EX BLUTEC – Sindaco Termini Imerese: “Pelligra, piano industriale mai presentato. Situazione preoccupante”

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A novembre 2024 fu siglato l’accordo tra Pelligra Italia Holding Srl, i commissari straordinari di Blutec Spa e il ministero delle Imprese e del Made in Italy per la salvaguardia dei lavoratori dello stabilimento di Termini Imerese ex Blutec, dando il via libera al progetto per la realizzazione del nuovo polo manifatturiero, logistico, industriale e commerciale.

Passaggio formale dell’azienda completato con una cessione dal valore di 8,5 milioni di euro, cifra stabilita dai commissari e accettata da Pelligra Holding Italia, che assunse l’impegno di presentare un piano industriale aggiornato, prevedendo l’assorbimento di 350 lavoratori del bacino.

L’accordo raggiunto per la salvaguardia e riqualificazione dei lavoratori testimonia il nostro impegno nel creare in Sicilia nuove opportunità di lavoro per i tanti giovani lavoratori e le future generazioni“, dichiarò Ross Pelligra (presidente della Pelligra Italia Holding). Oggi, però, a distanza di sette mesi c’è una totale fase di stallo. Anzi, le scorse settimane si è venuto a conoscenza che Pelligra detiene solo il 10% del capitale di Blutec, cedendo il 70.22% all’azienda Nicolosi Trasporti ed il 19.78% al Consorzio artigiano edile costruttori.

Una situazione che il sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova, parlando con i giornalisti della vertenza Blutec, a margine di un incontro a Palermo, ha definito preoccupante. “Dall’ultimo incontro avvenuto lo scorso anno al ministero con il ministro Urso, non abbiamo più notizie – ha spiegato –. La situazione ci preoccupa. Non è mai stato presentato il piano industriale di Pelligra e neppure la Regione ha notizie chiare. Le uniche che abbiamo sono quelle che arrivano dalla stampa di un ingresso importante di Nicolosi. A febbraio era previsto un incontro a Termini Imerese con il ministro Adolfo Urso, ma poi non si è concretizzato. Stiamo continuando a chiedere un incontro anche in assessorato regionale perché il territorio merita di avere risposte. Stiamo lavorando ma dall’altra parte vorremmo avere una chiarezza istituzionale che in quest’ultimo periodo sta mancando”.

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EX ROSSAZZURRI – Baldini: “Tacopina è sparito, roba da fare venire il sangue marcio”

Joe Tacopina lo aveva spinto verso Catania qualche anno fa, quando l’imprenditore statunitense di origini italiane era vicino all’acquisizione del Calcio Catania durante la gestione Sigi, trattativa che poi non si è mai concretizzata con le ripercussioni che conosciamo. L’ex allenatore rossazzurro Francesco Baldini, oggi, parla con tanta amarezza dopo la salvezza sul campo ottenuta con la SPAL, club che però non potrà iscriversi al prossimo campionato di Serie C:

“Dico subito che prima delle ultime 48 ore finali, nulla ci era stato fatto nemmeno subodorare di quanto è poi accaduto. È stato allucinante. È mancato tutto in maniera totale, nei confronti della città, della tifoseria, dei dipendenti e della SPAL. Tacopina e Follano, prima delle ultime partite, avevano inviato un videomessaggio alla squadra, con la promessa di un premio in caso di salvezza centrata. Ci siamo poi sentiti per messaggio dopo il traguardo raggiunto, lui mi aveva iniziato a chiedere di organizzare le cose per la prossima stagione, poi è letteralmente sparito fino al fattaccio”.

“Non è rispettoso sparire e lasciare a Carra e Casella, il 5 giugno, il compito di dire che la SPAL non si sarebbe iscritta a chi sul campo né aveva permesso la futura esistenza. Durante quella video-call i giocatori sono rimasti in silenzio, vivendo un dramma assoluto. Tacopina avrebbe anche dovuto spiegare a me e al mio staff tecnico il perché ci sono stati pagati soltanto i giorni del mese di febbraio e poi null’altro fino a oggi. Questa cosa mi fa venire il sangue marcio, essendo io il responsabile dello staff. Ricordo che si era scelto di venire a Ferrara rescindendo e perdendo il contratto in essere a Lecco”, le sue parole a La Nuova Ferrara.

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SERIE C: venerdì i verdetti sulle iscrizioni, poi eventuali ricorsi

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Capitolo iscrizioni al prossimo campionato di Serie C. Nicola Binda, giornalista de La Gazzetta dello Sport, riporta quanto segue:

“Domani (venerdì) la Covisoc comunica alle società l’avvenuta iscrizione, o la bocciatura. In questo secondo caso c’è la possibilità di fare ricorso fino al 17, anche se un conto è sistemare una data di nascita, un altro rimediare a un mancato pagamento. Ricevuti i ricorsi, la Covisoc manderà tutto alla Figc che nel Consiglio federale del 19 dirà se ci sono società escluse (come la Spal, per esempio). Il 24 invece c’è la scadenza per le domande di iscrizione per i club che hanno avuto la deroga”.

Al momento, lo ricordiamo, è emerso che SPAL, Lucchese e Brescia non hanno i requisiti per iscriversi al torneo, a meno che non vengano fuori altre sorprese. A proposito del Brescia, è comunque possibile che le rondinelle ripartano dalla C attraverso l’eventuale fusione con altra società di terza serie, ad esempio in queste ore si parla con una certa insistenza della Feralpisalò di Giuseppe Pasini che ha dato la propria disponibilità.

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ACCADDE OGGI: 12 giugno 1988, a Cosenza il Catania vince lo spareggio salvezza

12 giugno 1988. Catania ed il Catania tremano. C’è il rischio di perdere la Serie C1 dopo un’annata travagliata, caratterizzata da diversi cambi in panchina. Da mister Osvaldo Jaconi a Pietro Santin, passando per Bruno Pace con Angelo Attaguile Presidente.

Il Catania (30 punti in classifica), si piazzò al quindicesimo posto e dovette disputare gli spareggi per evitare la C2 (il Brindisi aveva lo stesso punteggio ma si salvò grazie alla classifica avulsa, ndr). Avversaria la Nocerina allo stadio “San Vito”. L’Elefante riuscì ad avere la meglio sui campani per 2-0 con poco meno di 10mila cuori rossazzurri a Cosenza. Giancarlo Marini al 9′ e Carlo Borghi al 48′ regalarono la salvezza al Catania, tirando un grande sospiro di sollievo a conclusione di una stagione veramente difficile. La Nocerina, invece, retrocesse insieme con Teramo e Puteolana.

Riportiamo di seguito alcune dichiarazioni rilasciate qualche anno fa da Borghi ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com, ricordando quella partita:

“La squadra era attrezzata, però purtroppo non sempre le cose vanno per il verso giusto. I vari cambi di allenatore erano sintomatici dei problemi riscontrati. Forse ci sentivamo troppo forti, non scendevamo in campo con la giusta concentrazione. Poi entri in un tunnel dal quale diventa difficile uscirne. Sono quelle annate che nascono in un certo modo e diventano difficili da raddrizzare. Poteva andare anche peggio. Il match di Cosenza fu l’unica grossa soddisfazione di quel campionato. Ci ritrovammo a disputare questo spareggio per non retrocedere. Ricordo che andammo in ritiro qualche giorno prima, c’era una certa tensione essendo partita secca che valeva una stagione. Poi la gara si mise subito bene, vincemmo 2-0 senza rischiare molto. Giancarlo Marini sbloccò il risultato, io la chiusi sul 2-0. Giocammo bene, dimostrando sul campo la nostra forza. Eravamo molto più forti della Nocerina. Fummo anche contestati in quella stagione, ma nel momento del bisogno il tifoso catanese mostrò tutta la propria vicinanza. C’era la voglia di riscattare un’annata deludente. In queste situazioni conta molto l’aspetto fisico. Noi arrivammo fisicamente pronti, ma anche sul piano mentale. C’erano tutte le condizioni per fare bene e così è stato”.

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QUI CATANIA: la società rossazzurra punta su Pastore, sarà la scelta giusta?

Accordo raggiunto con un contratto che dovrebbe essere valido fino a giugno 2027. Da collaboratore dell’area tecnica a direttore sportivo, questo il passaggio di Ivano Pastore in seno alla dirigenza del Catania. La società rossazzurra scommette sull’operato di Pastore, che nella sessione invernale del calciomercato, in un momento in cui Daniele Faggiano non poteva garantire la piena operatività, ha contribuito a portare in Sicilia – compatibilmente con il budget messo a disposizione dalla proprietà – Andrea Dini, Andrea Allegretto, Giulio Frisenna, Nicola Dalmonte, Dario Del Fabro e Andrea De Paoli risolvendo gli accordi con Cosimo Chiricò (ingaggio particolarmente pesante sul groppone) e Francesco Rapisarda, formalizzando le cessioni di Adamonis (Sudtirol), Castellini (Pisa), Carpani (Ascoli), Verna (Trapani), Zanellato (Lecco), Costantino (ACR Messina), Chiarella (ACR Messina), D’Andrea (Audace Cerignola) e Popovic (Puteolana).

Il lavoro effettuato in questi mesi da Pastore è stato apprezzato dai vertici societari, fiduciosi che questa scelta possa rivelarsi corretta e funzionale alle esigenze di un Catania non da rivoluzionare in vista della prossima stagione ma da rinforzare con pochi innesti mirati.

Il curriculum di Pastore dice che, nelle vesti di calciatore, il classe 1970 ha ricoperto il ruolo di difensore, battendo calci di punizione eccellenti. Tra le squadre in cui si mise particolarmente in evidenza spicca il Taranto, vestendo i colori rossoblu per cinque anni. Da segnalare la vittoria del campionato di Serie C2. Nella stagione 2001/02, quella della storica finale playoff disputata contro il Catania, subì un infortunio nelle ultime 6 giornate che gli fece saltare proprio gli spareggi con gli etnei, costretto a seguirli da spettatore. A Catanzaro, invece, conquistò due promozioni nel giro di due anni, dalla C2 alla B. Ha militato anche tra le fila di Moliterno, Vigor Trani, Matera, Formia, Marsala, Cavese, Giulianova e Colligiana.

In qualità di direttore sportivo, al primo anno da D.S. vinse il campionato con la Nocerina portando i molossi in cadetteria. Ha proseguito la propria carriera a Trapani, Benevento, Rimini (con la promozione dalla D alla Lega Pro e, nella stagione successiva, una salvezza inaspettata). Sempre in Lega Pro ha conquistato i play off con Viterbese e Casertana. Ha ricoperto il ruolo di scout internazionale al Milan, in prima squadra, gestendo il mercato in uscita in Serie B e Lega Pro per i rossoneri. Terminato il suo incarico nel Milan ha continuato la carriera nel mondo del calcio come collaborare tecnico e responsabile area scouting all’Ascoli. Nel 2023 ha assunto il ruolo di direttore sportivo del Prato.

===>>> PASTORE: i passaggi salienti della sua carriera dirigenziale

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MERCATO: Catania, da Castellini possibile tesoretto per le entrate

La società rossazzurra è al lavoro per studiare le giuste mosse in entrata e uscita. Uno dei calciatori che più si è messo in mostra negli ultimi anni è Alessio Castellini, le cui prestazioni gli sono valse la chiamata del Pisa a gennaio. Pisa che, dopo averlo prelevato in prestito, dovrebbe esercitare l’opzione per il riscatto del cartellino per una cifra pari a 900mila euro.

C’è anche la possibilità che qualche club cadetto si faccia avanti per Castellini, nel caso in cui il club toscano non riscattasse Castellini, ma l’orientamento del sodalizio nerazzurro sembra essere questo. L’eventuale cessione definitiva del promettente classe 2003 garantirebbe al Catania un tesoretto da ricavare per poter finanziare in buona parte un calciomercato estivo che non si preannuncia rivoluzionario, ma mirato ed oculato effettuando pochi innesti, funzionali al potenziamento della rosa.

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CALCIO SICILIANO: Messina, Cooperativa si rivolge a Dante Scibilia

Salvare il calcio a Messina. Questo l’intento della Cooperativa Calcio Messina, società neo costituita che ha promosso un colloquio tra il sindaco Federico Basile e l’advisor Dante Scibilia, già dirigente del Venezia di Joe Tacopina e consulente del presidente Ross Pelligra quando favorì la ripartenza del calcio alle pendici dell’Etna. Il Tribunale peloritano ha accolto il ricorso presentato dal Messina e dato il via libera allo “Strumento di regolazione della crisi” come proposto dall’Acr per scongiurare il fallimento. La Cooperativa in questione ha sottolineato come il Dott. Scibilia avrebbe confermato la propria disponibilità ad essere parte attiva in questa fase e in quelle successive dello scenario calcistico cittadino.

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GUARDIA DI FINANZA: perquisizioni nei confronti del Brescia Calcio e di altri 24 soggetti indagati

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Militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia, con la collaborazione dei reparti territorialmente competenti, hanno eseguito nelle province di Brescia, Milano, Arezzo, Massa Carrara, Roma, Napoli, Benevento, Avellino, Caserta, Potenza e Taranto, provvedimenti di perquisizione personale e locale nei confronti di 25 soggetti (11 persone fisiche e 14 persone giuridiche), a diverso titolo coinvolti nella commercializzazione di crediti inesistenti e alle conseguenti condotte riciclatorie.

L’indagine delle Fiamme Gialle avrebbe permesso di disvelare l’esistenza di un articolato schema fraudolento atto a consentire a diverse figure imprenditoriali di beneficiare indebitamente di crediti IVA inesistenti. In particolare, i citati indagati, avvalendosi di società fiscalmente inadempienti, prive di sedi operative e rappresentate da soggetti gravati da numerosi precedenti di polizia in materia di reati fiscali, avrebbero generato crediti fiscali fittizi per un importo quantificato, allo stato, in oltre quattro milioni di euro.

Tali crediti sarebbero stati successivamente ceduti, tramite una ulteriore società “veicolo” a diverse persone giuridiche, tra le quali il Brescia Calcio S.p.A., al fine di consentire un abbattimento del carico fiscale e contributivo. Nel corso delle attività di perquisizione, infine, è stata sottoposta a sequestro anche la documentazione necessaria per verificare la responsabilità amministrativa delle società coinvolte, in ordine all’esistenza e attuazione dei modelli organizzativi ex d.lgs. 231/2001.I provvedimenti sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori allo stato acquisiti, pertanto, in attesa della definizione del giudizio, sussiste la presunzione di innocenza.

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MERCATO: Pastore sarà il nuovo D.S. del Catania

Ha avuto esito positivo l’incontro avvenuto nelle ultime ore tra il Catania, di cui era già collaboratore dell’area tecnica, e Ivano Pastore, dirigente che ha appena ricevuto la promozione alla carica di direttore sportivo, ruolo che ha ricoperto Daniele Faggiano la scorsa stagione. Come sottolineato dai colleghi di TuttoC.com, l’ex Rimini – tra le altre – ha esteso il contratto in scadenza con la società rossazzurra di due anni. Era prevista un’opzione sul contratto in scadenza a giugno, la società rossazzurra ha inteso esercitare tale diritto dando fiducia a Pastore.

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QUI CATANIA: Pelligra, appuntamento importante per tracciare le linee guida del futuro

È la settimana di Ross Pelligra. Il patron rossazzurro è atteso nelle prossime ore nel capoluogo etneo per definire le strategie aziendali del club dell’Elefante. Sono tanti i punti sul tavolo che saranno discussi nel corso del soggiorno di lavoro in città dell’imprenditore siculo-australiano, a partire dalle risorse da destinare alla stagione sportiva 2025-26 sul fronte prima squadra, settore giovanile e femminile, passando per l’organigramma societario e il dossier Torre del Grifo.

Per il momento l’unica notizia affiorata direttamente dalla società riguarda la permanenza del tecnico Domenico Toscano alla guida della prima squadra. La conferma dell’allenatore calabrese sulla panchina etnea è arrivata tramite le dichiarazioni rilasciate venerdì scorso dal vice-presidente e amministratore delegato del club Vincenzo Grella a margine della presentazione del murales dedicato alla speaker rossazzurra Stefania Sberna.

Tra le novità attese vi è l’annuncio della nuova composizione dei quadri dirigenziali, con in testa il già operativo Alessandro Zarbano. L’ex Ad del Genoa ricoprirà il ruolo di direttore generale, carica rimasta scoperta da un anno dopo l’addio di Luca Carra. Altra questione preminente riguarda la casella del direttore sportivo: ruolo fondamentale per la costruzione della squadra, la gestione dello spogliatoio e la cura dei rapporti tra società, staff e giocatori.

Si lavora alla permanenza di Ivano Pastore nell’ambito dell’area sportiva. Il dirigente campano fu ingaggiato a fine dicembre con la mansione di collaboratore dell’area tecnica e ha il contratto in scadenza il 30 giugno. Novità previste anche all’interno dello staff medico-sanitario con l’ingresso di nuove figure essenziali per la prevenzione degli infortuni, riabilitare i giocatori e migliorare le loro performance, intervenendo a seconda delle necessità su tematiche che hanno presentato lacune evidenti la scorsa stagione.

Sul fronte Torre del Grifo è attesa a giorni (forse già in settimana) la decisione del Giudice Delegato in merito all’offerta di 4 milioni e 50 mila euro presentata dal Catania per l’acquisizione dell’immobile situato nel Comune di Mascalucia. Qualora la proposta del club etneo sarà ritenuta congrua si procederà all’apertura di un’asta pubblica della durata di 30 giorni per eventuali rilanci da parte di soggetti terzi.

===>>> MERCATO: Pastore sarà il nuovo D.S. del Catania

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