SITUAZIONE DISCIPLINARE: non solo Quaini, anche Di Tacchio in diffida

Vediamo la situazione disciplinare aggiornata tra le file etnee quando sono trascorse dodici giornate nel girone C di Serie C. In occasione del prossimo match con il Team Altamura si registra un’assenza per squalifica, quella di Ierardi, espulso ingenuamente nel secondo tempo a Caserta. Il difensore è stato fermato dal Giudice Sportivo per ben quattro giornate di stop. Il tabellino di Casertana-Catania ha fatto registrare anche la quarta ammonizione in questo campionato di Quaini e Di Tacchio, entrati in diffida. Significa che, alla prossima ammonizione, verranno squalificati. Terzo giallo per Di Gennaro e Cicerelli, i quali raggiungono Casasola e Corbari.

Ricordiamo che, sulla base del regolamento vigente, si entra in regime di diffida per la prima volta alla ricezione del quarto cartellino giallo. Alla quinta ammonizione scatta la squalifica per un turno. Al nono giallo nuova diffida, mentre da lì in avanti l’intervallo di ammonizioni necessarie per ritrovarsi tra i diffidati diminuisce progressivamente: la diffida scatterà al 13°, al 16° e al 18° cartellino giallo. A partire dalla 19ª ammonizione, ogni giallo corrisponderà ad una squalifica.

SQUALIFICATI: Ierardi (4)
DIFFIDATI: Quaini, Di Tacchio
IN DIFFIDA AL PROSSIMO GIALLO: Di Gennaro, Cicerelli, Casasola, Corbari
CARTELLINI GIALLI: Quaini (4), Di Tacchio (4), Di Gennaro (3), Cicerelli (3), Casasola (3), Corbari (3), Dini (2), Lunetta (2), Celli (2), Pieraccini (2), Toscano (2), Donnarumma (1), Forte (1), Jimenez (1), Martic (1)
CARTELLINI ROSSI: Ierardi (1), Toscano (1), Moschella (1)

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GIUDICE SPORTIVO: mano pesante, quattro giornate di squalifica a Ierardi

Mano pesante nei confronti di Mario Ierardi. In base alle risultanze degli atti ufficiali, il Giudice Sportivo Dott. Stefano Palazzi, assistito da Irene Papi e dal Rappresentante dell’A.I.A. Sig. Silvano Torrini ha inflitto la sanzione di quattro giornate di squalifica al difensore, espulso venerdì scorso a Caserta. Queste le motivazioni:

A) per avere, al 40° minuto del secondo tempo, tenuto una condotta violenta nei confronti di un calciatore avversario, in quanto, a seguito di uno scontro con il calciatore avversario, quando il pallone non era più in gioco, lo colpiva con un calcio al petto senza provocargli conseguenze;
B) per avere, tenuto una condotta irriguardosa ed ingiuriosa nei confronti della Quaterna Arbitrale in quanto, dopo la notifica del provvedimento di espulsione prima di uscire dal terreno di gioco, proferiva nei loro confronti frasi irrispettose ed offensive per contestarne l’operato. Ritenuta la continuazione misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, 38 e 36, comma 1, lett. a), C.G.S., valutate le modalità complessiva della condotta, considerato, da una parte, che non si sono verificate conseguenze lesive a carico dell’avversario e, dall’altra, la natura del gesto e la delicatezza della parte del corpo dell’avversario attinta dal colpo (r.
Arbitrale, r. IV Ufficiale).

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Pelligra “Costruttore dell’anno 2025 Australia/Nuova Zelanda” – Il Catania FC: “Siamo tutti sempre più orgogliosi di te!”

“Il nostro presidente Rosario Pelligra ha conseguito il titolo di “Costruttore dell’anno 2025” per Australia e Nuova Zelanda. Congratulazioni, siamo tutti sempre più orgogliosi di te!”. E’ quanto riporta il Catania FC via social, attraverso la piattaforma X. Il premio è stato assegnato lo scorso giovedì sera in una cena di gala a Sydney, in occasione degli Urban Developer’s Urban Leader Awards 2025, giunti alla seconda edizione.

Il fondatore e amministratore delegato di Urban Developer, Adam Di Marco ha sottolineato che il riconoscimento in questione evidenzia l’abilità, l’innovazione e la leadership di figure che plasmano il futuro dell’Australia nel settore delle costruzioni. Nello specifico Rosario Pelligra è stato premiato come “sviluppatore dell’anno”, evidenziando in particolare la capacità di trasformare siti sottoutilizzati in centri di lavoro e beni comunitari, riqualificando edifici di ogni tipo, con anche investimenti in ospedali e strutture di salute mentale, a beneficio della comunità.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Torre del Grifo, lunedì prossimo potrebbe scattare la fase due. Il Catania ha preparato i passaggi burocratici per saldare il conto”

A proposito dell’aggiudicazione di Torre del Grifo Village ad opera del Catania FC, il quotidiano La Sicilia evidenzia il fatto che la Curatela è stata “custode del bene e ha gestito l’immobile per preservarne al meglio le condizioni”. Aggiungendo che il Catania entro lunedì dovrebbe entrare ufficialmente in possesso della struttura. “A termini di legge devono trascorrere dieci giorni dal momento dell’aggiudicazione della struttura perchè sia definito ogni dettaglio. Lunedì prossimo potrebbe già scattare la fase due per il club rossazzurro che ha preparato i passaggi burocratici per versare all’inizio del 2026 la cifra di 4 milioni e 900mila euro prevista dall’accordo. Una cauzione di 600mila euro fu inoltrata al momento dell’offerta, dopo sette aste deserte, da parte di Ross Pelligra tramite il legale del club, avvocato Dario Motta. E nacque in quel momento la speranza che il Village non rimanesse chiuso chissà fino a quando”, si legge.

“Il club, rispettando i termini burocratici e i passaggi imposti per l’acquisizione del bene immobile, quando sarà in grado di operare cercherà di sistemare spogliatoi, i due campi in erba e le zone di accesso che serviranno per organizzare gli allenamenti della prima squadra”, riporta l’articolo di Giovanni Finocchiaro. Il Catania si appresta a tornare a casa. “E non troverà disastri”, mentre scattano ricordi e aneddoti su Torre del Grifo. Ad esempio “il campionario di auto che alternava Maxi Lopez quando arrivava all’ingresso di Via Magenta. O quando Montella organizzava gli allenamenti al mattino arrivando al centro in larghissimo anticipo aprendo di fatto ‘la porta’ del Village. O quando Fabio Cannavaro visse una settimana nel ritiro made in Sicilia con il Guangzhou. O quando l’allora CT azzurro Marcello Lippi rimase mezza giornata all’interno dell’impianto rinviando il volo di ritorno da Catania. Scampoli di storia importante, con personaggi illustri”.

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RASSEGNA STAMPA – Corriere dello Sport: “I numeri del girone C. Il Catania mantiene il record del migliore attacco e della difesa meno battuta”

Spazio riservato ai numeri nel girone C di Serie C, facendo il punto della situazione attraverso l’articolo redatto per il Corriere dello Sport da Antonio Galluccio. “Con 315 reti in 120 gare il girone C si conferma il più prolifico della Serie C. Il Catania mantiene sia il record del miglior attacco, 23 centri, che quello della difesa meno battuta, 7 gol, fra l’altro senza mai subirne finora in 6 sfide casalinghe dove ha segnato 15 volte totalizzando un pari e 5 vittorie delle quali 3 negli ultimi 270 minuti al Massimino”, si legge.

“In 12 giornate 8 successi per la Salernitana, 7 per gli etnei e il Benevento, 6 per Monopoli e Trapani, con pugliesi e siciliani provenienti, rispettivamente, da 3 e 2 trionfi di seguito. Arriva invece da 4 vittorie l’Atalanta Under 23 che nei recenti 360 minuti ha siglato 14 delle 22 reti totali: sabato scorso seconda doppietta consecutiva per Dominic Vavassori e terzo gol nelle ultime 2 partite per Giulio Misitano. Seconda rete in 2 turni per Cosimo Chiricò del Casarano, Manuel Fischnaller del Trapani e Mirko Miceli nel Monopoli tra le cui fila Giovanni Volpe ha realizzato la sua prima doppietta stagionale”, riporta il quotidiano.

Il Cosenza, invece, “ha fatto gol in 11 partite su 12. Con 10 marcatori Picerno, Potenza e Salernitana sono le squadre che hanno il maggior numero di calciatori a segno. Fra gli allenatori primo successo in campionato per Ezio Capuano sulla panchina del Giugliano dopo la vittoria di sei giorni fa in Coppa Italia e primo punto conquistato da Valerio Bertotto alla guida del Picerno”

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D’AGOSTINO (Pres. Casertana): “Non avremmo meritato di perdere. Salernitana, Catania e Benevento? Ci sarà un intruso, spero la nostra squadra”

Giuseppe D’Agostino, presidente della Casertana, ai microfoni di Radio Caserta Tv parla così del pareggio ottenuto in extremis contro il Catania tra le mura amiche:

“Avevo tanta paura prima che Liotti calciasse il rigore, poi tanta gioia. Rigore molto importante. E’ normale che c’era un pò di apprensione, anche perchè secondo me non avremmo meritato la sconfitta. Penso che la gara l’abbiamo interpretata bene, ancora meglio della partita di Salerno, dove abbiamo concesso almeno 20-25 minuti del primo tempo ma anche quella potevamo portarla a casa. Abbiamo affrontato due squadre che sono secondo me le più forti del campionato”.

“Finora abbiamo incontrato le prime otto squadre classificate e credo che nessuno ci abbia messo sotto finora. Siamo in credito con qualche errore arbitrale e avremmo potuto avere qualche punticino in più in classifica ma siamo soddisfatti. Abbiamo messo in piedi una rosa importante, noi oggi giochiamo con 9/11 nuovi, un allenatore nuovo. Ci vuole un pò di tempo per fare in modo che la squada si conosca meglio. Se a dicembre ci troveremo lassù in classifica, sul mercato invernale non ci tireremo indietro”.

Salernitana, Catania e Benevento sulla carta hanno qualcosa in più delle altre, però il campo dice che – per come le abbiamo affrontate -, non c’è questa differenza tra loro e altre 3-4 squadre. Sulla carta sono le più forti, al momento però non lo hanno ancora dimostrato. Spero e credo che ci sarà qualche intruso tra queste. La Casertana? Perchè no. Spero che diremo la nostra fino alla fine. Per quanto dimostrato fino ad ora credo che ce lo meritiamo pure. Il Benevento non ci ha messo assolutamente sotto, la Salernitana idem, il Catania uguale, con Crotone e Potenza abbiamo vinto, col Cosenza sappiamo tutti com’è andata. Solo contro il Casarano abbiamo sbagliato”.

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QUI CATANIA: pro e contro del pari di Caserta. Produrre gli anticorpi necessari

Il Catania torna da Caserta con l’amaro in bocca. Questo è il telegramma che sintetizza il match in terra campana. Una partita dai due volti, che ha visto gli uomini di Toscano condurre un buon primo tempo salvo poi vanificare le elevate possibilità di vittoria con due ingenuità costate caro ai fini del risultato. Nella prima frazione la squadra ha costruito tanto, esercitando una pressione offensiva importante nella metà campo avversaria che si è concretizzata nel gol di Di Tacchio preceduto da due occasioni di Cicerelli (un calcio di punizione e una conclusione da fuori area) abilmente sventate dal portiere di casa De Lucia.

Il bilancio della prima frazione è positivo, con una prestazione in linea con le ultime gare pur macchiata dal gol preso sugli sviluppi di un calcio d’angolo che ha sancito la fine dell’imbattibilità di Dini durata 522 minuti. Nella ripresa lo scenario è inverosimilmente mutato con tre “sliding doors” da evidenziare: l’uscita dal campo di Pieraccini per infortunio, l’espulsione di Ierardi e il fallo da rigore commesso da D’Ausilio. La sostituzione forzata ruolo per ruolo ha impedito a mister Toscano di effettuare un ulteriore cambio offensivo, privandosi della possibilità di incrementare il palleggio e sviluppare occasioni in avanti con l’inserimento di uno tra Jimenez e Stoppa dalla panchina.

L’ingresso di Ierardi ha permesso tuttavia di presidiare bene il campo in un momento della partita in cui la squadra aveva rimesso la testa avanti con il gol di Donnarumma. Toscano ha optato per una postura tattica di rimessa con il solo D’Ausilio in appoggio al tandem Caturano-Rolfini, lasciando in mano alla Casertana il pallino del gioco. Il combinato disposto tra l’espulsione di Ierardi e il fallo commesso nella propria area da D’Ausilio, sanzionato dall’arbitro con la massima punizione, ha fatto si che il Catania incassasse il colpo del definitivo 2-2 dal dischetto degli undici metri lasciando sul campo l’intera posta in palio.

La scarsa lucidità è stata la chiave che ha impedito al Catania di vincere, come evidenziato dallo stesso Toscano a fine partita. Sono mancati i nervi saldi proprio nel momento clou, quando la situazione richiedeva di stringere i denti e impedire alla Casertana di tornare in corsa. Al “Pinto” i rossazzurri hanno imparato una lezione che tornerà utile in futuro, dal momento che l’agonismo smisurato e il fattore ambientale sono due elementi che rappresentano lo scenario tipico del Girone C di Serie C.

La squadra deve produrre gli anticorpi necessari a fronteggiare le difficoltà nel quadro di un percorso non esente da ostacoli. Toscano, tecnico navigato e vincente in questa categoria, ne è fortemente consapevole e deve richiamare i suoi all’ordine già a partire dal prossimo impegno casalingo con l’Altamura, match in cui dovrà emergere con forza la voglia di rivalsa dei giocatori rispetto a quanto avvenuto nel finale di Caserta.

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ATTACCO: aumenta l’utilizzo di Rolfini, meno spazio nelle ultime gare per Stoppa

Poco meno di 220 minuti sul rettangolo verde, in questo campionato, per Matteo Stoppa. L’attaccante classe 2000, sotto contratto con il Catania fino a giugno 2027, era richiesto sul mercato ma la società rossazzurra ha optato in estate per la riconferma alle pendici dell’Etna. Ha trovato fin qui poco spazio e, nelle occasioni in cui è sceso in campo, le prestazioni sono state altalenanti. Faticando ad imprimere quella marcia in più alla squadra con le sue improvvise accelerazioni e sterzate.

L’aumento della competitività nel reparto offensivo può e deve essere fonte di stimolo per un giocatore che, intanto, nelle ultime settimane ha raccolto un minutaggio ancora più basso. Motivo da ricercare anche nel pieno recupero dall’infortunio che aveva colpito nei mesi scorsi Alex Rolfini. Il Catania ha prelevato l’ex Vicenza dalla lista degli svincolati ma ha saltato buona parte del ritiro estivo e le prime 8 giornate di campionato. Il ds Pastore, comunque, crede molto nelle qualità del ragazzo. Ultimamente il mister gli ha dato fiducia, facendo il suo ingresso dalla panchina e preferendolo proprio a Stoppa.

La punta classe 1996 sta accrescendo il livello di condizione fisica, dimostrando di essere un giocatore abile nell’attacco alla profondità, guizzante e ben presente in area di rigore, veloce, dinamico. Piace soprattutto per il suo altruismo e la capacità di lottare. Nei prossimi appuntamenti proverà ad essere più preciso e concreto in zona gol. Sa di dovere raddrizzare la mira sotto porta, gli serve maggiore lucidità ma quando chiamato in causa sta dando il suo contributo, creando patemi alle difese avversarie con i suoi movimenti imprevedibili. Toscano si è ritrovato un’arma in più a disposizione, nel frattempo Stoppa può e deve fare di più per provare a mettere in difficoltà il mister nelle scelte.

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L’importanza di restare in scia, imbattibilità e continuità hanno un peso

Con il pareggio di Caserta sale a 8 il numero di partite in cui il Catania resta imbattuto. Ruolino di marcia frutto di 4 vittorie ed altrettanti pareggi. Risultati che, classifica alla mano, vedono i rossazzurri al secondo posto con un solo punto di distacco dalla Salernitana capolista. I granata hanno fallito l’occasione di distanziare le dirette concorrenti, non andando oltre il risultato di parità a Latina. Buon per il Catania che, comunque, resta in scia preparando l’assalto vincente.

Rossazzurri avanti all’insegna della continuità, concetto la cui importanza viene spesso evidenziata da tecnici e addetti ai lavori. Segno che la squadra di Toscano non molla la presa, nel contesto di un percorso tortuoso e ricco d’insidie. Il Catania è vivo, mantiene una buona solidità ed organizzazione, stando col fiato sul collo della Salernitana in attesa di trovare il momento opportuno per effettuare il sorpasso e riconquistare la vetta che aveva raggiunto prima della brutta sconfitta di Cosenza. Un ko da cui gli etnei hanno tratto benefici, nella misura in cui il gruppo si è compattato una volta di più e cementato nelle difficoltà. Ponendo le basi verso un rilancio concreto, testimoniato da una crescita nel livello delle prestazioni e dei risultati.

La tappa di Caserta ha fatto registrare un rallentamento, pagando forse il dispendio di energie mentali e fisiche dell’ultimo periodo, ma il Catania è rimasto sul pezzo contro un avversario tosto ed in salute. Certo, la vittoria era ormai lì, ad un passo. L’episodio del rigore finale ha lasciato molta amarezza ma non deve andare a scalfire minimamente il cammino di un Catania chiamato a ripartire dalle certezze acquisite finora, migliorando ancora il livello prestativo attraverso la disponibilità e l’applicazione dei suoi uomini.

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STAMPA LOCALE – Vagliasindi: “Catania, processo di crescita in corso. Di Tacchio baluardo. Il club a gennaio interverrà sul mercato”

Riportiamo una serie di riflessioni sul Catania da parte del giornalista Alessandro Vagliasindi, ai microfoni di Telecolor nel corso di ‘Anteprima Corner’, dopo il pareggio di Caserta:

“Credo che le partite contro Salernitana e Benevento abbiano tolto qualcosa a livello di dispendio mentale e fisico. Granata e giallorossi dopo avere affrontato il Catania hanno avuto un rendimento in calo. I confronti diretti qualcosa tolgono, il Catania a Caserta la vittoria ce l’aveva in pugno ma è mancata un pò di malizia e soprattutto la lucidità di Ierardi, espulso, circostanza che ha creato le precondizioni per questo pareggio rocambolesco con altri errori individali del Catania nella fase strettamente difensiva. Alla fine la giornata di campionato è stata pro-Catania perchè dei tre impegni delle big, quello del Catania era il più difficile rispetto a Latina-Salernitana e Benevento-Sorrento”.

“Anche questi possono essere piccoli segnali del tipo di stagione che si sta sviluppando. C’è da sottolineare la qualità che per alcuni brani nella gara di Caserta il Catania ha espresso. In particolare venti minuti di calcio di livello, forse il picco più alto nella qualità del gioco del Catania finora. Va evidenziata anche la capacità di tornare in vantaggio dopo un secondo tempo difficile dove sembrava che la Casertana stesse prendendo il sopravvento. Con i cambi di Rolfini e Caturano sembrava che il Catania avesse trovato gli strumenti per mettere in cassaforte il risultato. E’ un processo di crescita, dove ci sono anche aspetti negativi che vanno corretti per non rammaricarsi in situaizoni analoghe, la mia sensazione è che si lotterà punto a punto in questo campionato“.

“Se il Catania farà il suo dovere domenica, è chiaro che poi lunedì la Salernitana avrà il suo bel da fare contro il Crotone. Crotone tra l’altro in crisi ma che ha confermato piena fiducia confermata al tecnico Longo. Sono partite cruciali nell’economia di una stagione, il Crotone andrà a Salerno con il coltello tra i denti. Di Tacchio? Gol a parte è un baluardo, l’uomo che tocca tutti i palloni ‘caldi’, ci mette fisico, tecnica, personalità. Anche se è un giocatore classe 1990, quindi abbastanza avanti con gli anni, assicura un rendimento costante. Mercato? Il Catania a gennaio interverrà sicuramente in difesa, sugli esterni di centrocampo e sulla zona mediana, completando il mosaico a disposizione di Toscano in questo ruolo”.

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