinale ndr) è passato dai festeggiamenti con i compagni per il gol del momentaneo 1-2 di Donnarumma all’espulsione dal rettangolo verde, a seguito di un calcio indirizzato al petto di un avversario quando il pallone non era più in gioco. Cartellino rosso molto pesante nell’economia di una gara che, a quel punto, era in mano al Catania con i rossazzurri andati vicini al tris. L’inferiorità numerica ha dato coraggio ai padroni di casa, i quali hanno spinto con intensità fino alla fine trovando il rigore del definitivo 2-2.

Ierardi, nell’immediato post gara, ha chiesto scusa a tifosi, squadra, allenatore e società. Un gesto spontaneo – non scontato – partito dalla consapevolezza di avere commesso una gravissima ingenuità. Il calciatore classe 1998 si è pentito subito dell’accaduto, pronto ad accettare senza fiatare la multa della società nel rispetto del piano disciplinare interno. Martedì, ecco la ciliegina amara sulla torta mal riuscita: la decisione del Giudice Sportivo di punirlo con quattro turni di stop. Il dispiacere di Ierardi, soprattutto per il danno procurato alla sua squadra, è evidente. La vita, in ogni caso, ci ricorda che sbagliare è umano e gli errori sono utili nella misura in cui impariamo dagli stessi. Da qui l’ex difensore del Vicenza deve ripartire, ancora più forte. Perchè questo episodio non scalfigge il suo standard di prestazioni, che rimane certamente elevato.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

SERIE C | Salernitana, Catania e Benevento: le tre battistrada del Girone C a confronto

Sono le tre battistrada del Girone C di Serie C, espressioni di piazze di calcio importanti, con un seguito di pubblico caldo e passionale e trascorsi lusinghieri in categorie superiori. Oltre a spalti ribollenti di tifo e colori, queste squadre possono contare su proprietà facoltose che ambiscono a riappropriarsi quanto prima di palcoscenici prestigiosi. Salernitana, Catania e Benevento sono tre squadre costruite per il salto di categoria e accreditate fin dall’inizio della stagione a contendersi la vittoria del campionato. Mettiamo a confronto le peculiarità delle tre “regine” del raggruppamento più a sud della terza serie italiana.

La Salernitana al momento è alla testa della graduatoria con un punto di vantaggio sul Catania e tre dal Benevento. Rispetto alle dirette contendenti il club granata si è affidato ad una nuova guida tecnica per venir fuori dal “pantano” della Serie C: Giuseppe Raffaele. Il tecnico nativo di Barcellona Pozzo di Gotto ha impostato le fortune della propria squadra attorno alla difesa a tre potendo contare su interpreti esperti e abili sul piano fisico. Il centrocampo ruota attorno alla visione di gioco di Capomaggio, giocatore imprescindibile per gli equilibri tattici di Raffaele. In avanti il tecnico siciliano ha alternato la soluzione del rifinitore singolo a quella del doppio trequartista nell’intento di innescare i due riferimenti offensivi Inglese e Ferrari, autori di 7 gol in due. La squadra, rivoluzionata rispetto alla retrocessione dello scorso anno, sin qui ha avuto un’ottima continuità di risultati pur non essendo sempre performante sul piano prestativo. Si tratta del difetto più evidente di un gruppo assemblato ex-novo e che deve accorciare il divario rispetto alla concorrenza sul piano dell’identità.

Il Catania segue a ruota la Salernitana in classifica ergendosi assieme alle due campane quale contendente credibile per la promozione diretta. I rossazzurri hanno cambiato meno rispetto alle avversarie e possono contare quindi su un canovaccio già rodato. La guida tecnica è di livello assoluto per la categoria, quel Mimmo Toscano che ai piedi dell’Etna insegue la sua sesta promozione da allenatore in Serie B. Ad un’ossatura esperta tra difesa e centrocampo è stato inserito un valore aggiunto del calibro di Cicerelli, giocatore da cui passano gran parte dei palloni giocati dalla squadra. Rispetto alla scorsa stagione mister Toscano può contare su una panchina più lunga e maggiori alternative per ruolo. L’espressione di calcio verticale prediletta dal tecnico calabrese permette di subire pochi gol ma al tempo stesso di realizzarne tanti. La tenuta mentale dei giocatori unita al rischio di esprimere talvolta un gioco meno fluido e monocorde sono gli aspetti su cui il mister è chiamato ad intervenire al fine di perfezionare i meccanismi di squadra.

Il Benevento attualmente occupa la terza piazza con un distacco di soli tre punti dalla vetta. Gaetano Auteri, riconfermata guida tecnica dei sanniti, predilige un sistema di gioco che esalta la qualità degli esterni con le due catene chiamate a sorreggere il peso della manovra. Salvemini rappresenta il terminale d’attacco ideale per il gioco espresso dalla squadra. Al pari dei suoi colleghi anche Auteri può attingere a piene mani dalla panchina, potendo contare su un organico con tante variabili offensive e ottimi equilibratori di centrocampo. L’idea di calcio sviluppata negli anni dal tecnico di Floridia prevede di arrivare all’ottenimento del risultato attraverso la prestazione. Nonostante un buon rendimento interno, pesano le tre sconfitte fuori casa contro Casarano, Latina e Catania che hanno fatto perdere terreno in classifica. La tenuta difensiva va registrata al pari degli schemi offensivi non sempre fluenti ed efficaci. La squadra è attesa poi al varco dalla “prova del 9” del girone di ritorno, momento in cui storicamente le compagini allenate da Auteri avvertono un calo sul piano fisico e del gioco.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

DI TACCHIO: il capitano “trascinatore del gruppo”, inserito nella Top 11 della 12/a giornata di TuttoC

C’è anche capitan Francesco Di Tacchio nella consueta Top 11 settimanale del portale nazionale TuttoC.com. Il centrocampista del Catania viene considerato uno dei protagonisti principali della 12/a giornata del girone C di Serie C, meritevole di essere inserito nella formazione Top. Il gol del momentaneo vantaggio rossazzurro a Caserta “lo aveva fatto simile in un Salernitana-Padova, serie B stagione 2018-19. Anche in questo caso prende la mira e calcia dalla distanza mettendola all’angolino. Del resto, oltre ad essere un eccellente ‘cattura-palloni’, ha doti tecniche e balistiche non indifferenti. Trascinatore di un gruppo che non può prescindere da lui”, si legge.

Questa la Top 11 di giornata nel dettaglio (4-3-3):
Viola (Team Altamura); Matino (Salernitana), Cionek (Cavese), Miceli (Monopoli), D’Orazio (Cosenza); Tascone (Salernitana), Di Tacchio (Catania), Proia (Casertana); Volpe (Monopoli), Vavassori (Atalanta U23), Grandolfo (Trapani). Allenatore: Colombo (Monopoli).

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

CLASSIFICA MARCATORI: Lunetta e compagni inseguono un trio in vetta

Sono trascorse dodici giornate di campionato. La classifica marcatori del girone C di Serie C fa registrare, al momento, la presenza in vetta di tre giocatori: l’ex Catania Cosimo Chiricò, il bomber del Crotone Guido Gomez ed il migliore finalizzatore della manovra del Benevento, Francesco Salvemini. Gomez e Salvemini non sono certamente una novità per questa categoria, mentre Chiricò è tornato a viaggiare sui livelli alti del passato, confermando di avere avuto in impatto molto positivo con la realtà del Casarano. Da segnalare, inoltre, la verve in fase realizzativa del 19enne Dominic Vavassori, prospetto interessantissimo dell’Atalanta U23.

Al momento il calciatore del Catania più prolifico resta Gabriel Lunetta, distante 2 reti dalla vetta e comunque a secco da quasi un mese. Proverà a ritrovare il feeling con il gol in occasione del prossimo turno casalingo con il Team Altamura. Alle sue spalle elementi come i compagni di squadra Francesco Forte ed Emmanuele Cicerelli, che stanno facendo registrare prestazioni in crescendo. Ecco di seguito riportato l’elenco dei principali marcatori nel gruppo C:

8 GOL: Chiricò (Casarano), Gomez (Crotone), Salvemini (Benevento)
7 GOL: Vavassori (Atalanta U23)
6 GOL: Lunetta (Catania), Manconi (Benevento), Nepi (Giugliano)
5 GOL: Bentivegna (Casertana), Cuppone (Audace Cerignola), D’Ursi (Sorrento), Emmausso (Audace Cerignola), Fischnaller (Trapani), Mazzocchi (Cosenza), Ricciardi (Cosenza)
4 GOL: Cicerelli (Catania), D’Auria (Potenza), Energe (Picerno), Forte (Catania), Grandolfo (Trapani), Inglese (Salernitana), Malcore (Casarano), Misitano (Atalanta U23), Proia (Casertana), Zunno (Crotone)
3 GOL: Cortinovis (Atalanta U23), Felippe (Potenza), Ferrari (Salernitana), Ferraris (Salernitana), Florenzi (Crotone), Ierardi (Catania), Kouan (Cosenza), Lamesta (Benevento), Murano (Crotone), Plescia (Sorrento), Simone (Altamura), Sorrentino (Cavese), Tirelli (Monopoli).

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Pieraccini, sembra possibile il rientro tra i titolari”

Detto di Salvatore Aloi che dovrà operarsi e della stangata relativa alle quattro giornate di squalifica inflitte a Mario Ierardi, almeno una notizia lieta è emersa dall’allenamento di ripresa sostenuto ieri dalla squadra di Mimmo Toscano dopo il pareggio di Caserta. Riguarda il difensore Simone Pieraccini. Secondo quanto riporta il quotidiano La Sicilia, Pieraccini “è sceso in campo per un lavoro di scarico o differenziato. Ma era comunque sul rettangolo di gioco. Dopo l’uscita dal ‘Pinto’ per un acciacco, il rientro tra i titolari del difensore sembra possibile in vista del confronto di domenica pomeriggio con l’Altamura”, si legge.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Ierardi, prossima settimana dovrebbe essere presentato il ricorso”

Ricorso contro la squalifica di quattro giornate inflitta al difensore Mario Ierardi. Il Catania dovrebbe presentarlo la prossima settimana. Mentre il Giudice Sportivo ha illustrato le motivazioni della squalifica, il quotidiano La Sicilia – nell’articolo a firma di Giovanni Finocchiaro – mette in risalto che, alla fine della partita di Caserta, il difensore, accompagnato da un dirigente del Catania, “si è recato dall’arbitro per chiedere prontamente scusa”. La ricerca del dialogo, il ‘pentimento’ e la successiva dichiarazione rilasciata nel post gara “potrebbero diventare materiale da allegare o da sottolineare pure al momento del ricorso”, si legge.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

RASSEGNA STAMPA – Corriere dello Sport: “Il Catania perde pezzi, Toscano dovrà ritoccare la difesa”

“Il Catania perde di nuovo i pezzi. Per sfortuna, certo, ma anche per colpe proprie. Mentre Salvatore Aloi finisce in infermeria e non si sa per quanto tempo dovrà stare ai margini della prima squadra (si teme uno stop lungo, in ogni caso), fra l’altro andando a fare compagnia a Martic e Raimo, ieri è arrivata la mazzata dopo il rosso rimediato a Caserta da Mario Ierardi. Quattro giornate di squalifica per un calciatore su cui s’è voluto utilizzare il pugno di ferro ma che forse, va detto, si è lasciato prendere la mano un po’ troppo sul campo dei rossoblù campani, fra l’altro a pochi giorni dal rinnovo fino al 2027”, riporta il Corriere dello Sport nell’articolo a firma di Concetto Mannisi.

“Il tentativo del difensore di colpire un avversario con i tacchetti durante un atterraggio volante neanche tanto complicato ha prodotto, quindi, un effetto valanga per il Catania. Che fino all’espulsione di Ierardi conduceva per 2-1 (a una manciata di minuti dalla fine) e che in conseguenza di quel ‘rosso’ ha visto sfumare la vittoria che sarebbe valsa, alla luce dei risultati delle dirette rivali Benevento e Salernitana, la testa della classifica in solitaria”, si legge. A questo Toscano dovrà “ritoccare per quattro gare una retroguardia che ha garantito fin qui una buona impermeabilità e pure qualche gol (proprio Ierardi ne ha messi a segno tre)”.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

VANZETTO: scaduto nei mesi scorsi il contratto col Catania, dice sì alla Sancataldese

Allenatore che ha guidato Città di Sant’Agata, Castrovillari ed FC Lamezia, nelle ultime stagioni ha lavorato nello staff del Catania in qualità di collaboratore tecnico. Il suo inserimento nello staff rossazzurro ha dato nuova linfa portando conoscenze tecnico-tattiche, idee e buon umore ad un gruppo che ha attraversato momenti di difficoltà svolgendo un lavoro utile e proficuo alla causa. Leonardo Vanzetto, che ha visto scadere nei mesi scorsi il contratto alle pendici dell’Etna, nelle ultime ore è stato ufficializzato alla guida della Sancataldese. Ripartirà, pertanto, dal campionato di Serie D prendendo il posto dell’esonerato Orazio Pidatella.

Vanzetto, lo ricordiamo, è stato anche calciatore del Catania. Negli anni ’90 contribuì a scrivere pagine di storia e fu tra i protagonisti del successo nel derby di Palermo del 1993 con i gol di Palmisano e Cipriani che regalarono una vittoria per certi versi inattesa alle pendici dell’Etna. Nelle vesti di allenatore ha affrontato il Catania di Giovanni Ferraro guidando il Città di Sant’Agata, in Serie D, e lui s’inchinò al pubblico quando venne quasi a violare il “Massimino”.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***

ESCLUSIVA – Ass. Parisi: “Torre del Grifo, nuovo gesto concreto e importante compiuto da Pelligra. Tifosi devono essere fieri di questa società. Sugli impianti sportivi cittadini…”

Dopo mesi di attesa e una procedura competitiva seguita con grande interesse da tutta la città, Torre del Grifo è tornato ufficialmente di proprietà del Catania. Un passaggio simbolico e concreto che segna un nuovo capitolo nella rinascita del calcio rossazzurro e che conferma la solidità del progetto guidato dal gruppo Pelligra.

Per approfondire il significato di questo risultato e fare il punto sullo stato dello sport a Catania — tra impianti in ristrutturazione, investimenti record e nuove prospettive — abbiamo incontrato Sergio Parisi, assessore allo Sport del Comune di Catania. Con lui abbiamo parlato non solo del futuro del Catania FC, ma anche della “rivoluzione” infrastrutturale in corso in città, che punta a restituire spazi, dignità e opportunità a tutto il movimento sportivo etneo.

Assessore Parisi, dopo la procedura competitiva Torre del Grifo è tornata ufficialmente di proprietà del Catania FC. Che impressione le fa questo risultato? Pensa sia un segnale importante per la solidità del progetto Pelligra?
“Avendo seguito tutta la vicenda sin dall’inizio, a partire dall’assegnazione del titolo di Serie D al gruppo Pelligra, ho provato una grande emozione per l’acquisizione di Torre del Grifo da parte del Catania. È il secondo gesto concreto e importante compiuto da Rosario Pelligra, dopo la rinascita del club. I tifosi devono essere fieri di questa società, che ha investito su Catania e continua a dimostrare un forte attaccamento alla città”.

Anche se il centro sportivo si trova nel territorio di Mascalucia, resta un riferimento simbolico e operativo per tutto il calcio catanese. Quanto è importante, secondo lei, che il Catania torni ad avere una casa “vera” dove lavorare ogni giorno?
“È importantissimo. Torre del Grifo contribuirà a rafforzare il senso di appartenenza e di identità, con effetti positivi anche sul rendimento e sui risultati della squadra. Avere una “casa” è fondamentale per costruire un progetto sportivo solido e duraturo”.

Il Catania è oggi in piena corsa per la promozione in Serie B: lei ha la sensazione che possa essere “l’anno buono”?
“Per scaramanzia… preferisco non rispondere!”.

Come valuta finora il lavoro del gruppo Pelligra e della nuova dirigenza rossazzurra, sia sul piano sportivo che gestionale?
“Sono stato vicino al Catania, in particolare a Rosario Pelligra e Vincenzo Grella, anche nei momenti più difficili. Posso dire che, al di là di qualche errore dovuto all’inesperienza e alle differenze culturali — la mentalità australiana è certamente diversa dalla nostra — il Catania ha compiuto dei veri e propri miracoli: ha vinto il campionato all’esordio, poi la Coppa Italia, ha sfiorato la promozione perdendo ai playoff con l’Avellino a pochi minuti dalla fine, crescendo ulteriormente l’anno dopo ed uscendo dai playoff per un regolamento discutibile, dopo la vittoria in casa del Pescara, che poi è salito in Serie B”.

Qual è oggi la mappa delle priorità sugli impianti sportivi cittadini?
“Non posso non ricordare, prima di tutto, i lavori allo stadio Angelo Massimino: un vero miracolo essere riusciti a consegnarlo in tempo utile per la prima partita di campionato, dopo un’intera estate trascorsa al seguito del progetto di riqualificazione e con l’assunzione di enormi responsabilità. Abbiamo investito 8 milioni di euro di fondi comunitari per riqualificare uno stadio che era ormai in condizioni precarie e rischiava di non poter più ospitare competizioni federali. Ma il nostro impegno non si ferma lì: Catania è oggi la città che più ha investito nello sport in Italia, con oltre 70 milioni di euro tra fondi comunitari e bandi aggiudicati. Abbiamo pianificato la ristrutturazione di tutti gli impianti sportivi: il PalaCatania, il Campo Scuola, i campi di rugby a Librino e Santa Maria Goretti, i campi da calcio di Nesima, Zia Lisa e Duca d’Aosta, oltre a 15 piazze attrezzate per lo sport e numerose strutture di quartiere. Tra i lavori più significativi ci sono quelli in corso al PalaNesima, che diventerà il simbolo della rinascita non solo del quartiere ma dell’intera città. Abbiamo inoltre deliberato gli interventi al Campo Paratore, allo Zia Lisa, al PalaSpedini e al Palanitta, e presto partiranno i lavori per le piscine della Plaia e di via Zurria. Si tratta di una vera e propria rivoluzione infrastrutturale, senza precedenti per Catania”.

Se potesse indicare una priorità assoluta per il 2026 sul fronte sportivo cittadino, quale sarebbe?
“Costruire nuovi campi da calcio e, parallelamente, sostenere le famiglie dei giovani atleti che praticano attività agonistica di alto livello.
Poi ci sarebbe anche la necessità di ragionare sull’ampliamento dello stadio o, in alternativa, sulla realizzazione di una nuova struttura da 40.000 posti, anche in chiave concerti”.

Si ringrazia l’assessore allo Sport del Comune di Catania Sergio Parisi per la gentile concessione dell’intervista.

***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***