QUI CATANIA: si avvicina la scadenza dei contratti, la situazione

Poco più di tre settimane alla scadenza degli accordi. Poi, in caso di mancato rinnovo, lasceranno il Catania a costo zero. A cominciare dal difensore Salvatore Monaco, rimasto fuori lista per un’intera stagione. Si appresta a lasciare Catania ed ha già avuto modo di salutare i tifosi via social con un messaggio carico di orgoglio per avere indossato la maglia rossazzurra.

Per il resto non dovrebbero esserci sorprese in merito alla situazione legata ai contratti del difensore Dario Del Fabro e dell’attaccante Andrea De Paoli, in quanto si va verso il mancato esercizio del diritto di riscatto per entrambi. Va in scadenza a fine mese anche Roberto Inglese, ma in questo caso potrebbe scattare il prolungamento annuale in virtù di un’opzione esercitabile: se c’è la volontà reciproca di andare avanti e, soprattutto, se ci sono le condizioni, il matrimonio proseguirà.

Dovrebbe lasciare Catania, invece, l’esperto centrocampista Francesco De Rose. Dubbi sul portiere Alessandro Farroni, anche il suo contratto scade il 30 giugno. Rimarrà ai piedi dell’Etna in caso di esercizio dell’opzione per il rinnovo annuale. In scadenza pure Nicola Dalmonte, ma nello specifico il cartellino appartiene alla Salernitana, club che comunque potrebbe anche decidere di intavolare una nuova trattativa alla riapertura del calciomercato.

Da verificare la posizione di qualche componente dello staff tecnico e societario. Vedi Ivano Pastore, collaboratore nell’ambito dell’area tecnica rossazzurra. Per lui, rinnovo annuale o separazione definitiva. Sarà certamente addio per il Direttore Sportivo Antonello Laneri, non più operativo dopo il divorzio risalente alla passata stagione ma ancora sotto contratto con il Catania fino al 30 giugno. L’allenatore Cristiano Lucarelli e altri componenti del suo staff, infine, hanno ancora un vincolo con la società etnea fino a giugno dell’anno prossimo. A meno che non trovino un’intesa per la risoluzione dei rispettivi contratti.

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INGLESE: tra le sirene della B e quel sentimento di gratitudine verso Catania

Diversi nodi da sciogliere in vista della prossima stagione. Siamo entrati nell’ultimo mese di contratto e, tra i calciatori in scadenza, figura anche Roberto Inglese. L’attaccante, su cui qualcuno era scettico lo scorso anno, aveva bisogno di rivitalizzarsi dopo un periodo poco felice attraversato in carriera. Ha trovato l’ambiente ideale in una città passionale che vive di calcio a 360 gradi, oltre che in un contesto di squadra che – al netto degli alti e bassi registrati – ha permesso al giocatore di esprimersi su livelli importanti.

Qualità appartenente ad un’altra categoria, tocco di palla delizioso, freddezza sotto porta, capacità di intuire come mettere in difficoltà i difensori avversari, prima ancora la professionalità. Questi elementi hanno fatto innamorare il popolo rossazzurro di Inglese, apprezzandone anche la gestione dell’attività quotidiana: mai una parola fuori posto, rispetto delle regole sempre e comunque, disciplina e senso di appartenenza presenti in larga misura.

Uomo esemplare prima che calciatore di un livello nettamente superiore alla C, Inglese è la punta che da tempo mancava al Catania. Adesso l’attesa dei tifosi cresce nella misura in cui si cerca di capire quale sarà il futuro del giocatore più rappresentativo della squadra di mister Toscano. Giusto tenere conto dell’età anagrafica (compirà 34 anni a novembre), ma Inglese ha dimostrato di potere ancora dare tanto alla causa.

La scorsa estate il diesse Faggiano ha fatto tutto il possibile per portarlo alle pendici dell’Etna. Logico che un’eventuale permanenza di Faggiano possa spingere una volta di più Inglese alla prosecuzione dell’avventura in Sicilia. Esercitando l’opzione per il prolungamento di un ulteriore anno dell’accordo col Catania.

I prossimi incontri con l’entourage del centravanti dovrebbero definire la permanenza di Inglese, ma attenzione alle sirene provenienti da più di una società di Serie B. Lui, sotto l’Etna, è stato davvero bene. Se ci sono tutte le condizioni affinchè il matrimonio prosegua, allora Inglese sarà felicissimo di rimanere malgrado la militanza in C. Se dovesse, invece, lasciare Catania, non cambierebbe di una virgola il sentimento di sincera gratitudine che l’attaccante nutre nei confronti della città. L’auspicio – anche per dare un segnale incoraggiante di continuità tecnica – è che, nei prossimi giorni, si trovi un’intesa per continuare il percorso insieme.

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LUNETTA: il jolly rossazzurro suda in palestra e scalpita in vista della prossima stagione

Contrattualmente legato al Catania ancora per i prossimi due anni, Gabriel Lunetta ha offerto un valido contributo nella stagione di recente trascorsa in maglia rossazzurra nonostante, lungo il percorso, abbia fatto i conti con problemi fisici che hanno parzialmente intaccato il proprio rendimento. Soprattutto nella seconda parte di stagione il jolly rossazzurro è cresciuto molto, rivelandosi un elemento prezioso in chiave tattica grazie ad una caratteristica che fa molto comodo nel calcio moderno: la duttilità.

Quarto o quinto di centrocampo, trequartista oppure seconda punta, o ancora ‘falso nove’. Lunetta può ricoprire senza problemi questi ruoli, rendendo forse al meglio delle sue possibilità giocando più avanti, a supporto della punta. In ogni caso il calciatore milanese classe 1996 possiede tecnica, buon fisico, rapidità e abilità nell’uno contro uno, bravura negli inserimenti offensivi. Doti essenziali, che ben si sono sposate quest’anno con la filosofia calcistica di mister Toscano.

Alle pendici dell’Etna, poi, il processo di ambientato è proseguito piuttosto bene nel corso della stagione. “Qui ho ritrovato quel fuoco, quella fiammella che nell’ultimo periodo avevo un pò perso anche per via di un problema pubalgico”, sono le parole pronunciate tempo fa dal diretto interessato ai microfoni di Telecolor. A conferma del fatto che la piazza rossazzurra gli ha dato tanto. Lunetta ha ben compreso il significato di giocare alle pendici dell’Etna, combattendo sportivamente sul campo per farsi apprezzare e ottenere il massimo sostegno dalla tifoseria.

Non c’è dubbio che l’ex calciatore del Lecco è uno degli uomini su cui puntare in vista della prossima stagione. Lunetta scalpita, le immagini postate sui social degli allenamenti che sta svolgendo con tanto sudore e impegno in palestra evidenziano come il giocatore milanese abbia già la testa rivolta al prossimo campionato. Campionato che, a meno di sorprese, affronterà ancora con i colori rossazzurri sul petto per completare quel che ha lasciato in sospeso.

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CALCIO SICILIANO – Inaugurato murale per Schillaci: “Ideali fonte di ispirazione per tutta la Sicilia. Totò esplosione che unisce l’isola e la nazione”

Totò Schillaci raffigurato in un murale al Cep, quartiere di Palermo dove il protagonista delle notti magiche di Italia 90 è nato e cresciuto. La sua immagine compare sulla parete di un palazzo di proprietà dell’Istituto Case Popolari, realizzata dall’artista Igor Scalisi Palminteri. Quest’ultimo ha osservato: “Totò è il bambino che guarda un pallone come si guarda il cielo con gli occhi accesi di speranza, il cuore colmo di orgoglio, determinazione e fierezza. E’ la corsa dopo il gol, le braccia spalancate come ali, il grido che squarcia la notte e accende la luce nei vicoli. Un’esplosione che unisce il quartiere, la città, l’isola, la nazione, e arriva lontano, fino al cuore di chi sa cosa vuol dire lottare”.

Giovanni Schillaci, il fratello, ha commentato così la realizzazione del murale a La Sicilia: “Abito lì vicino, poco più in là pure i miei genitori. Nessuno di noi è voluto andare via da qui. Ogni mattina quando uscirò da casa passerò a ‘salutare’ una volta di più mio fratello. Portiamo avanti gli ideali, la semplicità dell’uomo, l’umiltà che lo contraddistingueva. Questo è uno dei capisaldi della mia vita e deve essere fonte di ispirazione non solo per Palermo, ma tutta la Sicilia. Il murales è importante. Parlo anche da padre e da marito. Totò era sempre disposto ad aiutare i ragazzi che portava a giocare a pallone”.

Queste, invece, le parole del presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno: “Abbiamo inaugurato in tutta la Sicilia murales con i volti dei nostri eroi della legalità, da Falcone e Borsellino, da Dalla Chiesa a Boris Giuliano e tanti altri. Totò Schillaci è l’unica figura scelta per il nostro progetto che non appartiene alla lotta alla mafia. Abbiamo voluto Totò perché è stato e continua a essere un modello di ispirazione per tanti giovani. Una figura umile, che ha vissuto in un contesto difficile, ha evitato di prendere la strada di alcuni coetanei. Insegna che, con impegno, sacrificio e perseveranza, si possono raggiungere grandi risultati, incarnando un esempio positivo per tanti ragazzi”.

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MERCATO: Jimenez resta? Può rappresentare una futura plusvalenza per il club

Nel contesto di una stagione caratterizzata da alti e bassi per il Catania, tra le note più liete della squadra rossazzurra spicca il talento di Kaleb Jimenez. Rendimento discontinuo, quello evidenziato dall’ex calciatore dell’Atalanta U23, dimostrando comunque di possedere estro, fantasia, tecnica e qualità. Quando si è acceso lui, tutta la squadra ne ha beneficiato illuminando lo sviluppo della manovra.

Talvolta impiegato come mezz’ala, in altre occasioni a centrocampo in cabina di regia, oppure ricoprendo il ruolo di trequartista (più spesso), agendo in qualche occasione anche da seconda punta, il contributo di Jimenez alle pendici dell’Etna si è tradotto in numeri con la realizzazione di 6 gol e 7 assist (8 se consideriamo anche i playoff) su 34 apparizioni stagionali. Mai, in carriera, aveva fatto così bene.

I margini di miglioramento, comunque, sono ancora ampi ed il giocatore è sotto contratto con il Catania fino a giugno 2026. La società etnea aveva prelevato Jimenez la scorsa estate dalla Salernitana, sfruttando i buoni rapporti con la dirigenza granata. Per di più il Catania non ha versato praticamente nulla nelle casse della Salernitana, assicurandosi un prospetto di sicuro interesse che, adesso, si avvia verso la permanenza in Sicilia e può rappresentare una futura plusvalenza per il club rossazzurro.

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MONTALTO: quel gol a Pescara emblema di una stagione beffarda

La stagione 2024/25 di Adriano Montalto è andata in archivio con 3 gol realizzati su un totale di 22 partite disputate e circa 900 minuti nelle gambe. Bottino di gol insoddisfacente per un attaccante di grande esperienza che, nelle due precedenti di stagioni, di reti ne aveva siglate 21 in Serie C (9 con la maglia della Reggiana, 12 con quelli della Casertana). Montalto è andato a segno più di 100 volte tra i professionisti, ma in maglia rossazzurra l’annata recentemente trascorsa non può considerarsi positiva.

Dalla prolungata attesa per il nodo fideiussione che lo ha costretto a saltare tutte le fasi del ritiro pre campionato del Catania al suo primo gol tra le fila etnee sul campo del Giugliano il 22 settembre, trasformando un calcio di rigore. Da lì in avanti, Montalto ha incontrato notevoli difficoltà in fase realizzativa, più in generale ad inserirsi in un ambiente esigente. Lungo il percorso i problemi di ambientamento hanno inciso in misura notevole, sbagliando anche i gol più facili. Qualche acciacco fisico, poi, ha fatto il resto.

Infine, il 14 maggio, dove serviva un’autentica impresa al Catania contro il Pescara allo stadio “Adriatico”, proprio Montalto è entrato nel tabellino dei marcatori fissando il definitivo 1-2 rossazzurro in Abruzzo. Risultato però insufficiente ai fini del passaggio al turno successivo dei playoff, rendendo ancora più amara una stagione beffarda. Adesso è tutto da vedere il futuro del 37enne attaccante nativo di Erice. Di sicuro non sarà a tinte rossazzurre, perchè la piazza si aspettava un contributo diverso.

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ACCADDE OGGI: 5 giugno 1960, l’incubo si tramuta in festa per il Catania

5 giugno 1960, pomeriggio memorabile per il Catania. Ultima giornata di Serie B, i rossazzurri di Carmelo Di Bella affrontano il Brescia in trasferta. Le Rondinelle non hanno nulla da chiedere al campionato ma affrontano la formazione dell’Elefante con il giusto piglio, intenti a chiudere la stagione regalando una soddisfazione ai propri tifosi. Il verdetto del campo sancisce il successo bresciano per 4-2, con l’estremo difensore etneo Giuseppe Gaspari protagonista di una prova non all’altezza.

Inutili le reti di Memo Prenna ed Amilcare Ferretti per il Catania. Sembra che per gli etnei il sogno della promozione in Serie A sia svanito, invece da Parma giunge una fantastica notizia: il pareggio dei ducali contro la Triestina per 2-2. Questo risultato permette al Catania di staccare aritmeticamente il pass per la A. “Regalo” inaspettato per i rossazzurri che, così, quel giorno festeggiarono il ritorno nella massima categoria dopo cinque anni di assenza.

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DALLA CITTA’ | Candidatura Festa di Sant’Agata a Patrimonio immateriale Unesco, presentazione protocollo d’intesa

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NOTA STAMPA COMUNE DI CATANIA

Venerdì 6 giugno alle ore 11, nella sala giunta di Palazzo degli Elefanti, il sindaco Enrico Trantino, l’arcivescovo metropolita Luigi Renna, il rettore dell’Università, Francesco Priolo, e il presidente del Comitato per la Festa di Sant’Agata, Carmelo Grasso, illustreranno il protocollo d’intesa per l’avvio dell’iter di presentazione della candidatura de “La Festa di Sant’Agata a Catania” alla Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità stilata dall’Unesco.  Interverrà il prof. Pier Luigi Petrillo, direttore della Cattedra Unesco in Patrimonio culturale immateriale e Diritto comparato dell’Università di Roma Unitelma Sapienza.

I vertici delle quattro istituzioni cittadine sottoscriveranno il documento di collaborazione che  darà l’avvio all’articolato e complesso iter per la presentazione della candidatura. L’obiettivo è quello di valorizzare il patrimonio culturale immateriale rappresentato dalla Festa, riconoscendone il significato religioso, storico e sociale per la comunità di Catania e promuovendone, al contempo, il valore universale, la visibilità e la consapevolezza a livello internazionale.  

Il protocollo  prevede l’istituzione di un Comitato promotore, responsabile di coordinare e dirigere tutte le attività,  composto da rappresentanti del partenariato istituzionale, religioso, accademico e sociale per la realizzazione della proposta da sottoporre al Governo, che dovrà individuare una sola candidatura per l’Italia al riconoscimento Unesco.  

L’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale Unesco potrà conferire alla Festa un eccezionale valore universale con straordinari benefici in ambiti quali promozione turistica e visibilità internazionale, tutela e salvaguardia del millenario evento. 

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CATANIA SOCIAL – Monaco saluta: “Grazie a chi mi ha portato fin qui, il mio orgoglio più grande”

Salvatore Monaco, difensore di proprietà del Catania che, a fine mese, lascerà il club per scadenza di contratto, saluta ricordando quando i rossazzurri battagliarono sportivamente sul campo con il papà, Gennaro. Riportiamo di seguito le parole del calciatore classe 1992 su Instagram:

“Ci sono posti che non si dimenticano. Perchè lì è iniziato tutto. Su questo stesso stadio, quasi vent’anni fa, correva mio padre verso un campionato vinto. Ricordo ancora quel giorno, festeggiato con mio nonno poco prima che l’Alzheimer ce lo portasse via. Per anni ho sentito di avere un debito con loro, con i loro sogni. Oggi, indossare questa maglia è il mio modo di onorarli. Penso di avercela fatta. Grazie a chi mi ha portato fin qui. Il mio orgoglio più grande. Arrivederci”.

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LA SICILIA: “Grella, accordo di massima con Toscano”

Nelle ultime ore è stato accostato al Catania il nome di Fabio Gallo, tecnico che ha portato la Virtus Entella in Serie B. “Ma il vice presidente Grella ha ormai un accordo di massima con Toscano e non vuole cambiare guida. Toscano, dal canto proprio, non vuole andare via da Catania senza aver vinto il campionato e dopo i recenti incontri manca soltanto da concludere verbalmente l’accordo perchè siamo in presenza di un contratto che sembra blindato”, riporta La Sicilia.

“Dopo i colloqui prossimi venturi con Toscano i dirigenti addetti al mercato dovranno muoversi come sempre su due fronti ormai stranoti: cedere chi non interessa e comprare i sei/sette giocatori necessari per rendere più competitiva la squadra”, nel contesto di “una base di dodici/quindici atleti che c’è già e Toscano valuta in maniera positiva”, si legge.

===>>> TOSCANO: Grella conferma che resta sulla panchina del Catania

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