QUI CATANIA: sondaggio chiuso, ecco la formazione scelta dalla maggioranza dei votanti contro la Casertana

In occasione del match dello stadio “Alberto Pinto” contro la Casertana, mister Domenico Toscano farebbe bene a schierare il seguente undici rossazzurro secondo la maggioranza dei votanti al nostro consueto sondaggio pre partita: Dini a difesa dei pali; Ierardi, Di Gennaro, Celli a completamento del reparto arretrato; Casasola, Quaini, Di Tacchio e Donnarumma a centrocampo con Lunetta e Cicerelli alle spalle di Forte. Insomma, tifosi del Catania favorevoli a non cambiare di una virgola l’undici di partenza rispetto alle ultime convincenti apparizioni.

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CALENDARIO ROSSAZZURRO: quattro impegni nel mese di Novembre, saranno partite da non sottovalutare

Quella di Caserta rappresenta l’ultima tappa rossazzurra di Ottobre. Poi, via agli impegni del mese successivo. Catania che scenderà in campo quattro volte nel pomeriggio (ore 14:30), due delle quali tra le mura amiche e altrettante fuori casa. Ritorno al “Massimino” domenica 9 Novembre per affrontare il Team Altamura allenato da Devis Mangia, tecnico con esperienza anche in Serie A e B. Il sabato successivo, trasferta abbastanza insidiosa contro i rossazzurri del Casarano, tra le principali sorprese di questo campionato. Otto giorno più tardi, squadra di mister Toscano di ritorno al “Massimino” per sfidare il Latina. Infine, sabato 29 Novembre, nuovo confronto esterno per il Catania sul campo dell’AZ Picerno, squadra alla ricerca di punti importanti per risalire la china. Partite da non sottovalutare e da affrontare col piglio giusto.

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TOSCANO: ancora i falchetti sulla sua strada, i precedenti con la Casertana

Quello in programma stasera al “Pinto” rappresenta il quarto confronto ufficiale da allenatore con la Casertana per Mimmo Toscano. Sei anni fa, sulla panchina della Reggina, il 2-0 inflitto alla Casertana a Reggio Calabria con la firma di Corazza e Reginaldo rappresentò il segnale che davvero poteva essere una stagione trionfale per gli amaranto, i quali poi vennero promossi direttamente in Serie B. Lo scorso anno, al timone del Catania, bisognava dare continuità al ritrovato successo col Monopoli e gli etnei centrarono il secondo successo consecutivo proprio a Caserta, imponendosi con il risultato di 3-1 grazie ai gol di Guglielmotti, Jiménez e Inglese.

Sempre la scorsa stagione, nel girone di ritorno, c’era la possibilità di ottenere un nuovo bis di vittorie di fila per i rossazzurri, corsari a Monopoli. Stavolta però non bastò al Catania il gol di Inglese per incamerare i tre punti. I campani, infatti, riuscirono a pervenire al pareggio ad inizio ripresa grazie al calcio di rigore trasformato da Carretta fissando l’1-1. Adesso, nuovo esame Casertana. Toscano cerca la terza vittoria su quattro al cospetto dei falchetti.

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QUI CATANIA: come cambiano le rotazioni a centrocampo

Nelle ore che hanno preceduto il fischio d’inizio di Cosenza-Catania era stato costretto a dare forfait per un problema muscolare. Rientrato in campo dopo circa un mese, partendo dalla panchina, adesso Aloi deve fare i conti con un nuovo forfait. Ieri, infatti, come comunicato dalla società rossazzurra si è fermato per una contusione e le sue condizioni saranno valutate nei prossimi giorni. Niente Casertana per l’ex calciatore della Ternana, dunque. Cambiano, a questo punto, le rotazioni a centrocampo.

A Caserta si va verso un nuovo impiego della coppia Quaini-Di Tacchio in mediana con Corbari o Jiménez pronti ad agire in alternativa qualora la situazione lo richieda nell’arco della gara. Sulle corsie laterali, invece, confermatissimi Casasola e Donnarumma ma, in assenza di Raimo, lo staff tecnico rossazzurro ha continuato a lavorare in questi giorni sulle possibili alternative a partita in corso: Celli o Lunetta a sinistra, Corbari o D’Ausilio a destra. Soluzioni studiate in caso di necessità, tamponando eventuali emergenze.

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STURARO: l’ex centrocampista diventa ufficialmente “Allenatore Uefa B”

Il Settore Tecnico FIGC ha pubblicato l’elenco degli abilitati ad ALLENATORE UEFA B che hanno frequentato il corso presso il prestigioso Centro Tecnico Federale di Coverciano. Tra questi figurano gli ex calciatori rossazzurri Ramzi Aya, Desiderio Garufo e Stefano Sturaro. Una volta ottenuta l’ammissione al corso, Sturaro ha proseguito il percorso di studi dopo una fase intensiva di lezioni in presenza, seguita da lezioni online. A fine mese si sono tenuti gli esami finali e l’ex centrocampista del Catania ha conseguito il titolo, essendo ora abilitato ad allenare nelle categorie giovanili e nel calcio dilettantistico.

Nei mesi scorsi il Catania FC ha annunciato il suo addio al calcio giocato sottolineando che avrebbe allenato nell’ambito del settore giovanile rossazzurro. Per Sturaro, dunque, comincia ufficialmente una nuova tappa della carriera. Intraprendendo un percorso graduale senza bruciare le tappe, come sottolineato qualche mese fa dallo stesso Sturaro in un’intervista.

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ESCLUSIVA – Raffaele Esposito: “Vedo qualcosa di simile al Catania ’98/99. Se fossi rimasto in rossazzurro la mia carriera sarebbe stata diversa. Duello con la Salernitana per la vetta”

Nei giorni scorsi abbiamo sentito telefonicamente l’ex centrocampista Dino Di Julio, protagonista con la maglia del Catania e che nella stagione ’98/99 diede un contributo prezioso per vincere il campionato di C2 con Piero Cucchi alla guida tecnica. Raffaele Esposito fu un altro componente di quella rosa che si è guadagnato l’affetto dei tifosi catanesi, vivendo emozioni uniche ed irripetibili sotto l’Etna. Oggi allena con profitto la Vibonese, in Serie D. Ha concesso un’intervista ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com con molti spunti di rilevante interesse.

Ti sblocco un ricordo, Catania. Cosa pensi di quell’esperienza vissuta rappresentando i colori rossazzurri?
“E’ un ricordo che porto ancora dentro. Vincemmo il campionato di C2, posso assicurare che vincere un campionato non è mai semplice. Soprattutto in una piazza così importante e prestigiosa come Catania, con tanta passione da parte dei tifosi. Parliamo di una piazza esigente. Quando vinci a Catania è ancora più bello, questa città merita senza dubbio palcoscenici più importanti della C”.

Quella squadra ha qualcosa che riconosci nel Catania di oggi?
“Io il Catania lo seguo sempre. A volte capita anche di guardare qualche partita dal vivo. Ad esempio nella passata stagione ho assistito al match di Pescara ai playoff. Sì, vedo delle somiglianze con questo Catania. A partire dal sistema di gioco. Una squadra che bada più alla sostanza, confermo che qualcosa di simile c’è ma quello era tutto un altro calcio. Parliamo di circa 30 anni fa. I giocatori erano molto più legati ai tifosi. Noi eravamo in contatto diretto con la gente, c’era un legame forte con i tifosi. Si era creata un’atmosfera attorno alla squadra molto familiare. Non a caso quel Catania viene ricordato ancora oggi dal popolo rossazzurro. Si respirava una bellissima atmosfera, ci allenavamo a Monte Po, nelle amichevoli del giovedì c’erano un migliaio di persone al seguito. Dopo quell’annata, le sensazioni e motivazioni che mi trasmettevano non le ho più avute nella mia carriera da calciatore, pur avendo giocato in piazze importanti come Padova, Trapani e Juve Stabia. Loro riuscivano a darmi quel quid in più in campo che mi portava a fare bene la domenica”.

Ti ha formato tanto l’esperienza di Catania.
“Avevamo 20mila e più tifosi in casa a sostenerci. L’anno dopo tornai al Padova, piazza che veniva dalla A ritrovandosi in C nel giro di tre anni. Mentalmente il ritorno non mi giovò. Perchè quelle emozioni provate a Catania non le ho vissute minimamente a Padova, essendo anni di delusioni nell’ambiente andavano allo stadio in circa 2-3mila persone. Come un’amichevole del giovedì a Catania. Fu più una mazzata a livello emotivo per me andare via da Catania, che anche se militava in C con quel pubblico era come giocare in Serie B o A. Ebbi, tra l’altro, la possibilità di rimanere a Catania. Ero in prestito, a fine anno il Padova mi richiamò alla casa madre con Gianni Di Marzio direttore sportivo mentre Guido Angelozzi venne a fare il diesse a Catania e voleva riscattarmi. Di Marzio però puntava forte su di me. Sono convinto che se fossi rimasto avrei sviluppato tutt’altro tipo di carriera, perchè a Catania stavo benissimo e mi sentivo apprezzato”.

Hai parlato dei 20mila tifosi rossazzurri al seguito. Ancora oggi cambiano le categorie ma lo scenario è lo stesso. L’entusiasmo del ‘Massimino’ quanto può effettivamente incidere?
“Il tifo alle pendici dell’Etna era, è e sarà sempre un valore aggiunto, assolutamente. Io sono venuto a Catania anche da avversario sedendo sulla panchina della Casertana. Quando ce l’hai a favore è un pubblico che spinge tanto, si fa sentire, spinge fino in fondo i propri giocatori a dare qualcosa in più. Fa la differenza. Il sostegno di tifosi catanesi si sente ovunque perchè Catania è una piazza bellissima, appassionata ed affamata di calcio”.

Un valore aggiunto in un campionato comunque difficile, che ad oggi vede tre squadre nei piani alti della classifica che probabilmente si giocherano fino alla fine la vetta.
“Personalmente vedo Catania e Salernitana davanti a tutti. Il Benevento è una squadra forte, che farà bene, allenata da un tecnico esperto e preparato, però come formazioni più accreditate per il primato indico rossazzurri e granata. Poi ci può sempre essere qualche sorpresa. Non voglio essere di cattivo auspicio, ma di solito per le squadre di Toscano il primo anno è di assestamento mentre il secondo rappresenta quello in cui l’obiettivo viene raggiunto. La sfortuna è che quest’anno c’è la Salernitana, formazione molto forte e con giocatori di categoria superiore ma il Catania non è da meno. La C è un campionato difficile. Bisognerà attendere le ultime 7-8 partite per capire bene chi potrebbe prendere il sopravvento sulle altre. Ci sarà un testa a testa tra Salernitana e Catania secondo me, con il Benevento pronto ad inserirsi insieme a qualche altra possibile sorpresa che può essere il Cosenza, Casarano oppure il Crotone. Aggiungo che il mercato di gennaio sarà fondamentale per chi avrà bisogno di mettere dentro qualcosa in più. Può cambiare gli equilibri. Chiamandoti Catania o Salernitana riesci anche a convincere qualche calciatore magari a scendere dalla B”.

Adesso per il Catania c’è l’ostacolo Casertana da superare.
“Caserta è una piazza che conosco bene, dato che sono stato lì da allenatore. Confermo che è un campo difficile da espugnare, tra l’altro è una squadra che sta facendo un buon campionato, i falchetti sono in fiducia. Sicuramente non sarà una partita semplice per la formazione di Toscano ma il Catania, se vuole ambire ad alti livelli e continuare a fare bene sa che è fondamentale incamerare punti anche su questi campi complicati”.

Come va la tua avventura sulla panchina della Vibonese?
“Mi sto trovando molto bene. Mi sento apprezzato, questo è uno stimolo in più per fare bene e dare ancora qualcosina di più a questa gente che ha riposto molta fiducia in me. Insieme al mio staff stiamo facendo un grandissimo lavoro e ringrazio i ragazzi che mi seguono alla lettera facendo ottime prestazioni in un campionato molto equilibrato e difficile, dove il livello si è alzato tantissimo rispetto agli ultimi anni quando c’erano Siracusa, Trapani e lo stesso Catania che lo hanno stravinto con qualche mese d’anticipo. Noi possiamo essere tra le squadre in lotta fino alla fine perchè le qualità per farlo non ci mancano. Spero anche in un pizzico di fortuna. Ad esempio domenica non siamo stati fortunati avendoci annullato l’arbitro un gol regolarissimo a 10′ dalla fine per poi prendere gol allo scadere, una bella mazzata ma i ragazzi hanno capito di avere fatto una buonissima prestazione e sono consapevoli della loro forza”.

Si ringrazia Raffaele Esposito per la gentile concessione dell’intervista.

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CASERTANA-CATANIA: valore mercato squadre a confronto

Questa sera Casertana e Catania scenderanno in campo per la dodicesima giornata del girone C di Serie C allo stadio “Alberto Pinto”. Confrontando il valore di mercato delle due squadre, notiamo come l’organico del Catania sarebbe pari a 7.39 milioni di euro (fonte Transfermarkt) contro una valutazione di 5.01 milioni di euro dei falchetti.

Escludendo i calciatori fuori lista e gli indisponibili, Tiago Casasola (600mila €), Emmanuele Cicerelli (600mila €), Michele D’Ausilio (450mila €), Simone Pieraccini (450mila €), Daniele Donnarumma (350mila €) e Matteo Di Gennaro (350mila €) sono tra i giocatori con il valore più importante in casa Catania, all’interno di una rosa che registra un’età media di 28.4 anni, la più alta del gruppo C. Per quanto riguarda il parco giocatori della Casertana, escludendo anche in questo caso gli indisponibili, Shady Oukhadda (650mila €), Kevin Leone (600mila €), Accursio Bentivegna (400mila €), Federico Proia (400mila €), Yayah Kallon (400mila €) e Matteo Casarotto (300mila €) figurano fra gli interpreti economicamente più preziosi all’interno di un organico avente un’età media di 25.7 anni, nona più alta del girone C.

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ACCADDE OGGI: 31 ottobre 2007, un golazo di Vargas fa felice il Catania a Siena

31 ottobre 2007, campionato di Serie A. Rossazzurri reduci da una serie di cinque risultati utili consecutivi, bianconeri alla ricerca di una vittoria che manca da poco meno di un mese. Viene fuori un confronto che vede il Siena fare la partita recriminando per le tante opportunità sprecate, il Catania che fatica ma riesce a strappare un buon pari in extremis.

Al 38’ Maccarone sbaglia la più facile delle occasioni, facendosi parare da Polito (grande protagonista dell’incontro) un rigore che Locatelli si era procurato dopo un grande slalom fra due avversari, falciato da Stovini in copertura. Nella ripresa il Siena, al 3’, scaglia un bolide di Codrea che si stampa sulla traversa. I padroni di casa continuano a spingere fino a trovare la via del gol, al minuto 34, con il neo entrato De Ceglie, trafiggendo in diagonale Polito dal vertice sinistro dell’area di rigore.

Il Siena prova a controllare senza scoprirsi. I bianconeri hanno la partita in pugno, ma il Catania pur non disputando una brillante prestazione ci crede e al 43’ Vargas, da circa 25 metri, piazza un diagonale teso e basso su cui Eleftheropoulos non può nulla. Splendida realizzazione, tiro millimetrico sul quale l’estremo difensore senese non può che arrendersi. A nulla vale il forcing finale del Siena. E’ il gol del definitivo 1-1 allo stadio “Franchi”.

VIDEO: il gran gol di Vargas

TABELLINO PARTITA

SIENA: Eleftheropoulos, Bertotto (32′ st Alberto), Portanova, Loria, Grimi, Vergassola, Codrea (32′ st De Ceglie), Galloppa, Locatelli, Corvia (17′ st Bucchi), Maccarone. In panchina: Manninger, Rossettini, Jarolim, Chiesa. Allenatore: Mandorlini

CATANIA
: Polito, Silvestri, Sottil, Stovini, Vargas, Izco (7′ st Edusei), Sabato (7′ st Tedesco), Baiocco 6, Biagianti (1′ st Morimoto), Martinez, Spinesi.
In panchina: Bizzarri, Gazzola, Colucci. Allenatore: Baldini

ARBITRO: Romeo di Verona

RETI: 34′ st De Ceglie, 43′ st Vargas.

NOTE: Ammoniti: Silvestri, Stovini, Codrea e Morimoto per gioco scorretto, Vargas per proteste.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Torre del Grifo, il Catania ha già stilato un programma di azione”

La notizia della scadenza dei termini per la presentazione di un’eventuale offerta migliorativa, non pervenuta al Tribunale, ha messo la città di fronte al fatto compiuto. “Il Catania tornerà ad avere la casa di Torre del Grifo per allenarsi e progettare altre attività così come era accaduto dal 2011 e per oltre dieci anni con la società matricola 11.700”. Che cosa farà adesso il Catania?

La società attende “la comunicazione scritta ed entro 120 giorni dovrà versare 4.9 milioni” (il prezzo di aggiudicazione meno la cauzione), ha già stilato “un programma di azione che si concentrerà prioritariamente sulla sistemazione dei due campi in erba naturale. Si spera in tempi brevi”, ma non saranno brevissimi. “A ruota saranno ripristinati gli spogliatoi, la sala medica, la palestra. Tutto quello che può interessate l’attività della prima squadra. Sarà restaurato tutto il palazzo che ospitava pure la sede del vecchio Catania FC”, riporta il quotidiano La Sicilia.

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RASSEGNA STAMPA – La Sicilia: “Catania, a Caserta per fortificare il proprio cammino. Imprevisto Aloi”

Il Catania si appresta ad affrontare la Casertana “dopo aver superato ostacoli a prima vista abbordabili, trasferte trappola e il doppio confronto con Salernitana e Benevento che s’erano presentate al Massimino con i gradi di leader del girone C”. Adesso il gruppo allenato da Toscano “è in fase ascendente” portando a Caserta “tutti i numeri da record, la concentrazione, le motivazioni e l’autostima accumulate nelle ultime quattro partite coincise con altrettanti successi”, riporta La Sicilia.

Toscano non vuole parlare di classifica, “non gonfia il petto”. Un imprevisto ha lasciato da parte Aloi, che si è dovuto fermare per un infortunio “quando la squadra aveva praticamente raggiunto il ritiro casertano”. Mancherà “uno dei protagonisti della fase di non possesso”, pertanto dovrebbero giocare ancora oggi dal 1′ Di Tacchio e Quaini a centrocampo. Trasferta negata ai tifosi, ai quali è stato vietato di viaggiare per tre mesi “dopo i fatti che si sono verificati dopo il match con il Giugliano lontano dallo stadio, sulla strada del ritorno. Qualche emigrato arriverà da altre regioni, ma la squadra di Toscano dovrà superare anche questa prova per fortificare il proprio cammino”.

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