I colleghi di pescarasport24.it evidenziano un riferimento all’interesse espresso nei confronti dell’attaccante Riccardo Tonin da Catania e Salernitana. Rossazzurri e granata erano già stati accostati nei giorni scorsi come club principalmente interessati al giocatore, grande protagonista in occasione dei playoff vinti dal Pescara, adesso sembra che la società etnea sia più avanti nella trattativa rispetto al sodalizio campano. Il Catania, in ogni caso, continua a tenere in forte considerazione il mercato delle punte anche se, al momento, la priorità è intervenire a centrocampo.
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L’avventura nella sponda rossazzurra della Sicilia prosegue, continuando a ricoprire un ruolo centrale all’interno dell’area medica del Catania FC. Lunga esperienza alle falde dell’Etna destinata a proseguire per il dott. Francesco Riso.
Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Catania nel 1997, nel 2004 si è specializzato in Medicina Fisica e Riabilitazione sempre presso l’Ateneo catanese e nello stesso anno, dopo diverse esperienze con squadre minori, è stato nominato medico sociale del Calcio Catania, all’epoca della presidenza Gaucci, con la qualifica di responsabile della riabilitazione. Ruolo che ha svolto sino al 2016. Poi, dopo un’avventura gratificante in qualità di consulente medico dell’Udinese, fisiatra e assistente del prof. Mariani alla clinica “Villa Stuart” di Roma, nel 2020 Riso è tornato alle pendici dell’Etna, nel momento più delicato della storia del Catania. Altri anni in rossazzurro anche dopo il fallimento del club; prima venendo contattato dalla struttura dirigenziale del Catania SSD, poi facendo ancora parte dello staff medico etneo nel Catania FC fino ad oggi.
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24 luglio 2010. Amichevole di lusso, dal profumo d’Europa per il Catania. I rossazzurri allenati da Marco Giampaolo, reduci da due settimane di preparazione in Trentino, tra Rumo e Pinzolo, scesero in campo allo stadio “Mediterranee” di Bezier per affrontare il blasonato Olympique Marsiglia di Didier Deschamps, attuale Commissario Tecnico della Nazionale francese. Il prestigioso incontro si concluse con la vittoria marsigliese per 2-0: vantaggio siglato da N’Diaye al 7′ del primo tempo, raddoppio a firma di Brandao al 24’ della ripresa su calcio di rigore (concesso tra le proteste degli etnei). Nonostante la sconfitta e la qualità più elevata del quotato avversario, buona prova offerta dal Catania, uscito a testa alta dal confronto.
Catania? Salernitana? Marco Tumminello – che era stato accostato nei giorni scorsi anche al Benevento – si avvia a diventare un nuovo giocatore dei sanniti. Colpaccio di mercato che sta per mettere a segno la società giallorossa, garantendo al Crotone una consistente somma di denaro pur di assicurarsi il diritto alle prestazioni sportive del bomber rossoblu, autore di 34 reti nelle ultime due stagioni con la maglia del Crotone. Circa mezzo milione di euro più bonus la richiesta del Crotone per il forte attaccante classe 1998 nativo di Erice. Affondo deciso, quello del Benevento, che con l’ingaggio in via di definizione di Tumminello manda un messaggio importante alle dirette concorrenti.
Intervista al quotidiano La Sicilia per il laterale destro Alessandro Raimo, sottolineando di sentirsi un privilegiato a vestire la maglia del Catania e avendo ben chiaro l’obiettivo da raggiungere:
“Sono contento di lavorare in Umbria. Dobbiamo finire un lavoro perchè il finale dell’ultima annata agonistica avrebbe dovuto avere un esito differente. Mi sento un privilegiato, speravo di fare parte del gruppo rossazzurro. Qui mi sento bene. Privilegio e doveri si mescolano. Giocare a Catania è favoloso per il sostegno che il pubblico ti dà. Devi anche rispondere visto che indossi una maglia storica. Ho provato i brividi, in particolare, nel corso della prima uscita della mia carriera al Massimino (il 25 settembre contro il Cerignola ndr) entrando in campo con l’inno diffuso dalle tribune e la gente che cantava. Spero di rivivere la stessa scena altre mille volte. L’obiettivo di quest’anno è far felici tutte le persone che vengono allo stadio. Sappiamo cosa chiede il pubblico ed è un desiderio che dobbiamo rendere concreto, un desiderio che è anche nostro”.
“Sono cosciente di essere entrato in un club di enorme prestigio, trasferirmi lontano da casa è stata anche una prova importante per me che sono legato alla famiglia. Il mio primo gol in rossazzurro? Ho segnato a Potenza, dove mio nonno Aldo Agroppi – scomparso giorni prima – ha cominciato la sua carriera da vero calciatore. Forse era un segno del destino che segnassi io. I compagni, poi, mi vogliono bene e mi fa piacere. Sono una persona umile e cerco di ricambiare l’affetto con un lavoro di quantità, seguendo gli insegnamenti ricevuti dal nonno che ha sempre creduto in me”.
“Sarà un campionato difficile per tutti. Le squadre inserite nel nostro girone sono le più blasonate ed è così da anni. Sarà un girone molto complicato ma lotteremo come non mai. Salernitana e Catania tra le favorite? Il Cerignola arrivato secondo nella stagione scorsa nessuno lo dava per favorito o pretendente. Anche il Monopoli è stato davanti e nessuno lo aveva pronosticato“.
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Sabato 26 luglio, come già riportato, il Catania affronterà presso lo stadio “Filippo Micheli” alle ore 18:00 in amichevole (allenamento congiunto il termine più appropriato, ndr) il Trodica Calcio, formazione marchigiana militante nel campionato di Eccellenza. Poi, in serata, attraverso quanto preannunciato dal Comune di Norcia attraverso il cartellone di eventi estivi previsti, alle 21:30 è prevista in Piazza San Benedetto la presentazione ufficiale della prima squadra del Catania. Evento che sarà trasmesso a partire partire dalle ore 21:00 in diretta tv su Sicilia 242, canale 242 del digitale terrestre.
Detto della sfida in famiglia disputata ieri e caratterizzata dai gol di Stoppa, Jimenez e Cicerelli, il quotidiano La Sicilia evidenzia come il tecnico del Catania Mimmo Toscano abbia schierato i rossazzurri a Norcia “seguendo il canovaccio visto in campionato, con lo schema 3-4-2-1”. In maglia blu, schieramento composto da Ierardi, Pieraccini, Celli; Casasola, Jimenez, Di Tacchio, Donnarumma; Stoppa, Cicerelli; Forte. Dall’altro, in casacca gialla: Bethers; Silvestri, Di Gennaro, Allegretto; Raimo, Luperini, Chiarella, Bocic; un giovane in prova accanto a D’Andrea con Rolfini punta avanzata.
“Casasola e Donnarumma sulle fasce hanno fatto intravedere qualità e corsa, Forte è motivato e ha un ottimo repertorio, Rolfini ha fame di gloria e gol in una grande piazza come Catania, Di Tacchio a centrocampo è un leader, i confermati hanno una buona intesa. Quaini e Lunetta hanno saltato il test per un recupero fisico dopo un precedente affaticamento”, si legge. “A scanso di equivoci è stata una partita vera, non per signorine. Infatti a metà contesa Di Gennaro e Ierardi non se le sono mandate a dire e Toscano ha spedito il primo sotto la doccia. Clima agonistico che fa anche bene alla vita del gruppo”.
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Dopo l’allenamento svolto in mattinata, caratterizzato da esercitazioni tattiche e calci piazzati, mister Domenico Toscano ha diretto nel pomeriggio una sfida in famiglia: la squadra in maglia blu si è imposta per 3-0 sulla formazione in casacca gialla; nell’arco dei 45 minuti di gioco, a segno Jiménez, Stoppa e Cicerelli. Da segnalare la presenza nel ritiro di Norcia sia del direttore generale Alessandro Zarbano che del vice presidente Vincenzo Grella. In serata, insieme al gruppo squadra, hanno preso parte alla cena festeggiando il compleanno del preparatore atletico Andrea Nocera, che ha compiuto 46 anni.
VIDEO: nono giorno di ritiro per il Catania a Norcia
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Il calciomercato suscita sentimenti contrastanti. Tifosi che da un lato attendono con curiosità acquisti di spessore che innalzino il tasso qualitativo e colmino lacune per puntare a obiettivi più ambiziosi. Dall’altro, provano frustrazione e delusione nella misura in cui i giocatori desiderati non arrivano o quando la propria squadra del cuore cede i propri beniamini. Tutto questo coincide con un periodo di grande fermento, nell’ambito di un fenomeno complesso. Che divide. Passando dalla gioia di accogliere un nuovo giocatore alle speranze e alle illusioni, alla snervante attesa di risvolti delle trattative tra smentite autentiche o presunte tali, sorprese o nomi frutto della fantasia, calciatori proposti e dietrofront improvvisi.
Il tifoso catanese, nello specifico, attende le prossime mosse concrete sul mercato con l’auspicio che l’organico al completo messo a disposizione di mister Toscano fornisca garanzie adeguate. Protagonista nello sviluppo delle trattative, il direttore sportivo Ivano Pastore. Le voci, le negoziazioni, i sondaggi si susseguono rapidamente. Il telefono di Pastore è sempre acceso. Numerosi i contatti per scambiarsi informazioni con procuratori, operatori di mercato e intavolare trattative gestendo il budget in modo che tutti i tasselli del mosaico vengano inseriti al posto giusto. Scegliere i giocatori da cedere, valutare le offerte ricevute e le esigenze della squadra, compiti che richiedono una importante dose di responsabilità.
Responsabilità che aumentano quando operi in una piazza come Catania dove le pressioni ti schiacciano se non hai le spalle abbastanza larghe. Pastore ha accettato la sfida, assumendo la direzione sportiva del club tra decisioni complesse da prendere, dinamiche da seguire con scrupolosa attenzione e la consapevolezza di dover perseguire grandi obiettivi. Manca un mese all’inizio del campionato e poco dopo la finestra estiva del calciomercato andrà in archivio. Il diesse rossazzurro avrà agito nel modo giusto? La piazza attende. Il campo, come sempre, emetterà il verdetto.
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È uno dei volti nuovi tra le fila rossazzurre, acquisto tra i più significativi della sessione di mercato. Tiago Casasola è pronto a prendere possesso della fascia destra del Catania, immettendo corsa, fisicità e diligenza tattica nel serbatoio di mister Toscano. Il giocatore prelevato dalla Ternana è pronto ad indossare la maglia rossazzurra e calcare il manto verde dello stadio “Angelo Massimino”, spingendo al massimo il piede sull’acceleratore. Le sensazioni sono positive, la volontà di mettersi in gioco c’è tutta. Casasola arriva da due stagioni disputate a Terni, piazza in cui ha lasciato un ricordo positivo di sé nonostante i deludenti risultati di squadra. Ai piedi dell’Etna il laterale destro argentino proverà a rinverdire i fasti del connazionale Pablo Alvarez, l’indimenticato terzino protagonista degli anni d’oro della Serie A.
Mettendo da parte le differenze in termini di fisicità, caratteristiche tecniche e traiettorie di carriera, c’è un tratto distintivo che accomuna i due giocatori: la militanza nel Boca Juniors. Se per Casasola gli Xeneizes sono stati una breve tappa giovanile prima dell’approdo in Europa, per Alvarez ha rappresentato la porta d’ingresso nel mondo del calcio, giocando al fianco dei futuri compagni di squadra al Catania Matías Silvestre e Pablo Ledesma nonché di Carlos Tevez. Approdato nel gennaio 2008 al culmine di una trattativa lunga e complessa con l’Estudiantes, Alvarez ha disputato 124 partite lasciando il club etneo dopo la retrocessione in Serie B nel 2014 per fare rientro in patria dove ha proseguito la carriera con Rosario Central, Racing, Huracán e Arsenal Sarandí fino a ritirarsi nel 2020.
Nelle sue prime dichiarazioni da calciatore rossazzurro, Casasola ha tenuto a ricordare il forte legame che si è instaurato durante gli anni della Serie A tra il Catania e i giocatori argentini, elemento che può rappresentare uno stimolo in più per provare ad incidere positivamente sulle sorti della squadra etnea.
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