CICERELLI: perchè è significativo indossare la maglia numero 10, che al giocatore porta anche bene…

Domenica mattina è stato lo stesso Emmanuele Cicerelli ad annunciare di avere ratificato col Catania il prolungamento annuale del contratto, portando la scadenza da giugno 2026 a giugno 2027. In un successivo comunicato stampa emesso dalla società rossazzurra, con all’interno anche le parole del vice presidente Vincenzo Grella, sono stati illustrati i motivi che hanno spinto a perfezionare l’intesa. Una trattativa avviata le scorse settimane e che si è conclusa con la piena soddisfazione di tutte le parti interessate.

Cicerelli ha, poi, “celebrato” il momento in serata, sfornando una prestazione eccellente nel confronto amichevole con i maltesi del Valletta, caratterizzata da un gran gol su punizione e giocate sempre preziose a supporto dei compagni. Significativa la scelta di indossare la maglia numero 10, tradizionalmente associata al tipico giocatore chiave per la squadra nella costruzione del gioco e nell’ispirazione delle azioni offensive. Poi indossare questo numero è simbolo di responsabilità e aspettative, leadership che viene riconosciuta nel contesto di un Catania che ha deciso convintamente di mettere Cicerelli al centro del progetto.

E pensare che c’era il rischio che la storia andasse diversamente. La lotteria dei rigori nella finale playoff di giugno tra Pescara e Ternana avrebbe potuto premiare le Fere; i rossoverdi si sarebbero assicurati automaticamente il diritto alle prestazioni sportive del giocatore, in quanto l’accordo stabilito in origine prevedeva l’obbligo di riscattare Cicerelli dal Catania in caso di promozione in Serie B della Ternana. Il caso, evidentemente, ha voluto che il calciatore facesse rientro alla base per completare il lavoro lasciato in sospeso due stagioni addietro ai piedi dell’Etna.

La maglia numero 10, tra l’altro, porta bene a Cicerelli. Basti pensare che nella stagione trascorsa a Terni ha realizzato la bellezza di 19 reti condite da 10 assist, andando praticamente ad un passo dal salto di categoria. Prima ancora, nel 2020/21, ci fu il contributo di Cicerelli nella promozione della Salernitana in Serie A con mister Castori in panchina. Nell’annata 2016/17, in terza serie, la Paganese di Grassadonia disputò un buon campionato e fu trascinata anche dai gol e dagli assist del classe 1994 pugliese. Adesso il fantasista è pronto ad accendere il cuore dei tifosi catanesi.

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VERSO CROTONE-CATANIA: si cerca di recuperare Stoppa

Domenica sera è stato presentato ufficialmente prima del fischio d’inizio, comunicando che indosserà la divisa numero 11 nella stagione 2025/26. Stoppa, però, non ha preso parte al confronto amichevole con il Valletta FC, non figurando nemmeno in panchina. Come lui, vari giocatori in uscita oltre a Di Tacchio e Rolfini. Gli ultimi due, già dalla parte finale del ritiro svolto a Norcia accusano qualche problema fisico. Lo staff medico rossazzurro prosegue con cautela nel trattamento del loro percorso di recupero. In vista di Crotone-Catania, prima tappa ufficiale della stagione (Coppa Italia Serie C), si proverà a riaggregare regolarmente al gruppo almeno Stoppa. Mister Toscano ha sottolineato come il giocatore abbia riportato una botta al fianco e non presenti fratture ossee.

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MERCATO: D’Ausilio, escluso l’obbligo di riscatto del cartellino

Prestito con diritto di riscatto che diventa obbligo al concretizzarsi della promozione del Catania in Serie B? Era emersa questa ipotesi nei giorni scorsi in merito alla modalità di trasferimento di Michele D’Ausilio dall’Avellino al Catania. In realtà l’operazione si è formalmente conclusa con il solo diritto di riscatto del cartellino esercitabile dalla società rossazzurra rispettando determinate condizioni, senza alcun obbligo da parte degli etnei. Inoltre la società irpina, prima di cedere il giocatore, ha ratificato l’accordo con lo stesso per l’estensione del vincolo contrattuale fino a giugno 2028. D’Ausilio, quindi, risulta ancora legato contrattualmente all’Avellino per altri tre anni.

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ORSATO (designatore CAN C): “Arbitri, vige la meritocrazia. Se sbagliano sarà colpa mia. Niente social”

Il designatore della CAN C dell’AIA Daniele Orsato concede un’intervista al Corriere della Sera in vista della stagione 2025/26:

“Il fischietto non mi manca. Oggi la mia missione è un’altra: insegnare ai giovani arbitri a non avere paura. L’arbitro che era dentro di me è morto. Nella vita devi sempre pensare al futuro, non puoi vivere di ricordi, altrimenti è finita. La prima regola è che ognuno deve avere il proprio stile. Imporne uno è un errore. La seconda è che qui vige la meritocrazia. Ognuno ha ciò che si merita, lo sport non mente mai. Terza regola. I miei arbitri devono pensare solo alla C. La A e la B non sono per tutti. Bisogna guardare sempre in alto, imparare, ma sempre ricordandosi dove ci si trova. Il nostro slogan è: C siamo”.

“Il principale difetto degli arbitri di oggi? La paura, ma non è colpa loro. I social ad esempio sono terribili, senza pietà, non è facile resistere a certe critiche. Dico sempre che non devono preoccuparsi di sbagliare: se sbagliano è colpa mia, che non li ho preparati abbastanza bene. I ragazzi devono pensare solo ad arbitrare. A migliorare. A imparare dai propri errori, senza voltarsi mai. Per questo sono rigorosissimo: niente social. E più vita vera. Il Football Video Support? È una bella novità, che può far crescere il calcio, siamo fieri di essere i primi ad averla. Questa è una ulteriore possibilità di comunicazione fra panchine e arbitri: se gli allenatori sono tranquilli, andrà tutto bene”.

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CATANIA: Telecolor si aggiudica il pacchetto “Dirette e differite/sintesi”, sei gare in chiaro

Anche quest’anno l’emittente Telecolor si è aggiudicata i diritti esclusivi del pacchetto “Dirette e differite/sintesi” del Catania Fc. Saranno 6 le partite in trasferta dei rossazzurri che verranno trasmesse in diretta esclusiva, gratis e in chiaro sul territorio regionale, insieme alla differita integrale di tutte le gare degli etnei in campionato. Si comincia il 24 agosto con ‘Diretta Stadio’ condotta da Alberto Cigalini. In studio Angelo Gagliano e Giulia Tipo. Il match day vissuto minuto per minuto con un live di tre ore – che salgono a quattro in caso di trasmissione della partita in chiaro – con la presentazione della sfida e delle formazioni ufficiali, il racconto del match, le interviste ai protagonisti in anteprima nel post gara, le analisi degli inviati e in studio. In più, grazie al live streaming su Siciliaweb, quest’anno anche le interviste a fine partita saranno visibili online.

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MERCATO: Toscano conferma che ci saranno altri innesti, cosa serve davvero al Catania?

Ripartiamo da alcune dichiarazioni rilasciate nel post gara di Catania-Valletta dall’allenatore rossazzurro Domenico Toscano: “Sul mercato la società sa dove intervenire per migliorare un gruppo che sta crescendo. La prossima partita di Coppa Italia Serie C a Crotone ci dirà di cosa abbiamo bisogno. Forse dovremo inserire ancora un calciatore o due, vogliamo intervenire senza fretta perchè non dobbiamo sbagliare. Servono le giuste valutazioni, intervenendo in una rosa che si presenta già di buon livello”.

Il tecnico del Catania è stato abbastanza chiaro, convergendo verso il completamento “intelligente” della rosa. Per far spazio a nuovi innesti, ribadiamo però la necessità d’intervenire anche in uscita. Importante, in tale ottica, riflettere con molta attenzione su quali siano al momento i reparti che hanno bisogno di ulteriori rinforzi o alternative di primario livello. Calciatori di qualità e con caratteristiche diverse, aumentando il livello di competitività all’interno del gruppo. Il calciomercato estivo condotto in prima linea da Pastore segue questa traccia, assicurando risorse che siano pienamente funzionali alle richieste del mister.

Il Catania, per esigenze di lista, non può acquistare giocatori in numero illimitato. A maggior ragione le prossime scelte dovranno essere ben ponderate. Cosa serve davvero alla squadra di mister Toscano? In difesa, numericamente il reparto è al completo. Le scorse settimane si erano sparse voci di un possibile arrivo di Celiento, Luigi Silvestri e Lancini, poi trasferitisi rispettivamente a Casarano, Brescia e Campobasso. Qualche chiamata, in effetti, il Catania l’ha fatta prima di virare su Martic. A meno che non vada via uno tra Allegretto e Celli, dietro il Catania è a posto così.

Il settore offensivo si presenta assortito e di livello alto per la categoria, in relazione alla batteria dei trequartisti arricchita da un ottimo elemento come D’Ausilio. Là davanti sono arrivati Forte e Rolfini, ma al momento quest’ultimo non è disponibile e Toscano ha dovuto arrangiarsi impiegando D’Andrea (che dovrebbe essere in uscita) e Lunetta falso nove come opzione rispetto all’utilizzo dello ‘Squalo’. L’approdo sotto l’Etna di almeno un nuovo attaccante di valore ovvierebbe al problema.

A questo si potrebbe aggiungere un ulteriore tassello a centrocampo, soprattutto qualora Di Tacchio non fornisse adeguate garanzie sul piano fisico. In effetti non è un mistero che il Catania rifletta su profili che rispondono ai nomi di Andrea Vallocchia (Ternana), Leonardo Capezzi (Carrarese) e altri sondati in precedenza o nelle ultime ore. La sessione estiva del calciomercato chiuderà i battenti lunedì 1 settembre alle ore 20:00. Mentre si avvicinano i primi impegni ufficiali della stagione 2025/26, continua il lavoro sul mercato della dirigenza.

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D’AUSILIO: dalle giovanili del Piacenza alla chiamata del Catania, ripercorriamo le tappe della carriera

Michele D’Ausilio, acquisizione ufficializzata domenica sera dal Catania prima di scendere in campo contro il Valletta, rafforza ulteriormente la batteria dei trequartisti a disposizione di mister Toscano. Ma ripercorriamo il percorso del giocatore nella sua carriera.

Nato nel 1999 e cresciuto a Rozzano (Milano), dopo un passaggio nell’Under 19 del Piacenza, per emergere ha sgomitato nelle squadre dell’hinterland milanese. Ha mosso i primi passi in Eccellenza col Busto 81, la squadra di Busto Arsizio, poi a diciannove anni ha vissuto la Serie D con l’Arconatese, dove un paio di stagioni di alto livello gli sono valse l’acquisto da parte della Giana Erminio, con cui finalmente ha conosciuto il professionismo. Nell’estate del 2022 lo ha acquistato l’Audace Cerignola, squadra che in pochi anni ha saputo affermarsi come una delle realtà più solide del girone C di Serie C. Qui D’Ausilio ha compiuto un importante salto di qualità, facendosi notare a suon di gol e soprattutto assist.

Ecco giungere, poi, la chiamata dell’Avellino, club con cui per la prima volta in carriera ha conquistato la promozione in B mettendo a referto 16 assist e 4 gol su un totale di 49 partite giocate. Nonostante il salto di categoria, sulla base anche di esigenze di lista l’Avellino ha preferito puntare su altri profili per affrontare il torneo cadetto, pur avendo grande stima e considerazione di un ragazzo che ha confermato di possedere qualità, tecnica e rapidità (==>> qui le caratteristiche di D’Ausilio).

Bel colpo di mercato messo a segno dal Catania. D’Ausilio proverà a ripetere – e possibilmente migliorare – il rendimento della passata stagione, dando un contributo fondamentale alla causa rossazzurra ed inseguendo nuovamente la B, con il riscatto del cartellino che diverrebbe automatico a fine stagione da parte del Catania in caso di promozione.

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STAMPA TERNANA: “Vallocchia, il Catania tornerà alla carica?”

Anche a Terni si fa menzione del commento social di Salvatore Aloi all’indirizzo di Andrea Vallocchia come una possibile “chiamata” del suo ex compagno di squadra in direzione Catania. A proposito del futuro di Vallocchia, i colleghi di ternananews.it confermano che quest’ultimo “è stato corteggiato a lungo dal Catania salvo trovare sempre l’opposizione della Ternana che ha preferito far partire Aloi avendo il contratto in scadenza nel 2026 piuttosto che il ragazzo nato a Rieti, arrivato a gennaio di quest’anno e che si è legato alle Fere fino al 2027. Ora c’è da capire se il club etneo deciderà di tornare alla carica. Fosse così e soprattutto se si presentasse con un’offerta importante difficilmente la Ternana si opporrà”.

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AMARCORD: gli sponsor tecnici rossazzurri dal 1979 ai giorni nostri

(con il contributo di Gabriele Mirabella)

Nello sport gli indumenti da gara rivestono un ruolo fondamentale nella pratica della disciplina sportiva. Talvolta è la maglia ad avere una valenza simbolica, spesso legata al valore della memoria. La storia della maglia rossazzurra parte da lontano. Nel 1929 la Società Sportiva Catania, progenitrice del Calcio Catania, fu la prima squadra cittadina ad esibire i colori rossazzurri rimodulandoli dal gonfalone comunale. Nel 1946 il neonato Club Calcio Catania riprese quei colori sociali in continuità con la tradizione sportiva pre-guerra.

Nel corso degli anni la maglia del Catania ha cambiato spesso fisionomia: dalle caratteristiche strisce verticali alle casacche a tinte unite rosse o azzurre. A partire dal 1979, a seguito della liberalizzazione degli sponsor tecnici da parte della FIGC, iniziò a campeggiare sulle divise da gioco il logo di NR, azienda d’abbigliamento sportivo che negli anni Ottanta legò il proprio nome a numerose squadre di calcio italiane.

Dal 1980 al 1983 furono Lemon&Soda, Bobos e Degi a vestire il Catania, mentre dal 1983 al 1987 il club etneo si legò al marchio Adidas. Fu così che le celebri tre strisce dell’azienda tedesca finirono sulle spalle dei rossazzurri. Nel successivo biennio 1987-1989 fu Latas a produrre il materiale tecnico, laddove dal 1989 al 1993 si avvicendarono Icos, Essegi e ABM. La maglia della difficile risalita dal dilettantismo fu prodotta dall’azienda California, mentre nelle stagioni 1995-95 e 1996-97 le forniture tecniche furono appannaggio rispettivamente di Devis Sport e Admiral.

Il triennio 1997-2000 vide il Catania griffato Puma, mentre nel 2000 con l’avvento della proprietà Gaucci i rossazzurri furono vestiti da Galex. Dal 2005 al 2010 lo sponsor tecnico fu Legea, dal 2010 al 2015 Givova, nel biennio 2015-2017 Macron e dal 2017 al 2021 nuovamente Givova.Nella stagione successiva il club etneo ha indossato Nike – Linea Oro Sport, esperienza culminata con il fallimento del Calcio Catania. Nella stagione 2022/23, prima della gestione Pelligra, la ripartenza con il marchio Erreà (ancora oggi sponsor tecnico rossazzurro), fortemente voluto dall’allora Direttore Generale Luca Carra nell’ambito del progetto del Catania SSD, ora Catania Football Club.

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CURIOSITA’: arbitro di Catania-Valletta unico “fischietto” catanese nella CAN C

Domenica sera ha arbitrato l’incontro amichevole vittoria in maniera netta dal Catania allo stadio “Angelo Massimino” contro il Valletta FC. Ferdinando Emanuel Toro è uno dei pochi “fischietti” siciliani appartenente alla CAN C insieme con i palermitani Dario Madonia, Fabrizio Ramondino ed i messinesi Enrico Gemelli e Alfredo Iannello. E’ stato promosso lo scorso anno.

32enne diplomato e commesso in una farmacia, in un’intervista concessa a La Sicilia ha parlato tempo fa di «sogno che si avvera». Aggiungendo: «Dopo tanti anni di grandi sacrifici, il grande traguardo adesso è più vicino e cercherò di non mollare con l’aiuto di tutti, soprattutto della mia sezione e di tutti i miei colleghi. Con orgoglio porterò sempre in alto Catania e la mia sezione». Toro ha conquistato il primo traguardo nazionale alla Cai (gare di Eccellenza fuori regione) nel 2018. Due stagioni dopo, salto in Serie D dove rimase per quattro stagioni prima di raggiungere l’agognata Can C. L’augurio e la speranza è che finalmente, dopo tanti anni, un arbitro etneo (l’ultimo fu Domenico tempio in Serie B) possa riconquistare le alte vette arbitrali nazionali.

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