A MENTE FREDDA | Catania, si susseguono tante voci. Gli aspetti su cui fare chiarezza

Venerdì scorso il Catania ha sostenuto l’ultimo allenamento ufficiale del 2024/25. Campionato concluso al quinto posto e avventura playoff terminata a Pescara, salutando la competizione al primo turno della fase nazionale. C’è ancora un filo d’amarezza per chi sperava nell’approdo alla fase successiva dei playoff, ma ormai è acqua passata. Necessario guardare avanti, ripartendo dalle note positive evidenziate nel finale e correggendo le lacune emerse.

Il Catania militerà in Serie C per il terzo anno di fila. Una prospettiva deludente per una piazza affamata di calcio e per le ambizioni del club, che non può permettersi di disperdere un patrimonio importante, il sostegno ed il calore del popolo rossazzurro. Bisogna rialzare la testa e programmare in maniera certosina ed oculata la nuova stagione che dovrà coincidere con il conseguimento di risultati ottimali. In altre parole, una stagione che possa definirsi vincente.

In questi giorni di silenzio in società c’è spazio sui social per tante voci che impazzano relativamente ad un eventuale cambio di strategia all’interno del club, all’ingresso di nuovi soci, all’inserimento di altre figure nel Consiglio d’Amministrazione. Sono saltate fuori anche ipotesi legate all’ingaggio di un nuovo Direttore Sportivo dopo le smentite su Daniele Faggiano in direzione Modena.

Circolano parecchi rumors su aspetti tutt’altro che marginali mentre c’è attesa sul fronte Torre del Grifo e logo, al di là delle questioni legate all’attività della prima squadra con la possibilità di una riconferma di più elementi dello staff e giocatori che compongono l’attuale organico. Spetta ai vertici rossazzurri fare chiarezza a 360 gradi, scegliendo gli uomini giusti e le linee guida per affrontare da protagonisti la stagione 2025/26.

===>>> LA SICILIA: “Nuovi soci? Pelligra respinge l’ipotesi”

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QUI CATANIA: tra prestiti ed esuberi si prospetta un lavoro assiduo sul mercato

La prossima finestra di calciomercato aprirà ufficialmente i battenti l’1 luglio 2025. A partire da tale data le società professionistiche potranno depositare i contratti dei calciatori acquistati. Per il Catania si prospetta un lavoro assiduo, dal momento che torneranno alla base per fine prestito tanti giocatori e si dovranno piazzare in uscita quegli elementi che non rientrano nel progetto tecnico.

La scorsa estate il diesse Daniele Faggiano si trovò a gestire numerosi contratti: tanti giocatori andarono via e altrettanti furono acquistati nell’ottica di avviare una “rivoluzione” sotto la guida di mister Toscano. Al termine della sessione, il dirigente rossazzurro si disse rammaricato in conferenza stampa per non essere riuscito a rispettare le consegne, venendo meno alle esigenze espresse dal tecnico in sede di costruzione della squadra. La finestra di riparazione ha visto poi il club sfoltire ulteriormente l’organico (il solo Monaco è rimasto fuori lista) dando priorità alla riduzione del monte ingaggi.

In attesa di conoscere le prime mosse societarie in vista della prossima stagione, le valutazioni sull’attuale parco giocatori andrebbero nella direzione di confermare quei giocatori che hanno assicurato un rendimento positivo. Di particolare interesse è il dialogo tra la dirigenza e l’agente di Roberto Inglese per valutare i margini di una prosecuzione del rapporto, viceversa si presenta la necessità di svecchiare il centrocampo provando ad immettere qualità in mediana.

L’intento sarebbe quello di portare in ritiro a Norcia non più di trenta giocatori, tenendo in considerazione i criteri di composizione della lista da presentare in Lega. In Umbria saranno valutati quei giocatori che potrebbero tornare utili alla causa, a cominciare dal promettente terzino sinistro classe 2004 Mattia Maffei ben distintosi alla corte di mister Luca Tabbiani a Trento. Al contrario resta un rebus il futuro di quei giocatori che per età, scarso rendimento o peso contrattuale rientrerebbero nel novero dei cedibili della sessione di mercato.

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EX ROSSAZZURRI – Marchese: “La vittoria di Pescara punto di ripartenza. Zarbano in gamba, darà una mano al Catania”

Intervistato da TMW Radio, l’ex rossazzurro Giovanni Marchese ritiene che il Catania abbia le carte in regola per vivere la prossima stagione da protagonista:

“Ho seguito da molto vicino il Catania quest’anno, squadra con un ottimo allenatore e ottimi giocatori. E’ stato un peccato averla vista fuori dalla prima fase nazionale dei playoff, soprattutto nonostante abbia vinto a Pescara, ma non era testa di serie. Per il Catania è stata una stagione di alti e bassi, se non avesse avuto questi bassi iniziando il campionato come lo ha finito penso che sarebbe stata un’altra storia, ottenendo un piazzamento in classifica migliore. E’ arrivato davvero molto bene ai playoff pagando a caro prezzo un errore sull’unico tiro in porta del Pescara al Massimino. Penso, comunque, che questo possa essere un punto di ripartenza per il Catania. Adesso è arrivato anche un Direttore Generale come Alessandro Zarbano che è in gamba e conosco molto bene, può dare una mano in più al Catania”.

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QUI CATANIA: niente partecipazione alla Coppa Italia Frecciarossa 2025/26

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A distanza di cinque anni, la scorsa stagione il Catania aveva partecipato nuovamente alla Coppa Italia maggiore, oggi nota come “Frecciarossa” per ragioni di sponsorizzazione. Catania che venne iscritto d’ufficio alla competizione, in quanto vincitore della Coppa Italia Serie C svolgendo il turno preliminare in gara unica, a Chiavari, contro la Carrarese (sconfitta per 2-1 con gol rossazzurro di Popovic, ndr).

Nella stagione 2025/26 il Catania non vi parteciperà, a seguito del piazzamento finale in campionato al quinto posto. A dare il via alla primissima fase del torneo saranno le tre squadre promosse direttamente in Serie B, insieme alla vincitrice dei playoff di C e alle seconde classificate dei tre gironi di Lega Pro. A completare il quadro ci sarà anche il Rimini, trionfatore della Coppa Italia di Serie C 2024/2025.

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PELLIGRA: infrastrutture sportive, anche in Australia si muove qualcosa

Nei mesi scorsi la presenza a Torre del Grifo Village dei fratelli Ross e Paul Pelligra per visionare campi di calcio, polifunzionale e gli altri servizi che fino a tre anni fa erano in funzione ha dato impulso alla volontà di lavorare per una prospettiva di rinascita del centro sportivo etneo. Un pool di esperti ha già stilato un programma di interventi che, intanto, riguarderebbero i campi a disposizione della prima squadra del Catania per poi, gradualmente, trasferire l’attività delle giovanili.

Da questo punto di vista le idee sono chiare, ma prima si rende necessario che il Tribunale autorizzi l’assegnazione della struttura al Catania FC. Sarà sufficiente, a tal proposito, un esborso superiore ai 4 milioni di euro? Se tutto andrà per il meglio, la società rossazzurra compirebbe un passo importante sul piano infrastrutturale, dopo avere preannunciato di riqualificare e adeguare sotto il profilo normativo, impiantistico ed edile il campo di Nesima stanziando una cifra inferiore a 700mila euro.

Anche in Australia, dove le procedure burocratiche sono senza dubbio più snelle, il potenziamento delle strutture sportive sembra essere uno degli obiettivi di Pelligra. Dalla stampa australiana apprendiamo, infatti, una previsione di spesa molto importante per lo sviluppo di un’area che include campi d’allenamento e un mini stadio a beneficio del Perth Glory, altro club di cui Pelligra è proprietario con la squadra militante nel campionato di massima divisione. Emergono, dunque, segnali orientati verso un interesse a destinare risorse finalizzate al miglioramento delle infrastrutture sportive.

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ROSSAZZURRI IN GIRO: Bocic, finale di stagione da protagonista a Latina

Calciatore di proprietà del Catania, Milos Bocic ha concluso la stagione 2024/25 fornendo indicazioni positive. Decisivo il contributo offerto nel finale di campionato dall’attaccante classe 2002, che la società rossazzurra ha ceduto in prestito al Latina dopo l’esperienza-lampo a Taranto e, l’anno scorso, a Fiorenzuola.

Prestazioni in crescendo nella parte cruciale della stagione, con il Latina che è riuscito a centrare la salvezza senza passare dai playout. La Lega Pro ha premiato la crescita di Bocic nominandolo “Giocatore del mese di Aprile nel girone C”, salendo in cattedra con reti pesantissime ai fini del mantenimento della categoria. Adesso il calciatore – che ha concluso il campionato con due gol e due assist – rientra alla base, Catania chiamato a decidere sul suo futuro.

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TFN: giovedì si giudicano i deferimenti di Brescia e Trapani. A giudizio anche Foggia, Messina e Triestina

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Quali squadre parteciperanno al prossimo campionato di Serie C? Chi retrocederà dalla B? La partita si gioca tra campo e aule di tribunali. Il giornalista de La Gazzetta dello Sport Nicola Binda fa brevemente il punto della situazione via social:

“Ricapitolando. Giovedì il Tfn giudica i deferimenti di Brescia e Trapani per il mancato rispetto delle scadenze di febbraio (-4 punti subito) e aprile (-4 punti nel 2025-26). Giovedì a giudizio anche Foggia, Messina e Triestina per il mancato rispetto delle scadenze di aprile (consistente dose di punti in meno per il 2025-26). Appello del Brescia atteso il 12 (forse 10) giugno”.

Il Messina, lo ricordiamo, ha già salutato la C a seguito dei playout persi col Foggia, club che dopo la salvezza ottenuta sul campo in extremis fa i conti con importanti vicissitudini societarie e dubbi legati all’iscrizione al prossimo campionato. Sempre in terza serie, nei giorni scorsi, la Lucchese è stata dichiarata fallita. I toscani hanno ancora la possibilità d’iscriversi al torneo di Lega Pro ma rischia seriamente di non farcela, stando alle ultime indiscrezioni.

===>>> TFN: dal Brescia al Trapani passando per Messina e Triestina, piovono punti di penalizzazione

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LA SICILIA: “Centrocampo, Quaini e Di Tacchio restano? De Rose ai saluti, su Sturaro…”

Detto di un centrocampo che necessita di essere svecchiato inserendo maggiore qualità e dinamismo, inevitabilmente sarà il momento dei saluti per alcuni giocatori. Secondo il quotidiano La Sicilia, focalizzando l’attenzione sulla mediana sembrano destinati alla partenza De Rose, uno dei fedelissimi di Toscano, e Sturaro. Quest’ultimo, però, potrebbe anche “rimanere nell’organico dirigenziale o allenare i ragazzini delle scuole calcio”.

Per il resto si evidenzia come Quaini sia un potenziale candidato alla permanenza, idem Di Tacchio. Quest’ultimo, in particolare, “in barba alla carta d’identità, quando è tornato da un infortunio e da un intervento chirurgico smaltito in quasi cinque mesi ha fatto funzionare al meglio la fase di non possesso”. Frisenna è un altro giocatore che potrebbe rimanere, ritenendolo “un 2002 con ampie prospettive di crescita”. Nel gruppo di chi rientra dai prestiti, inoltre, da scartare – tra gli altri – la permanenza di Tello.

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LA SICILIA: “Catania, in mezzo servirebbe un giocatore come Capomaggio”

“Risalire al cuore del ‘problema’: il centrocampo. Serve un regista o un elemento che possa aprire il gioco con maggiore naturalezza. Il Catania che verrà deve dotarsi di una mente sopraffina, anche rapida. E, allora, in un settore spesso falcidiato dagli infortuni e che di conseguenza ha dovuto subire adattamenti vari, il mercato dovrà portare novità importanti”, riporta La Sicilia.

A proposito di calciatori che potrebbero essere funzionali al gioco del Catania in mezzo al campo, vengono citati nomi di calciatori aventi le caratteristiche che farebbero al caso del Catania. Vedi Squizzato del Pescara: “figuriamoci se la società biancazzurra lo darà via, ma al Catania serve qualcuno come lui. O qualcosa di similare”. In tal senso il quotidiano fa il nome di Capomaggio, ‘cervello’ del Cerignola che è stato “uno dei tormentoni del mercato scorso”. Chissà se i dirigenti etnei proveranno a portarlo in Sicilia. Al di là dei profili che la società potrà vagliare, “ci sarà da svecchiare il reparto”, si legge.

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ACCADDE OGGI (Video): 28 maggio 2006, Catania in festa per la promozione in A

28 maggio 2006, 42/a ed ultima giornata del campionato di Serie B. Partita da dentro o fuori per il Catania di Pasquale Marino. Vincere è l’unico modo per festeggiare la promozione in Serie A, avversaria l’Albinoleffe decisa a vendere cara la pelle per salvarsi. Fa un caldo incredibile ai piedi dell’Etna ma questo non frena la passione dei tifosi. Il “Massimino” è stracolmo. Una città intera attende con ansia il fischio d’inizio dell’incontro. Dopo un campionato vissuto ad alti livelli il Catania è chiamato a centrare l’ultima impresa stagionale per riassaporare quella Serie A mancante da oltre vent’anni. Il calore dei tifosi e lo spettacolo sugli spalti è emozionante.

Sul rettangolo di gioco i ritmi non sono elevatissimi perché pesa il gran caldo e la tensione si taglia a fette. La formazione bergamasca guidata da Mondonico è ben messa in campo, compatta ed equilibrata. Il Catania attacca pazientemente, aspettando il momento giusto per colpire. Al 15’ Gionatha Spinesi trova il varco giusto in area, effettuando un imperioso stacco di stecca che consente al pallone di prendere una traiettoria che inganna il portiere e finisce in rete. Il boato del pubblico toglie il fiato, il clima che si respira è di straordinaria euforia.

A pochi istanti dal 45’, invece, scende il gelo. Sorprendentemente, infatti, Nello Russo va a segno per l’Albinoleffe sfruttando un’ingenuità della difesa. Una rete inaspettata, che mette i brividi. Il pubblico, però, non demorde e continua a sostenere a più non posso i ragazzi di Marino. Al 8’ della ripresa ci pensa Umberto Del Core a depositare nuovamente in fondo al sacco la palla del vantaggio etneo. E’ l’inizio della festa a Catania. Festa dopo quasi un quarto di secolo dall’ultima volta in Serie A.

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