STAMPA CAMPANA – Sica: “Catania, gara di Latina crocevia della stagione. Per l’anno prossimo da aggiustare qualcosa”

Il giornalista napoletano Stefano Sica commenta la stagione rossazzurra 2024/25 ai microfoni di Globus Television. Queste le sue considerazioni:

“La partita di Latina è stata un pò il crocevia di questa stagione. Fino ad allora il Catania aveva avuto delle difficoltà di identità, ricordiamo tutti i numerosi infortunati e che mister Toscano ha dovuto spesso e volentieri sperimentare. Quella bellissima vittoria di Latina credo abbia rappresentato un momento di crescita per una squadra che probabilmente avrebbe anche potuto arrivare fino in fondo, non c’è riuscita anche perchè partite come i playoff vengono decise dai dettagli. Il confronto di Pescara ha ribadito che il Catania aveva una sua forza, un suo peso specifico, ma è stata decisivo l’incontro del Massimino, dove i rossazzurri avrebbero dovuto capitalizzare le occasioni create. All’Adriatico, sullo 0-1, bisognava forse esporsi meno e palleggiare un pò di più, avere maggiore sangue freddo. Secondo me, comunque, il Catania ha finito bene la stagione, diversamente dalla conclusione del girone d’andata. Questo significa che per l’anno prossimo c’è da aggiustare ma non credo tanto da rivoluzionare, dando continuità”.

“A mio avviso la gara che ha lasciato principalmente l’amaro in bocca per il Catania è stata quella di Benevento, con i rossazzurri capaci di ribaltare una partita giocando alla pari con quella che fino ad allora era la capolista del girone. Il Catania, poi, nel giro di un minuto ha preso due gol abbastanza ingenui contro un avversario che accusava fatica della gestione del campionato. Quella partita il Catania l’ha persa per molta ingenuità”.

“Preparazione atletica? Ai playoff devi calibrarla in un certo modo, negli ultimi anni hanno vinto due squadre a sorpresa come Carrarese e Lecco, arrivate con una freschezza invidiabile all’appuntamento. Questo fa la differenza. Per il Catania, però, l’augurio è che l’anno prossimo possa lottare invece per la promozione diretta, potendo gestire anche fisicamente tutto nell’arco della stagione regolare”.

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BRESCIANO: uomo di fiducia di Pelligra, continua a far parte del progetto rossazzurro

A novembre 2023 arrivò la notizia dell’ingresso ufficiale di Mark Bresciano all’interno del Consiglio d’Amministrazione del Catania Football Club. Di fatto, però, Bresciano era già operativo dietro le quinte sin da quando i rossazzurri militavano in Serie D, fornendo consigli alla dirigenza ed essendo advisor di Pelligra.

Fu proprio l’ex Palermo, in primis, ad avere suggerito di portare avanti l’operazione di rilancio del calcio a Catania. “Quando sono a Melbourne lavoro anche di notte per il Catania. La stessa cosa capita quando sono in Sicilia. Le dieci ore di fuso si fanno sentire, ma per me non sono un problema. I miei BlackBerry sono sempre accesi”, riprendiamo alcune parole di Bresciano rilasciate tempo fa a La Gazzetta dello Sport.

In Australia ho conosciuto Rosario Pelligra, imprenditore edile. Voleva comprare un club in Italia e insieme a Vincenzo Grella, amico ed ex compagno di squadra, gli abbiamo consigliato di puntare sul Catania. Mi sento responsabile della scelta fatta con Rosario e Vincenzo. È bello condividere un sogno con i propri amici. Loro si occupano di campo, io lavoro su gestione e amministrazione. Siamo partiti da zero, abbiamo costruito un importante gruppo di lavoro. Vogliamo creare una base solida. Il Catania deve arrivare in alto e restarci. Ci proveremo fino in fondo”, ancora Bresciano, il quale ha lasciato lo scorso anno il board della federazione calcistica australiana e continua a far parte del progetto rossazzurro detenendo una quota societaria.

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AVV. PUCCI: “Catania, niente rivoluzioni. Torre del Grifo, andrebbero rivisti i valori estimativi”

Riportiamo un estratto dell’intervento dell’avvocato Lorenzo Pucci, tifoso ed opinionista, ai microfoni della trasmissione ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’, su Globus Television:

“Le parole di Toscano nel post gara di Pescara sono quelle di una persona amareggiata, non solo per il risultato conseguito sul campo ma l’andazzo di tutta la stagione costellata da troppi infortuni nello stesso momento, ricordo quasi in contemporanea 11 infortunati che hanno costretto Toscano a schierare in panchina almeno cinque ragazzi della Primavera. Personalmente ricomincerei dalla guida tecnica attuale, niente rivoluzioni come negli ultimi anni, ma solo tasselli mirati per ricomporre questa squadra”.

“Torre del Grifo? Ritengo che il Catania, qualora dovesse essere dichiarata proprietaria della struttura, dovrebbe mettere mano quantomeno ai campi, garantendo al ritorno dal ritiro che la squadra si possa allenare comodamente nei quattro campi di calcio, che necessitano di una manutenzione importante. I valori estimativi dell’immobile sono particolarmente alti, vi è un IMU nonchè una TARI particolarmente gravose per qualunque società che non sia di Serie A. Qualora il Catania dovesse esserne dichiarato proprietario sarebbe il caso di intavolare una trattativa e rivedere attraverso una giunta straordinaria i valori estimativi applicati alla struttura, perchè altrimenti una squadra di C non può mantenere quei costi che sono annuali”.

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MASCOTTE LEAGUE: “Agatino” ancora tra i candidati alla vittoria

Proprio questo mese la Serie C ha premiato al “Massimino” la mascotte rossazzurra Agatino, vincitrice della Mascotte League 2023-24, contest sui canali social della Lega Pro. La scorsa stagione ha ricevuto il maggior numero di voti rivelandosi la mascotte più bella del campionato di terza serie avendo la meglio, in finale, su Drag08, mascotte della Carrarese. La speciale competizione sui social ha visto confrontarsi, a suon di like e interazioni sui canali ufficiali della Lega Pro, le mascotte fisiche di diciassette club di Serie C. Quattro gironi e poi via alle fasi a eliminazione diretta: quarti, semifinali e la finalissima, vinta da “Agatino” grazie ai voti (quasi 10mila) espressi sulle pagine Instagram e Facebook.

L’appuntamento con la Mascotte League è stato riproposto per la stagione 2024-25, che vede “Agatino” candidarsi nuovamente per la vittoria finale. Negli ultimi giorni è stato definito il roster delle mascotte che si sono qualificate dopo la fase a gironi: Celeste (Lecco), Pinetello (Pineto), Alò (Arezzo), Lillo 757 (ACR Messina), Ciuffo (Pescara), Leo (Potenza), Thyrus (Ternana) e, appunto, Agatino (Catania).

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SERIE C – De Giorgio (all. Potenza): “Rammarico per quel rigore di Caturano a Catania…”

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“Dopo un campionato di alto livello, il rammarico è legato al rigore sbagliato dal nostro bomber contro il Catania: quell’episodio poteva far diventare una grande stagione, eccezionale. Ma succede e va bene così”. Pietro De Giorgio, allenatore del Potenza, ai microfoni del Giornale di Vicenza è tornato sull’eliminazione dai playoff ad opera del Catania maturata il 7 maggio. Pensa ancora con rammarico a quello che poteva essere e non è stato per i lucani, che nel finale del match disputato al “Massimino” sono passati dal possibile gol vittoria nel finale all’1-0 firmato dal solito Inglese, con il prezioso contributo del portiere rossazzurro Dini.

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INGLESE-FAGGIANO: un legame basato sulla fiducia, in C solo per il Catania

Una conoscenza che dura da tanti anni, al punto che Roberto Inglese lo ha definito come un padre. E’ stato il Direttore Sportivo Daniele Faggiano a convincere l’attaccante a sposare il progetto rossazzurro la scorsa estate. Sul tavolo delle offerte c’erano anche altre richieste provenienti dalla C e dalla B, malgrado Inglese provenisse da alcune stagioni poco esaltanti e qualcuno lo abbia definito un giocatore finito. La scelta è ricaduta sul Catania ed il campo ha messo a tacere i criticoni con i suoi 14 gol realizzati (16 se includiamo Turris e Taranto, squadre poi escluse dal campionato) tra Serie C e playoff.

Un bottino niente male per un calciatore che ha dimostrato di non essere affatto sulla via del tramonto e proprio alle pendici dell’Etna ha ritrovato stimoli ed entusiasmo. Faggiano, che ha avuto il merito di valorizzare al massimo il calciatore ai tempi della A e spinto fortemente per portarlo in Sicilia, nei mesi scorsi lo ha definito “figlioccio”. “Ha avuto qualche problema negli ultimi anni ma io non ho scoperto niente, lo pagai quasi 20 milioni al Napoli. Inglese con me è sempre stato chiaro, dicendo che sarebbe sceso in C solo per il Catania. Sapevo che si stesse informando sul girone, sui campi. Ho contattato il suo agente, lui è un ragazzo un pò schivo, non di tante parole. Mi ha colpito in primis la motivazione”, il commento del diesse rossazzurro.

Quest’anno il contratto del calciatore classe 1991 scade a giugno, ma il Catania vanta un’opzione per il prolungamento annuale dell’accordo. Vedremo se, come sembra, tale diritto sarà esercitato. Inglese, dal canto suo, ha già lasciato intendere che la volontà è quella di rimanere, testimoniata dalle seguenti parole: “Giocare di fronte a 18mila persone per me è un motivo di orgoglio e carica. Ho scelto Catania anche per questo motivo, sapevo di andare in una piazza esigente. Anche il fatto di arrivare al campo due ore prima e vedere lo stadio pieno ti carica. Il clima è favoloso, qui quando ti svegli con il sole hai anche più voglia di uscire e andare al campo“. I prossimi giorni diranno se Inglese ed il Catania continueranno il percorso insieme.

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QUI CATANIA: sponsor tecnico, avanti con Erreà?

Nel 2022 il Catania ed Erreà Sport furono lieti di annunciare una partnership che legava l’azienda parmigiana, in qualità di sponsor tecnico, al club calcistico etneo. L’accordo tra le parti, su spinta determinante dell’allora DG Luca Carra, fu concluso in tempi record considerando che la società di Pelligra dovette ripartire da zero a conclusione di una procedura tutt’altro che immediata per l’aggiudicazione del bando e l’organizzazione dell’imminente stagione sportiva in Serie D.

Un’intesa vista come fondamentale sotto un profilo strategico, orientata verso lo sviluppo del brand Catania attraverso un marchio che nel proprio settore figura tra le eccellenze del made in Italy. L’azienda ha supportato con costanza i programmi relativi al merchandising rossazzurro. Per il club etneo Erreà ha contribuito alla creazione di una campagna ad hoc, basata sullo slogan “Melior de cinere surgo”, mettendo a disposizione kit da gioco non banali, legati all’identità della città secondo la storia e la tradizione ma con uno sguardo attento al futuro e all’innovazione. Binomio Catania-Erreà rinnovato negli anni successivi e che dovrebbe essere destinato a proseguire anche nella stagione ventura.

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ACCADDE OGGI: 25 maggio 2000, Catania ceduto alla famiglia Gaucci

25 maggio 2000. Data importante nella storia del Catania, concretizzandosi il passaggio di proprietà dalla famiglia Massimino ai Gaucci. Snodo fondamentale, con la volontà manifestata agli inizi dell’anno dagli eredi Massimino di mettere in vendita il Calcio Catania; in lizza per la sua acquisizione vi furono la famiglia Virlinzi, Luciano Gaucci, Antonino Pulvirenti e Salvatore Massimino.

Il 25 maggio fu definita la cessione per 7 miliardi di lire della squadra dell’Elefante a Luciano Gaucci, patron di Perugia e Viterbese. Sorpresa iniziale nell’ambiente sportivo etneo, dato che fino a qualche giorno prima sembrava certo il passaggio ai Virlinzi. Con l’avvento della nuova proprietà, la presidenza venne assunta da Riccardo Gaucci, figlio del patron; Guido Angelozzi mantenne il ruolo di Direttore Sportivo mentre il ruolo di Direttore Generale venne affidato ad Angelo Palmas.

Rossazzurri che due anni dopo (smaltita la delusione di Messina) riuscirono a staccare il pass per la B avendo ragione del Taranto al termine di una cavalcata intensa ed emozionante, per poi ottenere una sofferta permanenza in cadetteria nella stagione caratterizzata dall’esplosione del ‘Caso Catania’. Successivamente, salvezza tranquilla e gestione Gaucci archiviata dopo quattro anni.

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TOSCANO-CATANIA: binomio destinato a proseguire? La chiave sta nei punti illustrati un anno fa dal tecnico

Le indicazioni emerse dalla stampa locale (La Sicilia) vanno verso la direzione di una riconferma di Domenico Toscano sulla panchina del Catania. E’ risaputo che la dirigenza rossazzurra, con in testa il vice presidente Vincenzo Grella, abbia espresso con convinzione la volontà di confermare al timone rossazzurro Toscano. Lo stesso Grella qualche settimana fa, ai microfoni Rai, ha ammesso di ritenerlo un punto fermo. Per dare un senso a quelle parole, l’unica soluzione è ripartire dalla medesima guida tecnica.

Chiaramente, però, i matrimoni si fanno in due e, dunque, è indispensabile anche il benestare di Toscano. Nuovi confronti previsti tra le parti nei prossimi giorni, per essere sicuri della fumata bianca è necessario trovare la chiave che sta in alcuni punti essenziali illustrati proprio un anno fa dallo stesso tecnico calabrese, quando fu presentato come nuovo allenatore rossazzurro. Li sintetizziamo attraverso le seguenti frasi pronunciate dallo stesso Toscano:

Dopo avere incontrato il vicepresidente ed il direttore ho capito che avevamo le stesse idee, la stessa lava dentro“; “Per vincere si deve saper gestire ogni momento, bello o brutto che sia”; In questa categoria ci si deve adeguare e scegliere le persone giuste, che sposino il mio modo di intendere il lavoro”; “Voglio una squadra dinamica, pronta sul piano fisico e soprattutto mentale“; “Il principio di attaccare gli spazi può fare la differenza. Bisogna essere propositivi, avere coraggio”.

Parole tutte molto significative e assolutamente attuali. In primis la perfetta coincidenza di quelle che sono le idee e le ambizioni dell’ex allenatore del Cesena con quelle della società. Tradotto: costruire un organico massimamente competitivo, in grado di vincere il campionato. Altro aspetto importante, la capacità di gestire i momenti, essere pronti ad affrontarli con il pieno supporto di staff e società, con competenza e zero approssimazione. Per fare questo, inevitabilmente, servono le persone giuste.

Necessario, pertanto, dotarsi di figure all’altezza del compito e che vivano in simbiosi con l’allenatore, compreso lo staff tecnico e medico-sanitario. Toscano, inoltre, ritiene fondamentale costruire una squadra che abbia certe caratteristiche rivelandosi propositiva e coraggiosa. Spesso, questi elementi, sono venuti meno nel corso della stagione evidenziando lacune chiare, peccando la squadra in termini di lucidità e mentalità, specialmente nei momenti clou.

Sapersi muovere sul mercato, curare ogni dettaglio legato agli aspetti quotidiani del club e della squadra con tutte le componenti al loro posto, inserendo quei tasselli funzionali al raggiungimento di obiettivi fattivamente ambiziosi. Perchè le chiacchiere stanno a zero, l’unica strada da seguire è quella dei fatti che conducano il Catania verso il palcoscenico della B. Lo vuole Toscano, lo chiede a gran voce la piazza.

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SONDAGGIO CHIUSO: da quali giocatori ripartire e non? Vediamo cosa ne pensa il popolo rossazzurro…

Chiuso il sondaggio pubblicato nei giorni scorsi da TuttoCalcioCatania.com in relazione ai giocatori che, alla luce di quanto offerto nella stagione appena trascorsa, secondo il responso dei tifosi non dovrebbero ripartire vestendo la maglia rossazzurra. Il totale dei voti acquisiti ha emesso una vera e propria sentenza per quanto concerne il calciatore andato a segno per l’ultima volta in questa stagione (terza complessiva tra campionato e playoff). Riferimento che va a Montalto, autore del definitivo (e purtroppo inutile) 1-2 del Catania a Pescara.

E’ lui il calciatore più votato, rappresentando la delusione principale. Secondo gradino del podio per uno degli acquisti (pochi) di gennaio, un altro attaccante: De Paoli, prelevato dal Giugliano. Tra i giocatori con più voti raggiunti spicca il centrocampista Sturaro. Alle spalle dell’ex Juventus l’albanese Gega ed il centrocampista Luperini. Oltre 300 voti espressi negativamente anche nei confronti di Ciccio De Rose, profilo di grande esperienza che mister Toscano aveva fortemente voluto in sede di mercato. Più staccati il difensore di proprietà dell’Arezzo Del Fabro, il portiere Farroni ed il centrocampista catanese Frisenna.

Dall’esito del sondaggio, sulla base di chi ha ricevuto il numero più basso di voti, si evince di conseguenza anche da chi i tifosi ripartirebbero l’anno prossimo senza indugio. E’ il caso del portiere Dini, dei difensori Di Gennaro e Ierardi, del mediano Di Tacchio, della punta Inglese, del jolly Lunetta, dei trequartisti Stoppa e Jimenez, del difensore/centrocampista Quaini. La tendenza generale è di dare fiducia anche a Bethers, ai laterali Raimo, Anastasio e Guglielmotti, Celli, Dalmonte e Allegretto. Queste le indicazioni emerse, attendendo le mosse concrete della società.

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